Una mamma orgogliosamente troia. Parte II

di
genere
incesti

“Mammaaaa, sono a casa!” - “Sì, Davide, eccomi, sono in cucina, va’ a lavarti che la cena è pronta… tanto non aspettiamo papà che rientra tardi”. Ci si siede a tavola, si parla del più e del meno, di come è andata la giornata, le racconto che ho visto all’università una mia collega molto sexy, con un paio di leggings bianchi e che questo mi aveva eccitato particolarmente al punto che stavo quasi per andarmi a tirare una sega nel bagno, poi però mi sono trattenuto”, - “e hai fatto bene, tesoro della mamma! Vuoi che indosso stasera anche io un paio di leggings?” – “Oh sì, mamma, ti prego…sì sì, non ti ho mai vista in leggings!” e aggiunge: “poi ho anche una sorpresina che non ti dispiacerà… ma adesso finisci la bistecca ai ferri che ti dà forza”.
Finito che avemmo di cenare, mi invitò prendermi una mezz’oretta di pausa… “riposati, distraiti un po’ con la play, se vuoi, frattanto che sparecchio e carico la lavastoviglie”.
Un’oretta d’ora dopo sento aprire la porta della cameretta…e ciò che vidi non lo dimenticherò mai più… ebbi l’impressione che fosse entrata in camera una attrice porno: truccata pesantemente come la peggiore delle puttane di strada. Troneggiando sui tacchi 23 con allaccio alla caviglia e plateau in oro brillante, senza reggiseno, le grosse mammelle al vento, mi si avvicina sculettando nei suoi leggings bianchi attillatissimi… lo spacco della fica bene in vista.
-“oh, mam-ma, sei me-ra-vi-glio…”, ma non ebbi il tempo di ultimare la frase che raggiuntami mi adagiò sulle labbra l’indice a zittirmi “Sciiii, zitto e divertiti”. La avvinghiai ai fianchi, sprofondai il viso nello spacco vaginale, bene in risalto sotto il leggings, e iniziai a palpargli le chiappe sode e strettissime, quando…”oh cazzo! ma è…”
“Sì, Alex” – “ma è un…?!” - “Sì, un plug anale – mi rispose - mi piace sentirmi dietro dilatata... era la sorpresa di cui ti dicevo…intanto potrai solo guardarlo e non permetterti di levarmelo dal culo…, non è ancora il momento a mamma di rompermelo il buchetto.
Intanto le ho già sfilato i leggings, lei invece gli slip, da cui fuoriesce il mio membro animalesco, ricco di vene azzurrognole scorrenti sotto un glande grosso, violaceo e pulsante… Non perdo tempo, la metto a pecora dopo essermi insalivato il pene e le penetro la ‘spacca’ … entro esco, entro esco, mi fermo quel tanto per farla delirare e supplicare, poi torno a pompare…. Adora proprio essere sottomessa dal proprio figlio … poi la rivolto sul divano e mi ci stendo addosso…ci metto poco per svuotarle nella fica tutto il mio nettare… prima però di farlo, mi fermo dentro per una ventina di secondi e guardandola fissa negli occhi mi abbandono a dirle…”ti amo, mamma, ed è per questo che ti voglio nuovamente incinta” – poi lentissimamente riprendo a penetrarla… “dammi una sorellina! Lei allora: “oh, che parole dolcissime hai detto e ho le lacrime agli occhi, ma ora svuotati tutto, scaricami dentro tutta la tua Bellezza”…e così mi lasciai andare tutto fino all’ultima gocciolina…di lì a poco, sborrai dentro di nuovo; le prime due seguirono a breve distanza, la terza dopo una pausa di mezz’ora…e come fu per me liberatoria quest’ultima, le sborravo dentro e… tremavo tutto, tutto.
(Contatto: tivogliosentire74@libero.it)
scritto il
2023-08-18
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