Quel cinema
di
Aramis
genere
gay
Ero passato davanti al cinema quattro o cinque volte cercando di trovare il coraggio di comprare un biglietto ed entrare. La mia bocca asciutta ed il mio nervosismo peggioravano ad ogni secondo che passava. Avevo sentito di questo posto dai ragazzi più vecchi a scuola. Secondo loro proiettavano film sporchi ed ragazzi si masturbavano mentre li guardavano. Avevano detto che se la tua mano fosse stata stanca non c'era scarsità di ragazzi che potevano prestarti una mano per finire il lavoro. Nessuno di loro aveva detto come facevano a saperlo.
Non mi dispiaceva l'idea di un ragazzo che giocava col mio cazzo come avevano detto i ragazzi a scuola. Io spesso avevo finto che la mia mano fosse di qualcun’altro mentre mi sparavo una sega. Pensare a qualcuno che giocava col mio cazzo aggiungeva intensità alla mia sborrata. Non che necessitasse aggiungere quell'intensità dato che sborravo 6 o 7 volte al giorno.
Il cinema era all'altro capo della città ed in un quartiere in cui ero "sicuro" che non avrei incontrato nessuno che conoscessi. Non volevo che qualche ragazzo della scuola mi vedesse specialmente perchè mi avrebbe messo l’etichetta di ‘culo’. Avendo appena compiuto 18 anni, la mia vita poteva essere rovinata in molti modi ed essere sorpreso ad andare in un posto dove i ragazzi ti prestano la loro mano era in cima all'elenco.
Stavo quasi per allontanarmi quando io vidi un bell’uomo uscire dal cinema ed avvicinarsi alla biglietteria. Parlò un po’ con l’uomo dei biglietti, poi sembrò guardarmi e sorridere. Ritornò nel cinema. Il suo sorriso mi fece decidere ora o mai più. Paura di essere sorpreso da una parte e gran desiderio nell'altra.
Mi avvicinai alla biglietteria e misi i miei cinque sul banco. L’uomo mi sorrise con un cattivo sorriso lurido e disse: "Il proprietario ha detto che per te è gratis" e spinse indietro i miei soldi.
Ci volle un momento perché capissi quello che aveva detto. Lo guardai in faccia e vidi che si stava leccando le labbra in cerchio spingendo fuori la lingua. Era una cosa arrapante e anche se non avevo mai visto qualcuno farlo sapevo che lui intendeva succhiare il cazzo. Pigiò il bottone e saltò fuori il mio biglietto. Lo presi ed entrai nell'oscurità del cinema, il mio cuore batteva forte ed il mio respiro era come se avessi corso. Il pensiero di quello che aveva voluto dire con la bocca stava spedendo onde elettriche dal mio stomaco alle mie palle. Il mio cazzo era come un bastone nei miei pantaloni.
L'atrio era scuro ed odorava di disinfettante. C'era una cabina privata dove stava il tizio che avevo conosciuto come il proprietario. Era fra i 40 e i 50 anni, ben vestito ed abbronzato. I capelli erano grigi sale e pepe e stava diventando calvo davanti. Vidi che era in buona forma e dai vestiti capii che non stava male a soldi.
"Sono contento a vedere che hai deciso di raggiungermi." Disse sorridendomi ed aggiunse “Il mio uomo ti ha trattato bene?"
"Grazie per il biglietto" Balbettai non sapendo cosa dire.
"Piacere mio, o almeno spero che lo sarà" Mi guardò per un un secondo per vedere come avrei reagito a quelle parole. Penso che sorrise sperando che mi accarezzassi il cazzo mentre guardavo il film.
"Prima volta?" Chiese guardandomi dalla testa alle dita dei piedi. Sono sicuro che i suoi occhi si fermarono alla protuberanza nei miei pantaloni stretti.
Non ero sicuro se intendesse la prima volta al cinema o la prima che andavo a vedere un film per adulti. Sentii che la mia faccia arrossiva mentre rispondevo: "Sì"
"Lo pensavo” Disse facendomi l'occhiolino
"Mi chiamo Stefano e possiedo questo cinema" disse allungando una mano.
