Teresa che le vacanze abbiano inizio - 3 ed ultima parte.

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genere
tradimenti

Tornata in me sapevo che quello che avevo fatto era sbagliato, ma la situazione era troppo ghiotta per fermarmi.

Io e Paola tornammo da Luca ed Edoardo dopo esserci ricomposte, nella mia testa pensavo - Che cazzo ho fatto, che cazzo ho fatto! - sapevo che tradire Luca con un’altra donna era comunque un tradimento ma lui aveva capito ed accettato la situazione , ma con un altro uomo, stavolta Luca sarebbe andato su tutte le furie.

Paola con la sua calma mi disse - Ehi stai tranquilla, non dobbiamo sempre essere sincere… Rimane tra di noi questa storia okay?- Io annuì.

Quella notte non chiusi occhio dando la colpa al caldo preso in piscina la mattina, mentre la mente tornava da Marco e da come mi aveva sbattuta, ero in ansia ma allo stesso tempo bagnata come non mai, decisi di andare in bagno per sciacquarmi il viso ma chiusa la porta iniziai a masturbarmi pensando ancora a quella scena di lui dietro di me che mi prende con forza.

Il giorno dopo andammo a fare colazione tutti e quattro,eravamo in tenuta da piscina con gli occhiali da sole in viso, anche per coprire le occhiaie…mentre facevamo colazione io e Paola notammo passare Marco, che, senza farsi capire dai ragazzi mi fece cenno di seguirlo nei bagni, Paola capendo mi coprii ed io con una scusa andai in bagno.

Giunta nell’antibagno lui si stava lavando le mani, si avvicinó al mio orecchio e mi disse - Vi siete divertite ieri sera eh? - io arrossì di colpo e risposi - Marco è stato un incidente ieri, io e Paola eravamo brille, siamo con i nostri rispettivi compagni, succederebbe un casino se lo sapessero.

Lui con un sorriso spavaldo mentre si asciugava le mani mi rispose - Domani andate via… la tua amica non mi interessa, stasera alle 22:30 fatti trovare al bar della piscina.

Io rimasi ammutolita, prima di andare via mi diede una pacca sul culo dicendo - Se non vieni tu, ti vengo a cercare in camera!
Quando mi ripresi raggiunsi gli altri e tutti insieme andammo in piscina, mentre i ragazzi parlavano di calcio io e Paola entrammo in piscina e lei che ormai mi capiva bene mi disse - Che ti ha detto marco in bagno…- Io senza giri di parole gli dissi dell’incontro, ma che non sapevo come sganciarmi da loro per cercare di evitare uno scandalo.

Paola restò un po’ in silenzio e poi disse - tu andrai all’appuntamento lì distraggo io i ragazzi. Ma digli che sono offesa che non rientro nei suoi gusti.-

Scoppiammo a ridere, nel mentre anche i ragazzi ci seguirono dentro l’acqua e il resto della mattinata passò tranquilla.

Dopo pranzo tornammo nelle nostre rispettive stanze, poco dopo quella troia di Paola si sentiva ansimare attraverso la parete, e Luca non perse tempo a farmi imitare la mia amica, mi scopò con vigore, lo sentii tutto al punto di farmi gridare come una troia, poi mi riempii di sperma le tette. Era così eccitato che la sborra era davvero tanta.

Tornammo in piscina nel pomeriggio e mentre il DJ metteva musica pop passò Marco, che senza farsi notare dagli altri mi fece il cenno che dopo mi avrebbe scopata, io dietro gli occhiali dal sole feci finta di niente, pensai tra me e me in che casino mi stavo infilando, ma l’idea di trasgredire ancora e stavolta da sola, mi fece bagnare.

Tornati in camera facemmo la doccia, misi una gonna corta sopra il ginocchio, con la cerniera sul fianco, decisi di non indossare l’intimo, poi una camicetta che pronunciava il mio seno prosperoso con sotto il reggiseno bianco, un trucco leggero, capelli raccolti in una coda, scarpe con le zeppe per pronunciare le mie gambe, due gocce di profumo vaniglia ed ero pronta.

Luca mi fissò esclamando - Wow stasera ci siamo vestite proprio bene, dobbiamo fare colpo?

