Malinconia erotica
di
Vandal
genere
etero
Malinconia erotica
Lei si avvicina piano. Indossa una camicetta bianca, slacciata di due bottoni e una gonna lunga che le arriva alle ginocchia. Ha cinquant'anni, è piena, morbida all'apparenza, poche smagliature, accattivante. Ha capelli neri tagliati a caschetto e occhi di un blu profondo, come il mare che ci sta di fronte, oltre la finestra di quel motel dove ci siamo rifugiati
Mi appoggia le mani sulle spalle, avvicina il viso al mio. Il desiderio a lungo sopito della giornata, fatta di sguardi timidi e incertezze, l'uscita sul lungo mare, fianco a fianco, con le mani che si sfioravano appena. La paura di essere scoperti, il desiderio nascosto dentro di noi. Le cinquant'anni, io quaranta.
"Se ti avvicini ancora a me, non credo di essere responsabile di ciò che accadrà dopo" le dico
Lei, le labbra a tre dita di distanza, sorride "Allora, scopriamo cosa potrai fare" mi dice lei avvicinandosi ancora di più
La bacio, morbida lingua, labbra gonfie, generose. Il corpo che si preme contro di me, gli istinti che si risvegliano tutti. Ho voglia di strapparle i vestiti di dosso ma, lei mi invita ad una frenesia localizzata"Se ti avvicini ancora a me, non credo di essere responsabile di ciò che accadrà dopo" le dico
Lei, le labbra a tre dita di distanza, sorride "Allora, scopriamo cosa potrai fare" mi dice lei avvicinandosi ancora di più
La bacio, morbida lingua, labbra gonfie, generose. Il corpo che si preme contro di me, gli istinti che si risvegliano tutti. Ho voglia di strapparle i vestiti di dosso ma, lei mi invita ad una frenesia localizzata.
Allora mi localizzo nello slacciarle la camicetta, scoprendole un seno abbondante stretto da un reggiseno di pizzo bianco.. Il ventre piatto, con qualche rigo di cellulite. Mi blocca quando cerco di toglierle la camicia. Per ora, va bene così, vedi solo quello che è necessario.
Mi faccio sbottonare la camicia, lascio che le sue mani mi scivolino sul torso nudo. Osa, slacciandomi i pantaloni. Oso, slacciandole i bottoni della gonna. Semi vestiti, a baciarci e toccarci come studenti alle prime armi.
VA bene così, appassionati, bacianti, quasi nudi.
Gli scopro una tetta. Morbida, burrosa. Le morsico delicatamente un capezzolo, ci gioco un po'.
Lei infila una mano nei boxer, me lo estrae, lo accarezza, ride "Resisti" mi dice
"Voglio la tua" allungo una mano verso le sue mutandine
"Ho detto, resisti"
Ci baciamo, lei mi accarezza, io ho un fulmine pronto a partire.
"Sto per venire" dico
"Bene, sfogati"
Le vengo in mano mentre lei continua a masturbarmi. Lubrificazione istantanea, estasi sublime.
"Ah, mi hai sgonfiato" faccio continuando a baciarla
"Meglio così" dice lei sdraiandosi accanto a me.
Rimaniamo abbracciati per tutta la notte.
Il sole ci coglie in uno stato di dormiveglia. Scivolo via dal letto e vado in bagno a pisciare.
Sesso strano. Mi spoglio completamente e torno a letto. Nudo, riprendo la posizione. Lei si muove appena.
Mi sveglia il rumore dell'acqua corrente. Fuori, il sole ha già dato il buongiorno da un pezzo. Sono nudo e guardo il soffitto. Ho un certo languorino.
L'acqua smette di scorrere. Poco dopo, appare sulla soglia del bagno, completamente nuda. Una magnifica visione e un sesso scuro e peloso "Dunque, mio bell'addormentato" si avvicina verso di me, sale sul letto e prendermi a baciarmi dalle ginocchia, risalendo fino al mio sesso eretto, soffermandosi su di esso "Sei pronto per fare sesso seriamente?"
Si sposta piano, preoccupandosi di farmi passare il sesso tra le sue tette. Arriva fino a me, mi bacia, ci stringiamo, ci abbracciamo, ci tocchiamo. Lei si gira sulla schiena e dischiude le gambe "Ti aspetto" entro con decisione e comincio a fare l'amore con lei. Ci metto tutto il mio impegno, lei mi accoglie benevola. "Vuoi che venga dentro di te?"
"fallo"
Obbedisco. nell'orgasmo, esplodo dentro di lei per poi lasciarmi cadere al suo fianco,
"Diavolessa" rido
"Mi ha fatto piacere incontrarti" dice lei "La serata stava per andare peggio"
"Ti ho vista davanti a quel bicchiere e avevi una faccia contrita, triste"
"vent'anni di matrimonio buttati nel cestino"
"Ci ha perso lui"
"Non lo so. Lei ha trent'anni meno di lui"
"E io ne ho dieci meno di te" le accarezzo un seno "E sono qui, a fare l'amore con te"
"Te ne andrai via anche tu"
"No, se tu non vuoi"
"Allora resta e scopami fino a consumarmi"
"Se ti consumi, cosa resterà a me?
Non me ne sono andato, sono rimasto con lei. Non l'ho lasciata sola. Abbiamo vissuto insieme per parecchi anni. Gli anni migliori della mia vita.
