Il mio papà mi aiuta.

di
genere
trio

La nostra compagnia era formata da quattro ragazzi ed una ragazza, Rosa si era unita a noi quando ha saputo che tenevamo riunioni a carattere sessuale. Avevamo individuato una casupola abbandonata, non distante dalle nostre abitazioni, che avevamo provveduto a ripulire ed arredare con mobili di recupero tra cui una brandina. Molto spesso ci riunivamo dando sfogo alle nostre voglie. Facevamo di tutto, abbiamo iniziato a masturbarci, prima da soli, poi a vicenda, Danilo lo prendeva nel culo, poi è arrivata Rosa che faceva di tutto, lo prendeva nella figa, nel culo, in bocca. Sono entrati in competizione, abbiamo istituito dei turni accontentando tutti. Un giorno hanno bussato alla porticina, abbiamo aperto, era Remo un uomo che abitava nello stesso rione.
“Mi accettate nella vostra compagnia anche se sono più grande?” Un pochino titubanti abbiamo acconsentito, eravamo tutti nudi, si è spogliato anche lui, aveva un cazzo molto più grande del nostro, Danilo si è avventato prendendolo subito in bocca, mentre Orazio glielo metteva nel culo, Rosa scopava con me sulla brandina e succhiava il cazzo di Michele. Purtroppo è durato pochi giorni perché Remo, il più grande ma evidentemente il più imbecille, si è vantato con qualcuno, si è sparsa la voce, e prima che i nostri genitori lo scoprissero, abbiamo interrotto le riunioni.
Io e Rosa abbiamo mantenuto i contatti, frequentavamo la stessa scuola, nei ritagli di tempo con la scusa di informazioni sullo studio, mi faceva qualche pompino, un giorno eravamo soli in casa mia, ha voluto scopare, prima di sborrare uscivo, quella volta mi ha trattenuto volutamente, impedendomi di uscire, è stato bellissimo sborrare nella sua figa, risultato disastroso, incinta. Costretti alla regolarizzazione da entrambe le famiglie, ci hanno costretti a sposarci. Rosa me lo ha confidato “Sei l’uomo della mia vita, mi fai scopare anche con gli altri, è quello che mi piace” A quel punto le cose erano fatte, potevamo scopare a piacimento approfittando della camera da letto dei miei o dei suoi, potevamo fare tutto. E’ nato Faustinho i nonni se lo litigavano, avevamo tanto tempo libero perché non avevamo l’impegno della casa, si studiava insieme, si andava a scuola e si scopava. Avevamo una poltrona letto in sala, dormivamo li io e Rosa, succedeva che mentre stavamo scopando passavano papà o mamma per andare in cucina, non ci facevamo più caso. Il diploma, il lavoro, l’inizio della nostra nuova vita, furono susseguenti. Impazzendo totalmente, sono stato io a sollecitare Rosa a farsi qualche scopata extra coniugale, la risposta deludente è stata che ero più che sufficiente a soddisfarla. Forse mi ero dato la zappa sui piedi, perché ad un suo ravvedimento, in ricordo del passato, avrei proprio voluto vederla scopare con un altro. La verità purtroppo era un’altra io le bastavo perché se la scopava anche papà. A quel punto c’era da valutare cosa fare, uno scandalo a chi avrebbe giovato? E poi non l’avevo sollecitata a scopare con qualche altro? Ebbene lo faceva con papà, si evitavano coinvolgimenti di altre persone. Non solo l’ho perdonata, l’ho invitata a farlo anche in mia presenza, non mi dava fastidio, anzi le raccomandavo di lasciare la sborra nella figa, mi piaceva scoparla così, a volte la leccavo pure. Abbiamo ampliato le modalità scopandola insieme io e papà, mai avevo goduto così, io! Figuriamoci Rosa era entusiasta della situazione. Abbiamo trovato un modo per goderci la nostra trasgressiva sessualità tra le mura di casa, con padre e figlio a soddisfare moglie e madre.
scritto il
2023-10-29
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