Non è mai troppo tardi 5

di
genere
incesti

La notte passò tranquilla e come era ormai da consuetudine, ci svegliammo nella posizione del cucchiaio con le mie labbra che baciavano il collo di Mary ed il mio pene che pulsava in mezzo alle sue chiappe. Mary si spostò e si infilò sotto le lenzuola, poi scese verso il mio pene (ero senza boxer) e senza toccarlo con le mani iniziò a baciarlo e leccarlo, prima sulla punta, poi l'asta, poi le palle, poi risaliva verso la punta e leccava, baciava, succhiava. Mary staccò un secondo la bocca e disse: per oggi solo bocca, se non ti dispiace... e si rituffò a leccare e succhiare il mio pene, sempre senza toccarlo con le mani. Io non resistetti più e quando lo prendeva in bocca iniziai a muovermi e spingere il pene più su. Dato che la temperatura era salita, ci scoprimmo e finalmente potei vedere Mary intenta nella sua opera. Mary si fermò nuovamente e mi fece alzare. Lei si girò di schiena e posizionò la testa all'angolo del materasso leggermente ciondolante. Le sue tettone ed il pelo della sua vagina erano bel visibili, mi avvicinai e le infilai il pene in bocca, lei con le mani, graffiandomi un pò con le unghie, si aggrappò al mio sedere e mi trascinò di colpo contro di lei in modo che il pene affondò tutto nella sua gola. Sentivo il naso di Mary in mezzo ai miei testicoli... iniziai a spingere sempre più veloce e forte scopandomi la bocca di Mary senza limiti. Lei ogni tanto tentava di parlare ed uscivano dei gorgogli eccitanti dalla gola. Io mi fermavo, ma lei conficcandomi sempre di più le unghie nelle chiappe mi faceva intendere che non dovevo smettere. In tanto che mi muovevo stantuffandole la gola, iniziai con le mani ad accarezzarle le cosce, poi l'interno coscia e poi arrivai a sditalinarle la vulva.... in pochi secondi arrivammo contemporaneamente all'orgasmo. Dalla sua vagina uscì liquido bollente che finì sulla mia mano... ed io dando due ultimi colpi molto profondi mi bloccai quasi soffocando la e scaricai tutto il mio sperma nella sua gola. Ero pronto ad arretrare subito, in caso di segnali da parte di Mary, ma quell'incredibile donna, ancora una volta, non si scompose minimamente ed anzi, quando io allentai la spinta fu ancora lei a tenersi avvinghiata come se non volesse smettere. Quando finalmente riuscii a staccarmi, mi buttai sul letto e feci a Mary numerosi apprezzamenti verbali che la fecero sorridere.

Dopo la colazione andammo in spiaggia. Nel breve tragitto tra l'hotel ed il lido ci fermammo in un negozietto e regalai a Mary una cavigliera. Non ne aveva mai avuta una e da quel giorno non se la tolse più fino alla fine dell'estate. Inutile dire che le stava bene e che personalmente mi eccitava. Dopo pranzo ci mettemmo a navigare un pò in rete dal tablet di Mary ed atterrammo su diversi siti che Mary guardò con interesse. Era molto curiosa in fatto di sesso ed in pochi giorni scoprì un mondo a lei quasi completamente sconosciuto. Installai sul tablet di Mary anche diverse app dove lei prese ispirazione per diversi aspetti: dalle milf che si atteggiano su Instagram, ai gruppi "particolari" di Facebbok, ai video sexy di Youtube, ecc. ecc. Poi iniziammo a vedere alcuni video porno... ne sceglievamo una testa e poi li commentavamo. Quelli scelti da Mary avevano quasi sempre o protagonisti uomini con cazzi enormi, oppure povere signore che venivano scopate contemporaneamente da più uomini. I video scelti da me ero più variegati, ma anche nel mio caso vi erano un paio di costanti: donne con tacchi alti e donne mediamente mature. Durante