Finalmente noi - Capitolo 7
di
Marubino_15
genere
etero
Dopo aver cenato e fatto 4 chiacchiere, ti alzi dal tavolo e ti avvicini, prendi le mie mani e mi inviti ad alzarmi e seguirti.
Arriviamo alla tua stanza e mi fai sedere sul tuo lettino e poi ti metti a cavalcioni su di me. Riprendiamo da dove eravamo rimasti: le nostre lingue avvinghiate. Sfilo il tuo vestito e ti ritrovo nuda e calda, mentre tu togli la mia polo e successivamente togliamo anche i miei pantaloni, così anch'io mi ritrovo nudo.
Ci stendiamo a letto e proseguiamo a limonare. Le nostre mani invece palpeggiano i nostri corpi, non ci lasciamo andare: avvinghio le tue chiappe e insinuo un dito nel solco delle tue natiche e vicino al tuo buchino. Tu invece inizi a masturbarmi, lo senti crescere nelle tue mani, fino a diventare duro come il marmo.
Decido di farti stendere sulla pancia e mi stendo su di te, con il mio cazzo insinuato nelle tue natiche. Inizio a baciarti dietro le orecchie, sussurrandoti quanta voglia ho di farlo di nuovo. Scendo con la lingua fino al tuo buco del culo e inizio a leccarlo a fondo, inserendo anche un dito. Ogni tanto mordicchio le tue chiappe, mentre con l'altra mano, titillo il tuo clitoride gonfio e caldo. I tuoi gemiti sono strozzati dal cuscino, mentre i tuoi umori riempiono la stanza. Con la lingua scendo anche alla tua vagina, portando i tuoi umori sul tuo buchino e continuando con il mio dito dentro di te, mentre i tuoi gemiti ormai non sono più soffocati dal cuscino, l'hai spostato e gridi tutto il tuo piacere.
Hai voglia di succhiarmelo e me lo dici. Allora mi sollevo e mi stendo al tuo posto. Ti siedi su di me e limoniamo.
Poi inizi a scendere, lecchi il mio collo e poi passi ai miei capezzoli che lecchi e mordicchi, mentre le tue mani sono sul mio cazzo, sempre duro per te. Scendi e ti avvicini al mio scettro, duro per te. Appoggi le tue labbra e subito lo ingoi fino alla radice, guardandomi negli occhi. Poi risali leccandomelo tutto e rimani sulla mia cappella, succhiandomela tutta, mentre con un dito, ti avvicini al mio ano e con l'altra mano ti occupi delle mie palle. Scendi di nuovo con la tua lingua leccando tutta la mia asta e scendendo poi sui miei testicoli, leccandoli e succhiandoli uno alla volta e scendendo verso il mio ano. I miei gemiti aumentano ogni volta che ti avvicini con la lingua. Senti che mi piace e allora continui a farmi godere. La voglia di rifarlo è a livelli altissimi e te lo dico. Prendi il preservativo dal comodino, lo scarti e dopo averlo poggiato sulla mia cappella, me lo indossi con la bocca, arrivando fino alla radice del mio cazzo, ormai duro all'inverosimile.
Ti sollevi e afferrato lo punti alla tua vagina bollente e scendi piano piano. Vuoi godere tutti i cm della mia asta e non ti fermi fino a che non è entrato fino alla radice. Prendi la mia mano sinistra e te la metti sul seno, mentre l'altra la porti sulle tue chiappe. Poi inizi a fare su e giù sulla mia asta: sali pianissimo, tenendo sempre dentro di te la mia cappella e poi scendi velocemente. I nostri gemiti crescono di tono ogni volta che risali. La mia mano sul tuo culetto ti schiaffeggia e un dito si avvicina al tuo ano, mentre l'altra mano stringe forte il tuo seno.
Continui così aumentando sempre più il tuo ritmo e di conseguenza i nostri gemiti sono sempre più forti.
Il mio dito continua a farsi strada nel tuo culetto, mentre le tue mani sono una sul tuo clitoride, mentre con l'altra stringi le mie palle che sbattono ad ogni saliscendi.
L'atmosfera è caldissima, urliamo la nostra voglia, l'odore di sesso riempie la stanza e i tuoi umori colano copiosi su di me e io li uso per entrare sempre più con le mia dita nel tuo culetto: ormai sono diventate quasi 2 e vedo che questa cosa ti fa eccitare tantissimo.