Io lo guardai negli occhi è gli risposi - Certo per i tuoi occhi sempre…

Andammo a cena, tutti notarono sia me che Paola, vestita provocante come me, dopo cena nel terrazzo fecero una serata disco, la musica era bella forte e l’alcool era offerto dall’agriturismo, quindi via alla festa.

Dopo qualche ora di ballo mi accorsi che erano le 22:15, dissi a Luca che dovevo andare in camera per cambiarmi, si offrì di accompagnarmi ma gli dissi che non c’era bisogno, Paola lo prese per ballare e mi fece l’occhiolino, la ringraziai e iniziai a dirigermi verso la piscina che era nella stessa direzione delle nostre camere.

Appena arrivata erano le 22:30 e Marco era lì ad aspettarmi in tutto il suo splendore con i bermuda e una camicia colorata che faceva risaltare il suo colorito e i suoi muscoli, aveva due bicchieri di negroni in mano, me ne porse uno,io iniziai a berlo dicendogli che non ero sicura di cosa stava per accadere, forse era meglio andare via, ma lui rispose - ma sei venuta! adesso te la ricorderai per sempre questa nottata.

Mi prese per mano e andammo vicino i bagni della piscina, attorno a noi c’erano ettari di frutteti, il mare in lontananza e la luna che illuminava la stradina, mi appoggiò alla porta del bagno è iniziò a baciarmi il collo,andai subito in estasi, pure l’alcool aveva iniziato a fare effetto.

Iniziai ad ansimare e a toccargli le spalle e i muscoli scolpiti sui fianchi, sentivo il suo cazzo gonfiarsi dal bermuda e la sua lingua passare dal mio collo, al lobo dell’orecchio per poi tornare dal collo alla mia bocca, unendo la sua lingua alla mia.

Mi fuoriuscì le tette dalla camicetta e dal reggiseno, avevo i capezzoli turgidi. Inizió a leccarli e a prendere i seni tra le mani stringendoli forte, era un mix tra dolore e godimento, la mia fica colava di umori ero in estasi, dopo qualche preliminare Marco si sbottonó il bermuda fuoriuscendo il cazzo già duro, mi prese dal collo e mi mise in ginocchio e in pochi secondi avevo la sua asta in gola.

Iniziai a succhiarlo avidamente emettendo un rumore di risucchio nel silenzio della campagna, i suoi gemiti mi fecero capire che stava apprezzando,continuai un paio di minuti massaggiando le sue palle, e in un attimo mi riempì la gola di sperma.

Ingoiai tutto avidamente, ma Marco non aveva ancora finito con me, mi sollevó, alzó gonna è notó che ero senza slip, - che Troia che sei!- mi disse passando due dita su tutta la mia fica bagnata.

Il suo cazzo era ancora duro,mi sollevó, mi appoggió alla porta del bagno e me lo infiló arrogantemente in fica tenendomi in aria, le mie urla nel sentirlo dentro di me iniziarono a risuonare, mi tenevo dal suo collo e ondeggiavo su e giù con lui dentro di me, gli graffiai con le unghie la schiena.

Lui sentendo il dolore inizió a darmi colpi forti e decisi, lo sentii entrare tutto in me, acceleró il suo respiro ed anche il mio perché stavamo entrambi per venire, avrei voluto dirgli di uscire da me ma non appena lo pensai lui mi diede due colpi secchi e mi riempì ed io venni tremando e gridando.

Ci ricomponemmo velocemente, sapevo che era sbagliato quello che avevo fatto, avevo il suo sperma che mi colava tra le cosce e non mi ero nemmeno portata con me dei fazzoletti, lui mi guardava ridendo di gusto con aria spavalda mentre si allacciava il bermuda. - É la prima volta che lo cornifichi eh? - gli chiesi come avesse fatto a capirlo, ma con la camicia ancora sbottonata che mostrava il suo petto sudato rispose - Beh hai gli occhi di chi è colpevole. Non immagini nemmeno quanto Troia sei.

Era il momento di tornare alla serata ma prima dovevo passare dalla stanza per cambiarmi, ma appena ci girammo trovammo Luca seduto su una sdraio che si era goduto lo spettacolo.

Che cazzo ho combinato!!!
scritto il
2022-09-18
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