"Salve, io sono Bob" Dissi afferrandogli la mano e scuotendola goffamente guardando altrove. Vidi un tizio che sta vicino alla porta di ingresso dove stavano proiettando il film; stava fumando ma avevo la sensazione che mi stesse guardando come se fossi carne fresca. Vedendo l'espressione sulla mia faccia Stefano guardò verso dove stavo guardando.
"Perché non sali in balconata? Lassù non c’e sessuno..." disse accennano col capo nella direzione delle scale che conducevano in balconata chiuse da una corda. Io tornai a guardarlo.
"Va tutto bene, ragazzo, come ho detto questo luogo è mio" Si incamminò ed alzò la corda tenendola finché non fui passato. Mi sentivo osservato mentre salivo i gradini. Non era normale ma mi piaceva l'attenzione che mi stava prestando.
La balconata era in oscurità quasi totale. Solo alcune piccole lampade alla fine dei corridoi mostravano dove erano i gradini ma poco più. Scesi alla prima fila e mi sedetti nel posto centrale. Il film era già iniziato. La prima scena che vidi mostrava Linda che stava fumando una sigaretta lasciando che il ragazzo delle consegne le leccasse la fica. I miei occhi erano catturati dallo schermo. Non avevo mai visto un ragazzo leccare una fica, anzi non avevo mai visto una fica se non sulle riviste.
Mi abbassai la chiusura lampo. Il mio cazzo era duro e spingeva contro i pantaloni. Ero duro sin da quando ero andato a comprare il biglietto. Sentivo una grande macchia bagnata di pre eiaculazione sulle mutande. Mi guardai intorno per vedere se c’era qualcuno lassù con me. Ero da solo. Spinsi giù le mutande fin sotto le palle e feci uscire l’uccello senza mai togliere gli occhi dalla lingua che frustava la fica. Era bello vedere come lei dirigeva la sua testa con una mano e continuava a fumare la sigaretta con l'altra.
Cominciai ad accarezzarmi il pene sempre guardando il film. Non mi accorsi di Stefano finché non si sedette vicino a me. Col bagliore dello schermo vidi che stava guardando la mia mano che lavorava il mio cazzo. Mi fermai e coprii il cazzo con le due mani come un bambino sorpreso con una mano nel vaso dei biscotti.
"E’ tutto ok, Bob" disse guardando il mio grembo ed allungando una mano a coprire le mie. Vidi che l’espressione sulla sua faccia era totalmente diverso da quella che avevo visto nell'atrio. Era una maschera di libidine. Sentii la sua mano alzare delicatamente una delle mie e poi l'altra. Il mio cazzo era ritto davanti ai suoi occhi.
"Sei così bello lì" Lo sentii dire mentre sentivo la sua morbida mano sostituire la mia sull'asta del mio cazzo. L'accarezzò alcune volte guardandomi in faccia per vedere come reagivo alla sua mano che era ben lubrificata dalla pre eiaculazione che usciva dalla mia fessura. Fluiva lungo tutta l’asta per andare a bagnarmi le palle. L'espressione di piacere e libidine sulla mia faccia era tutto ciò di cui aveva bisogno per continuare.
"Guarda il film e lascia che papà giochi" disse mentre mi apriva la cintura e mi sbottonava i pantaloni.
Fui sorpreso dalla facilità con cui tirò i pantaloni sotto le mie ginocchia. Ora aveva accesso completo al mio cazzo ed alle mie palle. Pensai tra di me che non era la prima volta che aveva un ragazzo con i pantaloni abbassati.
Sentii le sue mani muoversi laggiù, correre nelle mie cosce, giocare con le mie palle foggiandole a coppa, ritornando poi al cazzo congestionato. Muovendo le mani dalle mie palle pelose all'elmo e plasmando la testa del mio cazzo. Accarezzando poi l'asta intera scendendo a mungere la pre eiaculazione fuori dalla fessura. "Papà" sapeva quello che stava facendo quando aveva cominciato a carezzarmi il cazzo. La mia pre eiaculzione stava fluendo come una fontana.
