Confessioni erotiche su messanger e appuntamento al buio
di
Vandal
genere
etero
CONFESSIONI EROTICHE SU MESSANGER
"Era tutto perfetto. Niente poteva andare storto. Una ragazza con delle belle tette almeno di misura tre e capezzoli grossi come piattini. Bionda, occhi azzurri, fisico da urlo. Ha voluto andare subito al sodo e beh, perché non accontentarla"
“Raccontamela” dice Ada dall’altra parte dello schermo. Si vede solo una parte del viso, in ombra. Linea delicata del mento e delle labbra, volutamente celata ma, in mostra per quanto riguarda il resto. Mostra nel senso di una abito nero trasparente che lascia intravedere un intimo nero senza pizzo. Nessuna nudità. Si chiamano da più di una settimana su Messanger, da quando si sono scambiati un paio di opinioni sotto alcuni commenti di un sito soft erotico. Niente linguaggi spinti o volgari. Due persone che chiacchierano del più o del meno e che, ogni tanto, si confidano qualcosa di personale. Lui ha trent’anni, lei dice che tende verso i sessanta. Non ha idea di cosa sia quel tendere ma, da quello che vede, fisicamente le sembra messa bene. Ma, nelle inquadrature che si fanno, lei sceglie volutamente di celare parte del suo volto e mostrare solo l’intimo dalla parte alta. Lui confessa che non gli dispiacerebbe vederla nella sua interezza, magari senza vestiti
Quella particolare sera, avevano deciso di essere più confidenziali nelle loro eventuali avventure erotiche. La pagliuzza corta per iniziare è toccata a Lauro.
Allora lui le ha confessato che, nella realtà, non è quel gran amatore che professa sul sito Resti Erotici, che non ha mai avuto abbastanza fortuna con le signore o signorine e che, quelle poche che ci sono state, si sono sgonfiate nel giro di poco tempo "Giusto l'attimo di un po' di divertimento, nulla di più"
A sua volta lei confessa che, dopo la vedovanza, è rimanza a stecchetto per qualche anno. Non se la sentiva di intraprendere una relazione, anche effimera, con un altro uomo, avendo ancora il ricordo del suo ancora fresco. "Mi sono sposata giovane e sono diventata vedova giovane. La mia seconda giovinezza l'ho conosciuta a 45 anni suonati. Una volta iniziata, cambiavo amanti come si cambiano le calze"
"Quindi, da quanto non fai sesso con un uomo?" aveva chiesto lui
"Un mese o poco più. E tu, con una donna?"
"Ah, qui si va sull'archeologico" ride "Sarà un anno"
"Un anno senza una donna. E' dura, da far tutto da solo"
"Ci ho fatto il callo" ridono entrambi "Sesso tradizionale?"
"Beh, non sono da circo equestre. Sono una donna classica"
“Anale?”
“No”
“Orale?”
“Adoro”
“Classico sesso con gli sguardi intrecciati al partner”
“Romantico”
“Selvaggia cavalcata delle valchirie?”
“Se l’argomento è consistente”
“Mi interessi sempre più”
Lei sorride nel buio. “Raccontami dell’ultima volta che hai fatto sesso con una donna”
“Ah, devo riprendere i fili della memoria. Ok.. Luana, trent’anni, bionda, occhi azzurri, belle tette e bel culo”
“Una bella figa”
“La conosco ad un pub. Attacca bottone lei perché ha visto la mia spilla di Jeeg robot sul risvolto del colletto”
“Hai una spilla di Jeeg robot?”
“Anche di Mazinga, Grande Mazinga, Goldrake”
“Un nostalgico Nerd”
“Non ci posso fare nulla”
“Io ero per Gundam e Daitarn 3”
“Un’altra nostalgica Nerd?”
