Nudismo in casa
di
gfranco
genere
esibizionismo
La mia solita compagna, la Bianca vuole stare in casa, oggi fa troppo caldo e non si vuole muovere. Alle tredici fanno già 36°all'ombra e il termometro salirà ancora, alle 6 e mezza del pomeriggio il sensore esterno segnava 50,5° al sole. Dicono che da venerdì temporali e brutto tempo, forse è l'ultimo picco di caldo della stagione. Sicuramente a settembre con le giornate più corte, questa afa cambierà in meglio.
Esco da solo, vado qualche ora al bar e poi ritornerò a farle compagnia, l'essere meno appiccicati fa bene ad entrambi, sta per finire la sbornia iniziale, ormai siamo una coppia di fatto. Al bar, nonostante il climatizzatore vedo la Erica, la barista, meno vestita del solito. Non siamo in spiaggia, ma poco ci manca. Le dico se deve fare anche lo spogliarello e lei mi rimprovera subito, mandandomi a quel paese. La ringrazio, in maniera ironica e poco ci manca che mi getti contro lo stroffinaccio delle pulizie. Gioco a carte col Pierino e sono sicuro che vincerò. Al vecchietto non pare l'ora di vedere le forme della Erica. Solo vedere...della serie chi si accontenta gode e lui ormai gode solo così, a fare il guardone, anche se la Erica alla fine mostra meno di quello che una si aspetta. Mi chiedono della Bianca e di come fà a resistere con me, si aspettavano che scappasse sin dalla prima settimana. Dico loro che si fermerà e a settembre troverà un lavoro qui. In pratica annuncio qualcosa di serio da una persona poco seria come me. Mi dicono che finalmente ho trovato chi mi comanda a bacchetta e pure che il mio permesso di uscita al bar, sta per scadere e che mi sbrighi a rientrare senò sono rimproveri.
Sono stanco di farmi coglionare e torno a casa. Suono due colpi di campanello e la Bianca mi apre la porta, tutta nuda, rimango stupito. Per fortuna nessuno si accorge. Mi dice che con il caldo, vuole sperimentare il nudismo. Le ho promesso che a settembre la porterò in Croazia, vicino a Porec (Parenzo) dove viene praticato, anche sulle spiagge normali e nessuno ci fa caso ai corpi nudi. Troveremo pochi italiani, da quando la Croazia è entrata nell'euro, un caffè costa dai due euro in su, il resto è tutto caro, finiti i tempi che con venti euro si mangiava bene il pesce. Hanno avuto un crollo di turisti, specialmente tedeschi e nordici che tornano in Italia e che ora vanno anche in Albania.
La Bianca continua a girare per casa nuda, controllo che le tende delle finestre siano chiuse, non vorrei mai vedere spuntare qualche binocolo dalle finestre vicine. Ha decisamente un bel corpo e delle forme armoniose, forse leggermente curvy, ma la carne a me piace. Non sono abituato a vederla così, vorrei protestare, ma quando lei prende una decisione, difficile fargliela cambiare e mi adeguo alla situazione. Comincio a fare parole crociate. Vedendomi disinteressato comincia a farmi le smorfie, ogni tanto mi fà gli agguati e mi mordicchia. Poi finalmente capisce che non gradisco questa sua bouttade e finalmente si riveste, come nella vita normale.
