Una vacanza particolare cap. 3

di
genere
trio

La mattina mi svegliai coll'insana curiosità di sapere come si sarebbe comportato Luigi con la moglie, dopo averla cornificata con me, non sapendo che lei l'aveva preceduto di qualche ora. Così facendo finta che non fosse successo nulla, misi un costume che coprii con un pareo per poi uscire in giardino e vedere se i due novelli sposi erano già in piedi. Non feci però in tempo ad avvicinarmi alla loro porta che li vidi uscire, mentre facevano quasi a gara a chi urlava di più.
Carla, che tutto era tranne che stupida, aveva infatti capito che il marito era stato a letto con me, e per onor di cronaca va detto che lui non negava nulla, dando però la colpa alla moglie che si concedeva col contagocce e anche male.
Com'era fin troppo logico che finisse, Carla mi diede della puttana, ma a quel punto invece di risponderle per le rime, mi spogliai per poi buttarmi nella piccola piscina comune.
"Perchè invece di litigare non venite qui a sbollentare i vostri spiriti ?" chiesi loro con ironia mentre mi guardavano neanche fossi un'aliena.
"Ma tu coi vestiti addosso proprio non ci sai stare ?" mi rispose Carla, alla quale mancava solo la pistola per potermi sparare.
"Però ieri mattina non t'è dispiaciuto farlo con me o sbaglio ?" le rinfacciai senza farmi alcuno scrupolo "Il vostro problema è che volete tutti e due scopare come dei ricci, ma non avete il coraggio di dirlo all'altro, e nel frattempo mi usate per togliervi le vostre voglie represse."
"Tu sei lesbica ? È per questo che scopi da far schifo, perchè ti piace la fica ?" urlò Luigi contro la moglie prima di spingerla in piscina dove la raggiunsi facendo pochi passi.
"No tranquillo che è tutto tranne che lesbica." gli risposi io "Peccato solo che tu voglia la moglie santa e l'amante puttana."
I due continuarono ad insultarsi a vicenda, tirando fuori vecchie storie che non potevo conoscere, sino a quando non decisi che ne avevo sentite troppe, e che era giunto il momento di dimostrare ad entrambi quanto stavano sbagliando.
Presi con entrambe le mani la testa di Carla, e sfruttando il fatto d'essere molto più forte, la baciai chiudendole la bocca con la mia, per poi afferrarle un seno che strinsi con ben poca delicatezza.
"Vedi coglione che non sei altro." dissi a Luigi che ci guardava divertito ed eccitato allo stesso tempo "Tua moglie è solo una donna che vuole godere, peccato che abbia sposato un cretino incapace di farla sentire femmina come crede perchè è troppo stupido per farlo."
L'uomo balbettò qualcosa di poco sensato, così continuai ad amoreggiare con la moglie, anche se in modo molto leggero per non metterla troppo a disagio. Lentamente Carla si sciolse fra le mie labbra, sino ad esser lei a cercare le mie, ma soprattutto con le mani che diventavano sempre più audaci, sino a ritrovarmene una fra le gambe.
"Ora dimmi vuoi fare la lesbica con me o del vero sesso con tuo marito." chiesi a Carla dopo averle tolto il vestito, lasciandola con le sole mutandine.
"Sesso con lui, ma con te vicina." mi rispose come chi vuole prendere due piccioni con una fava.
"Peccato mi sarebbe farlo solo con te e veder scoppiare il cazzo a tuo marito." le dissi sorridendo "Quanto a te tiralo fuori e siediti così ci possiamo giocare in due."
Luigi fece letteralmente volare pantaloncini e boxer, per poi sedersi a bordo piscina, e subito dopo Carla ed io ci mettemmo fra le sue gambe, con lei in chiaro imbarazzo.
"Fai come faccio io, e tranquilla che non morde." dissi alla donna poggiando le labbra sulla cappella del marito.
Come lei m'imitò, feci scorrere la lingua su tutta l'asta dell'uomo con Carla che pian piano mi seguiva, anche se con poca convinzione. Furono però i gemiti del marito a farle capire che non stava sbagliando nulla, e che non c'era nulla di male in quello che stava facendo, anche quando le spinsi l'asta in bocca, per fargliela succhiare da sola.
"Se non vuoi che tuo marito vada a scopare in giro, a letto devi essere la sua troia e godere anche più di lui quando ti fotte." le dissi scivolando dietro di lei per metterle una mano fra le gambe, ma soprattutto due dita dentro la passera "Adesso che ce l'ha bello duro, vai sul materassino, ti metti a pecora e inizi a toccarti la fica, così lui capisce che hai voglia di cazzo."
"Davvero lo devo fare ?" mi chiese come se avesse bisogno di una conferma.
"O tu o io, deciditi." le risposi iniziando a uscire dall'acqua.
Carla comprese che non stavo affatto scherzando, così fece quanto le avevo detto, mettendosi a disposizione del marito, che da parte sua non aspettava altro.
"E tu non fare solo il porco e vedi di farla godere, o ti taglio le palle chiaro !" dissi all'uomo con tono scherzoso.
"Sì sì voglio vederla godere anch'io." mi rispose inginocchiandosi dietro di lei.
Come aveva promesso Luigi fu un vero amante, penetrando la moglie con tutta calma, per poi iniziare a spingere senza forzare in alcun modo, facendo sì che Carla godesse per la prima volta come una vera donna.