Lei si avvicina piano. Indossa una camicetta bianca, slacciata di due bottoni e una gonna lunga che le arriva alle ginocchia. Ha cinquant'anni, è piena, morbida all'apparenza, poche smagliature, accattivante. Ha capelli neri tagliati a caschetto e occhi di un blu profondo, come il mare che ci sta di fronte, oltre la finestra di quel motel dove ci siamo rifugiati
Mi appoggia le mani sulle spalle, avvicina il viso al mio. Il desiderio a lungo sopito della giornata, fatta di sguardi timidi e incertezze, l'uscita sul lungo mare, fianco a fianco, con le mani che si sfioravano appena. La paura di essere scoperti, il desiderio nascosto dentro di noi. Le cinquant'anni, io quaranta.
"Se ti avvicini ancora a me, non credo di essere responsabile di ciò che accadrà dopo" le dico
Lei, le labbra a tre dita di distanza, sorride "Allora, scopriamo cosa potrai fare" mi dice lei avvicinandosi ancora di più
La bacio, morbida lingua, labbra gonfie, generose. Il corpo che si preme contro di me, gli istinti che si risvegliano tutti. Ho voglia di strapparle i vestiti di dosso ma, lei mi invita ad una frenesia localizzata"Se ti avvicini ancora a me, non credo di essere responsabile di ciò che accadrà dopo" le dico
Lei, le labbra a tre dita di distanza, sorride "Allora, scopriamo cosa potrai fare" mi dice lei avvicinandosi ancora di più
La bacio, morbida lingua, labbra gonfie, generose. Il corpo che si preme contro di me, gli istinti che si risvegliano tutti. Ho voglia di strapparle i vestiti di dosso ma, lei mi invita ad una frenesia localizzata.
Allora mi localizzo nello slacciarle la camicetta, scoprendole un seno abbondante stretto da un reggiseno di pizzo bianco.. Il ventre piatto, con qualche rigo di cellulite. Mi blocca quando cerco di toglierle la camicia. Per ora, va bene così, vedi solo quello che è necessario.
Mi faccio sbottonare la camicia, lascio che le sue mani mi scivolino sul torso nudo. Osa, slacciandomi i pantaloni. Oso, slacciandole i bottoni della gonna. Semi vestiti, a baciarci e toccarci come studenti alle prime armi.
VA bene così, appassionati, bacianti, quasi nudi.
Gli scopro una tetta. Morbida, burrosa. Le morsico delicatamente un capezzolo, ci gioco un po'.
Lei infila una mano nei boxer, me lo estrae, lo accarezza, ride "Resisti" mi dice
"Voglio la tua" allungo una mano verso le sue mutandine
"Ho detto, resisti"
Ci baciamo, lei mi accarezza, io ho un fulmine pronto a partire.
"Sto per venire" dico
"Bene, sfogati"
Le vengo in mano mentre lei continua a masturbarmi. Lubrificazione istantanea, estasi sublime.
"Ah, mi hai sgonfiato" faccio continuando a baciarla
"Meglio così" dice lei sdraiandosi accanto a me.
Rimaniamo abbracciati per tutta la notte.
Il sole ci coglie in uno stato di dormiveglia. Scivolo via dal letto e vado in bagno a pisciare.
Sesso strano. Mi spoglio completamente e torno a letto. Nudo, riprendo la posizione. Lei si muove appena.
Mi sveglia il rumore dell'acqua corrente. Fuori, il sole ha già dato il buongiorno da un pezzo. Sono nudo e guardo il soffitto. Ho un certo languorino.
L'acqua smette di scorrere. Poco dopo, appare sulla soglia del bagno, completamente nuda. Una magnifica visione e un sesso scuro e peloso "Dunque, mio bell'addormentato" si avvicina verso di me, sale sul letto e prendermi a baciarmi dalle ginocchia, risalendo fino al mio sesso eretto, soffermandosi su di esso "Sei pronto per fare sesso seriamente?"
Si sposta piano, preoccupandosi di farmi passare il sesso tra le sue tette. Arriva fino a me, mi bacia, ci stringiamo, ci abbracciamo, ci tocchiamo. Lei si gira sulla schiena e dischiude le gambe "Ti aspetto" entro con decisione e comincio a fare l'amore con lei. Ci metto tutto il mio impegno, lei mi accoglie benevola. "Vuoi che venga dentro di te?"
"fallo"
Obbedisco. nell'orgasmo, esplodo dentro di lei per poi lasciarmi cadere al suo fianco,
"Diavolessa" rido
"Mi ha fatto piacere incontrarti" dice lei "La serata stava per andare peggio"
"Ti ho vista davanti a quel bicchiere e avevi una faccia contrita, triste"
"vent'anni di matrimonio buttati nel cestino"
"Ci ha perso lui"
"Non lo so. Lei ha trent'anni meno di lui"
"E io ne ho dieci meno di te" le accarezzo un seno "E sono qui, a fare l'amore con te"
"Te ne andrai via anche tu"
"No, se tu non vuoi"
"Allora resta e scopami fino a consumarmi"
"Se ti consumi, cosa resterà a me?
Non me ne sono andato, sono rimasto con lei. Non l'ho lasciata sola. Abbiamo vissuto insieme per parecchi anni. Gli anni migliori della mia vita.
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