la visione dei video il mio pene era praticamente sempre in erezione e Mary molto spesso gli teneva compagnia con una mano. Poi accadde un imprevisto... o quantomeno una cosa inattesa. Stavamo guardando un video selezionato da me, dove la protagonista, una abbondante e sorridente milf, si stava facendo inculare in modo violento da un mandingo... l'inquadratura non troppo vicina consentiva di vedere i tacchi ballonzolare ad ogni colpo ed io venni rapito da quella scena... Mary intuii la cosa ed aumentò la presa del mio pene, io non ci feci molto caso ero troppo preso da quella milfona, dalla sua pelle, dai suoi tacchi e senza accorgermene iniziai a sborare in mano a Mary. Io: o scusa ... scusa ... aiuto (cercavo di trattenermi... e più lo facevo e più il mio pene schizzava forte). Mary rideva divertita: wow ! Dai dai schizza! Non trattenerti! Immagina che quelli nel video siamo io e te. Mary rideva ancora, con tutta la mano coperta di sbora. Poi (senza stupirmi) tolse la mano dal pene e se la leccò tutta per bene, ripulendola alla perfezione. Mary: dai lavati che tra poco andiamo a cena e dopo torniamo subito in camera che mi è venuta un idea per il mio maialino (e nel dirmi così, con l'indice della mano mi alzò il mento e mi diede un bacio sexy sulle labbra).

Dopo cena tornammo in camera. Mary mi fece sedere sul letto, poi prese una sedia, la posizionò in mezzo alla stanza (dove potevo vederla molto bene) ed iniziò uno spogliarello, un pò imbarazzato/imbarazzante, ma che colpiva molto la mia attenzione; specialmente quando tolse in modo molto sexy le zeppe in legno e cuoio che aveva ai piedi. Quando Mari si ritrovò completamente nuda, in modo sexy indicò con l'indice la cavigliera e poi mi chiese di prenderle i tacchi. Balzai dal letto e recuperai la scatola da scarpe dove li avevamo riposti in precedenza. Tolsi le due scarpe e le appoggiai a terra, poi presi un asciugamano dal bagno e presi a pulirle e lucidarle. Mary rise e mi disse: ancora ? Dai dai che sono perfette; infilamele ai piedi. Io mi inginocchiai di fronte a Mary, che era seduta sulla sedia con le gambe accavallate. Lei alzò in modo sexy un piede ed io ci infilai la scarpa. Ripetemmo l'operazione anche per l'altro piede. Mary appoggiò a terra entrambe i piedi ed abbassò lo sguardo fissandosi scarpe e piedi e disse: mi stanno proprio bene, vero ? Per non parlare della cavigliera. Io annuii e mi buttai a terra; iniziai a baciare e leccare tutto. Presi con le due mani un piede ed iniziai a baciare il collo, poi scesi e baciai una ad una le dita del piede, poi risalii un pò, ruotai il piede e leccai il lato per poi arrivare al tallone che mordicchiai facendo ridere Mary, poi alzai un pò la sua gamba ed iniziai a leccare il tacco. Il tutto sempre fissando Mary negli occhi che sembrava divertirsi. La mia eccitazione aumentava di più ad ogni incontro tra le mie labbra ed i piedi di Mary. Ad un certo punto Mary mi interruppe e si spostò sul letto. Si mise a pecora lasciando i piedi fuori dal bordo del letto, coi tacchi bene in vista (anche il suo culo era ben in vista), ... io ricominciai a leccare i tacchi e presi poi a dare dei piccoli morsi ai talloni ed alle caviglie. Mi spostai a baciare i polpacci, salii all'interno coscia, arrivai alle grandi labbra ed iniziai a leccare la sua vagina bollente e bavosa (Mary era eccitatissima). In pochissimo tempo Mary ebbe l'orgasmo ed io ne approfittai per allungare le mie leccate fino ad arrivare al suo orefizio. Iniziai a leccare quello splendido buchino e poi ci infilai la lingua. Succhiavo gli