Ti rivedo dopo anni 2

di
genere
etero

Ti rivedo dopo anni 2
Scivola fuori dalle lenzuola prima dell’alba. Apro gli occhi in tempo per vedere la sua schiena e il suo culo. Raccatta i vestiti ed esce in punta di piedi. Il sesso migliore che mi sia capitato da dieci anni a questa parte.
Chiudo gli occhi e mi riaddormento quasi subito

Odore di caffè, così intenso che mi sembra di aver dormito sul fornello. Apro gli occhi e vedo Mary Anne con un vassoio da letto, con tanto di caffè, pane tostato e brioche. E’ in vestaglia ma non la tiene chiusa. Libera di vedere e ammirare le sue nudità “Sveglia, dormiglione”
Sono nudo, mi isso a sedere contro la testiera del letto. Lui, là sotto, è in condizioni di riposo. Ma ha un guizzo quando se la vede comparire davanti.
Lei sorride e mi mette a cavallo il vassoio, afferrando un pezzo di pane tostato e addentandolo in maniera sensuale “Ehi, i tuoi genitori..”
“Rilassati, sono usciti un quarto d’ora fa. Vanno all’aeroporto ha accogliere un loro amico che arriva da Roma. Sai che significa?”
Guardo la colazione a letto e sposto lo sguardo sul suo corpo nudo “Che c’è tempo per la colazione?”
“Non farti illusioni però” ammonisce cercandomi il sesso “Sei solo uno svago, per ora”
“Allora svagati” sorrido
Lei afferra una brioche e la spezza in due. La sposta verso il basso e la conficca attorno al mio uccello, già duro e pronto all’uso “Vuoi vedere una cosa strana?” afferra la brioche e comincia a masturbarmi attraverso di essa “Sai, in questi anni mi sono prodigata in varie performance sessuali. Non solo anale, vaginale, orale. O masturbatorio. Ma anche questo..” e mi massaggia così forte che rimango lì, impietrito e non so cosa fare
“Cosa succede se vengo?”
“Stai venendo?”
“Non ancora… Uh” faccio
“Lasciati andare”
E lo faccio, mi lascio andare, vengo dentro la brioche, spreme per bene. Comincio ad avere un sospetto su quello che potrebbe fare con quella brioche. Di lì a poco, mette la metà della brioche sul vassoio. Si vede lo sperma che cola lentamente da esso. Lei si abbassa e da una lenta e poderosa leccata al mio sesso che si sta sgonfiando lentamente “Dio” faccio sentendo un brivido che mi percuote la schiena
Lei si mette a cavalcioni sulle mie gambe,sfiorando il mio pube. Afferra la brioche e ne morsica un pezzo. Briciole e gocce di sperma le cadono sulla pelle, sulle tette, sui suoi capezzoli, sul ventre. E continua così, fino a consumarla tutta. Diavolo, se è sensuale. Non fosse che sono spompato, la prenderei e la monterei di brutto.
Afferro la seconda metà della brioche e gliela ficco tra le gambe. Le, piacevolmente sorpresa, mi lascia fare. Continuo per un po’, poi estraggo e la porto alla bocca. Morsico: sa di burro, zucchero e fica. La consumo tutto, nel massimo della goduria. Lei afferra il vassoio e lo posa a terra. Poi torna a cavalcarmi, rimanendo seduta su di me, non facendo nulla, le mani poggiate sul mio petto “Ho sempre avuto una cotta per te”
“Ora?”
“Ora” si abbassa e mi bacia. Sa di sperma e caffè “Ora credo di sentire qualcosa che non avvertivo più da tempo”
L’abbraccio, lascio che il suo corpo aderisca al mio. L’accarezzo piano sulla schiena, scendo sulle chiappe.
Da sotto, la porta che si apre e le voci di Gardner e Laila che annunciano “Siamo a casa!”

“Dormito bene?” chiede Gardner non appena mi vede
“Magnificamnte” rispondo
“Colazione?”
“Sono a posto, grazie” annuisco
“Hai visto la pigrona?” chiede Laila
“No, ma si è preoccupata di prepararmi la colazione questa mattina”
“Ma va’?” fa Gardner “Mary Anne che fa qualcosa non per sé stessa?”
“Di solito non lo fa?” chiedo
“Mai” scuote la testa Laila
“Lo fa solo per uno scopo”
Uno scopo o per scopare, penso. “E il vostro amico?”
“Lo abbiamo portato in hotel” risponde Gardner
“non qui?”
“No, in hotel, così si intrattiene con una sua ‘amica’” dice amica alzando le mani verso l’alto e abbassando in contemporanea indice e medio
“Ah” faccio. Scopata rigenerante.
Mary Anne passi di fretta, Indossa shorts, sandali e una camicetta a motivi floreali “Ciao, ciao, ciao” e sparisce come Flash dietro a Capitan Zoom
“Non sta mai ferma” commento
“Ha il diavolo in corpo” scuote la testa Laila

