Finalmente noi - Capitolo 1

di
genere
etero

Finalmente è arrivato il momento. Dopo 4 anni a scriverci e inseguirci, stamattina ci incontreremo.
Faccio mente locale: "ho preparato tutto? Preservativi, presi. Ferie, prese. Cambio, preso. Motel, prenotato". E fatta questo ultimo check, il pensiero va alla stanza scelta: un cielo stellato illumina il soffitto.
Esco di casa, salgo in macchina e mi dirigo verso il luogo del nostro appuntamento: un anonimo parcheggio di un supermercato, d'altronde gli incontri clandestini necessitano di un po' di privacy e di luoghi dove non si è riconoscibili.
Arrivo nel luogo dell'appartamento in anticipo, come mio solito, parcheggio e spengo la mia auto. Lei arriverà tra poco più di un quarto d'ora.
Mi rilasso al cellulare, quando sento una macchina che sta parcheggiando, alzo gli occhi e ti vedo e un sorriso illumina il tuo viso. Spegni la tua auto e recuparata la tua borsa, scendi. Intanto io faccio lo stesso, venendo verso la tua auto. Scendi, ci salutiamo e ci guardiamo: indossi una camicia bianca e una gonna nera molto sexy, delle calze nere (che poco dopo scoprirò essere delle autoreggenti) e ai piedi un paio di scarpe con tacco 10, per colmare, almeno un pochino, i 30cm che abbiamo di differenza.
Poi un bacio: non casto, ma appassionato; non ti aspettavi fossi subito così intraprendente, ma subito ti sciogli e le nostre lingue si intrecciano. Dopodiché saliamo sulla mia auto e ci avviamo verso la nostra alcova temporanea.
Durante il viaggio, finalmente parliamo di persona e ti guardo: mi perdo nei tuoi occhi marroni e nel tuo sorriso. Poi il mio sguardo scende e si posa nell'incavo dei tuoi seni, a occhio una bella quarta piena, hai la camicetta leggermente slacciata e si intravede il reggiseno rosso in pizzo.
Nelle chiacchiere, non perdi occasione di sfiorarmi la mano poggiata sul cambio e ogni tanto, mi sfiori anche sui pantaloni e il mio amichetto reagisce alle tue avances.
Nei momenti disponibili, ti tocco la coscia e la mano sale fino a scoprire le tue autoreggenti.
Arriviamo finalmente al motel, ci facciamo dare le chiavi e prendiamo possesso della stanza, che ci accoglie con quel bellissimo soffitto stellato. Chiusa la porta, mi salti addosso e iniziamo a limonare. Sento il tuo profumo, non sei più solo un'entità conosciuta su un social, e continuo a baciarti, iniziando anche a passare la mia lingua sul tuo collo e sui tuoi lobi, sussurrandoti quanta voglia avevo di te. Voglia che inizi a sentire, slacciandomi i pantaloni, intanto da sopra la camicetta slaccio il tuo reggiseno e tu "wow, che bravo" e subito dopo mi stupisci: estrai un foulard e mi dici "rilassati, che adesso ci penso io" e subito dopo mi bendi. Da bendato, cerco di slacciare anche la tua camicetta, ma faccio fatica. Mi fai quindi sedere sulla sedia dietro di me mi spogli nudo: sono completamente alla tua mercé; sono riuscito a sbottonarti la camicetta, mentre i pantaloni sento che li hai tolti tu, dopo avermi detto "cosa faccio con i tacchi?" E io "rimettili. Ti voglio con quelli".
Dopodiché mi baci e con la bocca inizi a scendere: prima il collo, poi i capezzoli che lecchi e mordicchi per aumentare la mia eccitazione che è già altissima. E infine arrivi al mio cazzo, che è già duro per te. Finisci di scappellarlo e poi lo ingoi in un colpo solo, lasciandomi estasiato: mai nessuna finora lo aveva mai fatto. Poi lo sfili, lo lecchi tutto e poi te lo rimetti in bocca, arrivando col naso al mio stomaco, intanto lecco le dita della tua mano sinistra, mentre con la destra ti occupi dei miei testicoli.
Le mie mani ora toccano i tuoi seni finalmente scoperti, con le dita stimolo i tuoi grandi capezzoli e ti invito a mettere il mio cazzo sempre più duro tra le tue tette. Invito che tu raccogli rapidamente ed ecco che finalmente il mio cazzo duro come non mai si trova in mezzo. Alterni la spagnola con delle lunghe leccate e ingoi. Questo trattamento, unito alla grande voglia che ho di te mi fanno capitolare presto e tu ingoi tutto il mio seme fino all'ultima goccia e continui a leccarlo e a succhiarlo fino a che non è non è pulito e molle.
Posso quindi finalmente sfilarmi foulard e ammirarti con indosso solamente le mutandine le autoreggenti e i tacchi. La visione che mi si para davanti è una ragazza vogliosa e molto sexy soprattutto con qualche chiletto in più sui fianchi, che mi fa eccitare. Mi alzo e posso guardarti tutta: hai un gran bel seno e un culetto tutto da mordere.
