L'infido sacerdote

di
genere
etero

L’infido sacerdote (racconto di fantasia)
Il contee la contessa erano gli ultimi nobili di una vecchia e gloriosa casata, lui 40 anni e lei 30.
Lei proveniva da una altra nobile casata decaduta e il matrimonio con il conte rappresentava il modo migliore per risollevarsi dalle ultime “disgrazie”.
Lei era una bella donna, longilinea, non metteva mai in mostra il suo bel corpo. Timorata di Dio, tutta casa e chiesa vestiva sempre con abiti lunghi, tendenti allo scuro.
Aveva una pelle molto delicata e non sopportava né collant né autoreggenti, solo reggicalze. Le calze le portava anche in estate nonostante il caldo, Aveva il problema della mutandine, non le sopportava con l’elastico stretto e così doveva far allentare l’elastico, ma spesso poi capitava che l’elastico cedeva e le mutandine andavano giù, ma venivano fermate dal reggicalze che per questo portava anche in estate. Quando capitava questo scabroso inconveniente, correva al gabinetto, se era fuori casa entrava in un bar, se le toglieva e così andava poi in giro senza mutandine...non si sentiva a suo agio , ma c’era poco da fare. Nel piccolo paese avevano capito che quando era in strada e correva al WC di un bar...aveva questo problema.
Molto apprezzato era il suo culo dai paesani, nonostante vestisse in modo così morigerato quello non poteva nasconderlo, come non poteva non sculettare, la natura è natura,….tutti gli occhi dei maschi le erano addosso quando passeggiava per il paese …..sognando……..
Il problema più grosso era quello che con il conte non poteva avere figli la colpa era del conte, addottarne uno, la coppia non se la sentiva , bisogna trovarne uno appena nato, le pratiche di adozione erano lunghe e difficoltose oltre che alquanto farraginose.
La contessa decise di andare dal parroco del paese, lei era una donna molto devota, ma anche molto ingenua. In confessione la giovane nobildonna disse “ Padre vorremmo un bambino, ma il conte, sentendo i medici, non può mettermi incinta...hanno parlato in termini tecnici e io non ho capito bene perché il conte può fare l’amore , ma mai mettere incinta una donna”
L’infido prete colse la palla al balzo e replicò “Cara contessa qualcuno si dovrebbe sostituire a suo marito nell’atto….non è peccato in questo caso. L’adozione la sconsiglio, è una pratica lunga e complicata amministrativamente parlando, mentre un atto carnale , tenuto in gran segreto, risolverebbe la questione. Ma come trovare l’uomo...eccolo qua, il sottoscritto, non sarebbe un peccato perché ha come scopo di dare la vita a un uovo essere, garantendo una discendenza sana e devota al Signore e poi sono un prete che sta qui proprio per aiutare in caso di difficoltà, naturalmente meglio non far sapere nulla a suo marito, così potrebbe prenderla come una specie di miracolo” L’infido prete sapeva come circuire la ingenua nobildonna.
Così il prete e la contessa divennero amanti, in 10 anni le fece fare 3 figli maschi, la fece godere a letto , cosa che il conte non riusciva mai a fare e le insegnò anche a fare pompini e a come prenderlo nel culo
Dopo 10 anni l’infido sacerdote fu trasferito in un altro luogo dove ne divenne il Vescovo, stava facendo carriera il diabolico sacerdote. La partenza del parroco rese molto triste la contessa che lo salutò una sera con una ultima grande scopata unita da pompino e inculata.
Un giorno il conte guardando sua moglie e i tre maschietti le disse” hai visto i medici dicevano che non potevo avere figli , ma la Provvidenza ci ha pensato “, la contessa gli rispose con un sorriso, mentre pensava a quelle belle scopate col parroco ormai appartenenti ai ricordi.
scritto il
2023-05-23
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