La scuola di ballo
di
sequoia
genere
trio
Da piccola, Stefania che ora è mia moglie, ha frequentato scuole di ballo con discreti risultati nelle gare che immancabilmente si organizzavano.
La passione le è rimasta, ed anche se appena ci siamo conosciuti ha rallentato di molto, perché io non l'ho mai seguita, successivamente però ha ripreso, pur non partecipando
alle gare, dedicando diverse ora nella settimana. Ha insistito tanto perché la seguissi,
aveva bisogno di un compagno, era importante la mia presenza al suo fianco. Non potevo,
mi sentivo goffo nel movimenti, ho rinunciato. E' stata costretta a ricorrere all'aiuto
esterno. A volte si faceva accompagnare e dovevo aspettarla che finisse, quindi assistevo
alle varie fasi, con la speranza di coinvolgermi facendomi ingelosire, si stringeva al
suo partner. La lasciavo fare disilludendola. Nei giorni seguenti non si faceva più accompagnare da me, passava a prenderla Simone, il suo compagno di ballo. Riprese a
partecipare alle gare che non venivano organizzate sempre nella nostra città, molto
spesso si svolgevano in altre località. Si organizzavano lei e Simone, andavano insieme.
Una sera al ritorno dal lavoro ho trovato Simone a casa, provavano la coreografia, faceva
caldissimo sudavano tantissimo, l'ho invitato a restare a cena, dapprima ha rifiutato, con l'insistenza di Stefania ha accettato ha fatto anche la doccia rivestendosi con
dei miei pantaloncini ed una maglietta. Scrutavo il loro comportamento, erano affiatati
anche nelle movenze, ed ogni occasione era buona per provare qualche passo di ballo.
Dopo cena loro ancora a provare qualche passo, ed io a mettere in ordine, ho portato il caffè, erano in salotto con il riproduttore a basso volume, facevano un lento, abbracciati l'uno all'altra, i loro volti si sfioravano, ho sentito una certa eccitazione. Vederli in quelle condizioni mi piaceva, mi sono seduto sulla poltrona ad osservarli. Non so cosa hanno pensato, evidentemente il fatto che li stessi guardando,
ha eccitato anche loro, si stringevano sempre di più, le bocche erano vicinissime,
ancora di più i bacini, quelli erano attaccati, ho intravisto la forma del cazzo eretto
di Simone con Stefania che per nasconderlo si stringeva sempre di più. Mi sono alzato dalla poltrona, sono andato in camera fingendo di prendere qualcosa, dalla porta socchiusa ho visto che si baciavano, ho atteso che staccassero le bocche prima di
tornare da loro, non ci sono riusciti, sono rimasti con la bocca incollata anche in mia
presenza, anzi Stefania mi guardava soddisfatta. - Amore stasera mi sento puttana, vi voglio insieme. Ci siamo guardati io e Simone, il nostro sorriso è stato esplicito. Abbiamo atteso ancora un pochino, siamo andati a letto. Cose da non credere, il corpo di Simone era uno spettacolo.
Il mio cazzo era più grosso, il suo corpo era una scultura. Stefania saltava da un corpo all'altro, Ci alternava bocca e figa. L'orgasmo lo ha raggiunto solo con me, è andata da Simone, io mi stavo rilassando ad occhi chiusi, sento che qualcuno imbocca il mio cazzo,
non mi sono posto il problema, pensavo fosse Stefania, mi sono accorto, lei ha un altro
modo, ho aperto gli occhi, era Simone che succhiava e leccava. Ci sapeva fare, quasi era
meglio di Stefania. era pratico di pompini. Quando mi ha fatto raggiungere una bella erezione, è intervenuta Stefania con la figa. Pensavo che la figa fosse per due, invece
era il mio cazzo per due. Ora si alternavano su di me, non ho contato il numero delle sborrate, sono state tante, forse cinque o di più. Il glande era diventato viola, i
testicoli rattrappiti. Si sono addormentati come due angioletti, Stefania bellissima,
anche Simone bellissimo, avrebbero formato una coppia da paura. Stefania era con la pancia in aria, gambe appena allargate, figa appena dilatata, Simone era di pancia
mostrando un culo favoloso, l'ho accarezzato, una pelle liscia, era da scopare se solo
avessi avuto quella mentalità. Mi sono addormentato, la mattina sono andato al lavoro lasciandoli soli, mi sentivo forte nei confronti di Simone, avevo il cazzo doppio rispetto al suo. La sera sono rientrato dal lavoro, stavano per andare alla sede della
scuola di ballo, Stefania aveva lavato i panni di Simone, sono usciti, lui mi ha salutato dandomi un bacino sulla gota. Alle 22 è tornata Stefania, mi ha relazionato sulla giornata appena trascorsa, non hanno scopato, però l'avevano già fatto in due dei precedenti viaggi, solo per la trasgressione sosteneva Stefania. Be almeno questo era evidente.