Ritornai con lo sguardo allo schermo e vidi Linda Lovelace fare un pompino. Era così eccitante vedere il movimento su e giù dell'asta del cazzo finché scomparve totalmente nella sua gola. Non mi avevano mai fatto un pompino e mi chiesi cosa avrei sentito ad avere una bocca sul mio uccello. Prima che potessi finire di pensarci Stefano si era messo sulle ginocchia di fronte al mio sedile. Vidi la cima della sua testa e sentii una sensazione che non dimenticherò mai. Sentii la sua bocca prendere la testa del mio cazzo. L'umidità calda della sua bocca era una cosa che non avevo mai sperimentato prima. Solo quando pensai che non potesse esserci niente di meglio sentii la sua lingua cominciare a carezzare la cappella come aveva fatto con la lingua il tizio dei biglietti all’ingresso . La mano di Stefano stava sotto le mie palle e tutto il mio corpo era teso per arrivare ad un orgasmo come non ne avevo mai avuti prima. Smise la carezza con la lingua e spinse la sua bocca giù lungo la lunghezza del mio cazzo fino a che le sue labbra non arrivarono ai miei peli pubici. Il mio cazzo non era più nella sua bocca ma nel passaggio stretto della sua gola. Sentendo il mio cazzo totalmente circondato nel suo esofago e vedendo Linda Lovelace che faceva lo stesso ad un cazzo sullo schermo, cominciai a venire.
Sentii Stefano tirare indietro la testa a sufficienza perché il mio cazzo non fosse nella sua gola e potesse prendere il mio carico nella sua bocca. Era la mia prima volta ad essere succhiato e tutto il mio corpo stava vibrando alla sensazione che lui stava dando al mio pene. Vidi la sua testa calva muoversi su e giù sulla mia asta. Gli misi una mano sulla nuca per spingere la sua testa sul mio cazzo mentre cominciavo a sborrare. Lui cominciò a stringere leggermente le mie palle mentre io pompavo carico dopo carico del mio sperma caldo nella sua bocca. Lui soffocò alcune volte quando il mio carico caldo veniva sparato profondo nella sua bocca. Afferrai i suoi capelli e cominciai a pompare la sua testa su e giù sul mio uccello al ritmo finale del mio orgasmo, non mi preoccupavo di lui o di nient’altro mentre pompavo il mio sperma nella sua bocca bagnata e calda.
"Fallo papà, prendilo tutto" Sentii qualcuno dire, rendendomi poi conto che era la mia voce che emetteva quelle parole. Stefano prese ogni goccia della mia sborra nella sua bocca senza perdere una.
Poi si alzò e ritornò al posto vicino a me. "Sei fantastico" Disse mentre riprendeva fiato.
"Io sono innamorato del tuo giovane cazzo." Disse prendendo il mio uccello ormai molle nella sua mano e guardandolo amorosamente.
"Sono così contento di essere stato il tuo primo" Ha aggiunto "Così contento che papà ti abbia fatto godere tanto, non ho mai avuto tanta sborra nella mia bocca... e così deliziosa" Disse leccandosi le labbra.
"Io non mi tirerei su i pantaloni, la parte migliore del film deve ancora venire" Disse alzandosi "Un ragazzo giovane come te probabilmente ha bisogno di farlo altre volte" Disse con un sorriso di intelligenza sulla faccia "Io devo andare via per un po’ ma a Marco piacerebbe salire a.... vederti" Aggiunse. Giudicando il gesto che Marco aveva fatto con la bocca, sapevo che stavo per avere un altro pompino fantastico. Mi chiesi se lui era così bravo a succhiare come "papà".
"Sicuro, sarebbe grande!” Dissi sentendomi rilassato e chiedendomi perché c’era voluto tanto tempo per decidermi a venire al cinema.