“Prosegui”
“Attacchiamo bottone, la tipa è informata sull’argomento. Beviamo morigeratamente e poi usciamo. Ci facciamo un giro nella nebbia notturna e poi l’accompagno fin sotto il portone. E son lì come un pirla che non si decide a fare il passo che lei prende in mano la situazione e mi bacia con trasporto. Lo fa usando poco la lingua, come faccio io. Le confesso che anche a me non piace la lingua tipo anaconda che si insinua fino all’ugola. Lei ha sorriso e mi fa se voglio entrare. Entriamo in casa e, la porta non fa in tempo a rinchiudersi che lei mi si avventa addosso. In questi momenti il cervello smette di funzionare e boom, aspetti che l’effetto cascata si materializzi. Lei si fa spogliare e rimane in intimo. Lei mi toglie maglione e camicia, poi si lascia cadere all’indietro su qualcosa che assomiglia ad un tatami. Io mi inginocchio, mi chino su di lei, ci baciamo. Lei armeggia con i miei calzoni, me li sbottona un poco e ci infila la mano dentro. Un po’ contrariata perché non è ancora attivo al 100%. Sono come un diesel: vado al rallentatore. Allora lei si toglie il reggiseno e rimane lì con quelle belle tette come a sfidarmi a toccarle. Cosa che io faccio. Poi ripesca nei pantaloni e questa volta sorride soddisfatta. Abbassa di colpo i pantaloni e fa un =OH= di meraviglia. Scusa, non mi sto vantando”
"Raccontami tutto in dovizia di particolari" dice lei "Senza censura"
"Ecco, ho una certa dotazione, non per vantarmi, almeno venti centimetri"
"Wow"
"E lei se lo sventola davanti e comincia a stuzzicarlo con la lingua. Piccoli colpetti rapidi e decisi. E sento quella scossa caratteristica che mi manda in tilt il cervello. E non faccio in tempo a dirle = Vengo = Che le esplodo in faccia, lasciandola lì, a bocca aperta, tra lo stupito e lo sconcertato, con lo sperma che le gocciola sulla faccia"
“Eiaculatio Precoce”
“Lei si alza e corre in bagno ad asciugarsi, lasciandomi lì con il cazzo che gocciolava sul tatami”
“Mamma mia che figura. Ma, poi vi siete ripresi e avete continuato?”
“No, perché uno dei miei molti difetti è che, lì sotto, una volta che si è spremuto, 1) Ci mette almeno mezzora a ricaricare 2) Anche dopo ricaricato, purché resti in vigore, nel momento del tentativo di ingresso, si piega come una cannuccia dell’Estathe.. Ecco, momento imbarazzante”
Ma lei rimane serie, quasi dispiaciuta “E come fai per rimediare?”
“Aspetto. Aspetto un bel po’”
“Quindi, se ho ben capito, il segreto è non farti venire”
“Cosa difficile, vista che sono sensibilissimo”
“Difficile ma non impossibile” sorride Ada “Quindi, cosa è successo con la tipa?”
“Dopo aver tentato la resurrezione, si è rivestita e mi ha detto che era stanca. Bla bla bla.. Ti richiamo io. Due settimane che non si fa sentire, secondo te?”
“Non sa cosa si è persa”
“Saresti scappata anche tu”
“Vuoi mettermi alla prova?”
“Proponi?”
Lei sorride nella penombra del monitor “Vedremo”
“Adesso dimmi tu. Momenti imbarazzanti?”
“Parecchi. Situazioni del genere ne ho. Mi ricordo un ragazzo, anche lui con un argomento molto interessante. Gli ho fatto un bel servizio, l’ho mandato in orbita con un pompino da primato mondiale”
"Cosa è andato storto?"
"Beh, ho fatto una mossa stile porno attrice e ho bevuto il suo sperma. Lui non ha gradito molto. Anche perché, non gli andava di baciare una con le labbra che sapevano di cazzo e sperma. parole sue. Ha avuto il coraggio di scappare via, lasciandomi lì a fissare il vuoto"
“Quanto tempo fa?”
