A Teresa piace farsi guardare

di
genere
esibizionismo

Era una calda serata d’estate io e Luca decidemmo di uscire a fare una passeggiata.
Lui si mise un paio di bermuda e una camicia a maniche corte e io mi misi solo un vestitino molto leggero con un profondo scollo a V stretto sul seno e morbido sui fianchi e delle scarpe con un tacco comodo legate alla schiava.
Mi misi un reggiseno che sollevava bene le mie tettone, ed ero indecisa se mettere o meno le mutandine, ma poi indossai un tanga di pizzo quasi invisibile.
Fermammo la macchina all’inizio di uno splendido lungomare illuminato dalla luna piena e facemmo una lunga passeggiata.
“Ho fame,fermiamoci da qualche parte” dissi io.
“Dove vuoi andare?pizzeria?” Propose Luca “No non mi va di chiudermi in un locale con questa bella serata, fermiamoci in un chioschetto ambulante e mangiamo all’aperto.”
A pochi passi c’era un classico camioncino da street food, dietro al banco c’era una ragazza bionda e un uomo sulla cinquantina di bell’aspetto, che appena ci vide arrivare mi mise vistosamente gli occhi addosso,mentre sceglievamo cosa prendere con la coda dell’occhio vidi che guardava insistentemente la mia scollatura.Luca lo osservava e lo richiamó dicendo che eravamo pronti per ordinare, lui prese un panino ed io hot dog.
Li davanti c’erano due tavolini e ci sedemmo a mangiare.
La situazione di prima mi aveva divertita,quindi avevo voglia di stuzzicare Luca, così iniziai a leccare la punta del würstel delicamente mentre lo guardavo, lui sgranó gli occhi e mi disse “non cominciare che ho voglia di scoparti da quando quel porco ti fissava in quel modo” io feci un sorriso,non dissi nulla e dopo un’altra lenta leccata spalancai la bocca e mi misi il panino dentro più che potevo e diedi un morso.Lui mi fissava con le labbra socchiuse come se stesse godendo per quel panino.
Al secondo morso feci colare apposta un po’ di maionese che mi cadde proprio sul seno,così presi una patatina la poggiai al seno per bagnarla con questa maionese e me la misi in bocca molto lentamente.
Mi accorsi che l’uomo ci stava fissando con molto interesse.
Luca si avvicinò a me e senza esitare mise la sua faccia sulle mie tette e leccó via la maionese.
Mi stavo divertendo da morire e in mezzo alle gambe avevo un lago.
Continuai a torturarlo tutto il tempo della cena, e alla fine gli proposi di spostarci su delle panchine poco più distanti un po’ in penombra, erano le classiche panchine di marmo senza spalliera, così lui si mise a cavalcioni, ed io per provocarlo mi misi nella stessa posizione, mettendo la mia figa in bella vista.
“Stai attenta a quello che fai,mi stai provocando troppo e sai che se perdo la testa non mi importa di dove siamo ne tanto meno di chi ci può vedere” mi disse lui con tono molto serio.
Io con la faccia più ingenua che riuscissi a fare dissi semplicemente “credo che correrò il rischio”
Mi sporsi verso di lui per baciarlo e mentre gli leccavo le labbra con la mano sfioravo il suo cazzo da sopra i pantaloni, era già di marmo.
Mi girai verso il camioncino e mi resi conto che anche da lì riusciva a vederci abbastanza bene, e molto chiaramente fissava ogni nostro movimento, Luca mi diede un morso sul collo e con una mano scostò il vestito e il reggiseno facendo balzare fuori una tetta, il cui capezzolo era già turgido e pronto per essere succhiato, lui non perse un attimo e lo prese in bocca, io inarcai la testa con un mugolio di piacere e spostai il culo più avanti per avvicinarmi a lui.
Quando mi rigirai verso il camioncino vidi che l’uomo era sceso con la scusa di fumarsi una sigaretta e si era messo in un punto nascosto dal quale poteva vederci meglio, anche Luca lo vide, “ti da fastidio?” Mi chiese subito, “stranamente no, al contrario mi eccita sapere che qualcuno ci guarda”
Risposi io ormai senza nessun pudore.
“Allora facciamolo divertire”
Sentivo la mia figa pulsare, gli slacciai i pantaloni e tirai fuori il cazzo, iniziai a menarlo con la mano e lo baciavo,mordevo,leccavo.
Il guardone si prese il cazzo il mano e se lo massaggiava lentamente,
Luca mi spinse un po’ indietro per affondare di nuovo la faccia sulle mie tette e mi mise la mano dentro le mutandine, “ma guarda un po’, questa figa è proprio fradicia!” Disse Luca molto divertito, affondó due dita dentro, non muoveva la mano ma solo le dita all’interno e con il pollice mi massaggiava il clitoride, stavo letteralmente impazzendo, e iniziai a mugolare noncurante di chi mi avrebbe sentito, intanto l’uomo si menava il cazzo sempre più velocemente.
Io non ce la facevo più,così mi avvicinai di più fino a mettermi sopra di lui, Luca da dietro mi spostó le mutandine, io puntai il suo cazzo contro la mia figa vogliosa e me lo affondai dentro.
Iniziai a fare su e giù come una matta, mi sentivo una cagna in calore.
Le mie tette ballonzolavano contro la sua faccia e lui le leccava, l’uomo si godeva lo spettacolo.
“Schiaffeggiami le tette” chiesi io, lo fece subito ed era bellissimo, godevo da morire.
“Continua così che ti vengo dentro, non ti fermare” gridó lui. Io continuai a saltargli sul cazzo mentre la mia figa si sbrodolava, d’un tratto lui mi bloccò affondando il cazzo più che poteva, sentivo le sue palle toccarmi il culo e venne con un verso di goduria e soddisfazione.Subito dopo anche l’uomo venne e si allontanò subito, noi restammo abbracciati in quella posizione, sentivo ancora il suo cazzo pulsare dentro di me. Dopo un po’ ci alzammo per andare via e l’uomo de camioncino ci salutó dicendo “spero di rivedervi presto!”
Io e Luca andammo via ridendo.
scritto il
2022-03-24
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