Ci mettiamo straiati sul divano a guardare la televisione come due vecchi conugi e per infastidirmi comincia a toccarmi dappertutto. Ora sono veramente stanco, le tolgo le mutande e le salto sopra. Non vedeva l'ora, mi apre le cosce e poi le richiude, mi sfida a penetrarla, sempre se sono capace. La ragazza è forte e i miei tentativi vanno a monte, ogni volta che sto per metterlo dentro, si ritrae indietro ed anche lei mi cogliona come gli amici del bar, anzi mi dice che non riesco a soddisfarla. Provo di nuovo, ma non ce la faccio,mi respinge con forza. Bisbigliando in un orecchio, come uno che domanda la carità, le chiedo cortesemente di far passare il mio pisello e finalmente mi lascia fare. Un quarto d'ora di tentativi a vuoto e solo perchè avevo disapprovato la sua sceneggiata nudista. Ho capito che con lei bisogna sembre chiedere per ottenere. La penetro con forza, ora senza preservativo provo persino più piacere, la pillola è stata una grande invenzione. Il pisello sta facendo la sua bella figura, sento che sta provando un orgasmo, peccato che con le unghie mi stia graffiando la schiena, peggio di una gatta in calore. Ad un certo punto lo tolgo e il mio sperma finisce sul suo ventre, sulle tette e sul viso. Una sborrata megagalattica che la manda in bagno a lavarsi. Le dico di controllare la schiena..effettivamente le sue unghie mi hanno lasciato dei segni, se pur leggeri. Da brava infermiera và a prendere il disinfettante, solo che al posto dell'acqua ossigenata ha preso l'alcool denaturato e sono dolori, dolori veri, come brucia. Mi chiedo se lo ha fatto apposta o per sbaglio, comunque mi spalma della crema ed un bacio, proprio sulla schiena mette a tacere ogni mia eventuale protesta per il suo dilettante intervento da infermiera sgangherata. Per un attimo le faccio ricordare qualche anno fa, di quando la ragazzina bionda andava a scuola e non si fidava di me o meglio aveva paura che allungassi le mani. Lei replica dicendo che veramente quando mi vedeva le facevo un pò paura, quasi avesse intuito quello che poi sarebbe successo in futuro. Io le dico che anche io avevo paura di lei, era una bella ragazza, già allora attirava il mio e non solo il mio sguardo, volevo comportarmi bene e portarle rispetto, visto che la consideravo sì cresciuta, ma pur sempre una ragazzina rispetto a me. Quei dodici anni di differenza mi pesavano.
A volte come cambiano le cose. I due soggetti allora impauriti l' uno dell'altro, ora si stanno baciando e le nostre mani si cercano, come se si fossero sempre intrecciate. Questa è la fine di un poveretto che deve sempre dare ragione a lei. In casa comanda lui, ma a decidere è sempre la biondina che mi aveva regalato una conchiglia che ora tengo sopra il comodino.
Esco da solo, vado qualche ora al bar e poi ritornerò a farle compagnia, l'essere meno appiccicati fa bene ad entrambi, sta per finire la sbornia iniziale, ormai siamo una coppia di fatto. Al bar, nonostante il climatizzatore vedo la Erica, la barista, meno vestita del solito. Non siamo in spiaggia, ma poco ci manca. Le dico se deve fare anche lo spogliarello e lei mi rimprovera subito, mandandomi a quel paese. La ringrazio, in maniera ironica e poco ci manca che mi getti contro lo stroffinaccio delle pulizie. Gioco a carte col Pierino e sono sicuro che vincerò. Al vecchietto non pare l'ora di vedere le forme della Erica. Solo vedere...della serie chi si accontenta gode e lui ormai gode solo così, a fare il guardone, anche se la Erica alla fine mostra meno di quello che una si aspetta. Mi chiedono della Bianca e di come fà a resistere con me, si aspettavano che scappasse sin dalla prima settimana. Dico loro che si fermerà e a settembre troverà un lavoro qui. In pratica annuncio qualcosa di serio da una persona poco seria come me. Mi dicono che finalmente ho trovato chi mi comanda a bacchetta e pure che il mio permesso di uscita al bar, sta per scadere e che mi sbrighi a rientrare senò sono rimproveri.
Sono stanco di farmi coglionare e torno a casa. Suono due colpi di campanello e la Bianca mi apre la porta, tutta nuda, rimango stupito. Per fortuna nessuno si accorge. Mi dice che con il caldo, vuole sperimentare il nudismo. Le ho promesso che a settembre la porterò in Croazia, vicino a Porec (Parenzo) dove viene praticato, anche sulle spiagge normali e nessuno ci fa caso ai corpi nudi. Troveremo pochi italiani, da quando la Croazia è entrata nell'euro, un caffè costa dai due euro in su, il resto è tutto caro, finiti i tempi che con venti euro si mangiava bene il pesce. Hanno avuto un crollo di turisti, specialmente tedeschi e nordici che tornano in Italia e che ora vanno anche in Albania.