Ritornai a guardare lo schermo mentre Stefano si allontanava e vidi Linda Lovelace che succhiava un altro cazzo. Il mio cazzo cominciò a ritornare duro nel vedere come muoveva la testa sopra i peni. Guardandola prendere ogni centimetro di un cazzo enorme nella sua bocca mi chiesi quanto ci avrebbe messo Marco a salire.
Non mi dispiaceva l'idea di un ragazzo che giocava col mio cazzo come avevano detto i ragazzi a scuola. Io spesso avevo finto che la mia mano fosse di qualcun’altro mentre mi sparavo una sega. Pensare a qualcuno che giocava col mio cazzo aggiungeva intensità alla mia sborrata. Non che necessitasse aggiungere quell'intensità dato che sborravo 6 o 7 volte al giorno.
Il cinema era all'altro capo della città ed in un quartiere in cui ero "sicuro" che non avrei incontrato nessuno che conoscessi. Non volevo che qualche ragazzo della scuola mi vedesse specialmente perchè mi avrebbe messo l’etichetta di ‘culo’. Avendo appena compiuto 18 anni, la mia vita poteva essere rovinata in molti modi ed essere sorpreso ad andare in un posto dove i ragazzi ti prestano la loro mano era in cima all'elenco.
Stavo quasi per allontanarmi quando io vidi un bell’uomo uscire dal cinema ed avvicinarsi alla biglietteria. Parlò un po’ con l’uomo dei biglietti, poi sembrò guardarmi e sorridere. Ritornò nel cinema. Il suo sorriso mi fece decidere ora o mai più. Paura di essere sorpreso da una parte e gran desiderio nell'altra.
Mi avvicinai alla biglietteria e misi i miei cinque sul banco. L’uomo mi sorrise con un cattivo sorriso lurido e disse: "Il proprietario ha detto che per te è gratis" e spinse indietro i miei soldi.
Ci volle un momento perché capissi quello che aveva detto. Lo guardai in faccia e vidi che si stava leccando le labbra in cerchio spingendo fuori la lingua. Era una cosa arrapante e anche se non avevo mai visto qualcuno farlo sapevo che lui intendeva succhiare il cazzo. Pigiò il bottone e saltò fuori il mio biglietto. Lo presi ed entrai nell'oscurità del cinema, il mio cuore batteva forte ed il mio respiro era come se avessi corso. Il pensiero di quello che aveva voluto dire con la bocca stava spedendo onde elettriche dal mio stomaco alle mie palle. Il mio cazzo era come un bastone nei miei pantaloni.
L'atrio era scuro ed odorava di disinfettante. C'era una cabina privata dove stava il tizio che avevo conosciuto come il proprietario. Era fra i 40 e i 50 anni, ben vestito ed abbronzato. I capelli erano grigi sale e pepe e stava diventando calvo davanti. Vidi che era in buona forma e dai vestiti capii che non stava male a soldi.
"Sono contento a vedere che hai deciso di raggiungermi." Disse sorridendomi ed aggiunse “Il mio uomo ti ha trattato bene?"
"Grazie per il biglietto" Balbettai non sapendo cosa dire.
"Piacere mio, o almeno spero che lo sarà" Mi guardò per un un secondo per vedere come avrei reagito a quelle parole. Penso che sorrise sperando che mi accarezzassi il cazzo mentre guardavo il film.
"Prima volta?" Chiese guardandomi dalla testa alle dita dei piedi. Sono sicuro che i suoi occhi si fermarono alla protuberanza nei miei pantaloni stretti.
Non ero sicuro se intendesse la prima volta al cinema o la prima che andavo a vedere un film per adulti. Sentii che la mia faccia arrossiva mentre rispondevo: "Sì"
"Lo pensavo” Disse facendomi l'occhiolino
"Mi chiamo Stefano e possiedo questo cinema" disse allungando una mano.
"Salve, io sono Bob" Dissi afferrandogli la mano e scuotendola goffamente guardando altrove. Vidi un tizio che sta vicino alla porta di ingresso dove stavano proiettando il film; stava fumando ma avevo la sensazione che mi stesse guardando come se fossi carne fresca. Vedendo l'espressione sulla mia faccia Stefano guardò verso dove stavo guardando.
