Non sempre si può essere buoni 2

di
genere
dominazione

Adesso dovevo fare in modo di farmi accettare e acquisire la loro fiducia, cosi decisi dopo qualche giorno di chiamarle entrambe e organizzare una serata in pizzeria, e cosi feci, il venerdi eravamo nella pizzeria, un locale bello e poco luminoso ci mettemmo in un posto abbastanza isolati, mi sedetti tra loro e ordinammo le pizze, ogni tanto senza farmi accorgere avvicinavo la mia gamba una volta a una e poi all’altra, ma era cosi di sfuggita, si parlava si rideva, dicevo un sacco di stronzate facendole ridere ( questo è importante ) poi ( per sbaglio? ) appoggiai una mano sul ginocchio di Laura, lei non si mosse e io ritirai la mano in fretta, poi toccò a Eleonora e neanche lei fece niente, ridevo dentro di me dovevo far scattare la trappola, le avrei invitate insieme oppure una alla volta?
Finimmo la cena e andammo via, ovviamente pagai io il conto, andammo in un bar a prendere un caffè e le accompagnai a casa, non volevo far capire che ero eccitatissimo, cercavo di non far vedere che era duro nei pantaloni…..ci risentiamo appena possibile, vi voglio portare in un posto bellissimo che ho appena affittato, devo solo completare la ristrutturazione, loro diedero il consenso che sarebbero venute volentieri.
E cosi fu, qualche giorno dopo le invitai nuovamente, furono felici di rivedermi, però questa volta sotto il tavolo delle pizzeria la mia mano diventò un tantinello piu audace, l’appoggiai sul ginocchio di entrambe e risalii un poco sotto le gonne, nessuna delle due disse o fece qualcosa, anzi ci fu Laura che apri un poco le gambe per agevolare la risalita, lo feci e con il dito sfiorai le mutandine che mi sembrarono anche umide, Eleonora invece fu piu severa, infatti piano senza movimenti bruschi si spostò facendo scivolare la mano dal ginocchio.
Alla fine della cena……sapete stasera voglio farvi vedere una cosa, volete venire? Laura non perse tempo rispondendo di si, l’altra….se viene anche lei vengo anche io, felice di portarle con me salimmo in macchina e mi avviai alla casetta che precedentemente mi ero fittato, era distante una ventina di km, mi accorsi che si guardavano ogni tanto…… tranquille non vi rapisco, anche se m i piacerebbe, vi mostro solo dove comincerò ad abitare tra poco, il posto vi piacerà vedrete.
Arrivati alla deviazione entrai in un viottolo buio e sterrato, le ruote facevano un bel po di rumore, poi il cancello e con un telecomando illuminai il viale che mi portava alla casa, mi fermai le feci scendere e apri la porta……vi piace questa è casa mia, è qui che violento le femmine, ahahahah…..si guardarono e risero con molta paura, le rassicurai, versai della vodka e bevemmo insieme, accesi la tv e feci partire un video, si vedevano solo inculate ( cosa che a loro non piaceva ) senza nessun problema mi sfilai i pantaloni e le mutande rimanendo con il mio cazzo diritto e tosto all’inverosimile, avevo tutte e due delle mie preferite a casa mia.
Mi guardarono si scambiarono una occhiata e Laura si precipitò sul mio cazzo ingoiandolo quasi tutto, saliva e scendeva , mi distesi e non ci credevo che cosa mi stesse facendo, Eleonora guardava senza parlare sembrava incantata da tanta foga, non gli permisi di farla comandare su di me, la feci smettere e gli ordinai di spogliarsi, Laura non capiva piu niente si spogliò immediatamente, spoglia anche Eleonora ma molto sexy, senza fretta, cosi si avvicinò e con calma cominciò a togliergli la camicia poi la gonna infine la lasciò nuda davanti a me, le avevo tutte e due nuda, gioivo dalla loro vista, ma dissi……..non voglio chiavare ma inculare, a questa parola le vidi sbiancare, Eleonora riprese subito le mutandine cercando di infilarle, cosa che stava cercando di fare anche Laura, mi alzai di scatto ( già avevo preparato tutto ) presi Eleonora la trattenni con le mani gliele girai dietro la schiena e l’ammanettai, Laura mi guardava ormai immobilizzata dalla paura, sistemai Eleonora sul divano gli legai gambe e caviglia, gli infilai un plug nella bocca e lo legai dietro la nuca lasciandola li, guardai Laura, sembrava volesse dirmi qualcosa ma non emetteva suono, cosi la girai e ammanettai anche lei, cominciò a piangere ma ormai ero partito, la portai fuori nel giardino dove c’era un cavalletto, la feci sistemare sopra legai le caviglie e i polsi al cavalletto, girai una cintura sulla schiena tirando forte, praticamente non poteva muoversi, la cosa bella che non parlava ne gridava, rientri in casa presi Eleonora sulla spalla e portai anche lei in giardino, c’era un divanetto che guardava il cavalletto e le sedetti….guarda cosa succederà tra poco anche a te.
scritto il
2023-09-04
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