Scopa la torta
di
Vandal
genere
pissing
PISSING AND PERVERT
(premesso che, certi tipi di racconti li evito per forza di cose, ho deciso di rompere lo schema e provare a fare qualcosa di sgrezzo e volgare. Giusto in tema con la molteplicità ER. Se piace piace, se non piace…)
I
Anton fa esperimenti autoerotici. Nudo, nella vasca da bagno asciutta, si sdraia con la testa appena sotto il rubinetto mentre, culo e gambe sono rivolte sulla parte inclinata. Ha un pene enorme. Se si avvicina riuscirebbe a farsi un auto pompino "Farò peccato?" si chiede lui
Ripassa mentalmente quello che deve fare: pissing. Dice il dizionario: "Attività sessuale che consiste nell'emissione di urina sul corpo o all'interno della bocca del partner allo scopo di suscitare piacere"
Ma farsela fare addosso da un altra non gli andava a genio. Quindi, eccolo lì, a gambe all'aria e il cazzo puntato contro. "Ok" fa lui e si rilassa concentrandosi sull'espulsione urica
Ci mette un po' ma il getto arriva, caldo, colpendolo in pieno viso. Chiude naso e bocca e si lascia inondare. Rimane lì fermo, fino a che non finisce, lascia che le ultime gocce bagnano la pelle del ventre e del petto.
Aveva provato piacere? No, nessuna reazione alcuna. Si alza ed entra in doccia. Lavaggio rapido con shampoo profumato. Si chiede se ha sbagliato qualcosa o, semplicemente, è una pratica che non lo tocca. O forse perché, come dice il dizionario, non se lo è fatto fare da qualcun altro. O perché ha chiuso la bocca?
Decide di aspettare qualche minuto e di riprovare.
Nel frattempo ciabatta fino al PC e lo accende. Si collega subito al suo sito preferito, Erotic & Pervert e cerca un nome Dalia Azzurra
La chat è in standby. Il soggetto in questione è una donna sui cinquant'anni, magnifica nella sua forma atletica, con una quarta di seno e una dalia azzurra ficcata tra le gambe.
Anton ha un moto di rabbia. Come lui ce ne sono decine che richiedono servizi dal vivo in chat ma, si sente comunque geloso di quello spazio. Si illude che Dalia stravede per lui. Si afferra il cazzo e gli tira un paio di ditate. Poi si alza e torna in bagno, stessa posizione di prima. Questa volta apre la bocca. Il liquido caldo gli arriva in bocca e scende in gola. Lo trova aspro e stranamente salato. Pensava meglio. Una sua amica ha detto che, come per lo sperma, il sapore varia a secondo dell'alimentazione che hai. Frutta e verdura sono la soluzione giusta.
Un'altra rapida doccia e poi via. Dovrebbe provare a fare così. Alimentazione sana per una settimana.
Dalia è tornata. Dalla chat, seduta sul letto, con la dalia tra le gambe "Ciao" dice lui
"Anton 88" scrive lei di rimando “Vuoi un privè?”
“Sì, aspetta che pago” dice Anton
L’invito giusto per entrare in chat “Vedo che sei nudo”
“Stavo provando a fare dell’auto erotismo”
“Oh” lei afferra un gioco e se lo piazza nella fica “Che genere di gioco”
“Pissing”
Lei lo guarda incuriosito “Self service?”
“Volevo provare cosa si provava”
“Eh?”
“Non mi soddisfa”
“Perché lo fai su di te. Dovresti trovarti una ragazza un po’ maialina e provare con lei”
“Eh, fosse semplice”
“Un bel ragazzo come te”
“Mi piacerebbe farlo con te”
Lei ride “Ragazzo, lo sai che non è possibile”
“Perché non vuoi tu o perché te lo impediscono?”
“Tu dove abiti?” chiede lei
“Milano, periferia Nord”
“Ma tu guarda”
“Cosa?”
“Anche io sono della periferia Nord”
“Cosa vedi dalla tua finestra?”
“Il campanile della chiesa di Santa Maria della Neve”
“Cazzo, anche io”
“Sono coincidenze vere?” chiede lei
“L’orologio ha il quadrante azzurro e segna le 4 del pomeriggio”
“MM” fa lei
“Siamo vicini quindi, puoi venire da me e sperimentare”
“Oh mio caro. Io non sperimento, faccio”
“Allora facciamolo”
“Calma tigre. Io ho i miei spazi” ride “Poi, che vorresti fare? Venire a casa mia? Fare sesso? Pissing?”