La Bianca continua a girare per casa nuda, controllo che le tende delle finestre siano chiuse, non vorrei mai vedere spuntare qualche binocolo dalle finestre vicine. Ha decisamente un bel corpo e delle forme armoniose, forse leggermente curvy, ma la carne a me piace. Non sono abituato a vederla così, vorrei protestare, ma quando lei prende una decisione, difficile fargliela cambiare e mi adeguo alla situazione. Comincio a fare parole crociate. Vedendomi disinteressato comincia a farmi le smorfie, ogni tanto mi fà gli agguati e mi mordicchia. Poi finalmente capisce che non gradisco questa sua bouttade e finalmente si riveste, come nella vita normale.
Ci mettiamo straiati sul divano a guardare la televisione come due vecchi conugi e per infastidirmi comincia a toccarmi dappertutto. Ora sono veramente stanco, le tolgo le mutande e le salto sopra. Non vedeva l'ora, mi apre le cosce e poi le richiude, mi sfida a penetrarla, sempre se sono capace. La ragazza è forte e i miei tentativi vanno a monte, ogni volta che sto per metterlo dentro, si ritrae indietro ed anche lei mi cogliona come gli amici del bar, anzi mi dice che non riesco a soddisfarla. Provo di nuovo, ma non ce la faccio,mi respinge con forza. Bisbigliando in un orecchio, come uno che domanda la carità, le chiedo cortesemente di far passare il mio pisello e finalmente mi lascia fare. Un quarto d'ora di tentativi a vuoto e solo perchè avevo disapprovato la sua sceneggiata nudista. Ho capito che con lei bisogna sembre chiedere per ottenere. La penetro con forza, ora senza preservativo provo persino più piacere, la pillola è stata una grande invenzione. Il pisello sta facendo la sua bella figura, sento che sta provando un orgasmo, peccato che con le unghie mi stia graffiando la schiena, peggio di una gatta in calore. Ad un certo punto lo tolgo e il mio sperma finisce sul suo ventre, sulle tette e sul viso. Una sborrata megagalattica che la manda in bagno a lavarsi. Le dico di controllare la schiena..effettivamente le sue unghie mi hanno lasciato dei segni, se pur leggeri. Da brava infermiera và a prendere il disinfettante, solo che al posto dell'acqua ossigenata ha preso l'alcool denaturato e sono dolori, dolori veri, come brucia. Mi chiedo se lo ha fatto apposta o per sbaglio, comunque mi spalma della crema ed un bacio, proprio sulla schiena mette a tacere ogni mia eventuale protesta per il suo dilettante intervento da infermiera sgangherata. Per un attimo le faccio ricordare qualche anno fa, di quando la ragazzina bionda andava a scuola e non si fidava di me o meglio aveva paura che allungassi le mani. Lei replica dicendo che veramente quando mi vedeva le facevo un pò paura, quasi avesse intuito quello che poi sarebbe successo in futuro. Io le dico che anche io avevo paura di lei, era una bella ragazza, già allora attirava il mio e non solo il mio sguardo, volevo comportarmi bene e portarle rispetto, visto che la consideravo sì cresciuta, ma pur sempre una ragazzina rispetto a me. Quei dodici anni di differenza mi pesavano.
A volte come cambiano le cose. I due soggetti allora impauriti l' uno dell'altro, ora si stanno baciando e le nostre mani si cercano, come se si fossero sempre intrecciate. Questa è la fine di un poveretto che deve sempre dare ragione a lei. In casa comanda lui, ma a decidere è sempre la biondina che mi aveva regalato una conchiglia che ora tengo sopra il comodino.
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