“Un paio di settimane fa”
“Ma non è l’ultima volta con cui hai fatto sesso”
“No, ma l’ultimo non era quel gran che. Ho fatto la scelta di fare sesso al buio, come mi vedi tu ora. Lui voleva vedermi alla luce e, la cosa si è risolta in niente. Ci ha guadagnato una masturbatina e basta”
“Uomo ingrato” commenta Lauro
“Mi piacerebbe un incontro al buio con te”
Lei rimane in silenzio per un po’. Poi la vede sorridere “Anche io”
CONFESSIONI EROTICHE SU MESSANGER- APPUNTAMENTO Al BUIO
Laura davanti alla porta che bussa. La porta che scatta e si apre senza che nessuno sia dietro a farlo. Lui che entra e richiude. Occhi che si abituano all'oscurità. Una leggera penombra, la voce di lei che lo guida fino a quello che indovina essere un salotto "Ciao" dice lei
"Ciao" dice lui
"Sei ancora in tempo per ripensarci"
"Non ci penso neanche"
“Allora muoviti piano verso il divano”
La vede seduta lì ma non capisce se è vestita o meno. Arriva e si lascia cadere al fianco. Vede i lineamenti, ne intuisce la bellezza celata. La mano sfiora indumenti leggeri, di seta “Si, ho i vestiti addosso. Bè, indosso una vestaglia nera, aperta sul davanti e sotto ho l’intimo. Tu cosa indossi?”
“Golfino, camicia, canottiera, scarpe, calze, pantaloni, boxer”
“Cosa vuoi fare ora?”
“Casa tua, regole tue”
“Mi permetti un’azione audace?”
“Ok”
“Allora resta fermo e lasciami fare” armeggia con i bottoni dei calzoni. Subito al sodo la signora. La sente che rovista, cerca il suo sesso. Lo sente non in formissima. Lo estrae e comincia a masturbarlo in maniera lieve “Troppo azzardata?”
“Audace” risponde lui
Parlano, di cose frivole, di altri particolari piccanti. Lei continua a masturbare. A Laura sembra che il tempo si disperda e la mano di lei sul suo cazzo diventa di secondaria importanza “Parliamo da quasi mezzora e tu non sei ancora venuto”
“Mi hai distratto sapientemente”
“Vieni con me” senza smetterle di masturbarlo, lo conduce verso la camera da letto. Lei smette per un attimo e si toglie la vestaglia. Il movimento lo intravede, si toglie anche il reggiseno. Gli riprende il pene in mano e lo conduce a letto. Si sdraiano uno accanto all’altro. Lei non accenna a smettere “Facciamo una prova.” Toglie la mano da lì “Spogliati e sdraiati qui, ma non fare nulla” Lui obbedisce “Lei riprende a masturbarlo”
“Sublime”
“Volevi fare sesso con me?”
“Beh, mi stai masturbando da parecchio. Ci spero”
“Speraci” lei si muove con la bocca verso il suo sesso. Lui sente la scarica. La lingua che lo picchietta sulla punta. Ecco il corto, il cervello che esplode e il getto di sperma di conseguenza. Lei lo ingoia tutto. Si piega ma non si spezza. Lei scivola fuori dal letto, corre in bagno. Per un attimo, una frammento di luce rubato, il corpo snello di lei,bel culo sodo.
Lei ritorna poco dopo. Cerca di cogliere un altro barlume di luce. Lei ritorna a letto e, inaspettatamente, lo abbraccia premendosi a lui. Un morbido ciuffo di peli gli solletica il fianco, un capezzolo gli graffia la pelle “E ora?” chiede lui
“Aspettiamo” e si addormenta dolcemente
Lui spera che il suo sesso si rinvigorisca al più presto
Si sveglia nel cuore della notte, sul buio. Un orologio rimanda ore 3.00 Ada nuda accanto a sé. Le sfiora la pelle, la bacia. Lei si muove nel sonno. Lui vuole fare sesso. Lei apre gli occhi “Sveglio?”
“Lui credo. Io abbastanza per..”
Lo spinge supino, si mette cavalcioni. Cerca il sesso e lo guida dentro di sé. Si piega ma non del tutto. Entra e lei mugugna di piacere. Prende a muoversi piano, lui la lascia fare. Prende il ritmo, lo cavalca. Lui resiste per quasi sette minuti. Un record folle. Poi esplode dentro di lei.
Ada ricade esausta al suo fianco “Ti sto sporcando il lenzuolo”
“Poco male, domani porto in lavanderia”
“Wow” fa Lauro “La prima volta da che ho memoria che mi sento bene”
“Hai visto? Non sono scappata”
“E di questo ti ringrazio” ride lui
“Credo tu ti sia meritato un premio” dice lei scivolando via dal letto.
