Ferragosto a casa di Alessandra

di
genere
saffico

Ho accettato di passare il ferragosto da Alessandra a casa sua perchè non ho le ferie. E domani lavoro.
Mio marito è a casa al mare dalla madre con La
Marty. Ed essendo sola non mi andava di ammorbarmi a casa.
Prima di andare da Ale con la macchina passo dal mio amico pusher. E faccio una buona scorta. Spendo 300 euro.
Arrivo alla Villetta di Alessandra. Casa su tre livelli . E la piscina che anche se piccola è meravigliosa.
Parcheggio fuori e citofono. Qualcuno apre senza chiedere nulla.
Cammino sul vialetto che porta dietro la villa. Sento musica e voci.
E... Ale mi viene incontro. Mi abbraccia forte. La conosco da circa 5 anni. È una architetta. Colei che ha ristrutturato casa nostra.
Abbiamo subito stretto amicizia. Un feeling strano con lei. Onesto e molto strano. Ma profondo.
Lei è un tipo mascolino. Mascella importante, fossette, capelli neri come i miei ma cortissimi. Occhi verdissimi
Molto esile lei. Scheletrica oserei dire. Alta come me. Seno praticamente inesistente. Gambe finissime. Da sotto il suo costume intero bianco si intravedono le coste.
E porta sempre i tacchi. Come me. Siamo nane.
Infatti indossa un tacco alto bianco traforato.
Belle scarpe penso io.
Io sono in calzoncini jeans strettissimi ( sono dello scorso anno e ho preso almeno 4 chili e tutti sul sedere ) canottiera bianca e zeppa alta ovviamente di tessuto jeans.
Mi accompagna verso la piscina braccio sotto il mio. Ci sono altre 3 ragazze. Pressappoco della mia età ( 48 o giù di lì
“Ragazzeeeeeee lei è la mia amica Roberta. Loro sono Sabra, Virginia e lei è Alessandra. Come me”
“Salve a tutte, piacere”
Hanno tutte dei calici con del vino rosso. Credo siano già tutte brille.
Mi stringono tutte la mano. Sabra mi abbraccia anche. Bella donna. Capelli rossi tinti e lunghi liscissimi. zigomi pronunciati, occhi neri, labbra ovviamente al silicone. Con un rossetto color petrolio. Come le sue unghie.
Anche il tuo seno è di silicone. Prominente. Importante. Nel suo bikini bianco. Ma anche lei molto fina. Ma alta almeno venti centimetri più di me. Con i tacchi anche lei. Bianchi. Noto che tutte le presenti hanno un costume bianco.
“Accidenti ragazze. Io ho solo un bikini nero. Se lo sapevo portavo il bianco.” Rido e loro con me.
Alessandra mi dice “guarda ti presto uno dei miei se vuoi. Forse anche i tacchi potrebbero starti bene. Credo tu abbia un 37.”
“Che occhio Ale. Esatto”
E lei rivolgendosi a Sabra: “ in camera mia.. tanto tu sei di casa. La accompagni tu per favore? Così si cambia” mentre Virginia mi passa un calice di rosso.
“ ma certo “ esclama Sabra. “ dai seguimi così poi ci facciamo un bagno che già fa caldissimo”
“Dai si ci sto”.
La seguo. Ancheggia. Sulla sua schiena posso contare sia le coste che le vertebre. Ha un fare da modella. Saliamo le scale. All’intimo piano le camere da letto.
“Prego accomodati” entro. Letto enorme. Molti libri a terra specchio grande accanto alla finestra grande e dietro la cabina armadio.
Ci entra e uscendo mi dice “ ho aperto dei cassetti.
Quelli dei costumi, e le scarpe sono sulla scarpiera in bella vista. Sei a casa tua” mi bacia la guancia. E esce lentamente accostando la porta.
Entro nella cabina armadio. Enorme con miriadi di vestiti e... cavolo almeno 60 paia di scarpe. Tacchi di tutti i tipi.
Poso il mio zaino a terra. Mi giro e guardo i cassetti aperti. Anche li tanti costumi di tutti i tipi e colori.
