La scuola delle meraviglie
di
gfranco
genere
prime esperienze
A scuola il ragazzo era molto riservato. Non dava confidenza e teneva un comportamento tipico di coloro che fanno i fatti propri. Con i professori non sempre andava bene. Con quello di matematica qualche piccolo screzio, con quella di italiano, buio su tutti i fronti, tra loro quasi una antipatia reciproca. Lei una bella signora, divorziata e di poco sopra i trenta anni. Sembrava quasi che quell'antipatica cercasse di dargli voti bassi per punirlo. In realtà non era vero, lei correggeva gli errori e lo trattava come gli altri.
Tra loro, le battutine erano spesso motivo di attrito e quando lui, velatamente l'aveva considerata una acida culona, per poco non ci scappò una sospensione da scuola. La professoressa aveva sì un sedere visibile e bello da vedere, ma culona proprio nò.
Ormai quel ragazzo era diventato motivo di fastidio e lei stava attenta a non farsi offendere da quel pischello più adatto a portare i pannoloni che a fare il bullo con lei. Il giovane era diventato un problema e quindi lo prese in disparte per parlargli e fargli capire che lei, se lui si comportava bene, non lo avrebbe più punito.
Da allora, con la bella professoressa si comportò sempre bene, anzi troppo bene, tanto da difenderla sempre e dovunque. Comprese il cambiamento e cominciò a provare simpatia per lui, che cambiando nei suoi confronti era persino simpatico.
La signora aveva avuto una vita sentimentale difficile, da poco lasciata dal marito per un'altra e si sentiva un pò depressa. Di corteggiatori nè aveva, ma li considerava banali e preferiva stare da sola.
L'unico maschio che nel bene e nel male aveva un pò riempito la sua vita era quel ragazzo, troppo giovane per lei. A guardarlo bene era anche bellino e pure simpatico. Il giorno della festa della donna le aveva pure regalato delle mimose, pensierino che altri non avevano fatto. Ora, quando correggeva i suoi compiti, forse per simpatia era portata a fare qualcosa che solitamente non faceva con nessuno...gli dava sempre la sufficienza, anche quando non la meritava.
Non riusciva a capire perchè dentro di lei qualcosa era cambiato e ciò la spaventava, non era tipo da interessarsi dei suoi alunni, tanto meno di quelli che gli erano stati antipatici. Eppure ultimamente vestiva più curata del solito, quasi volesse fare vedere a qualcuno le sue doti fisiche. Era comunque una bella ragazza e i suoi colleghi la trattavano per tale. Sicuramente il professore di inglese ci aveva fatto un pensierino.
Una domenica mattina, andando al bar- pasticceria vicino a casa, si accorse che c'era lui, il ragazzo. Come la vide si avvicinò e cortesemente le offrì il cappucino, ma ringraziando disse di nò. Il giovane si sedette e cominciò a parlarle, senza mai offendere o fare battutine, anzi si complimentava con la professoressa e la cosa non le dispiaque, anzi le fece piacere. Si davano del lei e non del tu, ma nel loro rapporto qualcosa era cambiato. Parlarono di libri ed ella gli disse che gliene prestava uno, da tenere bene e da restituire. Abitava a pochi passi e si incamminarono. Il ragazzo entrò nell'appartamento della professoressa, notò uno stile di arredamento veramente bello e le fece i complimenti. La professoressa, a forza di complimenti lo invitò a pranzo, era abituata a mangiare da sola ed un pò di sana compagnia non guastava. Lui telefonò a casa e trovò una scusa banale per fermarsi fuori, mai avrebbe detto a nessuno che si sarebbe fermato dalla professoressa. Lei aveva capito che il giovane era un tipo riservato, non un chiaccherone.
Mangiarono e benissimo, poi si sedettero a guardare la tv. Solo che a forza di parlare e bere ( lei aveva aperto una bottiglia di vino), si trovavano troppo vicini e a lei scappò un bacio. Quel bacio non era forse voluto, ma aveva innescato una situazione compromettente, anche se gli piaceva. Lui rispose dandole sempre del lei, come per rispetto ed intanto cominciò a frugare sotto la maglietta della donna. Aveva un seno decisamente bello. La ragazza, ormai eccitata lo portò in camera, gli fece uno spogliarello, tutto per lui. La rassicurò di nuovo...nessuno avrebbe mai saputo del loro strano rapporto, cominciato con delle dispute personali e che finiva tutto in tarallucci e vino.
Prese in mano il pene,lo aiutò a mettere il preservativo e con la mano lo condusse verso la sua vagina per farsi penetrare. Da tempo non faceva l'amore ed ora si sentiva pronta e felice. Mentre provava orgasmi e piacere disse al ragazzo che per la frase a scuola, quella sul culone della professoressa... ora lo puniva e lo obbligava a palpare il sedere di persona, per fargli vedere e sentire che lei non aveva un culo troppo grande ma un culo normale. Fecero l'amore e poi lui togliendosi il preservativo le venne sul pube. Tanto sperma. Lei lo portò al bagno e toccandolo gli lavò sapientemente il pisello. Pisello che, sollecitato da quella bella ragazza o signora venne di nuovo e lo spermà le innondò tutto il viso.
Si vedono di nascosto ed è molto pericoloso, potrebbero licenziarla. A scuola il ragazzo ha cominciato a fare stupide e velate battute, non offensive, ma sempre sulla antipatica professoressa di italiano, che ora lo tratta da imbecille e si diverte a prenderlo un pò in giro. Qualcuno si aspetterebbe che all'uscita di scuola si prendano prima o poi per i capelli.