Le luci si accendono. Lauro sbatte le palpebre e le focalizza sulla figura femminile apparsa ai piedi del letto. Magnifica e nuda, di una certa classe e portamento, dalla pelle liscia, le tette piene, i capezzoli scuri, il pube rasato perfettamente. Lui guarda il suo viso perfetto contornato da ondulati capelli d’argento. Quanti anni poteva avere “Lo so che non si chiede ad una signora ma, esattamente quanti anni hai?”
“Tu quanto mi dai?”
“Hai un fisico da quarantenne atletica ma, direi che ne hai una sessantina”
Lei sorride . Carponi sul letto, avvicina la faccia al sesso di Laura e comincia a lavorarselo “Ho indovinato?”
“Cifra esatta” lecca “Prova altre due volte. Se sbagli, mi limiterò a leccartelo senza succhiare”
“Ok. Non è sessanta, quindi è meno. Cinquanta cinque?”
Lei continua a leccare
“Non sembri una da cinquanta, quindi… sessanta due?”
Lecca ancora
“Ho finito gli argomenti. Immagino continuerai a leccare senza dirmi nulla”
Lei ride e continua a leccare. “Te lo dirò se prometti di non fuggire via”
“Che sarà mai. Avrai mica settant’anni”
Lei continua a leccare ma la lingua comincia a risalire. E Laura spalanca gli occhi, pensando di averci azzeccato. Ma lei rimane lì, tra la Corona e il prepuzio. A Lauro viene il dubbio che si è avvicinato all’età di Ada ma, non osa pensare ad un’età maggiore. Se è così, una donna da ammirare che, negli anni, ha saputo mantenere in forma pressoché perfetta il suo corpo da donna. Quindi, meno di settanta e più di sessantadue. La curisità ormai ha generato una tensione erotica che gli fa andare il sesso in durezza da marmo “Ti eccita questo non sapere?”
“Da pazzi”
“Allora ti lascerò in tensione per un po’. Hai la durezza del diamante ora” e continua a stuzzicare intorno a quell’area
“Se mi parte un getto finisco per bucarti il soffitto” stringe i pugni “Ho finito le opzioni?”
Lei ride “Ti do’ un bonus”
Lui pensa 63 ma, non sa perché, gli viene da dire 69, come la posizione del kamasutra che vorrebbe provare “Sessantanove” digrigna i denti
Lei ingoia…
Sessantanove anni. Lauro non riesce a credere di avere fatto sesso con un’arzilla vecchietta. No, sti cazzi: vecchietta un par di ciufoli. Questa donna ha il vigore di una quarantenne in pieno surplus ormonale. E il cazzo le piace da morire “Non ci credo” dice lui esterrefatto
“Vuoi scappare?”
“Scherzi? Ho trovato una donna sessualmente fantastica come te e devo lasciarmela fuggire?” si mette in ginocchio e la osserva. Perfetta, neanche una smagliatura. “Sei una bomba sexy da paura e mi viene voglia di fare sesso con te all’infinito”
“Sono qui” allarga mani e gambe, sporge verso l’alto la vagina “Puoi usarmi in tutte le maniere. Si perverso”
Laura il perverso. Si masturba su di lei e sparge il suo sperma sulle tette, sul ventre, sulla vagina, sulla faccia. Con le mani sparge come una crema abbronzante. Poi si china su di lei e comincia a leccarla. Lei mugugna di piacere. La notte non ha limiti. Manca poco all’alba. Lui la penetra guardandola negli occhi. I loro sguardi si intrecciano. Il sesso si fa più dolce.
“Quindi, ora che succede?” chiede Lauro accarezzando il corpo nudo di quella splendida quasi settantenne
“Tu cosa vuoi che succeda?”
“Vorrei rivederti. Il sesso con te è fantastico”
“Allora ci rivedremo” sorride lei
Si baciano, teneramente “Meravigliosa donna”
“Sai una cosa? Sulla mia età intendo”
Lauro si irrigidisce, aspettandosi la delusione “Non hai sessantanove anni?”
“Tra un paio d’ore è il mio compleanno” sorride “E mi aspetto che tu mi faccia una bella torta”
“Aspetterò l’ora giusta e poi scendo in pasticceria”
“Allora, prima di allora, che ne diresti di soddisfare per quel che rimane, questa sessantanovenne, in attesa che diventa una settantenne?”
