Primo Giorno di Lavoro
di
Tina71
genere
prime esperienze
Seguito del racconto Il colloquio di lavoro
Finalmente il primo giorno di lavoro, ho passato il giorno precedente a scegliere cosa mettere con la conseguenza di aver cacciato tutto dall’armadio e di aver dovuto sistemare il tutto. Alla fine la scelta visto il periodo è andato su un vestitino bianco fatto tipo una giacca doppio petto un po' più lunga con due bottoni che chiudevano il tutto, una guepiere grigia, calze grigie chiare, scarpa con tacco 12 nera, mi piacevo molto, il vestito ad ogni passo faceva intravedere il bordo delle calze e del reggicalze, e quando ero seduta praticamente se non tenevo le gambe accavallate la figa era bella in mostra, ma il mio intento era sbalordire il mio capo.
Raggiunto il lavoro entrando nell’officina ho chiesto dove potevo trovare il titolare, i due meccanici mi hanno detto di salire la scala sul laterale della parete che l’ufficio era li. Presa dall’entusiasmo inizio a salire la scala, solo a metà mi rendo conto che chi stava al piano terra mi avrebbe visto anche le tonsille.
Entrando nell’ufficio trovo il Sig. Alfredo, mi porge il contratto lo firmo aspettando di vedere qual è la mia postazione, lui mi dice che prima mi vuole far fare il giro per farmi vedere i vari settori, perché poi mi sarei dovuta mettere al lavoro. Per me la struttura era la parte dove ero entrata, ma mi ha spiegato che dietro c’era tutto il capannone e ci lavoravano 20 persone e se mi chiamava un reparto dovevo sapere chi era. Il nostro tour inizia riscendendo la gradinata di prima, e mentre lo facevano questa volta i due meccanici cercavano di sbirciare sotto il vestito, sicuramente erano abituati con la cavallona, dall’officina siamo entrati nel capannone retrostante presentandomi a tutti, dicendo che ero la nuova segretaria che sostituiva Luana, in quel momento ho appreso il nome della cavallona, finito il giro torniamo verso l’ufficio passando da un’altra scala questa era vetrata e portava al piano di sopra dove c’erano gli uffici e l’archivio tutto il pavimento era vetrato, me ne sono accorta dopo averlo attraversato per buona parte regalando una vista mozzafiato a chi passava sotto, il giro termina tornando nella stanza di Alfredo, che mi indica una scrivania nella sua stessa stanza ricoperta di faldoni, mi consiglia di mettere tutti i faldoni per terra dare una pulita alla scrivania e organizzarla come meglio credevo, poi di riportare i faldoni in archivio. Dopo aver liberato la scrivania mi rendo conto che è vetrata e visto che il mio vestito da seduta era completamente salito avevo tutto in bella vista se non tenevo le gambe accavallate, sicuramente era stato fatto da Alfredo per godersi lo spettacolo, alla fine già conosceva la mia figa. Mentre mettevo in ordine la scrivania Alfredo mi ha fatto i complimenti per il mio abbigliamento e per la mancanza dello slip, aggiungendo che chi lavorava li ha sempre apprezzato che Luana salendo le scale o in archivio gli facesse vedere la figa. Dentro di me pensavo che oltre a lavorare mi sari divertita a farla vedere. Svotata la scrivania mi reco in archivio per sistemare i faldoni essendo sola non ho fatto molta attenzione ai movimenti mi accovacciavo a gambe aperte restando in quella posizione per trovare i posti dei vari documenti, devo dire ben catalogati, solo dopo una buona mezzora mi rendo conto che l’archivio era sopra il magazzino e i tre magazzinieri si godevano lo spettacolo ridacchiando tra loro, e quando me ne sono accorta mi hanno fatto segno con il pollice in su che apprezzavano lo spettacolo, sicuramente in futuro gli farò uno spettacolo infilandomi qualcosa nella figa, bisogna essere gentili con i colleghi.