Invece loro, nell'intimità si coccolano e fanno all'amore. Lei conosce a memoria il corpo di lui e lui conosce a memoria il corpo di lei. Ogni tanto le dice che è una culona, la donna per dispetto glielo fà vedere e palpare. Unica nota stonata: anche nel privato continuano a darsi del lei, come tra alunno e professoressa. Altro inconveniente: quando corregge i suoi compiti è tentata sempre a dargli un voto di meno, quasi per nascondere la loro complicità.
Tra loro, le battutine erano spesso motivo di attrito e quando lui, velatamente l'aveva considerata una acida culona, per poco non ci scappò una sospensione da scuola. La professoressa aveva sì un sedere visibile e bello da vedere, ma culona proprio nò.
Ormai quel ragazzo era diventato motivo di fastidio e lei stava attenta a non farsi offendere da quel pischello più adatto a portare i pannoloni che a fare il bullo con lei. Il giovane era diventato un problema e quindi lo prese in disparte per parlargli e fargli capire che lei, se lui si comportava bene, non lo avrebbe più punito.
Da allora, con la bella professoressa si comportò sempre bene, anzi troppo bene, tanto da difenderla sempre e dovunque. Comprese il cambiamento e cominciò a provare simpatia per lui, che cambiando nei suoi confronti era persino simpatico.
La signora aveva avuto una vita sentimentale difficile, da poco lasciata dal marito per un'altra e si sentiva un pò depressa. Di corteggiatori nè aveva, ma li considerava banali e preferiva stare da sola.
L'unico maschio che nel bene e nel male aveva un pò riempito la sua vita era quel ragazzo, troppo giovane per lei. A guardarlo bene era anche bellino e pure simpatico. Il giorno della festa della donna le aveva pure regalato delle mimose, pensierino che altri non avevano fatto. Ora, quando correggeva i suoi compiti, forse per simpatia era portata a fare qualcosa che solitamente non faceva con nessuno...gli dava sempre la sufficienza, anche quando non la meritava.
Non riusciva a capire perchè dentro di lei qualcosa era cambiato e ciò la spaventava, non era tipo da interessarsi dei suoi alunni, tanto meno di quelli che gli erano stati antipatici. Eppure ultimamente vestiva più curata del solito, quasi volesse fare vedere a qualcuno le sue doti fisiche. Era comunque una bella ragazza e i suoi colleghi la trattavano per tale. Sicuramente il professore di inglese ci aveva fatto un pensierino.
Una domenica mattina, andando al bar- pasticceria vicino a casa, si accorse che c'era lui, il ragazzo. Come la vide si avvicinò e cortesemente le offrì il cappucino, ma ringraziando disse di nò. Il giovane si sedette e cominciò a parlarle, senza mai offendere o fare battutine, anzi si complimentava con la professoressa e la cosa non le dispiaque, anzi le fece piacere. Si davano del lei e non del tu, ma nel loro rapporto qualcosa era cambiato. Parlarono di libri ed ella gli disse che gliene prestava uno, da tenere bene e da restituire. Abitava a pochi passi e si incamminarono. Il ragazzo entrò nell'appartamento della professoressa, notò uno stile di arredamento veramente bello e le fece i complimenti. La professoressa, a forza di complimenti lo invitò a pranzo, era abituata a mangiare da sola ed un pò di sana compagnia non guastava. Lui telefonò a casa e trovò una scusa banale per fermarsi fuori, mai avrebbe detto a nessuno che si sarebbe fermato dalla professoressa. Lei aveva capito che il giovane era un tipo riservato, non un chiaccherone.
Mangiarono e benissimo, poi si sedettero a guardare la tv. Solo che a forza di parlare e bere ( lei aveva aperto una bottiglia di vino), si trovavano troppo vicini e a lei scappò un bacio. Quel bacio non era forse voluto, ma aveva innescato una situazione compromettente, anche se gli piaceva. Lui rispose dandole sempre del lei, come per rispetto ed intanto cominciò a frugare sotto la maglietta della donna. Aveva un seno decisamente bello. La ragazza, ormai eccitata lo portò in camera, gli fece uno spogliarello, tutto per lui. La rassicurò di nuovo...nessuno avrebbe mai saputo del loro strano rapporto, cominciato con delle dispute personali e che finiva tutto in tarallucci e vino.
Prese in mano il pene,lo aiutò a mettere il preservativo e con la mano lo condusse verso la sua vagina per farsi penetrare. Da tempo non faceva l'amore ed ora si sentiva pronta e felice. Mentre provava orgasmi e piacere disse al ragazzo che per la frase a scuola, quella sul culone della professoressa... ora lo puniva e lo obbligava a palpare il sedere di persona, per fargli vedere e sentire che lei non aveva un culo troppo grande ma un culo normale. Fecero l'amore e poi lui togliendosi il preservativo le venne sul pube. Tanto sperma. Lei lo portò al bagno e toccandolo gli lavò sapientemente il pisello. Pisello che, sollecitato da quella bella ragazza o signora venne di nuovo e lo spermà le innondò tutto il viso.
Si vedono di nascosto ed è molto pericoloso, potrebbero licenziarla. A scuola il ragazzo ha cominciato a fare stupide e velate battute, non offensive, ma sempre sulla antipatica professoressa di italiano, che ora lo tratta da imbecille e si diverte a prenderlo un pò in giro. Qualcuno si aspetterebbe che all'uscita di scuola si prendano prima o poi per i capelli.
Invece loro, nell'intimità si coccolano e fanno all'amore. Lei conosce a memoria il corpo di lui e lui conosce a memoria il corpo di lei. Ogni tanto le dice che è una culona, la donna per dispetto glielo fà vedere e palpare. Unica nota stonata: anche nel privato continuano a darsi del lei, come tra alunno e professoressa. Altro inconveniente: quando corregge i suoi compiti è tentata sempre a dargli un voto di meno, quasi per nascondere la loro complicità.
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