Basta un gesto della sua mano - 6 - Fatti fare un pompino dalla mia fidanzata.

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tradimenti

Dopo pochi giorni dal rientro dalla nostra luna di miele e dalla sospensione della pillola, la mia fresca sposa era risultata positiva al test di gravidanza.

Credo sia superfluo dire che la notizia era stata accolta con entusiasmo dal suo "Fidanzato" che aveva potuto definitivamente buttare il preservativo per chiavarsela "A pelle" come piaceva dire a mia moglie.

La sera stessa, avevano scopato nel mio talamo coniugale senza neanche concedermi la possibilità di festeggiare subito la lieta notizia.

Solo poche parole ed un sorriso di mia moglie, accompagnato da un gesto che mi invitava a togliere il disturbo mi aveva fatto capire che quella notte era riservata tutta per loro: "Amore, tu hai già avuto ciò che volevi.. mi hai messa incinta! Stanotte lascia che anche lui possa avere il meritato premio per aver aspettato tutto questo tempo.. voglio farlo godere dentro di me e sentire il calore che suo piacere che mi infiamma l'utero che tu hai fecondato!

Lo vuoi anche tu vero cucciolo?!"

"Si!"

Era l'ultima ed unica sillaba che era uscita dalle mie aride corde vocali.

Quella non era che la seconda fase della mia vita di cornuto contento.

Tutto era cominciato al liceo quando io, di famiglia benestante in compagnia del mio amico Andrea di origini modeste ma bello come un apollo, intelligente con ottimi risultati negli studi e per di più simpatico e brillante, avevamo conosciuto in discoteca due bellissime ragazze amiche inseparabili.

Avevamo subito fatto amicizia!

Entrambe ci avevano fatto capire subito di essere vergini e che intendevano restarlo sino all'incontro dell'uomo della loro vita.

Poi avevamo scoperto che Elena era davvero vergine (Di corpo e di spirito) e già manifestava una gelosia morbosa per l'uomo che avrebbe scelto per la vita.

Andrea ne condivideva il carattere geloso anche se nei suoi comportamenti era piuttosto contraddittorio e libertino.

Si erano all'istante "riconosciuti l'uno nell'altra" e si erano fidanzati.

Per contro, io ero stato affascinato dalla figura di Olga, che pur professando le stesse idee dell'amica, mi sembrava meno rigorosa e più disponibile a qualche trasgressione.

Insomma, lei formalmente riservata ma "aperta" mentre io formalmente e coerentemente riservato.

Andrea ed Elena avevano instaurato un magnifico rapporto di amicizia molto stretta ed intima anche se colorato da un amore platonico che li avrebbe portati all'altere dopo anni di forzata astinenza.

Io ed Olga al contrario, quando eravamo soli e lontani da occhi e orecchi indiscreti, ci concedevano alcune libertà assai trasgressive per la sua (e mia!) immagine pubblica.

Era vergine!

Spesso però mi concedeva di leccarle la fica ed in premio dopo il suo orgasmo, me lo succhiava facendosi godere in bocca senza disperdere neanche una goccia della mia "Cremina" come piaceva dire a lei.

Talvolta, anche se più di rado, quando entrambi eravamo al culmine dell'eccitazione, mi permetteva di sodomizzarla e venirle direttamente dentro.

Insomma con me si comportava da vera troietta (Dandomi senza saperlo, lezioni di sesso) pur rispettando i suoi principi e conservandosi integra moralmente ed inviolata nella sua cosa più preziosa.

Naturalmente, io ed Andrea ci raccontavamo delle nostre reciproche esperienze anche dopo che avevamo ufficializzato con le nostre famiglie i rispettivi fidanzamenti.

Andrea naturalmente per la sua stessa indole, non si lasciava scappare le occasioni (Numerose per la verità per via del suo irresistibile fascino)che gli capitavano per dare sfogo alle sue necessità sessuali.