umori da sotto (dalla vagina) e poi li sputavo sul suo buchino. Intanto che infilavo la lingua nel buchino con le mani le massaggiavo le natiche allargandole sempre di più. Con la stessa tecnica inzuppai una mano nei succhi della vagina e presi ad infilarle un dito nel culo. Mary apprezzava molto, continuando ad ansimare dicendo: ancora, ancora, non fermarti, daiii siii ancora. Con un braccio le feci scivolare a terra i piedi (che avevano ancora indossati i tacchi) e Mary si trovò a 90 con le braccia appoggiate al letto. Io mi alzai in punta di piedi, le puntai la cappella sul buchino e delicatamente le infilai detro pian piano tutto il pene. Si può dire che non la stavo inculando, ero talmente delicato che sembrava più un massaggio... (interno, diciamo) e Mary apprezzava moltissimo. Col pene conficcato tutto in quello splendido culo, presi una gamba di Mary e la rimisi sul letto come l'aveva in precedenza, poi le sfilai la scarpa che cadde ai piedi del letto. Feci la stessa cosa anche con l'altra gamba e poi spinsi pian piano in avanti Mary fin quando ci trovammo al centro del letto. A quel punto la feci girare di lato e ci ritrovammo a cucchiaio, col mio pene che pulsava nel suo ano e le mie labbra impresse sul suo collo. Dondolavo lentamente e Mary passò da una goduria "meccanica" ad una guduria molto più leggera e giocosa. Dimunii il dondolio e mi limitai a soli piccoli e leggeri micromovimenti, ma sempre baciando collo e schiena a Mary. Alla fine riuscii nel mio intento ... e ci addormentammo.

Non credo che il mio pene sia rimasto duro e dentro al culo di Mary molto a lungo, ma alla mattina (giorno prima della partenza), quando arrivò la prima luce dell'alba ed aprii appena gli occhi, Mary era ancora lì vicina a me ... con una leggera contorsione presi l'olio dal comodino e lo spalmai sul pene che schizzò subito sull'attenti, poi ne misi un pò anche sul culo di Mary. Puntai la cappella del mio pene, già molto duro, sul suo buchino e lo spinsi dentro pian piano tutto come lo era qualche ora prima. Non capivo se Mary dormiva ancora o se faceva solo finta, comunque iniziai ad aumentare progressivamente il ritmo. Poco dopo mi ritrovai a spingere in modo importante e finalmente Mary si svegliò o fece finta di svegliarsi in quel momento; girò la testa verso di me e disse: non è carino metterlo nel culo ad una donna anziana mentre dorme, ah ah ah. Io, senza smettere di spingere, le dissi: pensavo di avere il permesso. Mi fermai e con una certa lentezza arretrai per far uscire il pene, quando fu quasi fuori tutto, le dissi: hai ragione basta, non si può iniziare così. In quel momento sentii il suo ano stringere e Mary disse: no, no, non uscire! Anzi, fammelo sentire di più! Dai! Io non me lo feci ripetere; con la cappella fuori per metà diedi un colpo di reni deciso ed iniziai ad andare avanti e indietro molto velocemente. Nella concitazione del momento facevo fatica a trovare un appiglio per poter spingere di più e Mary che su questi aspetti era molto sveglia mi disse: vieni sopra. Si girò a pancia in giù ed io iniziai a pompare come un ossesso, come un vero animale, peccato che dopo meno di un minuto raggiunsi il punto di non ritorno. Mi bloccai col pene interamente dentro il culo di Mary, mi abbassai, lei voltò la testa e ci baciammo proprio mentre il mio pene iniziò a riempire di sbora il deretano. Mary riusciva a limonare e sorridere contemporaneamente. Io a volte tremavo per la forza delle sensazioni che stavo provando. Appena mi ripresi trascinai Mary in doccia dove ci lavammo a vicenda.