“Qualsiasi cosa faccia smettere di farmi prudere il cazzo”
“Ci sono delle pomate” lei ride
“Fanculo” si arrabbia lui
“Scusa, ho un cliente che mi sta richiedendo”
IN PRIVE’ “Eh, ma cazzo” se lo afferra e comincia a smanettarsi frenetico. Non smette fino a che non viene. Lascia che il liquido denso gli coli tra le mani. Poi, d’impulso, lo lecca e digrigna i denti. E’ la prima volta che assaggia lo sperma, il suo sperma. “Cazzo se è amaro”
Cambiare alimentazione. Ci prova. Durante tutta la settimana, segue una dieta a base di frutta e verdura, con poca carne e pesce.
Ogni tot giorni prova ad assaggiarlo. Dalia Azzurra ride per quei tentativi che lui fa’.
Dieci giorni dopo di inizio di quella dieta, sente suonare il campanello. Si sta smanettando di brutto in bagna, a testa in giù, pronto a ricevere il tanto agognato sperma dolce “Ma che cazzo” esce dalla vasca. Neanche una goccia, le palle che fremono. Afferra l’accappatoio e va’ alla porta “Chi è?”
“Una dalia per te”
Lui aggrotta le sopracciglia, apre di uno spiraglio. Gli viene un colpo: lei è lì, sorridente, di fronte a lui “Allora? Come va’ il processo di dolcificazione?” chiede Dalia Azzurra
Bella anche dal vivo “Come mi hai trovato?”
“Intuito femminile” ride “Ti ho portato un pensierino” l’appoggia sul tavolo, apre la confezione: una torta meringata alla panna e cioccolato bianco. Lei è vestita come una saint honore: nera, con larghe fasce che le coprono fianchi e tette ed inguine, piena di nastrini. Sembra un grosso pacco regalo. E forse lo è. Lei lo fissa in accappatoio corrugando la fronte “Scommetto che eri in bagno a farti un segone”
“Ehm, sì”
“Ottimo” si tocca un paio di nastri del suo vestito e, per incanto, finisce tutto a terra. Magnificamente nuda davanti a lui. Il cazzo gli esce dall’accappatoio “Beh, direi che è notevole” dice lei avvicinandoglisi e togliendogli la cintura “Sullo schermo non dava l’idea. Scommetto che riesci a farti i pompini da solo”
“Non ci ho mai provato” ammette lui
“Ma con il pissing..”
“Sì”
Lei sorride e indica la torta “Scopala”
Lui aggrotta le sopracciglia “Come?”
“Scopati la meringata”
Strana richiesta ma, si avvicina alla meringata e, dopo un attimo di esitazione, infila il cazzo dentro di essa. E comincia a scoparsela sotto lo sguardo divertito di lei “Vienici dentro, mi raccomando” dice lei avvicinandosi e solleticandogli i testicoli “Dacci dentro, ragazzo”
E la torta si muove e si rompe. Alla fine lui viene dentro di essa e lascia che si scarichi per bene. Poi, lei lo sposta e l’osserva così lordo di crema, panna e pezzi di meringa. Si lecca le labbra e si abbassa a succhiarglielo. Meringa e sperma. Succhia avidamente fino all’ultima goccia zuccherosa “Direi che ci siamo” poi afferra la meringa stuprata e ne mangia qualche pezzo “Fammi vedere come fai”
“Come fai cosa?”
“Assaggiare il tuo nettare”
Lui le mostra la vasca da bagno e la posizione che assume. Si mette a testa in giù, con il corpo a formare una C, il sesso che gli oscilla a pochi centimetri dalla faccia. Lei, le braccia e il mento appoggiati al bordo della vasca, lo osserva divertito. Il primo getto, un piccolo spruzzo, lo colpisce sulla faccia. Lui dischiude le labbra e lascia che il resto si accolga. Lei si abbassa e ne sugge un po’, la bocca a sfiorare le labbra d lui. Una cosa strana, come un doppio pompino.
