La madre della fidanzata
di
gfranco
genere
tradimenti
La fidanzata si chiamava Lisa. Una bella e minuta ragazza con due splendidi occhi, corpo da cerbiatta. Aveva appena dicianove anni ed amava come non mai il proprio ragazzo di due anni più vecchio di lei, alto e palestrato...quello che si dice un bravo e bel ragazzo.
La mamma della Lisa era una tipa sportiva, praticava il ciclismo e tutta una serie di sport per stare in forma e sfogare il suo bisogno di essere alla pari con gli uomini.
Il padre della Lisa era un ubriacone e la ragazza viveva con la madre che si chiamava Luciana.
Alla Luciana era capitato di vedere di nascosto la Lisa e il ragazzo che facevano l'amore sul divano. Invece di allorntanarsi era stata attratta da quel pisello che oscenamente entrava nella carne della figlia e la figlia che rumoreggiava per il piacere. Con eccitazione, aveva continuato a spiarli ed intanto si masturbava da sola, avesse potuto avere un pisello di plastica se lo avrebbe messo dentro, anche fosse stato lungo trenta centimetri. Una scena che le faceva provare un po' di invidia, a quando aveva anche lei quell'età e faceva l'amore con il proprio ragazzo. La donna era una bella tipa, con diversi corteggiatori, ma voleva essere lei a comandare e primeggiare, tanto che alcuni si erano spaventati per la sua grinta.
Quel futuro genero era veramente carino e sperava di conoscerlo meglio, in maniera più intima. Poco gli importava della figlia, poteva fare le cose di nascosto. Voleva tornare a sentirsi giovane e non le andava di essere corteggiata dai soliti bavosi, spesso più vecchi di lei. La rottura da anni, con il compagno beone le era rimasta dentro, come una scelta sbagliata, Lisa a parte. L'uomo veniva visto dalle due donne quasi come un impiccio di cui vergognarsi.
D'estate faceva caldo e la Luciana, specialmente di notte andava in cucina per sorseggiare delle bibite...vestita poco, quasi nuda. A volte con una leggera camicia, scalza e con le gambe nude fino alle cosce. Guardandosi allo specchio si sentiva sexi e certamente come l'occasione fà l'uomo ladro, prima o poi avrebbe incrociato il ragazzo che dormiva in camera con la Lisa ed avrebbe trovato il modo per metterlo in difficoltà. Più volte aveva sentito il letto scricchiolare e pensava a quello che loro stavano facendo, anche lei era stata giovane e ricordando quei tempi, pensava al fidanzato della figlia, che avrebbe potuto soddisfare anche lei, donna sola e in cerca di amore.
Una sera, mentre sorseggiava del thè freddo ed era seduta in cucina, con la camicetta trasparente, il ragazzo entrò in mutandine e canottiera, la Lisa stava dormendo.
Vedendo la futura suocera si rese conto che la mamma era più carina e desiderabile della figlia, le sue cosce veramente belle ed in carne, gli slip facevano pensare ad una vagina pelosa, sotto la trasparente camicia i seni belli e sodi, erano almeno della terza misura. La sua Lisa era piatta, quasi senza seni. Da quel momento si rese conto che la signora era veramente piacevole e si ritirò tutto eccitato in camera della ragazza, che svegliandosi fu subito presa da quel ragazzo eccitato e voglioso di scaricare il suo pene pensando alla suocera.
Ormai tra lui e la donna si era creata una situazione strana e quasi, quasi, la suocera gli piaceva di più della giovane, era più sensuale. La Luciana se la figlia era assente, con comportamenti maliziosi faceva di tutto perchè lui la guardasse. Una volta, passando davanti alla porta socchiusa del bagno, la vide tutta nuda. Bella, eccitante e pelosa, con due cosce da sballo e i seni che sembravano due meloni. Forse poteva instaurare una relazione con entrambe, ma come fare? La donna si sarebbe lasciata andare o avrebbe reagito male?
Una notte, quando l'andare a bere in cucina sembrava quasi un tacito appuntamento, i due corpi si sfiorarono per sbaglio. Improvvisamente il pisello gli divenne duro, prese la Luciana, senza parlare, le strappò gli slip, tanto che nella foga li ruppe a metà, la caricò sulla tavola e le aprì le gambe, mettendo in vista la vagina pelosa. Lei lo abbracciò, aprì la camicetta per farsi succhiare i seni e lui gli mise dentro, in quel buco già pronto, il suo bel pisello. L'amplesso durò appena due minuti o poco più, ma fu intenso. La donna sudava e non solo per il caldo, lui le aveva scaricato il suo sperma tra i peli del pube e di peli, anche se ben tagliati ne aveva molti. La Luciana corse in bagno a lavarsi dallo sperma che le copriva tutta la vagina e lui rientò in camera, dalla Lisa. Era ancora eccitato e dopo essersi pulito il pene con un fazzoletto, aveva penetrato con furore anche la Lisa, quasi sbalordita per tutto quell'improvviso vigore e si trovò senza forze e riempita di sperma.