Ne vedo alcuni bianchi e li prendo. Bikini a brasiliano, perizoma e normale. Uno intero che senza spalline aperto dietro con una clip che unisce la parte bassa del copriseno. E davanti aperto fin sotto l’ombelico.
“Quasi quasi”....
Mi spoglio. E lo indosso.
Strettissimo per me. Mi guardo nello specchio della cabina “troppo stretto dai Roby” penso. Mi giro e praticamente le natiche esposte per quanto mi sta stretto. Ma mi piace. È lussuoso. Bianchissimo.
E con la mia pelle chiara ha un bell’effetto.
Lo tengo mi giro e guardo tra le scarpe.
Vedo uno stivaletto che copre la caviglia di qualche centimetro. Il tacco a a spillo sottilissimo. Con la zip posteriore.
“Eccole”. Le indosso. Mi slanciano e sono altissima. Io che sono 1,55. E mi rinforza i polpacci che sembrano muscolosi.
Sorseggio il mio rosso. E riflessa nello specchio sulla porta che sbircia, Sabra che mi guarda. Le
sorrido.
Mi sorride e va via.
Ne approfitto. Sul comò in cabina.
Il mio sacchetto da cui facccio cadere dei sassolini che schiaccio con una carta di credito.
Striscia enorme.
Arrotolo una banconota e mentre mi inchino per sniffare... sempre riflessa nello specchio Sabra sulla porta.
Braccia conserte spalla appoggiata allo stipite con le gambe incrociate.
Io viola in viso. Lei si avvicina e....
“Se lo tieni per te e me ne offri un pochina io sono felice” mi sorride. La sua bocca enorme e gonfia si muove in maniera innaturale.
Mi guarda fissa e... le porgo la banconota.
“Vai e prendine tutta. Io ne tiro giù un’altra.
Lei si china e sniffa in un sol colpo.
Si alza e tirando su con il naso mi da un bacino sulla spalla.
Io tiro giù ancora. E sniffo.
“Altre due? “ le chiedo e lei annuisce
Ne tiro giù altre due più piccoline e le sniffiamo. Prima io che inchinandomi noto che mi guarda il sedere lo agito. Poi tocca a lei che allargando le gambe a V rovesciata senza inchinarsi raggiunge con il viso la striscia.
Lei è scioltissima. Io così mi spezzavo.
Il retro delle sue cosce mi mostra i muscoli tirati. I suoi glutei molto scarni infossati. E piegandosi un pochino... il bikini le si infila da una parte. Le grandi labbra scurissime e flaccide escono. Ora lei ancheggia velocemente. Le grandi labbra rimbalzano come gli straccetti agitati al vento.
E sniffa rimanendo qualche secondo in quella posizione. E agitando il fondo schiena.
“Sei scioltissima”le dico.
Lei mi guarda riflessa allo specchio. Fissa. Occhi penetranti.
Ferma in quella posizione.
“ e non sai quanto”.
Ridacchio.
Si gira, si siede su quel comodino e.... afferrando il tacco sinistro... porta la sua gamba diritta in alto.
Il ginocchio appoggiato al lato sinistro del seno. Ferma così. E mi fissa
“Notevole vero?” Esclama. E io che con gli occhi seguo a scendere dal tacco al ginocchio al e iberno coscia fino a... la parte sotto del bikini infilato tra le grandi labbra.
Tiratissimo. E quel labbra che, scurissime e slabbrate si appoggiano sopra al bikini coprendolo.
Ferma così che mi fissa.
Io ingoio la saliva. Non sono immune io.
Lascia la gamba scendere e sempre fissandomi mi sussurra “ anche l’altra gamba?
La Mia testa annuisce senza un mio comando.
Mi giro prendo il bicchiere e sorseggiando mi giro verso lei.
L’altra gamba che lei ha afferrato per il polpaccio tirata diritta sul viso.
Ingoio il vino. Stavolta il costume si è spostato a sinistra. DalLe grandi labbra aperte si intravede l’interno della vagina. Che è decisamente larghissima.
