La penitenza di Teresa - Seconda ed ultima parte

di
genere
dominazione

Io e Marilena ci appoggiammo al cofano della mia macchina a braccia conserte mentre il festeggiato dell’addio al celibato prese Teresa per i capelli e la fece mettere in ginocchio sull’asfalto con forza, lei era palesemtne terrorizzata in viso, gli venne persino un dejavù del sogno che aveva fatto con i camionisti, solo che qui non erano in due ma in cinque compreso il festeggiato tutti molto giovani e resistenti.

Iniziò proprio lui uscendo il cazzo già duro di fuori, glielo mise in bocca con forza, gli altri intorno lei si uscirono i cazzi ed iniziarono a segarsi, era accerchiata da mani che la palpavano e la tenevano ben ferma, uno di questi gli abbassò il vestito facendo sobbalzare fuori le tette e facendo partire dei commenti da parte dei giovani.

Il festeggiato gli infilo tutto il cazzo in bocca tenendola dalla testa ben salda, i rumori dei rigurgiti e la saliva che le colava dalle labbra rendeva tutto eccitante e Marilena guardava la scena con un pizzico di soddisfazione, visto che Teresa era gelosa e non l’aveva mai trattata bene.

Il vestito di Teresa qualche minuto dopo venne sollevato dalle cosce in su ed era diventato ormai una cintura intorno alla sua vita, tutti ammirarono il suo culo sotto quel perizoma verde acqua e i collant.

Io mentre mi godevo tutta la scena allungai una mano sotto la gonna di Marilena, che, senza dire una parola divaricò leggermente le gambe per darmi il libero accesso, notai con poca sorpresa che era senza mutandine e che le sue grandi labbra erano completamente lisce e già ben bagnate.

Mentre io continuavo a masturbare Marilena, il festeggiato dopo qualche minuto di pompino venne abbondantemente dentro la gola di Teresa, sapevo che ci sarebbe stato poco lei è davvero brava nel succhiare i cazzi, era tanta la sborra del giovane che la fece tossire copiosamente mentre tutti gli altri se la ridevano intorno a lei.

I ragazzi intorno iniziarono a commentare il corpo di Teresa e poi dissero al festeggiato che il suo turno era finito e che toccava a loro iniziare, erano troppo eccitati, soprattutto uno, un ragazzo magrissimo e moro che già al ristorante guardava con insistenza Teresa isolandosi dalla festa, la presero alzandola con forza da terra e la sdraiarono sul cofano della macchina, e mentre gli altri la tenevano ben ferma, il giovane gli strappò i collant in direzione della fica creando un buco, successivamente con un colpo deciso allo stesso modo strappò di netto il perizoma che sentì umido, lei urlava e supplicava di fermarsi, lui sorrise compiaciuto e ammirava la sua fica completamente depilata.

Marilena nel guardarla esclamò: ah però ha una bella fica Teresa… capisco perchè te la scopi e non puoi fare a meno di lei..

Teresa mi guardò e fece di no con la testa per cercare un aiuto, ma io avevo una gran voglia di vederla spaccata in due, non avevo visto cosa si era fatta fare all’agriturismo dal manutentore, ma sicuramente qui sarebbe stata più dura.

Il giovane la osservava come si osserva una macchina nuova in concessionaria prima di provarla, lei nel mentre tremava, tremava tanto sia per la paura di quello che stava per subire, che per il freddo di quel parcheggio umido. Il ragazzo si piegò sulla sua fica e la odorò, sentiva un misto di odori tra umori e pipì e questa cosa lo fece eccitare, così si uscì il cazzo, che era notevolmente più grande del festeggiato, senza nemmeno farla lubrificare lo puntó sulla fica e con un colpo secco di reni lo piantó tutto dentro di lei.

Le urla di Teresa erano intense, mentre tutti intorno a lei ridevano e le strizzavano i capezzoli turgidi, io presi Marilena la misi in ginocchio sotto gli occhi di Teresa, mi uscì il cazzo e glielo misi in bocca, tenendola dai capelli.

Marilena non sì fece pregare molto, il cazzo si perdeva dentro la sua bocca ei suoi occhi cercavano lo sguardo mio e di Teresa, soddisfatta del fatto che mi stava spompinando davanti a lei.

