Lezioni di matematica

di
genere
sentimentali

Mi ha telefonato la bella Amira. Purtroppo il marito oggi resta a casa dal lavoro. Il forte vento, la pioggia e la grandine hanno reso traballante l'impalcatura esterna del cantiere Deve essere ripristinata la sicurezza e lui è stato lasciato a casa tutto il giorno. Il maltempo ha distrutto auto, serre e creato danni ai tetti delle case. Chicchi di grandine grandi come mele hanno ultimamente terrorizzato gli abitanti di mezza Italia. Le rispondo che mi dispiace molto, che mi mancano i suoi baci e che dovremo sacrificarci un altro giorno, prima di donarci l'uno all'altra e viceversa.
Telefono alla Manuela. Ci accordiamo, dopo le 14 del pomeriggio mi aspetta, da lei. Meravigliata per la mia avversione per la matematica mi dice che cercherà un metodo per farmela amare. Posteggio e salgo. Come entro, quasi mi assale. Mi dice quanto fa due per due. Rispondo quattro e mi dà quattro baci. " Hai visto come è facile imparare, alunno indisciplinato, che pensa solo a toccare le donne e poco all'aritmetica". Io replico dicendo che se fossi stato a suo tempo suo alunno, manco mi avrebbe preso in considerazione e al mio primo tentativo di baciarla, mi avrebbe espulso per almeno tre giorni. Lei mi confessa che nel periodo della sua avversione per gli uomini, dopo il tentativo del suo ex fidanzato di prenderla con la forza, aveva preso quasi una cotta platonica per un suo allievo dell'ultimo anno. Tra loro c'erano stati molti segnali di simpatia e solo quando lui aveva finito il liceo, andandarono assieme a vedere un film, complice la sala buia, si erano baciati e toccati. Sempre secondo lei, il ragazzo era risalito con la mano sino alle cosce e poi era andato più su donandole un grande orgasmo. Quindi secondo Manuela, se io fossi stato un suo bravo allievo, magari simpatico e bellino, forse anch'io sarei potuto andare con lei al cinema. Poi mi ha chiesto se anch'io avevo fatto qualcosa di strano e le ho raccontato della mia amicizia con Grethel, bellissima ragazza. Ma se con Grethel fossi andato al cinema ed avessi risalito le sue cosce, mi sarei accorto che aveva un pisello al posto della vagina. Si è messa a ridere considerando la mia una bugia, ma quando le ho mostrato sul telefonino una foto della ragazza olandese e un piccolo rigonfiamento tra i suoi slip, allora mi ha preso sul serio. Abbiamo bevuto qualcosa e poi, visto che ero tutto sudato mi ha lasciato fare una doccia. Improvvisamente tutta nuda è entrata anche lei per portarmi un asciugamano e mi ha raccomandato di non fare cose strane, di mettere a riposo il mio pisello. Ci siamo lavati ed insaponati a vicenda. Quando insaponava il mio pene si era accorta che cresceva di misura, ma faceva finta di niente, come la mia fosse una appendicite di poco conto. Io mi ero limitato a toccare i suoi seni e il suo sedere, solo una volta con la mano avevo sfiorato la sua vagina. Poi, entrambi ancora bagnati ci siamo messi sopra il letto e ci siamo coccolati a vicenda. Avevo una grande voglia di penetrarla, ma per evitare ogni tipo di problema ho preferito non farlo, in attesa di una sua eventuale richiesta.
Piano piano ha cominciato a masturbarmi vedendo che il mio pene cresceva. Ad un certo punto ho deciso di leccarle la vagina. All'inizio sembrava non farci caso, ma poi ha avuto un esposivo orgasmo. Mi ha detto che era ormai stufa di donarsi alla castità e quindi mi ha chiesto di fare l'amore. Finalmente si era decisa. Le ho detto di venirmi sopra perchè se cambiava idea poteva sempre svincolarsi dal mio pisellone. Si è messa sopra di me, mettendomi subito i seni in bocca, poi ha aperto le gambe e mi è venuta sopra. Dapprima pochi centimetri e poi se lo è infilato tutto. Quindi andando avanti ed indietro, con ritmo cadenziale, la sua vorace vagina si è mangiata tutto il mio pene per poi lasciarlo uscire fino alla metà. Si è messa a godere, orgasmo su orgasmo e ci credo... dopo tanta castità. Quando è venuto il momento in cui non riuscivo più ad intrattenere lo sperma, ho sfilato il pisellone ancora pulsante e le ho inondato la pancia e i seni di sperma. Si è stesa accanto a me, sembrava sfinita, ma era contenta. Ha continuato a baciare il mio torace e giocando con i peli riccioli mi tormentava il petto. Mi ha detto che è stato bellissimo e che ha provato sensazioni magiche. Poi mi sono messo ad accarezzarla un po' dappertutto. Quindi sono tornato a casa sfinito e felice. Anche per me è stata una giornata magica. Prima di andare a dormire, stasera mi avrebbe telefonato per avere conferma che non la avevo dimenticata e che pensavo a lei. Mi ha pure detto di ricordarmi che per il momento restiamo amici, amici speciali, ma pur sempre amici. Forse ha capito che io amo la libertà.
scritto il
2023-07-25
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