Si scopava persino la nostra prof di latino che, col pretesto di dargli lezioni, lo riceveva a casa quando il marito non c'era.

Per me invece, vi erano solo seghe, qualche pompino, rare inculate e tanta soddisfazione nel raccontare ad Andrea i miei pochi momenti di piacere ed ascoltare le sue numerose avventure.

La sua fidanzata, sempre più innamorate ed all'oscuro di tutto, confidava il suo amore alla mia ragazza la quale la ricambiava con una montagna di menzogne.

Nessuna ragazza mi aveva mai fatto pompini prima di lei e dunque, pur godendone moltissimo, non riuscivo a comprenderne in pieno la "qualità".

Solo quando ne parlavo con Andrea mi sembrava di capire anche se non proprio fino in fondo però!

-Guarda che da come me la descrivi, Olga è una che sa il fatto suo.

Dei pompini come me li descrivi tu, solo una persona esperta li sa fare.. solo una che ha avuto o che ha ancora un buon maestro che le insegna come leccare.. dove leccare.. come muovere la lingua e le mani.. come succhiare e poi, quando e dove indirizzare gli schizzi ingoiando o dirigendo i fiotti nei punti del suo corpo che più la faranno godere.

Altro che vergine!

Olga è una vera pompinara e non una figa di legno come la mia fidanzata.

Olga è una che una volta sposata, avrà bisogno di tanti cazzi e dunque, di un marito che le conceda la libertà di cui ha bisogno.

Abbiamo fatto bene io e te a sceglierle così diverse.

Elena è proprio la moglie che mi ci voleva, fedele e senza grilli per la testa.

Anche perché, se si rivelasse puttana come la tua fidanzata e futura moglie, geloso come sono io, rischierebbe di morire ammazzata da me.

Avevo ascoltato le parole del mio amico come se provenissero da un pulpito: Verità!

Verità assolute che avevano descritto alla perfezione il rapporto che ognuno di noi aveva con la propria fidanzata: Possessivo per lui e aperto e disponibile a tutto per me!

Avevo scoperto in quel momento di essere un potenziale cornuto!

-Perché non ci provi tu?-

Gli avevo detto con la voce tremante e col cazzo duro che spingeva dentro le mie mutande.

-Provarci io.. a fare cosa?!-

Mi aveva risposto:

-A farti fare un pompino per vedere come reagisce lei e dirmi poi, cosa ne pensi!-

-Sei sicuro di quello che mi chiedi?-

-Si!-

La sera del giorno dopo, eravamo tutti e quattro in discoteca.

La sua ragazza non perdeva d'occhio Andrea neanche per un secondo.

La mia invece, nel centro della pista pareva scatenata.

Era cominciato il giro dei balli lenti ed io avevo bisogno di distrarre Elena dal suo ferreo controllo per dare Ad Andrea la possibilità di tentare un approccio con la mia fidanzata.

Avevo invitato lei a ballare con me mentre Andrea aveva fatto lo stesso con la mia ragazza.

Avevo bisogno di prendere tempo, e non avevo trovato di meglio mentre ballavamo, di trattare l'argomento del lavoro alla fine degli studi.

Ovviamente lei era molto sensibile a quel discorso soprattutto nella prospettiva di venire a lavorare nell'azienda della mia famiglia.

Ballavamo distanti noi dall'altra coppia.

-Cos'hai qui?-

Aveva chiesto la mia ragazza sentendo sulla pancia l'erezione di Andrea.

-No.. niente, è una bottiglia di Coca nel caso qualcuno avesse sete!-

Aveva prontamente risposto lui.

-Davvero? E se ad avere sete fossi proprio io avresti problemi col tuo amico?-

-Direi di no!-

Aveva risposto Andrea.

A quel punto la mia ragazza l'aveva presa per mano e non vista dalla sua amica, lo aveva trascinato nel giardino del locale.

segue


scritto il
2023-02-21
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