Se avessi saputo che succhiandole le tette...
di
lacollezionistadicazzi
genere
tradimenti
2013.
Una proposta di monta serale di un nuovo toro. Al momento è privo di feedback ma è iscritto da poco, se lo fosse da tanto verrebbe immediatamente scartato perché sospetto. Invece questo, almeno a parole, è convincente e soprattutto non crea problemi per mostrare il viso.
Moro, occhi intensi e a detta della puttana “una grande faccia da porco”. E questo la arrapa da morire.
Detto ciò, non ci si può fidare di ospitarlo. Troppo rischioso far vedere dove si abita senza avere certezza di una futura discrezione. Inoltre il fatto che sia libero da legami affettivi lo rende ancora più a rischio. Meglio sempre avere a che fare con un toro impegnato sentimentalmente che con uno libero, perché anche lui ha qualcosa da perdere, oltre al fatto che la puttana trova maggiore eccitazione ad aumentare le cornute in circolazione.
Questo non è quindi da ospitare ma (parole della vacca):” Merita di fare un giro in motel!”
Io quindi rimango a casa in attesa che rientri. La aspetto nel letto per scoparmela al suo rientro. Niente di apparentemente diverso dal consueto. Le urla della vacca durante la prima monta, la mia successiva chiamata mentre stava succhiando il cazzo per ricominciare il secondo tempo e poi la terza telefonata mentre lo stava cavalcando.
Ho detto niente di “apparentemente “ diverso!
Quindi il suo rientro a casa, entrata in camera, quasi al buio, si mette sotto le coperte e mentre io le metto la mano in figa ancora aperta dalla monta lei mi offre le tette da succhiare invitandomi a farlo con forza fino a farle male!
Poi la scopo mentre mi descrive il precedente incontro nei minimi dettagli.
E dove sta la novità quindi?
Il porco la scopò con forza e decisione e bravura. Tanto che la zoccola gli previse una grande carriera da toro, cosa poi avvenuta.
Immancabile bevuta di sborra e poi la pausa nella quale il porco le chiese di ogni sulla nostra situazione e la vacca non si tirò indietro nel rispondere.
Il porco era eccitato dal pensarmi cornuto e quando chiede alla troia se io pulissi la sborra dei tori di turno la vacca scoppiò in una risata dicendo:” Ma figurati!! Non vuole nemmeno essere chiamato cornuto! Anzi se lo fai ti esclude immediatamente dal giro! Figurati pulire la sborra!”
La vacca gli descrisse senza timore, anzi con eccitazione, quando solo un anno prima preparò un budino al primo marito con all’interno molta sborra tanto che ebbe il timore di avere esagerato e che si potesse scoprire. A margine, sborra di cui la vacca non conosceva nemmeno da quale porco arrivasse e se leggete il racconto “ Vendetta e depravazione“ ne capirete il motivo
Ma il porco non mollava la presa e le chiese se a lei fosse intrigata dal farlo anche a me. E la vacca deve avere dato quantomeno una risposta possibilista tanto che ascoltò la proposta di quel maiale.
La proposta era la seguente: una seconda monta fatta come la prima, per godere come maiali ma con una variante. Niente sborrata in bocca o in faccia o in culo come adora la troia.
Ma bensì, sulle tette. Coprendole spalmandola come se fosse una crema!
E, ovviamente, la doccia era assolutamente esclusa. Un bel bidè e subito a casa a letto con il suo invito perché succhiassi fino a farle male.
Quando me lo disse (ben sei anni dopo) non la presi benissimo ma lei, solo dopo , mi assicurò che fu l’unico episodio!
Ci dobbiamo credere?
Una proposta di monta serale di un nuovo toro. Al momento è privo di feedback ma è iscritto da poco, se lo fosse da tanto verrebbe immediatamente scartato perché sospetto. Invece questo, almeno a parole, è convincente e soprattutto non crea problemi per mostrare il viso.
Moro, occhi intensi e a detta della puttana “una grande faccia da porco”. E questo la arrapa da morire.
Detto ciò, non ci si può fidare di ospitarlo. Troppo rischioso far vedere dove si abita senza avere certezza di una futura discrezione. Inoltre il fatto che sia libero da legami affettivi lo rende ancora più a rischio. Meglio sempre avere a che fare con un toro impegnato sentimentalmente che con uno libero, perché anche lui ha qualcosa da perdere, oltre al fatto che la puttana trova maggiore eccitazione ad aumentare le cornute in circolazione.
Questo non è quindi da ospitare ma (parole della vacca):” Merita di fare un giro in motel!”
Io quindi rimango a casa in attesa che rientri. La aspetto nel letto per scoparmela al suo rientro. Niente di apparentemente diverso dal consueto. Le urla della vacca durante la prima monta, la mia successiva chiamata mentre stava succhiando il cazzo per ricominciare il secondo tempo e poi la terza telefonata mentre lo stava cavalcando.
Ho detto niente di “apparentemente “ diverso!
Quindi il suo rientro a casa, entrata in camera, quasi al buio, si mette sotto le coperte e mentre io le metto la mano in figa ancora aperta dalla monta lei mi offre le tette da succhiare invitandomi a farlo con forza fino a farle male!
Poi la scopo mentre mi descrive il precedente incontro nei minimi dettagli.
E dove sta la novità quindi?
Il porco la scopò con forza e decisione e bravura. Tanto che la zoccola gli previse una grande carriera da toro, cosa poi avvenuta.
Immancabile bevuta di sborra e poi la pausa nella quale il porco le chiese di ogni sulla nostra situazione e la vacca non si tirò indietro nel rispondere.
Il porco era eccitato dal pensarmi cornuto e quando chiede alla troia se io pulissi la sborra dei tori di turno la vacca scoppiò in una risata dicendo:” Ma figurati!! Non vuole nemmeno essere chiamato cornuto! Anzi se lo fai ti esclude immediatamente dal giro! Figurati pulire la sborra!”
La vacca gli descrisse senza timore, anzi con eccitazione, quando solo un anno prima preparò un budino al primo marito con all’interno molta sborra tanto che ebbe il timore di avere esagerato e che si potesse scoprire. A margine, sborra di cui la vacca non conosceva nemmeno da quale porco arrivasse e se leggete il racconto “ Vendetta e depravazione“ ne capirete il motivo
Ma il porco non mollava la presa e le chiese se a lei fosse intrigata dal farlo anche a me. E la vacca deve avere dato quantomeno una risposta possibilista tanto che ascoltò la proposta di quel maiale.
La proposta era la seguente: una seconda monta fatta come la prima, per godere come maiali ma con una variante. Niente sborrata in bocca o in faccia o in culo come adora la troia.
Ma bensì, sulle tette. Coprendole spalmandola come se fosse una crema!
E, ovviamente, la doccia era assolutamente esclusa. Un bel bidè e subito a casa a letto con il suo invito perché succhiassi fino a farle male.
Quando me lo disse (ben sei anni dopo) non la presi benissimo ma lei, solo dopo , mi assicurò che fu l’unico episodio!
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