Volendo partecipare anch'io al piacere della donna, m'inginocchiai al suo fianco ed iniziai a toccarle il seno e la passera, dandole ogni tanto dei piccoli baci anche sulla bocca. Il vederla godere in quel modo così totale fu quasi una soddisfazione, ma sentivo che mancava qualcosa, abbattere quell'ultimo tabù che senza di me non sarebbe mai caduto.
Così andai nel mio piccolo angolo cottura e presi dell'olio, che una volta tornata dalla coppia, feci scendere nel solco delle chiappe della donna.
"No il culo no, non voglio, ho paura." mi disse irrigidendosi.
"Fidati di me e lasciami fare, poi se proprio non ci riesci lasciamo perdere."
Feci fare un passo indietro a Luigi e quindi iniziai a toccare la passera della donna, che riprese a bagnarsi sotto il sapiente tocco delle mie dita. Presi quindi l'indice dell'altra mano per farlo girare intorno al buchetto, dove entrò senza alcuno sforzo, quasi sorprendo Carla.
"Vedi che non è poi male ?" le dissi masturbandole l'ano col dito "Quindi adesso rilassati e pensa solo a godere."
Dopo un po' le dita divennero due, ma soprattutto iniziai a farle roteare nel suo retto in modo da dilatarlo il più possibile, e solo quando pensai che fosse pronta feci riavvicinare il marito.
"Adesso sta a te, più piano fai, meno sarà traumatico per lei, il resto te lo faccio immaginare."
dissi all'uomo facendo cadere dell'olio sulla sua mazza turgida.
Luigi fece esattamente quello che aveva fatto a me la sera precedente, sodomizzando la moglie molto lentamente, e fermandosi ogni volta che lei sentiva un po' di dolore. Io le rimasi sempre vicina, fosse solo per massaggiarle la passera e farla così eccitare ancora di più, sino a quando non compresi che il marito aveva finito la sua corsa.
"Sbaglio o non sei morta ?" dissi a Carla ridacchiando "Adesso lasciati andare e pensa solo a godere."
Feci l'occhiolino a Luigi che capì che poteva spingere sì, ma con molta moderazione, cosa che fece anche se era chiaro quanto si stesse trattenendo. In compenso la moglie godeva a tal punto, da far fatica a rimanere sulle ginocchia, nonostante la bella presa dell'uomo che la teneva a sé.
Com'era facilmente prevedibile, lei venne dopo pochi minuti, finendo poi per sdraiarsi sul materassino del tutto priva di forze. A quel punto non mi rimase che prendere il suo posto, e con me davanti Luigi andò a ben altre velocità, alterando entrambe le porte del piacere, giusto per non perdersi nulla.
"Guarda come scopo lei perchè dopo così ci scopo te." disse l'uomo alla moglie che ci guardava incredula.
"Sì guarda bene se vuoi diventare più troia di me." aggiunsi io per prenderla un po' in giro "Perchè di bei cazzi come quello di Luigi in giro non ce ne sono poi molti, e se ne vedo uno lo voglio tutto per me."
Lui continuò a sbattermi senza sosta, ma del resto era quello che volevamo entrambi, portandomi ben presto alla soglia dell'orgasmo, ma quando sentii che lui stava venendo per primo, chiamai la moglie a me per toglierle l'ultimo tabù.
"Prendiglielo in bocca e fallo sborrare." le dissi perentoria.
"Ma a me fa schifo !" protestò lei.
"Non è vero perchè non l'hai mai fatto, quindi prendiglielo in bocca e fallo sborrare."
Carla ubbidì più per paura di una mia reazione che per convinzione, e non appena Luigi le sparò il suo orgasmo in bocca, io la staccai da lui per infilarle la lingua fra le labbra.
"Vedi che non fa schifo razza di cretina che non sei altro." le dissi passando la lingua sulla mazza di Luigi.
"Hai ragione, sono stata solo una stupida." mi rispose sconsolata.
"Non sei stupida, anche perchè la colpa è in parte di quel cretino che non ti faceva smollare un po', però adesso basta parlare e facciamo un bel bagno."
Mi tuffai in piscina seguita poco dopo da tutti e due, per ritrovarci al centro a darci dei dolci baci e accarezzarci a vicenda.
Quando uscii dall'acqua compresi però che doveva lasciarli stare, in fondo era il loro viaggio di nozze, e dal quel momento sarebbe stata tutta un'altra storia, anche per merito mio ma ciò era poco importante.
Passai il resto del mio soggiorno anche a sentirli scopare, ma restai sempre nella mia parte di bungalow anche se la voglia di raggiungerli era sempre fin troppo presente.
Quando li vidi partire un po' me ne dispiacque, ma lo stesso giorno mi fu data una sistemazione tutta mia, e poco dopo conobbi Nick, un bell'imbusto con una gran mazza, che mi fece passare il resto della vacanza quasi sempre nuda con lui vicino.
Ma questa è un'altra storia, certamente meno interessante di quella di Carla e Luigi.

FINE

Per commenti : miss.serenasdx@yahoo.com
(quelli volgari saranno subito cestinati)

Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
http://serenathemiss.wordpress.com/
scritto il
2022-10-11
5 . 4 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Una vacanza particolare cap. 2

racconto sucessivo

Marica e Marco
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.