La passione le è rimasta, ed anche se appena ci siamo conosciuti ha rallentato di molto, perché io non l'ho mai seguita, successivamente però ha ripreso, pur non partecipando
alle gare, dedicando diverse ora nella settimana. Ha insistito tanto perché la seguissi,
aveva bisogno di un compagno, era importante la mia presenza al suo fianco. Non potevo,
mi sentivo goffo nel movimenti, ho rinunciato. E' stata costretta a ricorrere all'aiuto
esterno. A volte si faceva accompagnare e dovevo aspettarla che finisse, quindi assistevo
alle varie fasi, con la speranza di coinvolgermi facendomi ingelosire, si stringeva al
suo partner. La lasciavo fare disilludendola. Nei giorni seguenti non si faceva più accompagnare da me, passava a prenderla Simone, il suo compagno di ballo. Riprese a
partecipare alle gare che non venivano organizzate sempre nella nostra città, molto
spesso si svolgevano in altre località. Si organizzavano lei e Simone, andavano insieme.
Una sera al ritorno dal lavoro ho trovato Simone a casa, provavano la coreografia, faceva
caldissimo sudavano tantissimo, l'ho invitato a restare a cena, dapprima ha rifiutato, con l'insistenza di Stefania ha accettato ha fatto anche la doccia rivestendosi con
dei miei pantaloncini ed una maglietta. Scrutavo il loro comportamento, erano affiatati
anche nelle movenze, ed ogni occasione era buona per provare qualche passo di ballo.
Dopo cena loro ancora a provare qualche passo, ed io a mettere in ordine, ho portato il caffè, erano in salotto con il riproduttore a basso volume, facevano un lento, abbracciati l'uno all'altra, i loro volti si sfioravano, ho sentito una certa eccitazione. Vederli in quelle condizioni mi piaceva, mi sono seduto sulla poltrona ad osservarli. Non so cosa hanno pensato, evidentemente il fatto che li stessi guardando,
ha eccitato anche loro, si stringevano sempre di più, le bocche erano vicinissime,
ancora di più i bacini, quelli erano attaccati, ho intravisto la forma del cazzo eretto
di Simone con Stefania che per nasconderlo si stringeva sempre di più. Mi sono alzato dalla poltrona, sono andato in camera fingendo di prendere qualcosa, dalla porta socchiusa ho visto che si baciavano, ho atteso che staccassero le bocche prima di
tornare da loro, non ci sono riusciti, sono rimasti con la bocca incollata anche in mia
presenza, anzi Stefania mi guardava soddisfatta. - Amore stasera mi sento puttana, vi voglio insieme. Ci siamo guardati io e Simone, il nostro sorriso è stato esplicito. Abbiamo atteso ancora un pochino, siamo andati a letto. Cose da non credere, il corpo di Simone era uno spettacolo.
Il mio cazzo era più grosso, il suo corpo era una scultura. Stefania saltava da un corpo all'altro, Ci alternava bocca e figa. L'orgasmo lo ha raggiunto solo con me, è andata da Simone, io mi stavo rilassando ad occhi chiusi, sento che qualcuno imbocca il mio cazzo,
non mi sono posto il problema, pensavo fosse Stefania, mi sono accorto, lei ha un altro
modo, ho aperto gli occhi, era Simone che succhiava e leccava. Ci sapeva fare, quasi era
meglio di Stefania. era pratico di pompini. Quando mi ha fatto raggiungere una bella erezione, è intervenuta Stefania con la figa. Pensavo che la figa fosse per due, invece
era il mio cazzo per due. Ora si alternavano su di me, non ho contato il numero delle sborrate, sono state tante, forse cinque o di più. Il glande era diventato viola, i
testicoli rattrappiti. Si sono addormentati come due angioletti, Stefania bellissima,
anche Simone bellissimo, avrebbero formato una coppia da paura. Stefania era con la pancia in aria, gambe appena allargate, figa appena dilatata, Simone era di pancia
mostrando un culo favoloso, l'ho accarezzato, una pelle liscia, era da scopare se solo
avessi avuto quella mentalità. Mi sono addormentato, la mattina sono andato al lavoro lasciandoli soli, mi sentivo forte nei confronti di Simone, avevo il cazzo doppio rispetto al suo. La sera sono rientrato dal lavoro, stavano per andare alla sede della
scuola di ballo, Stefania aveva lavato i panni di Simone, sono usciti, lui mi ha salutato dandomi un bacino sulla gota. Alle 22 è tornata Stefania, mi ha relazionato sulla giornata appena trascorsa, non hanno scopato, però l'avevano già fatto in due dei precedenti viaggi, solo per la trasgressione sosteneva Stefania. Be almeno questo era evidente.
1
voti
voti
valutazione
9
9
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Ho scoperto mia moglie e mia madre nel letto.racconto sucessivo
La foglia di fico.
Commenti dei lettori al racconto erotico