Mio marito adora il mio dito in culo. Ma stavolta gli è andata male.

di
genere
tradimenti

Tutto ebbe inizio quella volta in cui mio marito, durante l’amplesso, afferrò la mia mano, mi cercò l’indice e lo appoggiò sul suo buchetto del culo. Eravamo alla fase ultimale della monta, in posizione supina, io sotto e lui sopra a pompare come un indiavolato, al che deve aver sognato d’un tratto qualche porcheria del tipo: essere sodomizzato da un bel cazzo di maschio. Da quella volta il tizio ha preso sempre più coraggio: non ha mai mancato infatti che mi sborrasse nella fica senza pretendere la punta del mio dito appoggiato all’ingresso del suo ano! Una delle ultime volte, ho pensato di tirargli un bello scherzo, quantomeno per capire cosa gli solleticasse la fantasia e per togliermi ogni dubbio sulla sua sessualità. Quel giorno sono andata dall’estetista a farmi appositamente le unghie, quelle glamour che vanno così tanto di moda oggi tra le ragazzine, lunghe, a mandorla di un bel bianco e rosa sfumato con qualche brillantino, insomma quelle unghie da zoccole sparaseghe e sditalifica… Già a pranzo, solo ad avermele viste, Davide si era visibilmente eccitato… ed è poi stato su di giri dalla contentezza tutto il giorno, eventualmente a immaginarle di sentirsele nel suo popò. Sta il fatto che quella sera stessa la scopata fu particolarmente energica… a pecorina, a smorzacandela, dulcis in fundo alla missionaria… quando, quasi all’apice della sborrata, era evidente che lo stronzone si aspettasse il mio ditino nel culo, mi guardava fisso nel delirio e sembrava volesse dirmi qualcosa, ma io niente, facevo la gnorri pensando tra me e me “ci ha preso gusto, il finocchio! tu immagina quando si sega che combina... avrà di sicuro qualche plug anale nascosto da qualche parte in casa o un grosso cazzo di gomma che invece potrebbe giovare tanto a me, l’egoista!”… finché a un certo punto, arrestatosi con il cazzo nella fica bello pulsante, mi fa lentamente il maritino: “ohhh, ti pre-go, ca-ra…” … ed io allora che fingo di non capire … lui ancora: “oh ca-ra, ti sup-pli-co”. Gli faccio: “per cosa!?” e lui intanto, determinato a non rinunciare al suo bel vizietto, si ferma e non continua più il pompaggio… piuttosto, continua a guardarmi fissa in dolcissima attesa, implorandomi con lo sguardo (e tra me e me: “hai capito ‘sto prendinculo di merda!). Poi però acquisisce l’ardire … ormai non poteva più farne a meno del mio indice, tanto più se ungulato … giacché avevo lo scroto bello saturo di succo seminale che voleva eruttarmi nell’antro vaginale… e la mente piena di pensieri sconci e froceschi…e mi fa timidissimo e a bassissima voce, molto imbarazzato: “il di-to.. te-so-ro, il di-to”… Allora io “ahhh, ok, maritino, ma ad una condizione!” e mi faccio subito seria (spentasi in me ormai l’eccitazione dopo la sosta) “e cioè che confessi che ti piace sentirti dilatato il buco del culo da un bel cazzone da video porno…di quelli che hai salvati nella cartella del pc e che ho scoperto curiosando, brutto Stronzo! … per cui esigo adesso subito delle spiegazioni, altrimenti non ti faccio venire nemmeno fra un mese e tu lo sai che sono capace, come quella volta che facesti il complimento alla mia collega… ti metto la gabbietta, anzi te la metto a prescindere… perché sei un disonesto rottoinculo!… e per te ora sono cazzi davvero, brutto Frocio che non sei altro… piuttosto, confessa che adori i cazzi belli venati e il loro liquame sborroico!”. Lui resta disorientato, interdetto di fronte a questa mia tutt’altro che materna reazione. E glielo ripeto: “”Dillo!… voglio sentirtelo dire che ti piacciono i cazzi… ormai non puoi negarlo, ma voglio ugualmente sentirtelo dire!”… Intanto al finocchio il pene era tornato bello duro, pietroso nonostante fosse visibilmente imbarazzato e tenesse lo sguardo rivolto verso il basso… non diceva nemmeno una parola, anche se ormai parlava per lui l’uccello che tornava a pulsargli mostruosamente… al punto che se gli avessi ficcato di prepotenza il dito nel deretano, come tanto bramava la troia, avrebbe sborrato come un torellino, quando all’improvviso mi divincolo invece lasciandolo come un coglione sul letto… “ora te ne stai qui bello e buono a pensare ai tuoi bei cazzi sborranti, intanto che vado a prendere la cintura di castità… e te la metto al pene, bella stretta però… accendiamo poi il pc e avviamo la riproduzione a ciclo continuo di tutti i quei video pieni di cazzo e di froci come te… voglio proprio sentirti delirare in ginocchio davanti a me, mentre ti costringo a guardarli, Coglione! E se ti cola anche una sola gocciolina di precum dalla cintura, puoi scordartelo il mese di astinenza…”. Inutile dire che da quel giorno cambiarono tra noi molte cose … ultima quella che facevo assistere il cornuto alle mie scopate con veri tori da monta che mi portavo puntualmente a casa; assistere però solo all’inizio, il tempo che il maschione di turno si spogliasse e mostrasse il suo membro animalesco (me li sceglievo a dovere su un sito di incontri per cornuti), e ciò per far venire al maritino bramoso l’acquolina sia in bocca sia al culo. Sicché lo cacciavo dalla stanza. “Va’ a chiuderti nella cameretta delle seghe a fantasticare davanti a pc e con un dito in culo, mentre mi faccio farcire di sborra dal nuovo venuto, cornutone!... va’ va’ quello è il tuo posto!”. Ora, pensate che la punizione sia stata bella e che l’abbia meritata? O sono stata un po’ severa, solo per un dito in culo? Scrivetemi per farmi sapere, se volete, o suggerite qualche variante punitiva per quel cornuto del mio consorte, a: tivogliosentire74@libero.it
scritto il
2023-08-19
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