Colazione, spiaggia, rientro e pranzo: sempre e solo parlando di sesso ... si stava avvicinando la fine della vacanza e sentivamo il bisogno di lasciarci andare perchè il futuro non era chiaro... (avremmo scopato ancora una volta rientrati dalla vacanza?). Rientrati in camera dopo il pranzo, proposi a Mary un messaggio. Si spogliò nuda, io presi l'olio ed iniziai a massaggiarle ogni singolo centimetro di pelle, soffermandomi un pò di più sui piedi, con enorme soddisfazione sia mia che di Mary, poi il massaggio divenne un ditalino e Mary ebbe un orgasmo. La feci girare a pancia sotto, presi l'olio e ne spruzzai un'abbondante quantitativo sulle natiche e sull'ano. Iniziai un massaggio anale durante il quale inserivo di tanto in tanto un dito nel buchino. Mary apprezzava, ma mi chiese espressamente di inserire altro. Presi Mary per i fianchi e la tirai un pò in dietro sollevandole il culo in aria; le misi sotto la pancia due cuscini, mi posizionai bene, puntai il cazzo nel buchino, imbrattai tutto di olio ed iniziai subito, senza tanti preamboli, ad incularla con energia. Mary iniziò subito a mugugnare e ad implorare: inculami! inculami! si, si, più forte, dai, dai, più forte che puoi, dai, siiii! Io spingevo come un dannato, ma mantenendo incredibilmente il controllo. Agganciato alle sue spalle con le braccia, toglievo quasi tutto il cazzo dal culo e poi lo ributtavo dentro fermandomi solo quando con pancia e gambe rimbalzavano contro il corpo di Mary. Quando riuscivo le baciavo collo ed orecchie o le strizzavo i seni ballonzolanti. Mary tra un gemito e l'altro mi disse: mettimi i tacchi! Io le sfilai il membro dal culo e mi alzai a prendere le scarpe, nel frattempo Mary si era spostata vicino al bordo del letto ed aveva il culo leggermente fuori. Le infilai le scarpe ai piedi e poi capii.... era come nel video ... mi avvicinai, le puntai la cappella nel buchino e spinsi dentro tutto il pene, con una mano le tenevo il fianco, con l'altra le strizzavo il seno. Iniziai ad incularla con energia... essendo in piedi, riuscivo a dare delle botte tremende e come previsto da Mary mi eccitai all'impazzata. Con la coda dell'occhio vedevo i tacchi rimbalzare ad ogni colpo e ad ogni colpo, colpivo con maggior energia e forza. L'amplesso durò meno del tempo che serve per descriverlo ... infatti arrivai presto al punto di non ritorno. Diedi ancora un paio di colpi decisi poi arretrai rapido, presi il pene in mano e schizzai un poi di sborate sulle natiche di Mary, poi lo diressi sui piedi e tacchi ed anche li schizzai un paio di volte, poi arrivai appena in tempo vicino al viso di Mary che si era voltata apposta e mi attendeva con la lingua fuori... un altro paio di schizzi e poi lo infilai in bocca. Mary succhiava soddisfatta la cappella del mio pene. Io, guardandola, le dissi: wow sei incredibile. Mi abbassai, la baciai sulla bocca e poi andai a farmi una doccia.

A cena parlammo poco ... era l'ultima sera e non avevamo ancora deciso come affrontare il ritorno. Rientrati in camera, Mary senza dire nulla si ritoccò il trucco, poi si spogliò, si infilò il suo abitino estivo azzurro, si infilò i tacchi e si buttò sul letto con un mega sorriso in volto. Se ne stava lì a pancia in giù con i tacchi in aria e coi gomiti puntati ed il viso sorridente tra le mani. Ad un certo punto Mary mi guardò e disse: ti piace questo abbinamento? Io la mangiavo con gli occhi e nel mentre mi spogliai ebbi un'immediata erezione. Mary iniziò a mordersi le labbra e a tirar fuori la lingua. Io mi avvicinai e le infilai il pene in bocca e mi concentrai a guardarle piedi e tacchi, che Mary faceva dondolare ad arte sopra il suo culo. Mary leccava e succhiava senza fermarsi ed io mi godevo lo spettacolo e le sensazioni. Prima che andassi troppo su di giri (col rischio di venire), Mary si fermò e si girò e prese l'asta del mio pene tra i piedi (coi tacchi