Tornata nella mia stanza il titolare mi ha spiegato come fare le fatture oppure come fare gli ordini, devo dire che era molto professionale, presa dal seguire le sue spiegazioni avevo rimosso che la scrivania era vetrata, ma in tutti i casi eravamo noi due o al massimo saliva qualche operaio a portare dei documenti. Non avevo capito che anche alcuni clienti venivano su in ufficio a pagare, fino al presentarsi di un signore, oops ero intenta a inserire dei dati al pc quando sento buongiorno, era a pochi passi da me, Alfredo era sceso in officina gli ho chiesto di accomodarsi l’ho visto tutto rosso in viso come è entrato mi ha trovato a gambe spalancate e figa in primo piano anche bella bagnata visto che mi ero eccitata in archivio, ho accavallato le gambe, e subito dopo è rientrato Alfredo, mi ha fatto vedere come preparare la fattura al cliente invitandolo alla mia scrivania a firmare e pagare, il tipo sbirciava dal vetro della scrivania, da dove si vedevano le mie gambe e il reggicalze. Ci ha salutato dicendo che ci avrebbe portato la macchina della moglie per il tagliando. Arrivata la pausa pranzo che era di circa 1 e mezza sono andata al bar, per mangiare un panino, Alfredo mi ha detto che Luana mangiava in ufficio e se volevo potevo usare il frigo e quant’altro,
ripreso il lavoro il pomeriggio la giornata scorreva velocemente, era gradevole come lavoro e non mi dispiaceva anzi mi piaceva stuzzicare i colleghi o qualche cliente. A fine giornata Alfredo mi ha chiesto di avvicinarmi alla sua scrivania ero sul laterale per avere un riscontro del mio primo giorno, mentre parlavamo ha infilato la mano sotto la gonna raggiungendo il clitoride, che di natura ho molto grande, ha iniziato a solleticarlo, aveva delle dita molto grandi, ha notato che ero tutta bagnata, le sue parole sono state sei una porcella già sbrodoli.. mi ha chiesto di sedermi sulla scrivania ed ha iniziato a leccare la figa, prima roteava con la lingua sul clito poi la metteva dentro, successivamente ha infilato un dito poi un secondo mi penetrava infilando completamente le dita in profondità, mi trattenevo per non gridare, stavo per venire in così poco tempo… un paio di minuti di quel trattamento è sono venuta come una troia, ero così bagnata che sembrava mi avessero sborrato dentro. Mi ha detto vedo che godi subito, ha continuato con la lingua ma il dito è passato dalla figa al culo, senza chiedere se ero aperta anche dietro, quando ha visto che apprezzavo ha infilato il secondo scopandomi con le dita, era troppo bello avevo una buona affinità con lui, nel giro di poco è sopraggiunto il secondo orgasmo, sono venuta nella sua bocca.
Il tempo di recuperare, ci siamo salutati.
Ero soddisfatta del mio primo giorno di lavoro.
La sera sono andata a cena con Luca per raccontargli il tutto, dicendogli che mi piaceva il lavoro e visto che Alfredo aveva 60 anni sicuramente si sarebbe limitato a leccarla, non sarebbe stato al livello di Luca…
Continua..
Aspetto i vostri commenti
Vi lascio la mail per eventuali commenti giocherellone41@houtlook.it
Finalmente il primo giorno di lavoro, ho passato il giorno precedente a scegliere cosa mettere con la conseguenza di aver cacciato tutto dall’armadio e di aver dovuto sistemare il tutto. Alla fine la scelta visto il periodo è andato su un vestitino bianco fatto tipo una giacca doppio petto un po' più lunga con due bottoni che chiudevano il tutto, una guepiere grigia, calze grigie chiare, scarpa con tacco 12 nera, mi piacevo molto, il vestito ad ogni passo faceva intravedere il bordo delle calze e del reggicalze, e quando ero seduta praticamente se non tenevo le gambe accavallate la figa era bella in mostra, ma il mio intento era sbalordire il mio capo.
Raggiunto il lavoro entrando nell’officina ho chiesto dove potevo trovare il titolare, i due meccanici mi hanno detto di salire la scala sul laterale della parete che l’ufficio era li. Presa dall’entusiasmo inizio a salire la scala, solo a metà mi rendo conto che chi stava al piano terra mi avrebbe visto anche le tonsille.