“Detto, fatto” e lui si abbassa con la faccia tra le sue gambe e comincia a lavorare di lingua. Per quello che verrà dopo.. Aspettate e si vedrà…
=Per ora fine=
"Era tutto perfetto. Niente poteva andare storto. Una ragazza con delle belle tette almeno di misura tre e capezzoli grossi come piattini. Bionda, occhi azzurri, fisico da urlo. Ha voluto andare subito al sodo e beh, perché non accontentarla"
“Raccontamela” dice Ada dall’altra parte dello schermo. Si vede solo una parte del viso, in ombra. Linea delicata del mento e delle labbra, volutamente celata ma, in mostra per quanto riguarda il resto. Mostra nel senso di una abito nero trasparente che lascia intravedere un intimo nero senza pizzo. Nessuna nudità. Si chiamano da più di una settimana su Messanger, da quando si sono scambiati un paio di opinioni sotto alcuni commenti di un sito soft erotico. Niente linguaggi spinti o volgari. Due persone che chiacchierano del più o del meno e che, ogni tanto, si confidano qualcosa di personale. Lui ha trent’anni, lei dice che tende verso i sessanta. Non ha idea di cosa sia quel tendere ma, da quello che vede, fisicamente le sembra messa bene. Ma, nelle inquadrature che si fanno, lei sceglie volutamente di celare parte del suo volto e mostrare solo l’intimo dalla parte alta. Lui confessa che non gli dispiacerebbe vederla nella sua interezza, magari senza vestiti
Quella particolare sera, avevano deciso di essere più confidenziali nelle loro eventuali avventure erotiche. La pagliuzza corta per iniziare è toccata a Lauro.
Allora lui le ha confessato che, nella realtà, non è quel gran amatore che professa sul sito Resti Erotici, che non ha mai avuto abbastanza fortuna con le signore o signorine e che, quelle poche che ci sono state, si sono sgonfiate nel giro di poco tempo "Giusto l'attimo di un po' di divertimento, nulla di più"
A sua volta lei confessa che, dopo la vedovanza, è rimanza a stecchetto per qualche anno. Non se la sentiva di intraprendere una relazione, anche effimera, con un altro uomo, avendo ancora il ricordo del suo ancora fresco. "Mi sono sposata giovane e sono diventata vedova giovane. La mia seconda giovinezza l'ho conosciuta a 45 anni suonati. Una volta iniziata, cambiavo amanti come si cambiano le calze"
"Quindi, da quanto non fai sesso con un uomo?" aveva chiesto lui
"Un mese o poco più. E tu, con una donna?"
"Ah, qui si va sull'archeologico" ride "Sarà un anno"
"Un anno senza una donna. E' dura, da far tutto da solo"
"Ci ho fatto il callo" ridono entrambi "Sesso tradizionale?"
"Beh, non sono da circo equestre. Sono una donna classica"
“Anale?”
“No”
“Orale?”
“Adoro”
“Classico sesso con gli sguardi intrecciati al partner”
“Romantico”
“Selvaggia cavalcata delle valchirie?”
“Se l’argomento è consistente”
“Mi interessi sempre più”
Lei sorride nel buio. “Raccontami dell’ultima volta che hai fatto sesso con una donna”
“Ah, devo riprendere i fili della memoria. Ok.. Luana, trent’anni, bionda, occhi azzurri, belle tette e bel culo”
“Una bella figa”
“La conosco ad un pub. Attacca bottone lei perché ha visto la mia spilla di Jeeg robot sul risvolto del colletto”
“Hai una spilla di Jeeg robot?”
“Anche di Mazinga, Grande Mazinga, Goldrake”
“Un nostalgico Nerd”
“Non ci posso fare nulla”
“Io ero per Gundam e Daitarn 3”
“Un’altra nostalgica Nerd?”