Mi guardi e mi dici "era da molto che non ingoiavo, ma era buonissima e abbondante! Non finivi più". Io ti bacio e posso sentire il mio sapore, mischiato a te e ti porto verso il letto, dove ti stendo e mi fermo ad ammirarti.
Salgo gattonando sul letto e riprendo a baciarti, mentre le mie mani vagano sul tuo corpo caldo. Poi inizio a spostare la mia bocca: ti mordicchio i lobi e successivamente passo al tuo collo, dove alterno leccate a baci e piccoli morsi, aumentando la tua eccitazione. Scendo sui seni, dove posso finalmente ammirare da vicino la tua quarta piena sormontata da dei capezzoloni già appuntiti e che non aspettano altro che essere leccati e morsi, cosa che inizio a fare. Passo da un seno all'altro, alternando la lingua alle dita. Mi soffermo anche nell'incavo dei seni e poi con la lingua fuori, scendo leccandoti fino all'ombelico e oltrepassandolo, avvicinandomi alla fonte dell'eterna giovinezza.
Con la coda dell'occhio, vedo il tuo tatuaggio in greco sull'avambraccio. Stacco la mia lingua dalla tua pancia e mi avvicino al tuo avambraccio e inizio a dargli dei baci e delle leccate, mentre con le mani, torturo il tuo seno.
Dopodiché mi stacco e torno verso la tua vagina, ma la aggiro e con la lingua arrivo fino alla tua caviglia sinistra e poi torno indietro e riservo lo stesso trattamento alla gamba destra; il tutto sempre senza toccare la tua vagina, che già profuma di voglia. "Dai leccamela, non lasciarla sola" " te l'ho detto che dovevi desiderarlo. Credo che ci siamo quasi". Poso il mio naso sulle tue mutandine e dal tessuto sento il tuo fantastico afrore. Sei già umida, proprio come piace a me. Inizio così da sopra il tessuto a mordicchiarti e toccarti, ma ben presto anche la mia voglia di vederla, prende il sopravvento e ti faccio togliere le mutandine, che prima di accantonare, annuso in tutto il loro profumo di te.
Finalmente sei tutta per me, ma proprio tutta. Mi avvicino alla tua vagina e la bacio. Dei piccoli bacini su tutta la tua vagina. Liscia, nessun pelo, umida e profumata. Poi inizio a far uscire la lingua e inizio a leccarla. Dal monte di venere fino al buchino posteriore. Inizia a far capolino il clitoridez che avido inizio a leccare e mordicchiare un pochino. Una delle mie mani, che avevo lasciato a torturare i tuoi capezzoloni, scende per iniziare a occuparsi della tua vagina. Un dito inizia a farsi strada tra le tue labbra, mentre la lingua prosegue avida ad abbeverarsi alla tua fonte. Intanto sento i tuoi gemiti aumentare e la tua vagina inumidirsi sempre più. Adesso anche un secondo dito si fa largo dentro di te e con l'altra mano, mi avvicino al tuo buchino posteriore, che lecco alternativamente alla tua vagina. Mi implori di continuare e di lì a poco, sento i tuoi gemiti crescere e gridare il tuo godimento, mentre io bevo tutto il tuo succo.
Dopo essere venuta, mi avvicino alla sua bocca e ci baciamo. Un bacio appassionato, i nostri sapori sono nelle nostre bocche, sulle nostre labbra. Intanto che ci baciamo le nostre mani vanno sui nostri sessi, mi guardi mi dici "scopami. Non ce la faccio più ad aspettare".
Mi alzo, vado vicino al comodino e prendo un preservativo. Lo tolgo dalla confezione e lo indosso. Mi avvicino e tu mi aspetti stesa a gambe aperte. Struscio la mia cappella sul tuo clitoride, facendoti aumentare la voglia "smettila e scopami!"
Allora prendo il mio cazzo e finalmente ti penetro. Inizio a infilare la cappella e piano piano, cm dopo cm, lo metto dentro tutto, godendomi il caldo della tua vagina. È una sensazione paradisiaca, finalmente dopo 4 anni siamo una cosa sola. Il tempo è fermo.
Una volta che sono dentro tutto, inizio a fare avanti e indietro e intanto le mie mani stanno tra le tue tettone e il tuo culetto.
"Scopami! Dai, sì com'è duro!" "Sì, sì. Ti voglio". Intanto continuo a penetrarti, aumentando il ritmo della penetrazione. Ti bagni ancora di più e le mie palle iniziano a fare "ciac, ciac" ogni volta che colpiscono la tua vagina. Un autentico spettacolo. Mi inciti a scoparti sempre più, ma ormai sono quasi al limite. Cerco di trattenermi il più possibile, ma poco dopo capitolo e vengo, riempiendo il preservativo.
Esco da te e rimaniamo abbracciati a letto, baciandoci appassionatamente, mentre il mio pisello si sgonfia e il preservativo si sfila, sporcandoci tutti.
scritto il
2023-06-14
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