Teresa racconto tra fantasia e realtà….

di
genere
dominazione

L’altra notte ho fatto un sogno erotico che mi ha fatta svegliare completamente zuppa e vogliosa, purtroppo Luca era già uscito per andare a lavoro ed io ero in tremendo ritardo, quindi mi sono preparata di corsa e sono andata a lavoro…durante una pausa caffè mi viene in mente di scrivere un racconto erotico per Luca, visto che l’ultima volta era rimasto piacevolmente colpito. Ispirata dal sogno e dalla voglia non soddisfatta scrivo…la sera sono ancora carica a mille e quando Luca torna a casa mi trova sul divano con un paio di auto reggenti nere e un paio di décolleté nere e un baby-doll di pizzo. Lui butta giù la borsa con una faccia stupita e un sorriso a 32 denti. -a cosa devo questa sorpresa?- mi chiede. Io mi alzo e vado verso di lui - sai oggi ero ispirata e ho scritto una storia- nel mentre inizio a spogliarlo-mi piacerebbe leggertela- lo spingo sul divano e prendo una delle sue cravatte e gli lego i polsi. - vorrei che restassi fermo ad ascoltare e mi guardassi senza fare nulla…prometti?- lui esita ma poi annuisce. Mi posiziono sulla poltrona davanti a lui spalancò le gambe inizio a toccarmi e leggo…
”Dovevo fare un favore alla mia migliore amica, Giorgia.Sua suocera ( non si sono mai potute vedere) doveva darle una cosa importante per suo marito,dato che abita vicino casa di mia cognata e io quel giorno dovevo accompagnarla a casa, Giorgia mi ha pregato di passare al suo posto, arrivate sotto casa citofono per avvisare che ero io e lei con una voce strana mi avvisa che mi doveva dare una cosa molto pesante e chiede se c’era qualcuno in macchina con me. La tranquillizzo e chiedo ad Anita di salire con me per aiutarmi. Appena la signora Gisella ci apre la porta, restiamo scioccate, perché indossa una sottoveste nera trasparente con un po’ di pizzo e una vestaglia coordinata lunga fino ai piedi e delle ciabattine con il tacco. Io cerco di farmi uscire qualche parola di bocca - le chiedo scusa se piombo così ma Giorgia proprio non è riuscita a passare e abbiamo risolto così all’ultimo senza avvisarla- le dico. Lei mi guarda con un sorriso che non saprei decifrare e risponde mentre ci fa entrare - sono molto dispiaciuta che non sia passata Giorgia avevo preparato tutto questo per lei, ma possiamo adattare tutto anche per giocare con voi!- io resto di sasso, non capisco, io ed Anita ci guardiamo frastornate da quell’atteggiamento così strano. Non abbiamo neanche il tempo di pensare, che di lato spuntano due uomini che non avevo mai visto, di una certa stazza, sorridendo si avvicinano e la signora subito con tono autoritario gli indica Anita con il dito, mentre mi allunga la mano e stringendola tanto forte da farmi male mi tira con se verso il salone. Sorridendo dice - io scelgo te, perché effettivamente sin da quando ti ho vista al matrimonio di mio figlio con quella troia, ti avrei voluto chiudere in un bagno per mangiarti la figa-. Resto scioccata - ma che cazzo sta succedendo?! - inizio a gridare e sento urlare anche Anita che nel frattempo viene trascinata anche lei dai due energumeni e sbattuta sul tavolo da biliardo che c’è in salone. La signora Gisella esce un coltello e ce lo mostra, me lo avvicina al viso, la prossima volta che vi sento fiatare avrà per sempre sul viso un segno del nostro incontro, ci zittiamo impaurite, sembra un film horror. Subito i due uomini iniziano a palpare Anita, lei si trova piegata a 90 sul biliardo con le mani dietro la schiena, uno esce dalla tasca dei jeans una fascetta e gliele lega in modo che non possa muoversi e poi fa lo stesso con le caviglie, le solleva il vestito e con un gesto rapido strappa prima i collant e poi anche la culotte bianca di pizzo.La sento piangere ma non ci ribelliamo perché Gisella ha ancora il coltello in mano, uno dei due uomini le infila tre dita in bocca con forza e fino in gola, Anita ha un conato di vomito, -ti conviene lubrificarle bene perché altrimenti sarà doloroso- le dice, e in un attimo infila quelle stesse dita dentro la sua fica, tutte d’un colpo. Lo vedo muovere il braccio velocemente e con violenza.Anita ha gli occhi di fuori, la bocca spalancata in un urlo strozzato, completamente rossa in viso e sul collo. La signora dice- Davide, pensaci tu a tapparle la bocca - -subito mia signora- risponde l’altro ragazzo. Lui si esce il cazzo gonfio dai pantaloni e glielo spinge in bocca,lei non può fare altro che assecondarlo perché è completamente inerme, non si può muovere.Nel frattempo Gisella mi fa sedere su una chaise longue, - non ti faccio legare perché conto sul tuo buonsenso di non provare a scappare o fare qualsiasi altra stupidaggine- mi dice mostrandomi il coltello. -Togliti i vestiti, voglio vederti solo in reggiseno e mutandine- mi ordina. Io tremando ubbidisco, lei sorride e mi scavalca con una gamba, e si posiziona all’altezza della mia faccia, mi