“Prosegui”
“Attacchiamo bottone, la tipa è informata sull’argomento. Beviamo morigeratamente e poi usciamo. Ci facciamo un giro nella nebbia notturna e poi l’accompagno fin sotto il portone. E son lì come un pirla che non si decide a fare il passo che lei prende in mano la situazione e mi bacia con trasporto. Lo fa usando poco la lingua, come faccio io. Le confesso che anche a me non piace la lingua tipo anaconda che si insinua fino all’ugola. Lei ha sorriso e mi fa se voglio entrare. Entriamo in casa e, la porta non fa in tempo a rinchiudersi che lei mi si avventa addosso. In questi momenti il cervello smette di funzionare e boom, aspetti che l’effetto cascata si materializzi. Lei si fa spogliare e rimane in intimo. Lei mi toglie maglione e camicia, poi si lascia cadere all’indietro su qualcosa che assomiglia ad un tatami. Io mi inginocchio, mi chino su di lei, ci baciamo. Lei armeggia con i miei calzoni, me li sbottona un poco e ci infila la mano dentro. Un po’ contrariata perché non è ancora attivo al 100%. Sono come un diesel: vado al rallentatore. Allora lei si toglie il reggiseno e rimane lì con quelle belle tette come a sfidarmi a toccarle. Cosa che io faccio. Poi ripesca nei pantaloni e questa volta sorride soddisfatta. Abbassa di colpo i pantaloni e fa un =OH= di meraviglia. Scusa, non mi sto vantando”
"Raccontami tutto in dovizia di particolari" dice lei "Senza censura"
"Ecco, ho una certa dotazione, non per vantarmi, almeno venti centimetri"
"Wow"
"E lei se lo sventola davanti e comincia a stuzzicarlo con la lingua. Piccoli colpetti rapidi e decisi. E sento quella scossa caratteristica che mi manda in tilt il cervello. E non faccio in tempo a dirle = Vengo = Che le esplodo in faccia, lasciandola lì, a bocca aperta, tra lo stupito e lo sconcertato, con lo sperma che le gocciola sulla faccia"
“Eiaculatio Precoce”
“Lei si alza e corre in bagno ad asciugarsi, lasciandomi lì con il cazzo che gocciolava sul tatami”
“Mamma mia che figura. Ma, poi vi siete ripresi e avete continuato?”
“No, perché uno dei miei molti difetti è che, lì sotto, una volta che si è spremuto, 1) Ci mette almeno mezzora a ricaricare 2) Anche dopo ricaricato, purché resti in vigore, nel momento del tentativo di ingresso, si piega come una cannuccia dell’Estathe.. Ecco, momento imbarazzante”
Ma lei rimane serie, quasi dispiaciuta “E come fai per rimediare?”
“Aspetto. Aspetto un bel po’”
“Quindi, se ho ben capito, il segreto è non farti venire”
“Cosa difficile, vista che sono sensibilissimo”
“Difficile ma non impossibile” sorride Ada “Quindi, cosa è successo con la tipa?”
“Dopo aver tentato la resurrezione, si è rivestita e mi ha detto che era stanca. Bla bla bla.. Ti richiamo io. Due settimane che non si fa sentire, secondo te?”
“Non sa cosa si è persa”
“Saresti scappata anche tu”
“Vuoi mettermi alla prova?”
“Proponi?”
Lei sorride nella penombra del monitor “Vedremo”
“Adesso dimmi tu. Momenti imbarazzanti?”
“Parecchi. Situazioni del genere ne ho. Mi ricordo un ragazzo, anche lui con un argomento molto interessante. Gli ho fatto un bel servizio, l’ho mandato in orbita con un pompino da primato mondiale”
"Cosa è andato storto?"
"Beh, ho fatto una mossa stile porno attrice e ho bevuto il suo sperma. Lui non ha gradito molto. Anche perché, non gli andava di baciare una con le labbra che sapevano di cazzo e sperma. parole sue. Ha avuto il coraggio di scappare via, lasciandomi lì a fissare il vuoto"
“Quanto tempo fa?”
“Un paio di settimane fa”
“Ma non è l’ultima volta con cui hai fatto sesso”
“No, ma l’ultimo non era quel gran che. Ho fatto la scelta di fare sesso al buio, come mi vedi tu ora. Lui voleva vedermi alla luce e, la cosa si è risolta in niente. Ci ha guadagnato una masturbatina e basta”
“Uomo ingrato” commenta Lauro
“Mi piacerebbe un incontro al buio con te”
Lei rimane in silenzio per un po’. Poi la vede sorridere “Anche io”
CONFESSIONI EROTICHE SU MESSANGER- APPUNTAMENTO Al BUIO
Laura davanti alla porta che bussa. La porta che scatta e si apre senza che nessuno sia dietro a farlo. Lui che entra e richiude. Occhi che si abituano all'oscurità. Una leggera penombra, la voce di lei che lo guida fino a quello che indovina essere un salotto "Ciao" dice lei
"Ciao" dice lui
"Sei ancora in tempo per ripensarci"
"Non ci penso neanche"
“Allora muoviti piano verso il divano”
La vede seduta lì ma non capisce se è vestita o meno. Arriva e si lascia cadere al fianco. Vede i lineamenti, ne intuisce la bellezza celata. La mano sfiora indumenti leggeri, di seta “Si, ho i vestiti addosso. Bè, indosso una vestaglia nera, aperta sul davanti e sotto ho l’intimo. Tu cosa indossi?”
