Gommista di domenica
di
gfranco
genere
sentimentali
A mezzogiorno ho finito di mangiare. Guardo al computer se sono arrivate delle email...la Manuela non mi ha scritto nulla. Mi addormento sul divano col proposito di svegliarmi dopo due ore. Alle 3 c'è in diretta, su canale 8 (la diretta e non la differita come capita spesso), del gp di formula uno. Ci potrebbe essere battaglia tra Hamilton e Vestappen. Purtroppo le Ferrari non sono favorite. Già il terzo o quarto posto finale potrebbe accontentare i tifosi del cavallino rampante. In borsa, nonostante la crisi sportiva, il marchio vale quasi quanto il resto della Fiat. Non certo come la Tesla che in cinque anni ha visto una rivalutazione attorno al 1200 per cento. Ricevo una telefonata...è la signora Margherita, mia pseudo "matrigna". Oltre ad essere ormai il suo toy boy mi ha nominato factotum ufficiale. E' difficoltà con una gomma a terra. Scendo, vado nel suo garage dove mi aspetta e prelevo dal bagagliaio un kit che serve per aggiustare i pneumatici. Ci metto diversi minuti, sudo come un boia, ma il mio intervento sembra e dico "sembra" risolutivo. Le ricordo di presentarsi domani dal gommista per verificare lo stato della gomma e di non superare a titolo preventivo i cinquanta km ora (in tal senso non ci sono problemi, con una auto che fa i 250 km auto-limitati, lei viaggia come una lumaca. Mi ringrazia e mi invita su da lei a bere un caffè. Le dico che non ci vado in quanto sono deluso dal suo comportamento perchè aspettavo una telefonata sperando ci fosse da tamponare lei come persona e non una banale gomma d'auto. Mi guarda sorridendo e come per prendermi in giro (come fa spesso), mi dice che vada per un caffè, per il resto ci avrebbe ripensato (come dire campa cavallo che l'erba cresce). La mia proposta oscena era una novità che quasi la spaventava e non faceva parte delle sue aspirazioni sessuali, anche per paura di sentire dolori fisici dovuti all'introduzione del mio pisello, in un posto vergine e delicato. Salgo fiducioso da lei, bevo il caffè e poi mi dice di aspettare, senza premura. "Hai vinto tu, lasciami andare al bagno a farmi un clistere, intanto guardati la tv". Insomma la bella signora dice di sacrificarsi per me, ma secondo me, dopo che le ho parlato del film con Marlon Brando ed il consumo di burro tra lui e Maria Schneider, potrebbe essersi incuriosita. Dicono che la curiosità sia femmina e nelle ultime settimane ho visto la bacchettona Margherita lasciarsi andare a nuove esperienze,forse vuole fare concorrenza alle giovani o apparire moderna ed accettare nuove sfide di fronte a me. Dopo un po' esce dal bagno ed io vado al frigo e prelevo un pezzo di burro. Per la premura quasi mi taglio un dito con il coltello. Di due etti ne prelevo quasi uno, forse è troppo, ma per la signora sarebbe la prima volta e quindi il suo ingresso secondario va oliato, cioè imburrato per bene. Si denuda, lo faccio pure io. Vista da dietro ha un corpo statuario, tutto da contemplare. La metto a pancia in giù, aggiungo sotto alcuni cuscini perchè il sedere stia un po alto e comodo da raggiungere, prendo il burro e con un dito lo introduco nel suo pulitissimo e profumato ano, comunemente detto deretano. Insisto con il burro, voglio rendere il tutto molto scorrevole e facile. Quindi le dico di stare tranquilla, non le avrei fatto male e sarei stato dolce nell'introdurre il pisello. Seguendo le sue reazioni, in caso di minimo dolore, lo avrei tolto per metterlo eventualmente nel buchino anteriore, già abituato a ricevere il mio pene. Un po' alla volta introduco il mio pisello, non è ancora grosso, ma si fa strada timidamente in un buco senza fondo. Meglio così, entrerà più facilmente e poi durante il su e giù, si ingrosserà da solo. In un attimo penso al mio amico inglese e ai danni che lui a volte fa. Ad una ragazza hanno dovuto fare dei punti di sutura ( chissà che scusa avrà trovato la poveretta al pronto soccorso) e se al posto mio ci fosse stato lui, la Margherita si sarebbe messa a gridare dal dolore. Invece uno come me entra piano, lentamente, quasi