I contentini della mamma

di
genere
incesti

Posso dire di essere stato fortunato ad avere una mamma disponibile e premurosa, oltre che bellissima – lo è tutt’oggi nonostante i suoi 65 anni - quando ebbe inizio la nostra relazione, una ventina di anni fa. Sin dall’adolescenza, infatti, tra me e mia madre non esistevano segreti… è sempre stata la mia confidente d’eccezione e, in materia di sesso, una donna molto aperta di mente; cosa che mi ha permesso di svelarle negli anni ogni mio desiderio, ogni mia fantasia, anche quella più inconfessabile e imbarazzante per un figlio. Erano gli anni dell’università quando tutto è iniziato e fu la mia prima volta (avevo allora 20 anni); anni che per me furono molto impegnativi non solo per lo studio, ma anche nelle relazioni con le donne, essendo stato io sempre molto timido e impacciato con loro (tant’è che la mia prima ragazza l’ho avuta solo a 26 anni!). Col tempo, pertanto, mia madre (a quell’epoca, separata) era diventata la mia valvola di sfogo e soprattutto il “contentino” della giornata ogniqualvolta ne richiedevo la sua necessaria presenza, ciò in particolar modo quando tornavo - più frustrato che mai - dall’università o dalle uscite serali con gli amici, altrettanto sfigati come me. Tuttavia – e ciò lo devo solo a lei – non mi sono mai sentito per questo disperato più di tanto, sapevo in fondo che potevo fare affidamento su di lei per il mio benessere quotidiano, lei, la mia mamma, la donna più preziosa della mia vita, che sapeva sempre come consolarmi e appagarmi assistendomi nelle seghe, facendomi svuotare lo stress e tutta l’eccitazione, accumulata anche a seguito delle mie assidue frequentazioni sui più disparati siti porno; attività, il suo segarmi, che compiva con devozione e come una vera e propria missione a fin di bene per il suo “tesoruccio”. Di solito, mi eccitavo guardando porno anche per ore e quando ero eccitato con il cazzo durissimo, bastava chiamarla… "mamma, vieni, ti prego, sono pronto!”, sicchè mi raggiungeva nella stanza accogliendomi con un sorriso radioso e con i suoi grossi seni già scoperti i cui capezzoli - al centro di una aureola altrettanto grossa – adoravo tanto ciucciare. Talvolta faceva anche la capricciosa, si divertiva a farmi aspettare a lungo… “adesso, non posso, intanto continua!”. Oh, come era allora difficile continuare, attenti a non venirsi nelle mani... Poi però finalmente arrivava… "oh Maaaammina!” (Fatemi sapere se vi è piaciuto e scrivetemi se volete a : tivogliosentire74@libero.it)
scritto il
2024-07-21
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