Ora sudo. Ovviamente te i miei capezzoli si svegliano. E lei lo nota perché il mio costume è strettissimo. E i miei capezzoli piccoli si allungano di molto. E turgidi sono lunghi almeno un buon centimetro ( Ho allattato la Marty molto a lungo ed era famelica )
Ferma tirando quella gamba verso l’esterno la tira an ora più indietro e... infila il braccio sotto e la tira ancora più dietro. La gamba sotto l’ascella e lei a busto diritto.
Ora la sua vagina è completamente esposta.
La cavità è decisamente piu rosso vivo delle grandi labbra. Sempre fissandomi “soddisfatta?”
I miei capezzoli ora sono turgidi come non mai e bollenti. E sudo.
“S... s.. si”
“Mmmmm ottimo” mentre lascia scendere la gamba.
Mi guardo allo specchio. I capezzoli visibilissimi sotto quella micro fibra. Anche nel colore che è evidente sia rosato scuro. E il naso che mi cola.
“Ero salita per mettermi un costume più comodo questo è fastidioso come vedi”
Annuisco come una scema. Respiro affannoso.
Accompagnami nella mia stanza dai. Poi scendiamo che altrimenti ci danno per disperse”
Annuisco ancora come una cretina.
Lei esce dalla cabina. Prendo lo zaino e la seguo.
La stanza più piccola. Letto matrimoniale un armadio ad ante scorrevoli.
Lo apre. Solo costumi e vestiti. E lingerie. Solo color bianco.
“Amo il bianco” dice e io annuisco ancora come una scolaretta idiota. I miei capezzoli sotto il costume sembrano bruciare.
E mi sento molto umida sotto.
Tira fuori un costume poi un altro e poi il terzo e li appoggia sul letto.
“ scegli tu per me” mi guarda e sorride.
“Poi se me ne offri ancora ti do un altro bacino ma sul mento stavolta” e si morde il labbro inferiore
Cosa faccio io? Annuisco ovviamente. Sempre più stupefatta.
“Provali tutti e tre così decido”
Lei va verso la porta e la
Chiude a chiave.
Io tiro fuori il sacchetto delle meraviglie. E sul comodino esagero. Una striscia unica lunga almeno 15 cm e larga 1.
Arrotolo la banconota.
Mi giro e lei che si è infilata un costume microkini a rete.
Sgrano gli occhi e le dico respirando affannosamente “ notevole”.
I suoi seni che si muovono in maniera innaturale che essendo protesi sono molto alti e sparati in avanti. I capezzoli piccolissimi come anche le areole. Che hanno la stessa tonalità di rosa scurissimo delle grandi labbra.
“Mi dona?”
“Si molto” i miei occhi fissi sui seni. Sono un bagno di sudore e di umori. E il naso che cola.
“Provo l’altro” e mentre se lo toglie io mi giro gambe unite piegando solo la schiena testa all’altezza delle ginocchia e... sniffo avidamente.
In quel mentre sento i palmi delle sue mani che si appoggiano sui fianchi. Rimango ferma. Inebetita. Sposto poco la testa a sinistra e lei piegata sulle ginocchia glutei sui talloni che fissa il mio lato b.
Rimane a fissarlo ferma immobile e io fisso il suo viso. Rimaniamo ferme così. Secondo interminabili.
Poi si alza e non ha messo nulla.
Mi tira su dalle spalle e divaricando le gambe scende e scende fino a raggiungere ed appoggiarsi con i gomiti sul comodino.
E sniffa lei ora.
Poi mi dice” metti le mani sull interno delle
Mie cosce. Sento i muscoli come sono tirati. E io mi inginocchio e mi abbasso ancora posando un palmo della mano sull interno coscia destro.
Il pollice tocca il grande labbro e rimanendo così lo muovo.
“Uffffffff”
E io muovo il pollice più velocemente
“ mmmmgggffffffffff”
Le respiro sulla vagina ora titillando velocemente la Carne flaccida del grande labbro.
“Uff ufff MmmmffffffFFfFfFFfffffFfffFfFFFf”
Un rigagnolo le scende dalla vagina. Denso liquido trasparente fin quando il mio pollice preme il grande labbro sull’interno coscia.
Lei appoggia il viso sul comodino proprio sopra la coca e ansimando con voce crescente “ e..e... ecCCOMMMIIIiIiIiI”
E inchinandosi ancora di piumante premo più forte col pollice parte uno copioso schizzo. Breve. Un altro più breve .... Che mi colpiscono sulle ginocchia. E poi....