"Perché non sali in balconata? Lassù non c’e sessuno..." disse accennano col capo nella direzione delle scale che conducevano in balconata chiuse da una corda. Io tornai a guardarlo.
"Va tutto bene, ragazzo, come ho detto questo luogo è mio" Si incamminò ed alzò la corda tenendola finché non fui passato. Mi sentivo osservato mentre salivo i gradini. Non era normale ma mi piaceva l'attenzione che mi stava prestando.
La balconata era in oscurità quasi totale. Solo alcune piccole lampade alla fine dei corridoi mostravano dove erano i gradini ma poco più. Scesi alla prima fila e mi sedetti nel posto centrale. Il film era già iniziato. La prima scena che vidi mostrava Linda che stava fumando una sigaretta lasciando che il ragazzo delle consegne le leccasse la fica. I miei occhi erano catturati dallo schermo. Non avevo mai visto un ragazzo leccare una fica, anzi non avevo mai visto una fica se non sulle riviste.
Mi abbassai la chiusura lampo. Il mio cazzo era duro e spingeva contro i pantaloni. Ero duro sin da quando ero andato a comprare il biglietto. Sentivo una grande macchia bagnata di pre eiaculazione sulle mutande. Mi guardai intorno per vedere se c’era qualcuno lassù con me. Ero da solo. Spinsi giù le mutande fin sotto le palle e feci uscire l’uccello senza mai togliere gli occhi dalla lingua che frustava la fica. Era bello vedere come lei dirigeva la sua testa con una mano e continuava a fumare la sigaretta con l'altra.
Cominciai ad accarezzarmi il pene sempre guardando il film. Non mi accorsi di Stefano finché non si sedette vicino a me. Col bagliore dello schermo vidi che stava guardando la mia mano che lavorava il mio cazzo. Mi fermai e coprii il cazzo con le due mani come un bambino sorpreso con una mano nel vaso dei biscotti.
"E’ tutto ok, Bob" disse guardando il mio grembo ed allungando una mano a coprire le mie. Vidi che l’espressione sulla sua faccia era totalmente diverso da quella che avevo visto nell'atrio. Era una maschera di libidine. Sentii la sua mano alzare delicatamente una delle mie e poi l'altra. Il mio cazzo era ritto davanti ai suoi occhi.
"Sei così bello lì" Lo sentii dire mentre sentivo la sua morbida mano sostituire la mia sull'asta del mio cazzo. L'accarezzò alcune volte guardandomi in faccia per vedere come reagivo alla sua mano che era ben lubrificata dalla pre eiaculazione che usciva dalla mia fessura. Fluiva lungo tutta l’asta per andare a bagnarmi le palle. L'espressione di piacere e libidine sulla mia faccia era tutto ciò di cui aveva bisogno per continuare.
"Guarda il film e lascia che papà giochi" disse mentre mi apriva la cintura e mi sbottonava i pantaloni.
Fui sorpreso dalla facilità con cui tirò i pantaloni sotto le mie ginocchia. Ora aveva accesso completo al mio cazzo ed alle mie palle. Pensai tra di me che non era la prima volta che aveva un ragazzo con i pantaloni abbassati.
Sentii le sue mani muoversi laggiù, correre nelle mie cosce, giocare con le mie palle foggiandole a coppa, ritornando poi al cazzo congestionato. Muovendo le mani dalle mie palle pelose all'elmo e plasmando la testa del mio cazzo. Accarezzando poi l'asta intera scendendo a mungere la pre eiaculazione fuori dalla fessura. "Papà" sapeva quello che stava facendo quando aveva cominciato a carezzarmi il cazzo. La mia pre eiaculzione stava fluendo come una fontana.