A un certo punto ti fermi con il cazzo impalato fino alla radice e mi guardi vogliosa, poi ti sollevi, lo fai uscire e lo prendi in mano e te lo punti nel buchino posteriore: la mia eccitazione aumenta ancora di più, il mio cazzo se possibile diventa ancora più duro. Sento la cappella che inizia a forzare le pareti del tuo ano, già un pochino dilatate dalle mie dita. Scendi con molta calma, vuoi assaporare il momento e soprattutto non sentire dolore. Più scendi e più sento il mio cazzo stretto tra le tue pareti, è una sensazione paradisiaca. Sognavo questo momento fin dalla prima volta che ci siamo incontrati. Continui la tua discesa fino a che non arrivi fino alla radice e ti fermi; vuoi abituarti al corpo estraneo dentro di te e io assecondo la tua volontà, torturandoti le tettone, con quei capezzoli irti. Iniziamo quindi una danza sessuale, i nostri corpi sono un tutt'uno, con una mano ti masturbi, mentre con l'altra ti tieni poggiata al mio ginocchio, mentre io accompagno, godendomi il momento, la tua danza. Se abitassi vicino a qualcuno, credo che in questo momento, chiamerebbero i carabinieri, ma siamo isolati e possiamo liberamente urlare il nostro godimento. Mi hai donato la mia prima volta ed è fantastico, il mio cazzo duro si muove nel tuo culetto stretto, godendo ogni leggera spinta e sperando che questo momento non finisca mai.
La tua vagina continua a colare umori, sono in un lago, mentre i tuoi gemiti mi fanno capire che stai godendo tantissimo. Le tue tette sono rosse, con tutte le strizzate che gli ho dato, la tua chiappa destra ha i segni delle mie sculacciate. È stata una danza erotica irripetibile.
Sto ormai quasi per venire, voglio cercare di controllare per scoparti ancora un po', ma non credo di farcela. Senti il mio cazzo che si ingrossa per l'eiaculazione, seguito da un mio "sto venendo!!! Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!" e mi lascio andare ad un orgasmo liberatorio, il più bello mai avuto e anche tu godi e urli tutto il tuo piacere.
Ti sollevi facendo uscire il mio cazzo e ti stendi su di me. Siamo sudati e impregnati dei nostri umori. Siamo un unico corpo caldo e voglioso. Avvicini la tua bocca alla mia e ci baciamo, un bacio lungo e profondo, le nostre lingue sono intrecciate. Ti stendi al mio fianco e ci assopiamo, felici e rilassati.
Arriviamo alla tua stanza e mi fai sedere sul tuo lettino e poi ti metti a cavalcioni su di me. Riprendiamo da dove eravamo rimasti: le nostre lingue avvinghiate. Sfilo il tuo vestito e ti ritrovo nuda e calda, mentre tu togli la mia polo e successivamente togliamo anche i miei pantaloni, così anch'io mi ritrovo nudo.
Ci stendiamo a letto e proseguiamo a limonare. Le nostre mani invece palpeggiano i nostri corpi, non ci lasciamo andare: avvinghio le tue chiappe e insinuo un dito nel solco delle tue natiche e vicino al tuo buchino. Tu invece inizi a masturbarmi, lo senti crescere nelle tue mani, fino a diventare duro come il marmo.
Decido di farti stendere sulla pancia e mi stendo su di te, con il mio cazzo insinuato nelle tue natiche. Inizio a baciarti dietro le orecchie, sussurrandoti quanta voglia ho di farlo di nuovo. Scendo con la lingua fino al tuo buco del culo e inizio a leccarlo a fondo, inserendo anche un dito. Ogni tanto mordicchio le tue chiappe, mentre con l'altra mano, titillo il tuo clitoride gonfio e caldo. I tuoi gemiti sono strozzati dal cuscino, mentre i tuoi umori riempiono la stanza. Con la lingua scendo anche alla tua vagina, portando i tuoi umori sul tuo buchino e continuando con il mio dito dentro di te, mentre i tuoi gemiti ormai non sono più soffocati dal cuscino, l'hai spostato e gridi tutto il tuo piacere.
Hai voglia di succhiarmelo e me lo dici. Allora mi sollevo e mi stendo al tuo posto. Ti siedi su di me e limoniamo.