Un giro in centro. Vado a piedi, ci metto dieci minuti. Il mare occhieggia in lontananza mandando baluginii d’argento. C’è gente in spiaggia, bambini vocianti, manzi da spiaggia che mettono in mostra il fisico, coppiette giovani e meno giovani, qualcuno con il cane che gli lancia il frisbee.
Sulla sabbia, tolgo scarpe e calzini, cammino sulla linea dove l’acqua accarezza la sabbia. Arrivo fino ad un grosso palo piantato nella rena. Un gabbiano stride dalla cima. Mi viene in mente quel tormentone che impazza su tiktokk, zio boia, mi viene a nausea. Scaccio con violenza il motivetto, penso a qualcos’altro. Un gruppo di manzetti passa ridendo e cantando a squarciagola “Povero gabbiano!” E che cazzo! Il gabbiano vola via infastidito, come dargli torto.
Arrivo alla fine della spiaggia, nei pressi di un gruppo di scogli. Un cartello bianco annuncia: NON ANDARE OLTRE, SPIAGGIA LIBERA NUDISTI. Un tizio dal collo taurino seduto sotto un ombrellone, mi guarda minaccioso. Probabile una sorta di dissuasore per i curiosi “Non c’era l’ultima volta che son passato da qui”
“Non è molto, un anno” risponde il torello
“Buono a sapersi” giro le spalle e faccio per tornare sui miei passi
“Mauro!” mi sento chiamare. Mi giro, sulla sommità dello scoglio c’è Mary Anne, in accappatoio, che mi fa cenno con la mano “Ehi! Vieni?”
“Lì?”
“Dai, non avrai mica vergogna?”
Guardo il torello “pare che abbia ricevuto un invito” commento
“Buon per te, amico”

Oltre, più sotto, una cala a forma di mezzaluna, lunga circa duecento metri, che termina contro altre scogliere. Mary Anne mi prende per mano e mi conduce giù per un sentiero. Sulla sabbia, donne e uomini di ogni età, che gira, gioca e prende il sole, senza impedimenti vestiari “Spiaggia per nudisti, eh?”
“E’ uno dei pochi posti dove mi sento libera” dice lei
Mi conduce fino ad un gabbiotto rosso e mi fa cenno di entrare “E’ il mio”
Lo uso, mi denudo, lei mi osserva, fissando lo sguardo sul mio sesso “Qui solo nudità. Niente sesso” spiega
“Ok, cercherò di trattenermi” sorrido
Lei mi prende per mano. Due ore all’insegna della spensieratezza. Rientriamo nel cabinato. Lei mi si avventa subito contro, ci baciamo, ci tocchiamo. I sessi che premono gli uni contro gli altri. Le afferro le chiappe, quasi a volerglieli strappare. Entro e, chissene frega del preservativo. La sbatto con violenza, facendo tremare le pareti del cabinato. Lei mugugna e accetta ogni mio colpo “Sto per venire”
“Spostati” mi allontano a fatica. Lei cade in ginocchio e me lo ingoia. Le vengo dentro, senza ritegno
“Quanto rimani con noi?”
“Ancora un paio di giorni”
“E poi te ne andrai”
“E poi me ne andrò”
“Allora vediamo di sfruttare al meglio questi due giorni”

“Giudichi Mary Anne una bella ragazza?” mi chiede a freddo Gardner
“Lo è” lo guardo, aspettandomi un seguito alla domanda
“Non lasciarti ingannare dalla sua verve”
Lo guardo di sottecchi “Che intendi?”
“vedo come la guardi. Quando credi che non ti osservo, vedo lo sguardo che hai mentre la vedi”
“Ma che dici. E’ una ragazza carina, ok ma..”
“Nulla di male, amico mio” sorride “Non sei il primo che finisce nella rete di Mary Anne” sorseggia il suo drink “Giovani o vecchi, lei li circuisce, li seduce e poi..zaac”
“Zaac?”
“Hai fatto zaac anche tu?”
Diavolo che imbarazzo. E ora, che faccio “No”
“MM” ma non è convinto “Sappi che, se dovesse capitare, non ti biasimo. Come ti ho detto, non è la prima volta” Eccola che arriva, di corsa, nuda come al solito, che si lancia in piscina, fendendo l’acqua come un delfino “Nomini il diavolo”
Un bel diavolo dalle chiappe succose come pesche e una fica che inghiottirebbe mondi interi, come la sua boccuccia. “Se così fa, è meglio che si regoli un po’, o finirà per ferire qualcuno”
“La vedova dei cuori infranti” dice Gardner “E’ così che la chiamano”
“Quant’è lunga questa lista?”
“Quanto è lungo il tuo braccio”
Diavolo di una ragazza, ha la fica conciata come il Frejus “Se non cedi nei prossimi giorni, allontanarti non ti farà troppo male” mi batte una mano su una gamba
Già ora, il dolore è insopportabile..

Il momento dei saluti, baci e abbracci. La sera prima, Mary Anne si è infilata sotto le lenzuola, nuda e abbiamo fatto sesso. Anzi, abbiamo fatto all’amore, che è diverso. Con le mani intrecciate, i nostri sguardi fissi a vicenda, i sessi che entravano ed uscivano con lentezza. “Sappi che, mi mancherai tantissimo” ha detto lei prima di succhiarmi il cazzo un’ultima volta
“Anche tu” ho ricambiato succhiandole profondamente la fica

Tre mesi dopo. Suonano al campanello. Fuori, una spessa nebbia che galleggia sulla strada. Apro, imbacuccata fino agli occhi, c’è Mary Anne “Ma tu guarda” faccio sorpreso
“Ciao, ti sono mancata?”
“Sì. Ma che ci fai qui?”
“Mi sono riscritta all’Università. Giurisprudenza”
“Bene”
“E, non ho un posto dove andare, perciò..”
“Perciò, ok. Starai da me”
Si sta spogliando di tutti i vestiti. Fa caldo, lei rimane solo con le mutandine “Sarà un lungo inverno”
“Lungo” ci abbracciamo, ci baciamo. Non usiamo il preservativo. Quasi come una fregatura, poco tempo dopo, lei mi arriva con faccia sconvolta “Sono incinta”
Ma che bella sorpresa…

=FINE?=

di
scritto il
2022-08-24
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