Ormai tra la suocera e lui c'era come una segreta intesa. Si baciavano e si palpavano di nascosto. Se la figlia era assente, chiudeva la porta a chiave dall'interno e gli faceva una sega veloce raccogliendo lo sperma in una mano, oppure un lento pompino, fino a che il pisello non scoppiava nella sua grande e vorace bocca, mai sazia e sempre pronta a riceverlo. A volte la donna non indossava gli slip e furtivamente, nonostante la presenza della figlia, si faceva toccare o mettere dentro un dito, lui toglieva quel dito tutto bagnato dagli umori vaginali che colavano. Per la donna una nuova primavera a scapito della figlia e non si sentiva pentita di farlo. Quel ragazzo le donava delle sensazioni ed orgasmi mai provati e l'eccitazione durava forse perchè lo faceva di nascosto e lui ormai desiderava più lei che la figlia. Quando le entrava dentro, quei colpi di pisello se li sentiva sbattere fino in testa, tanto erano forti ed intensi gli orgasmi.
Purtroppo, un giorno che la figlia doveva essere altrove, nonostante la loro prudenza ed attenzione, la ragazza rientrò li scoprì oscenamente nudi a letto. Credeva di sognare, ma era la vera e pura verità. La mamma che montando da sopra,mostrava tutto il sedere, si faceva penetrare e lo spronava a farlo senza interruzione ed ancora i gridolini di lei che godeva e diceva parolacce, quasi ad accompagnare il ritmo del pisello che la stava sfondando e di brutto. Quell'essere che si faceva montare era prorio la sua mamma.
La figlia se ne è andata di casa, lui continua ad abitare con la suocera ed era ormai chiaro e lampante che la madre ha preso il posto della figlia ovvero va a letto con quello che doveva essere il futuro genero. Per non creare chiacchere hanno deciso di andare a vivere lontano dove nessuno li conosce. Si amano e tubano come due ragazzini, anche se lui ha solo ventuno anni e lei almeno trentaotto. A volte l'amore è cieco. La figlia ha un nuovo fidanzato, si sposerà, ma la mamma non sarà mai invitata a nozze.
La mamma della Lisa era una tipa sportiva, praticava il ciclismo e tutta una serie di sport per stare in forma e sfogare il suo bisogno di essere alla pari con gli uomini.
Il padre della Lisa era un ubriacone e la ragazza viveva con la madre che si chiamava Luciana.
Alla Luciana era capitato di vedere di nascosto la Lisa e il ragazzo che facevano l'amore sul divano. Invece di allorntanarsi era stata attratta da quel pisello che oscenamente entrava nella carne della figlia e la figlia che rumoreggiava per il piacere. Con eccitazione, aveva continuato a spiarli ed intanto si masturbava da sola, avesse potuto avere un pisello di plastica se lo avrebbe messo dentro, anche fosse stato lungo trenta centimetri. Una scena che le faceva provare un po' di invidia, a quando aveva anche lei quell'età e faceva l'amore con il proprio ragazzo. La donna era una bella tipa, con diversi corteggiatori, ma voleva essere lei a comandare e primeggiare, tanto che alcuni si erano spaventati per la sua grinta.
Quel futuro genero era veramente carino e sperava di conoscerlo meglio, in maniera più intima. Poco gli importava della figlia, poteva fare le cose di nascosto. Voleva tornare a sentirsi giovane e non le andava di essere corteggiata dai soliti bavosi, spesso più vecchi di lei. La rottura da anni, con il compagno beone le era rimasta dentro, come una scelta sbagliata, Lisa a parte. L'uomo veniva visto dalle due donne quasi come un impiccio di cui vergognarsi.
D'estate faceva caldo e la Luciana, specialmente di notte andava in cucina per sorseggiare delle bibite...vestita poco, quasi nuda. A volte con una leggera camicia, scalza e con le gambe nude fino alle cosce. Guardandosi allo specchio si sentiva sexi e certamente come l'occasione fà l'uomo ladro, prima o poi avrebbe incrociato il ragazzo che dormiva in camera con la Lisa ed avrebbe trovato il modo per metterlo in difficoltà. Più volte aveva sentito il letto scricchiolare e pensava a quello che loro stavano facendo, anche lei era stata giovane e ricordando quei tempi, pensava al fidanzato della figlia, che avrebbe potuto soddisfare anche lei, donna sola e in cerca di amore.