Poi lei si alza, lo saluta con un bacio sulla guancia “Alla prossima, mio piccolo pervertito”
“Aspetta” Lei si ferma sulla soglia della porta e lo osserva “Io.. Io vorrei.. Alla prossima.. Vorrei fare sesso con te”
Lei si stringe nelle spalle “Vedremo” fa vaga E lo lascia lì, gocciolante e felice
=FINE=
(premesso che, certi tipi di racconti li evito per forza di cose, ho deciso di rompere lo schema e provare a fare qualcosa di sgrezzo e volgare. Giusto in tema con la molteplicità ER. Se piace piace, se non piace…)
I
Anton fa esperimenti autoerotici. Nudo, nella vasca da bagno asciutta, si sdraia con la testa appena sotto il rubinetto mentre, culo e gambe sono rivolte sulla parte inclinata. Ha un pene enorme. Se si avvicina riuscirebbe a farsi un auto pompino "Farò peccato?" si chiede lui
Ripassa mentalmente quello che deve fare: pissing. Dice il dizionario: "Attività sessuale che consiste nell'emissione di urina sul corpo o all'interno della bocca del partner allo scopo di suscitare piacere"
Ma farsela fare addosso da un altra non gli andava a genio. Quindi, eccolo lì, a gambe all'aria e il cazzo puntato contro. "Ok" fa lui e si rilassa concentrandosi sull'espulsione urica
Ci mette un po' ma il getto arriva, caldo, colpendolo in pieno viso. Chiude naso e bocca e si lascia inondare. Rimane lì fermo, fino a che non finisce, lascia che le ultime gocce bagnano la pelle del ventre e del petto.
Aveva provato piacere? No, nessuna reazione alcuna. Si alza ed entra in doccia. Lavaggio rapido con shampoo profumato. Si chiede se ha sbagliato qualcosa o, semplicemente, è una pratica che non lo tocca. O forse perché, come dice il dizionario, non se lo è fatto fare da qualcun altro. O perché ha chiuso la bocca?
Decide di aspettare qualche minuto e di riprovare.
Nel frattempo ciabatta fino al PC e lo accende. Si collega subito al suo sito preferito, Erotic & Pervert e cerca un nome Dalia Azzurra
La chat è in standby. Il soggetto in questione è una donna sui cinquant'anni, magnifica nella sua forma atletica, con una quarta di seno e una dalia azzurra ficcata tra le gambe.
Anton ha un moto di rabbia. Come lui ce ne sono decine che richiedono servizi dal vivo in chat ma, si sente comunque geloso di quello spazio. Si illude che Dalia stravede per lui. Si afferra il cazzo e gli tira un paio di ditate. Poi si alza e torna in bagno, stessa posizione di prima. Questa volta apre la bocca. Il liquido caldo gli arriva in bocca e scende in gola. Lo trova aspro e stranamente salato. Pensava meglio. Una sua amica ha detto che, come per lo sperma, il sapore varia a secondo dell'alimentazione che hai. Frutta e verdura sono la soluzione giusta.
Un'altra rapida doccia e poi via. Dovrebbe provare a fare così. Alimentazione sana per una settimana.
Dalia è tornata. Dalla chat, seduta sul letto, con la dalia tra le gambe "Ciao" dice lui
"Anton 88" scrive lei di rimando “Vuoi un privè?”
“Sì, aspetta che pago” dice Anton
L’invito giusto per entrare in chat “Vedo che sei nudo”
“Stavo provando a fare dell’auto erotismo”
“Oh” lei afferra un gioco e se lo piazza nella fica “Che genere di gioco”
“Pissing”
Lei lo guarda incuriosito “Self service?”
“Volevo provare cosa si provava”
“Eh?”
“Non mi soddisfa”
“Perché lo fai su di te. Dovresti trovarti una ragazza un po’ maialina e provare con lei”
“Eh, fosse semplice”
“Un bel ragazzo come te”
“Mi piacerebbe farlo con te”
Lei ride “Ragazzo, lo sai che non è possibile”
“Perché non vuoi tu o perché te lo impediscono?”
“Tu dove abiti?” chiede lei
“Milano, periferia Nord”
“Ma tu guarda”
“Cosa?”
“Anche io sono della periferia Nord”
“Cosa vedi dalla tua finestra?”
“Il campanile della chiesa di Santa Maria della Neve”
“Cazzo, anche io”
“Sono coincidenze vere?” chiede lei
“L’orologio ha il quadrante azzurro e segna le 4 del pomeriggio”
“MM” fa lei
“Siamo vicini quindi, puoi venire da me e sperimentare”
“Oh mio caro. Io non sperimento, faccio”
“Allora facciamolo”
“Calma tigre. Io ho i miei spazi” ride “Poi, che vorresti fare? Venire a casa mia? Fare sesso? Pissing?”
