Oh Luciano, ti prego, scopati mia moglie. Parte II

di
genere
corna

L’indomani la mia signora si prepara e le suggerisco di indossare l’outfit della foto di cui mi parlava Luciano. Mi dice: “Ma non sarà un po’ osè questo vestitino cortissimo per un appuntamento informale?” – “Non direi, cara, è semplicemente elegante… piuttosto che scarpe indosserai?” – “Che domande? Le solite, i sandali neri lucidi, tacchi 17 con plateau e allaccio alla caviglia…li adoro così tanto… poi con un paio di collant color carne fanno sempre la loro figura”.
Alle 21:00, puntuale Luciano era sotto casa… e ovviamente mia moglie era bella in tiro…. Appena un saluto e già si precipitava per le scale… mi ero nascosto dietro la tendina per spiare il loro primo approccio… si fecero una gran festa… abbracci e baci… salirono in auto e si allontanarono…
E iniziò il mio piacevole tormento. Mi masturbavo al pensiero del loro stare insieme e mi fermavo per non sborrarmi nelle mani. Cercavo di distrarmi in tutti i modi, ma le fantasie ebbero sempre il sopravvento. Restai così in trepidante attesa, in un oppressivo stato di trance fino alla 24.00, intanto aspettavo con ansia almeno una loro foto, ma niente… controllavo sempre il cellulare ma sempre niente…finchè non ebbi l’ardire di telefonare mia moglie senza ricevere alcuna però risposta… e lì ancora a fantasticare su cosa stessero facendo in quel momento… poi finalmente un segno, l’arrivo di un messaggio che diceva “sta’ buono, Tesoro, non ho dimenticato la foto”. Non osai più disturbare la loro piacevole serata ed era evidente che dovessi aspettare come un coglione immaginando Luciano e Simona che si divertivano alla faccia mia. Erano all’incirca le 2.00 di notte quando ecco una notifica whatsapp, non era una foto ma semplicemente un messaggio: Sono a casa sua” e più niente. Non ebbi dubbi che mia moglie stesse già baciando il buco del culo del suo Luciano (adora sempre dimostrare all’inizio la sua sottomissione all’Uomo che la sfonderà), poi cominciasse a spompinarlo con quella boccuccia da puttanella, partendo da una bella ciucciata di scroto (inizia sempre dalle palle quando di dedica ai bocchini), quindi a pecorina per farsi sbattere dal cazzo di Luciano in preda a un vero e proprio furore. Quanto a me, anche io in preda all’eccitazione, mi disposi ad aspettare segandomi piano piano arrestandomi sempre per non venirmi nelle mani, mentre goccioline di precum mi colavano già lungo il glande… intanto farneticavo tra me e me… “oh Luciano, sì, scopala bene bene… è tutta tua… sì continua così…oh come sei bello… e che forza che hai… se potessi avere una tua sborrata sulla lingua!... ti prego, non scoparla solo oggi, anche domani e dopodomani… ti supplico, vieni a casa e insozza il mio letto… voglio dormire sul cuscino impregnato del tuo sudore… permettimi di succhiarti l’alluce sudato del piede… mettimi i tuoi calzini sporchi in bocca, è questo che merito… voglio darti gioia… però tu scopala e fatti pagare da me… 100,00 vanno bene, 200,00?... quante a te, oh Simona, ti prego, perdi la testa per lui… innamoratevi e scopate tutti i giorni come i fidanzatini …oh Luciano…Luciano … chiamami cornuto … vuoi che ti massaggio dopo ogni scopata?… ti lavo i piedi… ti faccio le carezze alle palle affaticate… sei il mio mito… sei il marito che avrei voluto avere… ”. Quando all’improvviso ricevo la tanto attesa notifica, una foto di loro due: in primo piano, mia moglie in ginocchio, visibile dal petto in su, con il viso tutto farcito di sborra colante dalle guance…un grosso fiotto sul labbro superiore … mi sorride e mi mostra l’indice sinistro… lui invece in piedi (purtroppo non gli si vede il viso godente) che impugna con la sua mano tozza un grosso cazzo sborrato ricco di vene azzurrognole e ancora colante di un filamento bianchissimo. Segue alla foto un messaggio ancora della mia nobile signora che dice: “e questa è solo la sua terza venuta… le prime due mi ha sborrato direttamente nella fica”. Non ci vidi più, mi segai in preda alla foga, guardando quella foto…10 secondi e mi ero finalmente venuto in mano, contento e cornuto… Per farla breve, Luciano diventò, dal giorno dopo, un frequentatore assiduo della nostra casa.
scritto il
2024-07-30
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