“WoOOOaAAAAAaaaaMMmMm”
Ora il getto mi colpisce sul collo e sul viso. Premo sulla carne con l’unghia ora.
Il getto continua. Anche nell’occhio destro.
Poi finisce.
Io ansimo e lascio andare la carne. Mi sposto indietro. Lei ferma. In silenzio io. Apro poco le labbra. Il sapore penetra nella mia bocca.
Aspro. Salato e caldissimo. Mi guardo le gambe che sono tutte bagnate si lei. E il mio collo che lascia colare Ie goccioline sul costume. I miei seni che sono in bella mostra sotto il costume che è diventato trasparente per quanto è bagnato.
E io, io che sento la vagina che è zuppa.
Lei si alza. Il viso sporco di coca sulla guancia e sul naso. La guardo. Non respira. Mi fissa. La
Fisso si alza in piedi poi mi spinge dalla
Fronte e mi fa cadere a terra sulla schiena.
Io ferma mi appoggio sui gomiti. Lei si inginocchia e portando il viso verso il parquet.... le labbra a culo di gallina. Mi guarda e... alzo la testa. Il pavimento bagnato di lei. E lei... ora succhia tutto quel liquido dal parquet. Si alza e viene verso di me. Sempre in ginocchio mette le sue mani sui miei bicipiti. Mi blocca così. Si fa avanti con le ginocchia che appoggia sul mio interno coscia e allargando le gambe divaricate le mie. Non parlo. Respiro velocemente
La
Fisso negli occhi respirando a bocca semichiusa.
Ferma immobile. Chiudo gli occhi.
Apro la bocca ancora un pochino e mentre le sue ginocchia spingono sul mio interno coscia, e le sue mani stringono i miei bicipiti in maniera molto forte....
Liquido che sento cadere sulle labbra. Spalancò la bocca e tiro fuori la lingua. Aprendo gli occhi lei da una quarantina di centimetri lascia scorrere un rigagnolo di quel liquido che ora è più fresco e meno salato. Ma molto forte.
Il filamento unisce le nostre bocche. Fino a che lei mugugnando “ bBLlLBBLBL” mette una mano sul mio mento e tirandolo verso il mio collo fa si che la mia nocca si spalanchi.
Faccio scorrere le mie cosce verso l’alto fino a che le ginocchia raggiungono le sue ascelle.lei si alza e togliendo le mani dai bicipiti mi afferra il retro delle ginocchia e le spinge fino a raggiungere dapprima le mie spalle e poi tirando verso l’esterno spalancandomi e facendo sì che le ginocchia tocchino il parquet. Totalmente esposta. In balia di una donna che ho conosciuto neanche due ore fa.
La fisso negli occhi e le sussurro “ si” apro la mia bocca. La lingua appena appena appoggiata sul labbro inferiore...
E lei mi sputa tutto quel liquido in faccia.
Negli occhi, sui capelli, la fronte e il naso. Mi cola sulle guance. Qualcosina in bocca. Deglutisco.
Provo a riaprire gli occhi.
Mi bruciano. Sento il tuo respiro forte sul mio naso ora e lo lecca. Fino a ragcoungere la fronte.poi le guance e il collo. Poi le sue labbra sui miei capelli. E succhia ancora.
Sento poi le sue labbra che si appoggiano sulle mie. Le apro leggermente e altro liquido che mi va in gola. Ora riesco a capire. Saliva mista a urina. E la sto inghiottendo.
Ma sono così rapita che lo faccio e...
Nel mentre tossisco... di traverso. Ma lei rimane con le sue labbra attaccata alle mie. Mi succhia via anche la mia saliva e poi me la risputa in bocca. Tossisco forte ora. E sento che non riesco a trattenere la mia pipì. Che a ogni colpo di tosse rilascia goccioline. Sono strafatta. Anche ubriaca.
Posseduta. Da una donna che mi sputa la sua saliva e la sua urina in bocca.
Mi lascia ora.
E si alza. Le mie gambe crollano a terra.
Mi stropiccio gli occhi che bruciano.
