Ottorino ci ha venduto il camper.
di
sequoia
genere
incesti
A causa delle sue condizioni di salute Ottorino ci ha proposto di acquistare il suo camper, ci diceva -Voi prima degli altri, almeno lo vedo sotto casa e vivo di ricordi,
il prezzo stabilitelo voi, mi pagate quando avete i soldi, anche a rate va benissimo-
Non eravamo in condizioni floridissime, fare quel passo voleva dire rinunciare a qualcos'altro. Mamma spiritosa come sempre -Io posso rinunciare ai vestiti, vivo nuda,
per me non è un problema, vivo con quello che ho, mi basta e avanza- Sotto questo aspetto eravamo tutti d'accordo, già passavamo la maggior parte del nostro tempo nudi, quindi voleva dire cambiare poco o nulla, però l'accordo c'era, ed abbiamo preso l'impegno. Eravamo euforici, una domenica l'abbiamo pulito a dovere, abbiamo lavato tutta la biancheria in dotazione, dopo aver sistemato tutto ci sembrava un affronto dormire in casa, siamo tornati sopra per lavarci e cenare e siamo tornati nel camper per dormirci. Scene già viste, nulla di nuovo, nudi insieme nell'unico letto, mamma
ci ha fatto mettere me è papà uno accanto all'altro -State fermi penso io a tutto-
Ha iniziato col prendere i cazzi in bocca, alternava il mio e quello di papà.
-Così non duriamo troppo, fai piano- E' stato peggio, si è messa con una foga particolare, ho sborrato prima io, poi con la bocca piena ha fatto sborrare papà.
Non riusciva a tenerla tutta in bocca, a piccoli sorsi ha ingoiato tutto.
-Ora è il mio turno, si è distesa a gambe larghe, ha chiuso gli occhi ed abbiamo
dato il via ai giochi. Papà ha ricordato -Domattina devo andare al lavoro, non devo
esagerare- Mamma con noi due a lavorarla non ha troppa resistenza, si lascia fare
tutto, gli orgasmi arrivano in frequenza. Anche per rispetto di papà, quando eravamo
tutti soddisfatti, ci siamo addormentati. Mamma in mezzo a noi due, sentiva il cazzo
di papà sulla figa ed il mio sul culo, quale miglior posizione per una donna per dormire. La mattina al risveglio siamo risaliti in casa per fare colazione e lavarci.
Papà è andato al lavoro ed io e mamma siamo rimasti a casa. Per Ottorino è sorto un altro problema perché anche la moglie stava poco bene, hanno chiesto a mamma se li poteva assistere. Certo, non poteva proprio rifiutare, questo contrattempo ci ha costretto a rinunciare a qualche uscita, però il camper in quel modo si pagava.
il prezzo stabilitelo voi, mi pagate quando avete i soldi, anche a rate va benissimo-
Non eravamo in condizioni floridissime, fare quel passo voleva dire rinunciare a qualcos'altro. Mamma spiritosa come sempre -Io posso rinunciare ai vestiti, vivo nuda,
per me non è un problema, vivo con quello che ho, mi basta e avanza- Sotto questo aspetto eravamo tutti d'accordo, già passavamo la maggior parte del nostro tempo nudi, quindi voleva dire cambiare poco o nulla, però l'accordo c'era, ed abbiamo preso l'impegno. Eravamo euforici, una domenica l'abbiamo pulito a dovere, abbiamo lavato tutta la biancheria in dotazione, dopo aver sistemato tutto ci sembrava un affronto dormire in casa, siamo tornati sopra per lavarci e cenare e siamo tornati nel camper per dormirci. Scene già viste, nulla di nuovo, nudi insieme nell'unico letto, mamma
ci ha fatto mettere me è papà uno accanto all'altro -State fermi penso io a tutto-
Ha iniziato col prendere i cazzi in bocca, alternava il mio e quello di papà.
-Così non duriamo troppo, fai piano- E' stato peggio, si è messa con una foga particolare, ho sborrato prima io, poi con la bocca piena ha fatto sborrare papà.
Non riusciva a tenerla tutta in bocca, a piccoli sorsi ha ingoiato tutto.
-Ora è il mio turno, si è distesa a gambe larghe, ha chiuso gli occhi ed abbiamo
dato il via ai giochi. Papà ha ricordato -Domattina devo andare al lavoro, non devo
esagerare- Mamma con noi due a lavorarla non ha troppa resistenza, si lascia fare
tutto, gli orgasmi arrivano in frequenza. Anche per rispetto di papà, quando eravamo
tutti soddisfatti, ci siamo addormentati. Mamma in mezzo a noi due, sentiva il cazzo
di papà sulla figa ed il mio sul culo, quale miglior posizione per una donna per dormire. La mattina al risveglio siamo risaliti in casa per fare colazione e lavarci.
Papà è andato al lavoro ed io e mamma siamo rimasti a casa. Per Ottorino è sorto un altro problema perché anche la moglie stava poco bene, hanno chiesto a mamma se li poteva assistere. Certo, non poteva proprio rifiutare, questo contrattempo ci ha costretto a rinunciare a qualche uscita, però il camper in quel modo si pagava.
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