indossati) ed iniziò a segare. Era molto attenta e nonostante i tacchi non mi faceva male. Dal mio punto di vista era una scena molto eccitante: il mio pene sbavava abbondantemente e quei tacchi, quei piedi, quelle unghie con lo smalto rosso.... diavolo che guduria! Mary si tolse una scarpa e proseguì segando il mio piede con un piede con la scarpa ed uno senza. Anche in questo caso Mary si fermò prima di farmi arrivare al limite. Mary si tolse anche l'altra scarpa, la portò alla bocca, la leccò e ci sputò, poi me la infilò sul pene; servì ancora un pò di saliva, ma alla fine mi ritrovai con la cappella ed una parte dell'asta che sbucava dove di solito sbucavano le dita dei piedi di Mary. In realtà non era la prima volta che il mio pene si trovava a scopare una scarpa, la cosa insolita avvenne poco dopo: Mary appoggiò i suoi piedi alla scarpa ed iniziò a segarmi il pene in quel modo strano. La mia cappella era gonfia e rossa e Mary a furia di colpi riuscì a far uscire dalla punta della scarpa una buona parte del pene. Le palle era schiacciate contro la scarpa ed io stavo arrivando al limite di quel giochino perverso. Ancora una volta Mary intuì e si fermò. Si avvicinò e prese a spompinare quella parte di pene che usciva dalla scarpa, poi con una mano prese saldamente il tacco ed iniziò ad andare su e giù. Metà cazzo segato con la scarpa e l'altra metà spompinato senza ritegno. Di nuovo Mary si fermò. Con un pò di fatica e con mio disappunto sfilò la scarpa dal membro, poi recuperò l'altra scarpa e la diede a me. Mary iniziò a leccare e succhiare la propria scarpa ed anche io feci uguale. Contemporaneamente Mary ricominciò a segarmi il pene coi piedi ... e lo faceva in modo incredibile: chiudeva le dita sull'asta ed andava avanti ed in dietro con colpi profondi e decisi. Tutti e due nel frattempo succhiavamo con soddisfazione un tacco a testa. Io arrivai presto al mio punto di non ritorno e Mary, quando ebbe intuito che stavo per raggiungere l'orgasmo, ritrasse i piedi ed iniziò una sega velocissima con la mano, poi avvicinò la scarpa che aveva nell'altra mano e mi invitò a sborarci sopra. Tentavo di resistere in quanto la scena era troppo bella, ma facevo molta fatica. Buttai a terra la scarpa che avevo in mano io e presi per il collo Mary trascinando la sua testa vicino al mio pene (che lei continuava senza sosta a segare velocissima), Mary divertita iniziò a leccare un pò la cappella, un pò il tacco della scarpa dove secondo lei dovevo sborare. Arrivò un primo schizzo violento che le colpì una guancia, poi un secondo sul labbro e sul naso, dopo gli schizzi furono meno violenti e la scarpa venne imbrattata abbondantemente di sperma. Mary leccava tutta la scarpa con foga ed il mio pene rimase in erezione piena di fronte a quella incredibile ed inattesa scena. Al termine delle "operazioni" Mary appoggiò i tacchi sul comodino e si preparò per dormire. Io che avevo ancora il pene eretto le dissi: posso chiederti di esaudire un mio ultimissimo desiderio che non ti costerà nulla? Mary che già rideva disse: io sono stanchissima... fai quello che vuoi, ma lasciami dormire e mi diede un bacio sorridendo. Io presi il mio cuscino e lo buttai sulla poltroncina lì vicina, poi mi sdraiai a letto alla rovescia rispetto a Mary, poi mi posizionai abbastanza in diagonale, trovandomi coi piedi nell'agolo dove vi era prima il mio cuscino. Il mio viso venne a trovarsi vicino ai piedi di Mary che intese subito le mie intenzioni. Dopo un pò riuscimmo a trovare una posizione comoda ad entrambi: una specie di cucchiaio rovesciato col mio viso appoggiato ai piedi di Mary. Piedi che baciai fino ad addormentarmi e che continuai a baciare ed accarezzare per tutta la notte ad ogni minimo movimento di Mary. Inutile dire che il mio pene continuava a pulsare imperterrito.
scritto il
2022-08-27
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