“Qualsiasi cosa faccia smettere di farmi prudere il cazzo”
“Ci sono delle pomate” lei ride
“Fanculo” si arrabbia lui
“Scusa, ho un cliente che mi sta richiedendo”
IN PRIVE’ “Eh, ma cazzo” se lo afferra e comincia a smanettarsi frenetico. Non smette fino a che non viene. Lascia che il liquido denso gli coli tra le mani. Poi, d’impulso, lo lecca e digrigna i denti. E’ la prima volta che assaggia lo sperma, il suo sperma. “Cazzo se è amaro”
Cambiare alimentazione. Ci prova. Durante tutta la settimana, segue una dieta a base di frutta e verdura, con poca carne e pesce.
Ogni tot giorni prova ad assaggiarlo. Dalia Azzurra ride per quei tentativi che lui fa’.
Dieci giorni dopo di inizio di quella dieta, sente suonare il campanello. Si sta smanettando di brutto in bagna, a testa in giù, pronto a ricevere il tanto agognato sperma dolce “Ma che cazzo” esce dalla vasca. Neanche una goccia, le palle che fremono. Afferra l’accappatoio e va’ alla porta “Chi è?”
“Una dalia per te”
Lui aggrotta le sopracciglia, apre di uno spiraglio. Gli viene un colpo: lei è lì, sorridente, di fronte a lui “Allora? Come va’ il processo di dolcificazione?” chiede Dalia Azzurra
Bella anche dal vivo “Come mi hai trovato?”
“Intuito femminile” ride “Ti ho portato un pensierino” l’appoggia sul tavolo, apre la confezione: una torta meringata alla panna e cioccolato bianco. Lei è vestita come una saint honore: nera, con larghe fasce che le coprono fianchi e tette ed inguine, piena di nastrini. Sembra un grosso pacco regalo. E forse lo è. Lei lo fissa in accappatoio corrugando la fronte “Scommetto che eri in bagno a farti un segone”
“Ehm, sì”
“Ottimo” si tocca un paio di nastri del suo vestito e, per incanto, finisce tutto a terra. Magnificamente nuda davanti a lui. Il cazzo gli esce dall’accappatoio “Beh, direi che è notevole” dice lei avvicinandoglisi e togliendogli la cintura “Sullo schermo non dava l’idea. Scommetto che riesci a farti i pompini da solo”
“Non ci ho mai provato” ammette lui
“Ma con il pissing..”
“Sì”
Lei sorride e indica la torta “Scopala”
Lui aggrotta le sopracciglia “Come?”
“Scopati la meringata”
Strana richiesta ma, si avvicina alla meringata e, dopo un attimo di esitazione, infila il cazzo dentro di essa. E comincia a scoparsela sotto lo sguardo divertito di lei “Vienici dentro, mi raccomando” dice lei avvicinandosi e solleticandogli i testicoli “Dacci dentro, ragazzo”
E la torta si muove e si rompe. Alla fine lui viene dentro di essa e lascia che si scarichi per bene. Poi, lei lo sposta e l’osserva così lordo di crema, panna e pezzi di meringa. Si lecca le labbra e si abbassa a succhiarglielo. Meringa e sperma. Succhia avidamente fino all’ultima goccia zuccherosa “Direi che ci siamo” poi afferra la meringa stuprata e ne mangia qualche pezzo “Fammi vedere come fai”
“Come fai cosa?”
“Assaggiare il tuo nettare”
Lui le mostra la vasca da bagno e la posizione che assume. Si mette a testa in giù, con il corpo a formare una C, il sesso che gli oscilla a pochi centimetri dalla faccia. Lei, le braccia e il mento appoggiati al bordo della vasca, lo osserva divertito. Il primo getto, un piccolo spruzzo, lo colpisce sulla faccia. Lui dischiude le labbra e lascia che il resto si accolga. Lei si abbassa e ne sugge un po’, la bocca a sfiorare le labbra d lui. Una cosa strana, come un doppio pompino.
Poi lei si alza, lo saluta con un bacio sulla guancia “Alla prossima, mio piccolo pervertito”
“Aspetta” Lei si ferma sulla soglia della porta e lo osserva “Io.. Io vorrei.. Alla prossima.. Vorrei fare sesso con te”
Lei si stringe nelle spalle “Vedremo” fa vaga E lo lascia lì, gocciolante e felice
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