al rallentatore, usando paroline dolci che sciolgono anche una acida milf come la Margherita. In un primo momento ha un sussulto, non è sua abitudine ricevere oggetti da dietro, si trattasse anche di un pene. Il pisello, poi successivamente pisellone si fa strada dentro al buchino e lo allarga facendolo diventare un largo buco, dando sensazioni nuove alla signora che sente aprire le sue carni interne. Nel frattempo mi metto a masturbare il suo grande clitoride facendola impazzire: non capisco se gode per il via vai del mio uccello trapanatore nel suo sedere o perchè sollecito il suo clitoride che sembra quasi un piccolo pene . Di certo gode e prova degli amplessi che non sembrano finire mai. Sento che il mio pisellone la sta ancora penetrando senza problemi, deve essere risalito di almeno quindici centimetri come una sonda...una misura soddisfacente per una donna che prova l'anale per la prima volta (così dice). Mi ordina di entrare ancora di più dentro di lei, ma sono arrivato al limite. Come spesso succede ultimamente, quando gode diventa volgare e non riesce più a ragionare in maniera calcolata e signorile, da quella grande matrona, come spesso si atteggia. Sospirando mi dice: "continua, continua a rompermi il culo...come mi piace, sento il buco che si chiude e il tuo cazzo insiste ad allargarlo, come è bello sentirlo tra le pareti...dai, dai sborrami dentro, sborrami dentro, questa volta non voglio il tuo sperma tra le tette...riempimi il culo, chiudimi il buco, come hai chiuso quello della gomma bucata". Non capisco il nesso tra il suo buco anale e quello della gomma dell' auto, forse per un attimo ha perso la sua lucidità, vinta dalla serie di orgasmi... Ora con precisione e forza, quasi brutalmente la sto martellando, il mio cazzo sembra esplodere. Con una mano stringo forte i suoi grossi seni e con le dita le stringo i capezzoli, si muovein continuazione, sembra invasata. Le vengo dentro, inondandola di sperma. Attendo qualche minuto e vedo che alcune gocce di sperma le escono dal sedere e tentano di invadere le lenzuola. Poi lo sperma cola copiosamente. Non credo che il suo sederino sia mai stato così lubrificato. Siamo stati fermi ed abbracciati per un pò di tempo. Per farle un piccolo dispetto le metto del burro sui seni e mi prendo una sberla perchè deve andare in bagno a lavarsi. La signora è soddisfatta ed ora può vantarsi di avere fatto la stessa esperienza della giovane Schneider di Ultimo tango a Parigi. Solo che quella dell'attrice è stata una finzione cinematografica, mentre lei Margherita se lo è preso dentro di brutto e ha goduto come non mai. Mi ringrazia per avergli aggiustato l'auto e mi lascia risalire a casa mia per vedere il gp di formula uno. Ma per non smentirsi mi dice che ho usato troppo burro e dovrei pagarle lo sperpero. Allora le dico che il burro le ha evitato di vedere le stelle, il suo buchino non era abituato a ricevere il mio palo nodoso. Le ho detto di comprare grasso di maiale, costa meno, oppure il grasso minerale che serve per oliare i serramenti e si vende nei negozi di ferramenta. Salgo su da me, non sono ancora partiti, si stanno preparando sulla griglia di partenza del gp di Budapest. Riapro il computer, mi ha scritto la Manuela: "buongiorno scrutatore di stelle...ho dormito beatamente tutta la notte e fino a poco tempo fa. Leggerò il tuo libro. Spero che certe serate si ripetano ed intanto buona domenica. Serata bellissima e tranquilla, no tu non sei per niente il vampiro di turno, come ti descrivi. Di te mi fido, anzi sono stata io a sgarrare e ho rischiato di rovinare il nostro rapporto amichevole, dandoti un bacio. Forse era una manifestazione di felicità da parte mia, il bisogno di uscire dalla mia solitudine. " Le risponderò questa sera...è meglio fare aspettare le donne, più si fa finta di disinteressarsi di loro e più si interessano loro a noi. Anche una professoressa di matematica ha un cuore.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Notte stellataracconto sucessivo
Serata epistolare
Commenti dei lettori al racconto erotico