“Golfino, camicia, canottiera, scarpe, calze, pantaloni, boxer”
“Cosa vuoi fare ora?”
“Casa tua, regole tue”
“Mi permetti un’azione audace?”
“Ok”
“Allora resta fermo e lasciami fare” armeggia con i bottoni dei calzoni. Subito al sodo la signora. La sente che rovista, cerca il suo sesso. Lo sente non in formissima. Lo estrae e comincia a masturbarlo in maniera lieve “Troppo azzardata?”
“Audace” risponde lui
Parlano, di cose frivole, di altri particolari piccanti. Lei continua a masturbare. A Laura sembra che il tempo si disperda e la mano di lei sul suo cazzo diventa di secondaria importanza “Parliamo da quasi mezzora e tu non sei ancora venuto”
“Mi hai distratto sapientemente”
“Vieni con me” senza smetterle di masturbarlo, lo conduce verso la camera da letto. Lei smette per un attimo e si toglie la vestaglia. Il movimento lo intravede, si toglie anche il reggiseno. Gli riprende il pene in mano e lo conduce a letto. Si sdraiano uno accanto all’altro. Lei non accenna a smettere “Facciamo una prova.” Toglie la mano da lì “Spogliati e sdraiati qui, ma non fare nulla” Lui obbedisce “Lei riprende a masturbarlo”
“Sublime”
“Volevi fare sesso con me?”
“Beh, mi stai masturbando da parecchio. Ci spero”
“Speraci” lei si muove con la bocca verso il suo sesso. Lui sente la scarica. La lingua che lo picchietta sulla punta. Ecco il corto, il cervello che esplode e il getto di sperma di conseguenza. Lei lo ingoia tutto. Si piega ma non si spezza. Lei scivola fuori dal letto, corre in bagno. Per un attimo, una frammento di luce rubato, il corpo snello di lei,bel culo sodo.
Lei ritorna poco dopo. Cerca di cogliere un altro barlume di luce. Lei ritorna a letto e, inaspettatamente, lo abbraccia premendosi a lui. Un morbido ciuffo di peli gli solletica il fianco, un capezzolo gli graffia la pelle “E ora?” chiede lui
“Aspettiamo” e si addormenta dolcemente
Lui spera che il suo sesso si rinvigorisca al più presto
Si sveglia nel cuore della notte, sul buio. Un orologio rimanda ore 3.00 Ada nuda accanto a sé. Le sfiora la pelle, la bacia. Lei si muove nel sonno. Lui vuole fare sesso. Lei apre gli occhi “Sveglio?”
“Lui credo. Io abbastanza per..”
Lo spinge supino, si mette cavalcioni. Cerca il sesso e lo guida dentro di sé. Si piega ma non del tutto. Entra e lei mugugna di piacere. Prende a muoversi piano, lui la lascia fare. Prende il ritmo, lo cavalca. Lui resiste per quasi sette minuti. Un record folle. Poi esplode dentro di lei.
Ada ricade esausta al suo fianco “Ti sto sporcando il lenzuolo”
“Poco male, domani porto in lavanderia”
“Wow” fa Lauro “La prima volta da che ho memoria che mi sento bene”
“Hai visto? Non sono scappata”
“E di questo ti ringrazio” ride lui
“Credo tu ti sia meritato un premio” dice lei scivolando via dal letto.
Le luci si accendono. Lauro sbatte le palpebre e le focalizza sulla figura femminile apparsa ai piedi del letto. Magnifica e nuda, di una certa classe e portamento, dalla pelle liscia, le tette piene, i capezzoli scuri, il pube rasato perfettamente. Lui guarda il suo viso perfetto contornato da ondulati capelli d’argento. Quanti anni poteva avere “Lo so che non si chiede ad una signora ma, esattamente quanti anni hai?”