Mi giro e mi metto in ginocchio. Lei mi aiuta ad alzarmi. La guardo. La sua guancia ancora sporca di coca come il suo naso e un po’ della fronte. E aprendo le labbra. La mia lingua la trascina via.
Barcollo.
Mi siedo sul letto.
Lei mi guarda e mi dice “ devi cambiarti quel costume. È zuppo”
Mi guardo. Zippo e ingiallito.
La guardo e mi riguardo.
“Sono un d...sa...astro vero?”
“ no sei stupefacente”
E mi pianta la lingua su per la narice.
Afferrandomi per il collo.
Tremo e ho un orgasmo.
“Dobbiamo tornare giù. Dai sistemati”
Annuisco.
“Mi serve un costume pulito”
“Vai in bagno e lavati il viso ora te lo porto io”
Mi sciacquo il viso e mi do una sistemata.
Mi tolgo il costume.
Lei entra e... mi porge il microkini a rete. Lo indosso ma mi sta enorme sul seno. Stretto sui fianchi.
Lei da dietro tira il laccio posteriore.
I miei seni stretti a mo di salame. Stringe ancora di più e fa un nodo.
“Sbrighiamoci”dice lei “ non vorrei che la mia compagna si insospettisse”
La guardo.
“Compagna?”
Eh si. Alessandra la tua amica è la
Mia compagna”
Oddio....
Lei si mette un intero a spallina unica. A V fino al basso ventre e con un filo minimo che penetra dentro i glutei.
Va verso la porta. Si gira e mi dice “ c è ancora della coca li. La tiriamo?”
Mi giro. Si ce ne sta ancora sniffo. Poi lei.
Apre la porta.
Usciamo e scendiamo le scale...
Ci fermiamo in cucina a bere del vino. Sento risate dalla piscina.
Mi affaccio e....
Alessandra sulla sdraio testa al posto dei piedi faccia in alto con l’altra Alessandra che è seduta sul suo viso. Ma proprio seduta nel vero senso della parola. Ferma immobile. Che tiene i polpacci della mia Ale sotto le sue ascelle. Mentre l’altra tipa di cui non ricordo neanche il nome le lecca l’orifizio anale.
Ridono tra di loro mentre Ale sembra soffocare.
Ed esclamo “ fortunata io”
Mi giro e sorrido a Sabra.
“Vai da Ale e serviti pure”
“Solo se mi accompagni” le dico.
E la prendo per mano.
Lei mi appoggia il palmo sulla natica e strizza forte. Salto.
Ridendo.
Usciamo.
E le ragazze in coro “eccole le stronzetta che tornano”
“Mmfhhbbbfffgggggg” bofonchia Alessandra.
Che vedo essere rossa in viso. Saltellando le raggiungo e chiedendo alla tipa: “posso?”
Lei mi dice che posso si.
“Sabra mi prendi il vino. La bottiglia grazie”
L’altra Ale si alza e la mia Ale reputa forte. Viola in viso. Le sorrido e le dico “ti stai divertendo vero?”
Lei con una smorfia annuisce.
Sabra torna con la bottiglia.
“Grazie le dico” e sussurrandole nell’orecchio “
Sali in camera tua. La mia borsa. Tira giù altre righe che ti raggiungo giungo a breve”
“Ssshhhhh” dice lei.
E mi sorride annuendo.
E va...
“Scusami” faccio io alla ragazza di ho non ricordo il nome “ Mi fai la cortesia? Puoi allargarle la vagina infilandole entrambi gli indici e tirare verso l’esterno?”
Lei mi guarda e mi dice “ovvio che posso” le infila gli indici e piano piano inizia a tirare verso l’esterno.
Tira e tira ora praticamente la vagina di Ale è talmente allargata che il sole mi permette di vedere dentro. E io da brava alcolizzata ci verso il vino dentro.
Lei mugugna la sento soffrire di piacere. Fin quando il vino cole sulla sua pancia e i seni dino sulla vagina dell’altra Ale che le è seduta sopra.
. E io... bevo del vino da quella vagina.
“Tutta per voi ora. E brindate per me e Sabra”
E intrattenetela. Almeno fino a cena”

... continua...




scritto il
2022-12-23
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