ritrovo con la sua fica proprio sul naso, riesco a sentire l’odore della sua eccitazione, -adesso fammi vedere come usi la lingua- mi spinge la testa contro la sua fica, sento il ciuffetto di peli che ha sul pube solleticarmi il naso, le labbra sono lisce.Io timidamente esco la lingua e do un colpetto, -non fare la timida, non ci crede nessuno! Io ti ho capita, sotto questo bel faccino c’è una troia che non vede l’ora di sfogarsi -. Con mia grande sorpresa sento le mie mutandine bagnarsi…sono zuppa di eccitazione per tutto questo e me ne vergogno da morire.Forse ha ragione lei, sono proprio una troia.Sono sempre stata curiosa di sapere cosa si prova a leccare una fica. Perciò faccio un mezzo sorriso, con le dita le allargo le grandi labbra scoprendo il clitoride gonfio di eccitazione e lentamente lo accarezzo con la lingua da sotto a sopra.Cazzo mi piace! Continuo con questo movimento, tante volte, sembro un cagnolino, e si!…mi sento davvero una cagna! La sento ansimare, -lo sapevo! Sei proprio una zoccola e anche brava a leccare- mi dice soddisfatta di averci azzeccato su di me.Non mi fermo, anzi continuo aumentando un po’ la velocità, la mia lingua fa su e giù e poi destra e sinistra, la stimolo e la sento bagnarsi sempre di più. -Scopami con le dita, troia!- mi urla. Io mi stacco da lei, ma la signora mi da uno schiaffo e mi urla- non ti ho detto di smettere di leccare! Non ti permettere più di prendere iniziative-. Mi accarezzo la guancia arrossata e riprendo a leccarla, e con due dita della mano destra la inizio a scopare.È fradicia, le dita scivolano che è una meraviglia, cerco di sincronizzare il ritmo della lingua e delle dita, e quando ci riesco lei mi tiene la testa stretta su di lei in modo che non possa allontanarmi e capisco che è sul punto di venire. Velocizzo ancora fino a che non la sento fremere e gridare per il godimento… esco le dita zuppe e lei mi lascia andare la testa, tremando ancora per i sussulti dell’orgasmo.Giro gli occhi e vedo Anita con un cazzo in gola tutta paonazza, ammetto che non mi dispiace vederla così, è la classica tipa saccente e piena di sé, e ho sempre pensato che le servisse una bella lezione.Gisella nota il mio sguardo e mi dice -ti andrebbe di guardarla mentre la scopano?- io annuisco e lei sorride. -Andrea!- dice solamente, il ragazzo che la stava scopando con le dita alza subito lo sguardo e lei gli fa solo un cenno con la testa, lui capisce al volo. Si toglie i pantaloni ed esce un cazzo bello grosso, ci sputa sopra e spalma la saliva sulla cappella e senza esitazione glielo sbatte nella fica. Anita getta un urlo strozzato dato che ha la bocca occupata. Vedendo la scena sento l’eccitazione salire alle stelle, e istintivamente mi porto una mano tra le gambe, Gisella mi blocca subito - ferma! Non hai il permesso di toccarti- mi dice in tono duro. -siediti qui che ci penso io, sono curiosa di assaggiarti- faccio come dice e lei si posiziona tra le mie gambe, mi toglie le mutandine e gliele tira a Davide, lui le afferra e le infila in bocca ad Anita per sostituire il suo cazzo. Sento un brivido quando la lingua della signora mi lecca tutta la fica e si concentra sul clitoride, con una lentezza straziante fa dei movimenti circolari che mi fanno trasalire, è davvero brava la Troia! Ad un certo punto prende un piccolo oggetto e se lo infila nell’indice, e scopro essere un minuscolo vibratore che lei va a posizionare proprio sul mio bottoncino, le terminazioni nervose vanno in allarme, e quando lei infila la lingua dentro la mia fica, io getto un urlo fortissimo, a quel punto si ferma di colpo e mi dice -non è ancora il momento di venire piccola troietta- si infila uno strap on con un bel cazzone nero, lo lubrifica con dell’olio e inizia a scoparmi con un ritmo che farebbe invidia ad un uomo. Io sono in estasi totale, mi dovrei opporre, ma non ne ho alcuna voglia perché la verità è che sto godendo come una cagna. -guarda tua cognata come viene cavalcata- mi dice lei, io la guardo e vedo che Davide si è coricato sul biliardo, dopo averla slegata,hanno messo Anita a cavalcioni su di lui e la sta scopando in fica, e vedo Andrea salire e mettersi dietro di lei per scoparla contemporaneamente nel culo. -Chissà se ha il culo già rotto- dico io, e Gisella subito risponde -beh da stasera lo avrà sicuramente!- e sentiamo l’urlo di Anita mentre si trova riempita completamente. Tutta questa situazione mi porta al culmine, Gisella mi appoggia di nuovo il dito con il vibratore sul clitoride senza fermarsi e a quel punto non capisco più nulla!mi lascio andare all’orgasmo più intenso che abbia mai avuto.”
Leggendo e toccandomi esplodo davvero in un intenso orgasmo davanti agli occhi scioccati di Luca, che paonazzo mi prega di slegarlo e di potermi saltare addosso…vi lascio immaginare come è andata a finire…
scritto il
2024-04-24
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