“Tu quanto mi dai?”
“Hai un fisico da quarantenne atletica ma, direi che ne hai una sessantina”
Lei sorride . Carponi sul letto, avvicina la faccia al sesso di Laura e comincia a lavorarselo “Ho indovinato?”
“Cifra esatta” lecca “Prova altre due volte. Se sbagli, mi limiterò a leccartelo senza succhiare”
“Ok. Non è sessanta, quindi è meno. Cinquanta cinque?”
Lei continua a leccare
“Non sembri una da cinquanta, quindi… sessanta due?”
Lecca ancora
“Ho finito gli argomenti. Immagino continuerai a leccare senza dirmi nulla”
Lei ride e continua a leccare. “Te lo dirò se prometti di non fuggire via”
“Che sarà mai. Avrai mica settant’anni”
Lei continua a leccare ma la lingua comincia a risalire. E Laura spalanca gli occhi, pensando di averci azzeccato. Ma lei rimane lì, tra la Corona e il prepuzio. A Lauro viene il dubbio che si è avvicinato all’età di Ada ma, non osa pensare ad un’età maggiore. Se è così, una donna da ammirare che, negli anni, ha saputo mantenere in forma pressoché perfetta il suo corpo da donna. Quindi, meno di settanta e più di sessantadue. La curisità ormai ha generato una tensione erotica che gli fa andare il sesso in durezza da marmo “Ti eccita questo non sapere?”
“Da pazzi”
“Allora ti lascerò in tensione per un po’. Hai la durezza del diamante ora” e continua a stuzzicare intorno a quell’area
“Se mi parte un getto finisco per bucarti il soffitto” stringe i pugni “Ho finito le opzioni?”
Lei ride “Ti do’ un bonus”
Lui pensa 63 ma, non sa perché, gli viene da dire 69, come la posizione del kamasutra che vorrebbe provare “Sessantanove” digrigna i denti
Lei ingoia…
Sessantanove anni. Lauro non riesce a credere di avere fatto sesso con un’arzilla vecchietta. No, sti cazzi: vecchietta un par di ciufoli. Questa donna ha il vigore di una quarantenne in pieno surplus ormonale. E il cazzo le piace da morire “Non ci credo” dice lui esterrefatto
“Vuoi scappare?”
“Scherzi? Ho trovato una donna sessualmente fantastica come te e devo lasciarmela fuggire?” si mette in ginocchio e la osserva. Perfetta, neanche una smagliatura. “Sei una bomba sexy da paura e mi viene voglia di fare sesso con te all’infinito”
“Sono qui” allarga mani e gambe, sporge verso l’alto la vagina “Puoi usarmi in tutte le maniere. Si perverso”
Laura il perverso. Si masturba su di lei e sparge il suo sperma sulle tette, sul ventre, sulla vagina, sulla faccia. Con le mani sparge come una crema abbronzante. Poi si china su di lei e comincia a leccarla. Lei mugugna di piacere. La notte non ha limiti. Manca poco all’alba. Lui la penetra guardandola negli occhi. I loro sguardi si intrecciano. Il sesso si fa più dolce.
“Quindi, ora che succede?” chiede Lauro accarezzando il corpo nudo di quella splendida quasi settantenne
“Tu cosa vuoi che succeda?”
“Vorrei rivederti. Il sesso con te è fantastico”
“Allora ci rivedremo” sorride lei
Si baciano, teneramente “Meravigliosa donna”
“Sai una cosa? Sulla mia età intendo”
Lauro si irrigidisce, aspettandosi la delusione “Non hai sessantanove anni?”
“Tra un paio d’ore è il mio compleanno” sorride “E mi aspetto che tu mi faccia una bella torta”
“Aspetterò l’ora giusta e poi scendo in pasticceria”
“Allora, prima di allora, che ne diresti di soddisfare per quel che rimane, questa sessantanovenne, in attesa che diventa una settantenne?”
“Detto, fatto” e lui si abbassa con la faccia tra le sue gambe e comincia a lavorare di lingua. Per quello che verrà dopo.. Aspettate e si vedrà…
=Per ora fine=
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