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interviste

Abbiamo appena finito di fare le foto.
Io sono in camerino che mi rivesto, mentre Martina parla con la fotografa Gemma.
Torniamo a casa chiacchierando del più e del meno.
“Mamma, la fotografa di oggi mi ha chiesto se potevo darle il tuo numero. Posso?”
“Certo amore mio”
Dopo qualche minuto mi arriva un messaggio wa con la richiesta di potermi parlare al telefono.
E accetto.
“Buonasera signora Roberta. Sono Gemma. Grazie per oggi. Le foto sono meravigliose. Avrei una proposta da farle. Avrei bisogno di una donna con il suo fisico per un servizio di lingerie molto... come dire particolare ecco. Ovviamente dietro compenso. E ne avrei bisogno subito.”
“Santa pace. L’idea mi alletta ma cosa significa subito?”
“Stasera ecco. Una sessione veloce. 15 capi 10 pose a capo. La prego mi aiuti. Sono in ritardo con la consegna... può far venire anche Martina se vuole.”
“Guardi accetto volentieri. Una domenica sera diversa almeno. Ora chiedo anche a Marty se vuole venire. Saremo lì in una ora circa”
“Io la ringrazio infinitamente signora. Vi aspetto”
Marty viene con me divertita ed eccitata allo stesso tempo.
Studio fotografico. Ore 22.30.
Gemma ci accoglie. Stivale sopra il ginocchio lucido crema. Tacco spillo. Calzoncini super attillati neri lucido e un top a fascia crema. In ecopelle.
Il set è composto da due divani Rossi in pelle è una sedia di legno a schienale altissimo. Candele ovunque. Sfondo nero.
Ringraziandomi mi accompagna allo spogliatoio..
“Questi sono i capi da indossare. Può cominciare dal primo quello giallo.”
“La
Prego Gemma mi dia del tu.”
“Volentieri Roby, anche tu.. ti aspetto di la”
Mi spoglio. E mi metto un vestito giallo lungo alle caviglie. Latex. Stretto a morte. Aperto lateralmente che è unito da cinghie ad elastico dalle ascelle alla vita. Aperto dietro e davanti fino al pube. Bretelline finissime.!Stringe tanto. E metto su tacchi giallo canarino. Che mi fanno stare sulla punta delle dita. Esco e vado verso Marty. Che applaude e strilla “mia mamma sexy”
Sorrido. Gemma mi guarda e mi dice che sono incantevole.
Mi fa mettere sulla sedia seduta e mi comincia a fare foto. Poi si siede sulla mie gambe. A cavalcioni e scatta una foto del mio busto. Da molto vicino. E i miei capezzoli che sono turgidi spingono sul tessuto.
Lei a bassa voce mentre fa foto mi dice “ bellissimo particolare il tuo capezzolo sotto il latex. Da mordere.”
Sorride e io “ non dirlo ancora... “ occhiolino.
“ oooohhhhh questo è davvero... intrigante”
Si alza e mi dice di cambiarmi con il secondo abito.
Vado. Entro in spogliatoio. Mi svesto e prendo il secondo abito. Nero corto al ginocchio. Accollato con le maniche lunghe. Bande alternate trasparenti e coprenti. Stivaletto nero. Tacco a piramide alto.
Mi guardo allo specchio. Pube e capezzoli esposti dalle bande trasparenti.
“ spero Marty stia tranquilla.”
La porta si apre e Gemma entra. Chiude la porta dietro di se.
Mi guarda “ decisamente hai una presenza forte e di classe al tempo stesso. Disarmante sei”
“Grazie” e sorrido
Usciamo. E andiamo verso Marty che vedendomi esclama “ mamma sei stupendissima e quel vestito poi... ti si vede tutto.”
Poso. Foto. Schiena, fronte, seduta, in ginocchio di lato e sdraiata sul divanetto.
Gemma non fa altro che guardarmi farmi l’occhiolino e mordersi il labbro inferiore.
“Ok passiamo Al terzo abito”
Vado in spogliatoio. Mi tolgo il vestito e prendo l’altro. Fucsia. Rete larga. A mezza tibia. Anche le maniche a rete.
E naturalmente il tacco abbinato. Semplice ma di gusto.
Gemma entra. E dicendomi “stratosferica” aggiunge “ ho chiesto a tua figlia di andare a prendermi un pacco di sigarette al distributore in fondo alla strada. Spero non sia un problema per te”
“ no affatto “
E prendendomi per mano mi tira verso il set. Luci forti che scaldano molto. Infatti mi sento il calore addosso dei faretti. Caldissimo.
Lei va verso il tavolo con le macchine fotografiche e vedo che.... cocaina. Due enormi righe. Larghe e lunghe.
Si gira e... “ io mi servo. Problemi se lo faccio?”
Mi alzo vado verso lei.
“No no... maaaa..... io?”
“Oh. Ahzzzz ottimo.”
Sniffa e mi porge la cannuccia.
E sniffo anche io. E mentre mi chino per farlo lei si mette dietro me e mi afferra per i fianchi.
E mantiene le mani in presa ferma e forte.
Finisco e rimango inchinata. Le sue mani mi provocano sussulto e tremarella alle ginocchia.
“Sei piena e in forma sento. Ti dona anche quel pò di cellulite e poi il tuo seno piccolo mi fa bagnare. Peccato ci sia tua figlia. Altrimenti...”
“Altrimenti cosa?”
“Ti avrei già legata alla sedia e presa”
Mi volto. La guardo. “Mi garba questa tua idea. Legami e fammi le foto. E a Martina puoi dire che da parte del servizio.”
“Idea davvero brillante. Però devi metterti il vestito n.6”
Corro in spogliatoio.
Mi svesto e prendo il sesto vestito.
Gonnellino a scacchi verde e rosso. Plissettato. Camicia bianca da annodare alla vita. Calzino bianco al ginocchio. Tacco rosso con plateau. Insomma da scolaretta. E mi faccio anche i ciuccerti laterali che sono cortissimi visto che ho i capelli corti.
Esco e Gemma mi applaude.
Mi fa sedere e mi lega con delle corde le caviglie alle gambe della sedia e le mani dietro lo schienale. Le mie gambe aperte lasciano in bella vista la mia vagina in quanto il gonnellino è minimo.
Lei con la
Macchinetta al collo e un libro in mano con due righe di coca si avvicina e sniffa.
Poi mette il libro davanti al mio viso e mettendomi la Cannuccia nel naso... “ vai....”
E mentre sniffo sentiamo... “sono tornataaaaaa”
Gemma si volta. Nasconde la cannuccia. Libro in mano. Io che tiro su con il naso.
“M...ma....mamma? Ma ma come, cosa che... che...”
... continua...
scritto il
2023-02-05
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