Un regalo per il mio dolce fiorellino
di
gfranco
genere
sentimentali
Ho deciso di fare un regalo al mio dolce fiorellino. Oggi, nel poco tempo, quasi rubato alla sua metodologia di vita, ho saputo che da pochi giorni ha compiuto gli anni. Credevo che la bella signora araba fosse sulla quarantina, invece ne ha trentasette, pochi in meno, ma una donna ci tiene sempre ad essere più giovane, sebbene ora ci siano sessantenni che sono un fiore di femmina. Guardavo nei libri di storia e ho visto foto di ragazze di meno di venti anni che durante la prima guerra mondiale, magari per i vestiti lunghi ed il fazzoletto in testa potevano essere confrontate con le ottantenni di oggi e queste ultime sicuramente più gradevoli e giovanili. Quindi una donna ora, a trentasette anni può fare anche concorrenza alle ventenni. Immagino che la Amina, se truccata, potrebbe fare girare la testa a molti. Insomma sono uscito e mi sono recato in un negozio di intimo. La commessa appena mi ha visto e alle mie richieste mi ha guardato stranamente. Ho subito replicato che non mi travestivo e che volevo della biancheria sexi per una giovane signora. Anzi le ho detto che era alta circa un metro e sessanta e minuta, dal perso di circa cinquanta chili e con un seno di terza o quarta misura...più o meno una donna della misura della sua collega che serviva una signora. La commessa ridendo mi ha detto di non pretendere di usare come cavia l'altra commessa. Ho replicato che non pretendevo tanto e mi accontentavo di ciò che al momento passava il "convento". Aiutato dalla brava commessa ho acquistato delle bellissime calze autoreggenti. Forse potevo acquistare delle giarrettiere, ma abituata ad una vita spartana, la Amira ci avrebbe messo una vita a capire come funzionavano. Poi un bellissimo reggiseno della terza misura che sicuramente avrebbe fatto fatica a contenere una quarta, ma che avrebbe messo in risalto un seno più prorompente. Ho fatto fatica a scegliere gli slip, ovvero i mini slip, con la cordicella dietro. Nella scelta mi ha aiutato la giovane commessa la quale mi ha chiesto il nome della fortunata. Ho replicato che si chiamava Amira ovvero principessa poichè il nome Amina che signica fedele, non ci stava proprio, visto che stava in procinto di fornificare il suo cinico marito. Ho insistito nel fatto che dovevo stupire la stessa ragazza, visto che da una vita indossa "tute mimetiche" o quasi, il tutto dovuto alla mentalità con cui è cresciuta. Il conto è stato salato, ma se il risultato sarà ottimale...soldi ben spesi. Già mi aspetto di vedere la Amira che ammira se stessa, sexi e cambiata...e a me, se chiederà di ripagarmi di tanto... in dono il suo splendido corpo. Voglio che non si dimentichi di tale lingeria, ma dovrò tenerla da me...il suo lui non capirebbe o meglio capirebbe, facendo il sospettoso, di tanta svolta sexi della moglie. Spero che prima o poi lui ritorni al suo paese, per trovare una donna che gli dia dei figli. Io invece so già che potrò venirle dentro senza che resti incinta e quindi evitando lo sgradevole preservativo che frena cerebralmente le mie capacità amatorie. Speriamo che la prima volta, il mio augello trovi la sua caverna disettante come una oasi nel deserto arabico e prenda gusto a starci dentro.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
I trucchi di Amira.racconto sucessivo
Sexi pomeriggio
Commenti dei lettori al racconto erotico