Ritornai con lo sguardo allo schermo e vidi Linda Lovelace fare un pompino. Era così eccitante vedere il movimento su e giù dell'asta del cazzo finché scomparve totalmente nella sua gola. Non mi avevano mai fatto un pompino e mi chiesi cosa avrei sentito ad avere una bocca sul mio uccello. Prima che potessi finire di pensarci Stefano si era messo sulle ginocchia di fronte al mio sedile. Vidi la cima della sua testa e sentii una sensazione che non dimenticherò mai. Sentii la sua bocca prendere la testa del mio cazzo. L'umidità calda della sua bocca era una cosa che non avevo mai sperimentato prima. Solo quando pensai che non potesse esserci niente di meglio sentii la sua lingua cominciare a carezzare la cappella come aveva fatto con la lingua il tizio dei biglietti all’ingresso . La mano di Stefano stava sotto le mie palle e tutto il mio corpo era teso per arrivare ad un orgasmo come non ne avevo mai avuti prima. Smise la carezza con la lingua e spinse la sua bocca giù lungo la lunghezza del mio cazzo fino a che le sue labbra non arrivarono ai miei peli pubici. Il mio cazzo non era più nella sua bocca ma nel passaggio stretto della sua gola. Sentendo il mio cazzo totalmente circondato nel suo esofago e vedendo Linda Lovelace che faceva lo stesso ad un cazzo sullo schermo, cominciai a venire.
Sentii Stefano tirare indietro la testa a sufficienza perché il mio cazzo non fosse nella sua gola e potesse prendere il mio carico nella sua bocca. Era la mia prima volta ad essere succhiato e tutto il mio corpo stava vibrando alla sensazione che lui stava dando al mio pene. Vidi la sua testa calva muoversi su e giù sulla mia asta. Gli misi una mano sulla nuca per spingere la sua testa sul mio cazzo mentre cominciavo a sborrare. Lui cominciò a stringere leggermente le mie palle mentre io pompavo carico dopo carico del mio sperma caldo nella sua bocca. Lui soffocò alcune volte quando il mio carico caldo veniva sparato profondo nella sua bocca. Afferrai i suoi capelli e cominciai a pompare la sua testa su e giù sul mio uccello al ritmo finale del mio orgasmo, non mi preoccupavo di lui o di nient’altro mentre pompavo il mio sperma nella sua bocca bagnata e calda.
"Fallo papà, prendilo tutto" Sentii qualcuno dire, rendendomi poi conto che era la mia voce che emetteva quelle parole. Stefano prese ogni goccia della mia sborra nella sua bocca senza perdere una.
Poi si alzò e ritornò al posto vicino a me. "Sei fantastico" Disse mentre riprendeva fiato.
"Io sono innamorato del tuo giovane cazzo." Disse prendendo il mio uccello ormai molle nella sua mano e guardandolo amorosamente.
"Sono così contento di essere stato il tuo primo" Ha aggiunto "Così contento che papà ti abbia fatto godere tanto, non ho mai avuto tanta sborra nella mia bocca... e così deliziosa" Disse leccandosi le labbra.
"Io non mi tirerei su i pantaloni, la parte migliore del film deve ancora venire" Disse alzandosi "Un ragazzo giovane come te probabilmente ha bisogno di farlo altre volte" Disse con un sorriso di intelligenza sulla faccia "Io devo andare via per un po’ ma a Marco piacerebbe salire a.... vederti" Aggiunse. Giudicando il gesto che Marco aveva fatto con la bocca, sapevo che stavo per avere un altro pompino fantastico. Mi chiesi se lui era così bravo a succhiare come "papà".
"Sicuro, sarebbe grande!” Dissi sentendomi rilassato e chiedendomi perché c’era voluto tanto tempo per decidermi a venire al cinema.
Ritornai a guardare lo schermo mentre Stefano si allontanava e vidi Linda Lovelace che succhiava un altro cazzo. Il mio cazzo cominciò a ritornare duro nel vedere come muoveva la testa sopra i peni. Guardandola prendere ogni centimetro di un cazzo enorme nella sua bocca mi chiesi quanto ci avrebbe messo Marco a salire.
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