Il giovane entrava dentro Teresa con un tempo quasi ritmico senza stancarsi, né fermarsi un secondo, le urla di Teresa erano costanti mentre gli altri la tenevano ferma con tanta forza che si vedevano i segni nelle caviglie e nei polsi, durante le pompate il moro esclamò -La troia grida ma è un lago…- poco dopo Teresa iniziò ad urlare forte, il ragazzo uscì da lei seguito da un getto di umori.

-Ah la troia squirta!- aggiunse con aria soddisfatta mentre tutti sorrisero intorno a lei, mentre ancora lei tremava per l’orgasmo avuto, il ragazzo mi fissò con aria di sfida su Teresa e riprese a scoparla forte ma stavolta le disse senza fermarsi tenendola dal collo -vediamo come squirti con un cazzo dentro-

Teresa iniziò ad urlare forte, vedevo le sue gambe ondeggiare ai colpi decisi del ragazzo, io non resistetti e presi Marilena la misi a 90 sulla fiancata dell’auto e gli presi la fica fradicia, lei iniziò a godere.

Le due donne godevano all’unisono, nel parcheggio autostradale si sentivano solo i loro gemiti.

Il giovane continuava a pompare forte Teresa, il trucco sul suo viso iniziava a colare mentre lui la guardava negli occhi fissi senza perdere il suo sguardo, le suppliche di lei di fermarsi erano vane, anzi al contrario iniziò ad aumentare la velocità, gli altri intorno a loro iniziarono ad incitare, lei venne nuovamente tremando e spruzzando mentre lui entrava e usciva velocemente da lei.

Tremava come se avesse le convulsioni, il ragazzo dopo averla fatta venire accelerò ancora di più fino a venirle dentro con colpi secchi che fecero spalancare gli occhi di Teresa, dalla bocca non gli uscivano le urla ormai erano smorzate dall’orgasmo.

Io continuavo a scopare Marilena che sentendo le urla di Teresa venne anch’essa, era decisamente aperta, ma il mio desiderio era sfondarle il culo, così senza nemmeno farle capire in un attimo repentino sono uscito dalla sua fica e sono entrato nel culo di colpo, facendola gridare forte, era decisamente più stretto della fica.

Mentre aprivo il culo a Marilena osservai il giovane che usciva da Teresa e la sua fica che colava sperma in abbondanza, ma ancora mancavano gli altri tre che erano palesemente eccitati, se la trascinarono dentro la macchina, uno si mise sotto di lei, uno di sopra ed uno davanti, occuparono tutti e tre i suoi buchi insieme, mentre il festeggiato mandava un sms, ed il moro si ripuliva l’asta.

Vedevo la macchina ondeggiare al ritmo delle urla di Teresa, anche io accelerai i colpi su Marilena al punto di venirle dentro il culo, lei gettò un urlo quando sentì lo sperma entrare in lei, ma ero ancora eccitato, così uscì dal culo e rientrai in fica guardando Teresa che ormai era un lago di sudore.

Presi a scopare forte Marilena, si sentiva il rumore della sua fica bagnata sbattere con le mie palle, guardai ancora in direzione di Teresa mentre i ragazzi acceleravano il ritmo e vennero tutti e tre in contemporanea dentro i suoi buchi, io nel sentirla urlare accellerai dentro Marilena e le venni dentro la fica, venimmo in contemporanea, le sue dita lunghe si stringevano in un pungo sentendo lo sperma dentro il lei.

I ragazzi uscirono dalla macchina vantandosi di averla soddisfatta bene sentendola venire ancora e lasciando Teresa per qualche istante inerme nell’auto, le mani penzolanti da uno sportello e da quello opposto le scarpe, mi rese soddisfatto e appagato di tutto quello che era successo all'agriturismo.

Io e Marilena ci avvicinammo alla macchina dei ragazzi, io andai a parlare per salutarli, mentre Marilena si avvicinò al viso di Teresa, si chinò e allargò le cosce e sì infilò due dita dentro raccolse lo sperma e lo mise nella sua bocca dicendole -Luca scopa divinamente… -

Si alzò, si ricompose il vestito e si diresse alla mia auto, io salutai i ragazzi e raccolsi Teresa dall’auto, camminava a stento, aveva la fica in fiamme, e le dissi -adesso siamo pari… adesso abbiamo entrambi superato la soglia, siamo al punto di non ritorno, possiamo essere complici di tutto se vuoi, oppure finirla qui, in ogni caso tu d’ora in poi sei una troia-.


scritto il
2022-10-20
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