Entrando nell’ufficio trovo il Sig. Alfredo, mi porge il contratto lo firmo aspettando di vedere qual è la mia postazione, lui mi dice che prima mi vuole far fare il giro per farmi vedere i vari settori, perché poi mi sarei dovuta mettere al lavoro. Per me la struttura era la parte dove ero entrata, ma mi ha spiegato che dietro c’era tutto il capannone e ci lavoravano 20 persone e se mi chiamava un reparto dovevo sapere chi era. Il nostro tour inizia riscendendo la gradinata di prima, e mentre lo facevano questa volta i due meccanici cercavano di sbirciare sotto il vestito, sicuramente erano abituati con la cavallona, dall’officina siamo entrati nel capannone retrostante presentandomi a tutti, dicendo che ero la nuova segretaria che sostituiva Luana, in quel momento ho appreso il nome della cavallona, finito il giro torniamo verso l’ufficio passando da un’altra scala questa era vetrata e portava al piano di sopra dove c’erano gli uffici e l’archivio tutto il pavimento era vetrato, me ne sono accorta dopo averlo attraversato per buona parte regalando una vista mozzafiato a chi passava sotto, il giro termina tornando nella stanza di Alfredo, che mi indica una scrivania nella sua stessa stanza ricoperta di faldoni, mi consiglia di mettere tutti i faldoni per terra dare una pulita alla scrivania e organizzarla come meglio credevo, poi di riportare i faldoni in archivio. Dopo aver liberato la scrivania mi rendo conto che è vetrata e visto che il mio vestito da seduta era completamente salito avevo tutto in bella vista se non tenevo le gambe accavallate, sicuramente era stato fatto da Alfredo per godersi lo spettacolo, alla fine già conosceva la mia figa. Mentre mettevo in ordine la scrivania Alfredo mi ha fatto i complimenti per il mio abbigliamento e per la mancanza dello slip, aggiungendo che chi lavorava li ha sempre apprezzato che Luana salendo le scale o in archivio gli facesse vedere la figa. Dentro di me pensavo che oltre a lavorare mi sari divertita a farla vedere. Svotata la scrivania mi reco in archivio per sistemare i faldoni essendo sola non ho fatto molta attenzione ai movimenti mi accovacciavo a gambe aperte restando in quella posizione per trovare i posti dei vari documenti, devo dire ben catalogati, solo dopo una buona mezzora mi rendo conto che l’archivio era sopra il magazzino e i tre magazzinieri si godevano lo spettacolo ridacchiando tra loro, e quando me ne sono accorta mi hanno fatto segno con il pollice in su che apprezzavano lo spettacolo, sicuramente in futuro gli farò uno spettacolo infilandomi qualcosa nella figa, bisogna essere gentili con i colleghi.
Tornata nella mia stanza il titolare mi ha spiegato come fare le fatture oppure come fare gli ordini, devo dire che era molto professionale, presa dal seguire le sue spiegazioni avevo rimosso che la scrivania era vetrata, ma in tutti i casi eravamo noi due o al massimo saliva qualche operaio a portare dei documenti. Non avevo capito che anche alcuni clienti venivano su in ufficio a pagare, fino al presentarsi di un signore, oops ero intenta a inserire dei dati al pc quando sento buongiorno, era a pochi passi da me, Alfredo era sceso in officina gli ho chiesto di accomodarsi l’ho visto tutto rosso in viso come è entrato mi ha trovato a gambe spalancate e figa in primo piano anche bella bagnata visto che mi ero eccitata in archivio, ho accavallato le gambe, e subito dopo è rientrato Alfredo, mi ha fatto vedere come preparare la fattura al cliente invitandolo alla mia scrivania a firmare e pagare, il tipo sbirciava dal vetro della scrivania, da dove si vedevano le mie gambe e il reggicalze. Ci ha salutato dicendo che ci avrebbe portato la macchina della moglie per il tagliando. Arrivata la pausa pranzo che era di circa 1 e mezza sono andata al bar, per mangiare un panino, Alfredo mi ha detto che Luana mangiava in ufficio e se volevo potevo usare il frigo e quant’altro,
ripreso il lavoro il pomeriggio la giornata scorreva velocemente, era gradevole come lavoro e non mi dispiaceva anzi mi piaceva stuzzicare i colleghi o qualche cliente. A fine giornata Alfredo mi ha chiesto di avvicinarmi alla sua scrivania ero sul laterale per avere un riscontro del mio primo giorno, mentre parlavamo ha infilato la mano sotto la gonna raggiungendo il clitoride, che di natura ho molto grande, ha iniziato a solleticarlo, aveva delle dita molto grandi, ha notato che ero tutta bagnata, le sue parole sono state sei una porcella già sbrodoli.. mi ha chiesto di sedermi sulla scrivania ed ha iniziato a leccare la figa, prima roteava con la lingua sul clito poi la metteva dentro, successivamente ha infilato un dito poi un secondo mi penetrava infilando completamente le dita in profondità, mi trattenevo per non gridare, stavo per venire in così poco tempo… un paio di minuti di quel trattamento è sono venuta come una troia, ero così bagnata che sembrava mi avessero sborrato dentro. Mi ha detto vedo che godi subito, ha continuato con la lingua ma il dito è passato dalla figa al culo, senza chiedere se ero aperta anche dietro, quando ha visto che apprezzavo ha infilato il secondo scopandomi con le dita, era troppo bello avevo una buona affinità con lui, nel giro di poco è sopraggiunto il secondo orgasmo, sono venuta nella sua bocca.
Il tempo di recuperare, ci siamo salutati.
Ero soddisfatta del mio primo giorno di lavoro.
La sera sono andata a cena con Luca per raccontargli il tutto, dicendogli che mi piaceva il lavoro e visto che Alfredo aveva 60 anni sicuramente si sarebbe limitato a leccarla, non sarebbe stato al livello di Luca…
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