Odi et amo
di
Yuko
genere
poesie
“Odi et amo.
Quare id faciam,
fortasse requiris.
Nescio,
sed fieri sentio
et excrucior.”
'Odio e amo.
Forse mi chiedi
come io faccia.
Non so,
ma sento che ciò mi accade
e questa è la mia croce.'
Gaio Valerio Catullo
Ti odio e ti amo.
Non posso star lontana da te
eppure ti fuggo.
Ti amo quando mi corteggi
e ti ispiro canzoni.
Ti odio per la tua cieca razionalità
e per il tuo stupido bisogno di sapere.
Ti amo quando hai bisogno di me
e in disparte ti isoli nel tuo dolore.
Ti odio quando mi umili,
quando pretendi le mie premure
come un atto dovuto.
Ti amo quando esprimi la tua mite umanità;
quando apri il tuo cuore
che qualcuno, sadicamente, ti ha trafitto.
Ti odio quando, impietosamente, tu stesso trafiggi
chi, anche sbagliando,
manifesta il suo bisogno di attenzioni.
Ti ho amato quando navigavi in acque perse,
quando, liberando i tuoi sentimenti,
sei stato ingiustamente seviziato.
Ti ho odiato quando, senza percepire il bisogno di una donna,
l'hai umiliata, comportandoti come colui
che un tempo ti aveva ferito.
Ti amo quando ti struggi nel mio affetto.
Ti odio quando non mi rispetti,
quando mi inchiodi con i tuoi bisogni.
Sai come amarmi, sai come ferirmi.
Sai ciò che apprezzo, sai ciò che detesto.
Sai troppo bene come farmi soffrire.
E usi di questa conoscenza a tua discrezione.
Sai chi sono e come son fatta,
eppure non basta mai e ancora chiedi;
ancora pretendi, senza pietà
senza riposo.
...e non posso non amarti
e non posso non odiarti...
e questo è il mio tormento.
Quare id faciam,
fortasse requiris.
Nescio,
sed fieri sentio
et excrucior.”
'Odio e amo.
Forse mi chiedi
come io faccia.
Non so,
ma sento che ciò mi accade
e questa è la mia croce.'
Gaio Valerio Catullo
Ti odio e ti amo.
Non posso star lontana da te
eppure ti fuggo.
Ti amo quando mi corteggi
e ti ispiro canzoni.
Ti odio per la tua cieca razionalità
e per il tuo stupido bisogno di sapere.
Ti amo quando hai bisogno di me
e in disparte ti isoli nel tuo dolore.
Ti odio quando mi umili,
quando pretendi le mie premure
come un atto dovuto.
Ti amo quando esprimi la tua mite umanità;
quando apri il tuo cuore
che qualcuno, sadicamente, ti ha trafitto.
Ti odio quando, impietosamente, tu stesso trafiggi
chi, anche sbagliando,
manifesta il suo bisogno di attenzioni.
Ti ho amato quando navigavi in acque perse,
quando, liberando i tuoi sentimenti,
sei stato ingiustamente seviziato.
Ti ho odiato quando, senza percepire il bisogno di una donna,
l'hai umiliata, comportandoti come colui
che un tempo ti aveva ferito.
Ti amo quando ti struggi nel mio affetto.
Ti odio quando non mi rispetti,
quando mi inchiodi con i tuoi bisogni.
Sai come amarmi, sai come ferirmi.
Sai ciò che apprezzo, sai ciò che detesto.
Sai troppo bene come farmi soffrire.
E usi di questa conoscenza a tua discrezione.
Sai chi sono e come son fatta,
eppure non basta mai e ancora chiedi;
ancora pretendi, senza pietà
senza riposo.
...e non posso non amarti
e non posso non odiarti...
e questo è il mio tormento.
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