Una sera, mentre sorseggiava del thè freddo ed era seduta in cucina, con la camicetta trasparente, il ragazzo entrò in mutandine e canottiera, la Lisa stava dormendo.
Vedendo la futura suocera si rese conto che la mamma era più carina e desiderabile della figlia, le sue cosce veramente belle ed in carne, gli slip facevano pensare ad una vagina pelosa, sotto la trasparente camicia i seni belli e sodi, erano almeno della terza misura. La sua Lisa era piatta, quasi senza seni. Da quel momento si rese conto che la signora era veramente piacevole e si ritirò tutto eccitato in camera della ragazza, che svegliandosi fu subito presa da quel ragazzo eccitato e voglioso di scaricare il suo pene pensando alla suocera.
Ormai tra lui e la donna si era creata una situazione strana e quasi, quasi, la suocera gli piaceva di più della giovane, era più sensuale. La Luciana se la figlia era assente, con comportamenti maliziosi faceva di tutto perchè lui la guardasse. Una volta, passando davanti alla porta socchiusa del bagno, la vide tutta nuda. Bella, eccitante e pelosa, con due cosce da sballo e i seni che sembravano due meloni. Forse poteva instaurare una relazione con entrambe, ma come fare? La donna si sarebbe lasciata andare o avrebbe reagito male?
Una notte, quando l'andare a bere in cucina sembrava quasi un tacito appuntamento, i due corpi si sfiorarono per sbaglio. Improvvisamente il pisello gli divenne duro, prese la Luciana, senza parlare, le strappò gli slip, tanto che nella foga li ruppe a metà, la caricò sulla tavola e le aprì le gambe, mettendo in vista la vagina pelosa. Lei lo abbracciò, aprì la camicetta per farsi succhiare i seni e lui gli mise dentro, in quel buco già pronto, il suo bel pisello. L'amplesso durò appena due minuti o poco più, ma fu intenso. La donna sudava e non solo per il caldo, lui le aveva scaricato il suo sperma tra i peli del pube e di peli, anche se ben tagliati ne aveva molti. La Luciana corse in bagno a lavarsi dallo sperma che le copriva tutta la vagina e lui rientò in camera, dalla Lisa. Era ancora eccitato e dopo essersi pulito il pene con un fazzoletto, aveva penetrato con furore anche la Lisa, quasi sbalordita per tutto quell'improvviso vigore e si trovò senza forze e riempita di sperma.
Ormai tra la suocera e lui c'era come una segreta intesa. Si baciavano e si palpavano di nascosto. Se la figlia era assente, chiudeva la porta a chiave dall'interno e gli faceva una sega veloce raccogliendo lo sperma in una mano, oppure un lento pompino, fino a che il pisello non scoppiava nella sua grande e vorace bocca, mai sazia e sempre pronta a riceverlo. A volte la donna non indossava gli slip e furtivamente, nonostante la presenza della figlia, si faceva toccare o mettere dentro un dito, lui toglieva quel dito tutto bagnato dagli umori vaginali che colavano. Per la donna una nuova primavera a scapito della figlia e non si sentiva pentita di farlo. Quel ragazzo le donava delle sensazioni ed orgasmi mai provati e l'eccitazione durava forse perchè lo faceva di nascosto e lui ormai desiderava più lei che la figlia. Quando le entrava dentro, quei colpi di pisello se li sentiva sbattere fino in testa, tanto erano forti ed intensi gli orgasmi.
Purtroppo, un giorno che la figlia doveva essere altrove, nonostante la loro prudenza ed attenzione, la ragazza rientrò li scoprì oscenamente nudi a letto. Credeva di sognare, ma era la vera e pura verità. La mamma che montando da sopra,mostrava tutto il sedere, si faceva penetrare e lo spronava a farlo senza interruzione ed ancora i gridolini di lei che godeva e diceva parolacce, quasi ad accompagnare il ritmo del pisello che la stava sfondando e di brutto. Quell'essere che si faceva montare era prorio la sua mamma.
La figlia se ne è andata di casa, lui continua ad abitare con la suocera ed era ormai chiaro e lampante che la madre ha preso il posto della figlia ovvero va a letto con quello che doveva essere il futuro genero. Per non creare chiacchere hanno deciso di andare a vivere lontano dove nessuno li conosce. Si amano e tubano come due ragazzini, anche se lui ha solo ventuno anni e lei almeno trentaotto. A volte l'amore è cieco. La figlia ha un nuovo fidanzato, si sposerà, ma la mamma non sarà mai invitata a nozze.
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