Poi inizi a scendere, lecchi il mio collo e poi passi ai miei capezzoli che lecchi e mordicchi, mentre le tue mani sono sul mio cazzo, sempre duro per te. Scendi e ti avvicini al mio scettro, duro per te. Appoggi le tue labbra e subito lo ingoi fino alla radice, guardandomi negli occhi. Poi risali leccandomelo tutto e rimani sulla mia cappella, succhiandomela tutta, mentre con un dito, ti avvicini al mio ano e con l'altra mano ti occupi delle mie palle. Scendi di nuovo con la tua lingua leccando tutta la mia asta e scendendo poi sui miei testicoli, leccandoli e succhiandoli uno alla volta e scendendo verso il mio ano. I miei gemiti aumentano ogni volta che ti avvicini con la lingua. Senti che mi piace e allora continui a farmi godere. La voglia di rifarlo è a livelli altissimi e te lo dico. Prendi il preservativo dal comodino, lo scarti e dopo averlo poggiato sulla mia cappella, me lo indossi con la bocca, arrivando fino alla radice del mio cazzo, ormai duro all'inverosimile.
Ti sollevi e afferrato lo punti alla tua vagina bollente e scendi piano piano. Vuoi godere tutti i cm della mia asta e non ti fermi fino a che non è entrato fino alla radice. Prendi la mia mano sinistra e te la metti sul seno, mentre l'altra la porti sulle tue chiappe. Poi inizi a fare su e giù sulla mia asta: sali pianissimo, tenendo sempre dentro di te la mia cappella e poi scendi velocemente. I nostri gemiti crescono di tono ogni volta che risali. La mia mano sul tuo culetto ti schiaffeggia e un dito si avvicina al tuo ano, mentre l'altra mano stringe forte il tuo seno.
Continui così aumentando sempre più il tuo ritmo e di conseguenza i nostri gemiti sono sempre più forti.
Il mio dito continua a farsi strada nel tuo culetto, mentre le tue mani sono una sul tuo clitoride, mentre con l'altra stringi le mie palle che sbattono ad ogni saliscendi.
L'atmosfera è caldissima, urliamo la nostra voglia, l'odore di sesso riempie la stanza e i tuoi umori colano copiosi su di me e io li uso per entrare sempre più con le mia dita nel tuo culetto: ormai sono diventate quasi 2 e vedo che questa cosa ti fa eccitare tantissimo.
A un certo punto ti fermi con il cazzo impalato fino alla radice e mi guardi vogliosa, poi ti sollevi, lo fai uscire e lo prendi in mano e te lo punti nel buchino posteriore: la mia eccitazione aumenta ancora di più, il mio cazzo se possibile diventa ancora più duro. Sento la cappella che inizia a forzare le pareti del tuo ano, già un pochino dilatate dalle mie dita. Scendi con molta calma, vuoi assaporare il momento e soprattutto non sentire dolore. Più scendi e più sento il mio cazzo stretto tra le tue pareti, è una sensazione paradisiaca. Sognavo questo momento fin dalla prima volta che ci siamo incontrati. Continui la tua discesa fino a che non arrivi fino alla radice e ti fermi; vuoi abituarti al corpo estraneo dentro di te e io assecondo la tua volontà, torturandoti le tettone, con quei capezzoli irti. Iniziamo quindi una danza sessuale, i nostri corpi sono un tutt'uno, con una mano ti masturbi, mentre con l'altra ti tieni poggiata al mio ginocchio, mentre io accompagno, godendomi il momento, la tua danza. Se abitassi vicino a qualcuno, credo che in questo momento, chiamerebbero i carabinieri, ma siamo isolati e possiamo liberamente urlare il nostro godimento. Mi hai donato la mia prima volta ed è fantastico, il mio cazzo duro si muove nel tuo culetto stretto, godendo ogni leggera spinta e sperando che questo momento non finisca mai.
La tua vagina continua a colare umori, sono in un lago, mentre i tuoi gemiti mi fanno capire che stai godendo tantissimo. Le tue tette sono rosse, con tutte le strizzate che gli ho dato, la tua chiappa destra ha i segni delle mie sculacciate. È stata una danza erotica irripetibile.
Sto ormai quasi per venire, voglio cercare di controllare per scoparti ancora un po', ma non credo di farcela. Senti il mio cazzo che si ingrossa per l'eiaculazione, seguito da un mio "sto venendo!!! Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!" e mi lascio andare ad un orgasmo liberatorio, il più bello mai avuto e anche tu godi e urli tutto il tuo piacere.
Ti sollevi facendo uscire il mio cazzo e ti stendi su di me. Siamo sudati e impregnati dei nostri umori. Siamo un unico corpo caldo e voglioso. Avvicini la tua bocca alla mia e ci baciamo, un bacio lungo e profondo, le nostre lingue sono intrecciate. Ti stendi al mio fianco e ci assopiamo, felici e rilassati.
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