Il colloquio di lavoro

di
genere
prime esperienze

Per chi ha letto i racconti precedenti già ci conosce, vi riporto un’altra esperienza del periodo di quando eravamo fidanzati, sono Luca e vi racconto la nostra esperienza in parte vissuta da Tina e raccontatami.
Era il 1993 Tina stanca dei lavoretti sporadici come babysitter, che spesso erano ad amici di famiglia, voleva trovare un lavoro stabile. Tina altezza nella media 168, mora, 22 anni, una terza di seno, un bel culo, e una bellissima figa, quasi del tutto depilata con un clitoride predominante e delle labbra molto grandi, amante dei mini abiti o delle mini gonne, della lingerie, come autoreggenti o calze e reggicalze, posso dire una ragazza che non passava inosservata.
Un giorno eravamo andati a prendere un aperitivo in un bar in una zona periferica dove andavamo spesso, perché il locale era carino e il personale era molto cordiale.
Quelle volte che capitava di andare al bar per l’orario di pranzo, puntualmente alle 14 arrivava una donna sempre ben vestita, alta 1.75 circa, rossa di capelli, che sedeva sempre allo stesso posto per prendere il suo caffè, tutti la conoscevano e l’avevano soprannominata la cavallona, faceva la segretaria all’officina li difronte ormai da 10 anni. Qual giorno c’era un vociferare tra le varie persone, si diceva che avrebbe lasciato il lavoro per trasferirsi all’estero con il marito. Tutti gli assidui frequentatori del locale erano dispiaciuti, in quanto spesso mentre era seduta nei vari accavallamenti delle gambe faceva intravedere le sue calze, c’è anche chi scommetteva di aver visto la sua figa, perché non portava slip. Tina ogni volta che la vedeva mi diceva che le sarebbe piaciuto fare la segretaria come la cavallona, poi sicuramente doveva guadagnare bene, portava sempre capi firmati e belle borse.
Tina uscendo dal bar mi ha chiesto se potevamo passare davanti l’officina per vedere se c’era un cartello o qualcosa che richiedevano segretarie. Infatti un piccolo cartello chiedeva di inviare un curriculum tramite fax, si richiedeva saper usare il pc e la conoscenza base dell’inglese.
Tina tutta entusiasta perché visto che non era molto pubblicizzato sicuramente non ci sarebbero state tante candidate. Inviato il tutto, li a poco le hanno comunicato la data.
Il colloquio era per le 18 presso l’ufficio dell’officina, lei visto il posto che l’attuale segretaria “la cavallona” era sempre in tiro ha selezionato il suo abbigliamento, mini gonna in pelle con cerniera dietro che poteva aprire per aumentare lo spacco, camicetta bianca, reggicalze nero, con relative calze, reggiseno senza coppe coordinato con il reggicalze, cappottino, lo slip non lo metteva mai e non intendeva metterlo per scaramanzia. Ahahah.
Arrivata nella sala riunioni il suo stupore nel vedere altre 5 donne per lo stesso colloquio, la prima una signora bionda, alta 1.70 sui 50 anni, con un tailleur blu, calze color carne, bella in carne. Poi c’erano due ragazze sue coetanee, vestite con pantalone e camicia, le altre due che attiravano un po’ di più la sua attenzione era una mora sui 35 anni, indossava una minigonna nera, una giacca e una maglia in seta, calze nere, le sue gambe erano ben fatte e toniche. L’ultima era una donna sui 40, castana, con un vestito rosso con la gonna abbastanza corta, calze color carne, scarpe con tacco in tinta con la borsa, aveva una 4 di tette che si notavano subito.
Mentre faceva tutte le sue considerazioni è entrato il titolare dell’azienda, un uomo sui 60 alto quasi 1.80 un po’ di pancia e una carnagione olivastra, dopo i primi convenevoli ha chiesto alle candidate di sedersi che avrebbero dovuto compilare un questionario, c’erano diverse sedie nella stanza predisposte con il porta blocco Tina si è sistemata in prima fila difronte la scrivania, per potersi far notare. il titolare “ Alfredo” dopo aver consegnato i questionari che erano di due pagine si è seduto al suo posto alla scrivania. Tina sedendosi ha subito notato che la sua gonna non essendo molto elastica le era salita lasciando in bella vista il bordo delle calze e il reggicalze, il signor Alfredo subito ha notato la cosa, e guardava in modo diretto, Tina a quel punto ha deciso di scavallare le gambe lasciandole aperte per fargli vede meglio le gambe e la figa bella depilata, Alfredo si è subito accorto della mancanza dello slip. Consegnati i questionari nel quale la maggior parte delle domande erano se eri disponibile a viaggiare o se avevi figli, marito o altro, ha iniziato a chiamare una alla volta le candidate, partendo dalle mie due coetanee, poi la signora bionda e così via, nella stanza la permanenza era dai 10 ai 15 minuti, Tina è stata l’ultima ad entrare.
Dopo aver letto il questionario e chiesto se aveva problemi ad andare eventualmente fuori per lavoro, se aveva un ragazzo, se questo le avrebbe fatto storie se rimaneva alcune volte in più a lavoro ed scherzato un po', le ha chiesto come mai non avesse indossato lo slip, Tina prontamente gli ha detto che non lo indossava mai, che anche al ragazzo le faceva piacere che andava in giro senza.
Alfredo le ha detto se la eccitava farla vedere, la risposta di Tina fu si, adoro anche che me la toccano.
Alfredo le ha chiesto se poteva vederla meglio, cosi in un attimo Tina ha aperto la cerniera della gonna facendola cadere per terra e restando in calze e reggicalze, poi ha messo le mani sulla scrivania piegandosi a pecorina con le gambe ben aperte per far vedere al meglio la sua figa, subito due dita hanno raggiunto la sua fessura, allargandola in modo sapiente ed esperto, il commento di Alfredo è stato un po' stretta questa figa se ti prendo a lavorare devi essere disposta a fartela allargare come si deve, e anche il culo deve essere ben aperto. Finito la sua ispezione e lasciandomi con la figa bagnata di umori. Mi ha chiesto se ero propensa alla sua offerta, mi ha detto che lui non ha mai obbligato nessuna, la segretaria che c’era in 10 anni lo ha sempre soddisfatto e lo ha fatto perché le piaceva, anche dopo che si è sposata, purtroppo ha deciso di andare a viver fuori perché il marito è stato trasferito, concludendo che se volevo il lavoro era mio dicendomi anche il compenso, che era molto buono, in più ci sarebbero stati dei benefit come regali ( borse e vestiti) ma avrei dovuto indossare sempre vestiti sexy e mai l’intimo. Tina in quel momento le sembrava di aver vinto la lotteria, era pagata bene, poteva appagare la sua passione esibizionista, e sicuramente avrebbe avuto anche una buona dose di cazzo giornaliero. La sua risposta fu “ certo quando si firma il contratto”. Alfredo le ha detto che dal primo del mese poteva iniziare a lavorare, ovvero dopo una settimana, che il contratto prevedeva un mese di prova.
Tina entusiasta lo saluta e si avvia a casa.
Segue se volete
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2023-06-29
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