Una domenica diversa.

di
genere
trio

L’intento era quello di trascorrere una domenica diversa, si sperava capitasse un avventura piacevole. Era integro nella mia mente un episodio a cui ho assistito due anni fa. Correvo
sulla spiaggia, sono stato attratto dalle evoluzioni di una coppia, lui immobile, lei sul suo corpo,
evidentemente eccitata, che cercava di stimolarlo. A dire il vero pensavo che mi
chiamassero per sopperire alla loro eccitazione. A volte il caso ci si mette, infatti è arrivato un
ragazzo, si e spogliato ed è entrato in acqua. Probabilmente alla ragazza tirava più lui, si è
alzata, lo ha raggiunto, hanno parlato pochi secondi, mano nella mano sono arrivati vicino il
compagno e si sono messi a scopare. Il compagno guardandoli si segava. Ho assistito alla
scena facendomi una sega anch’io, e sono ripartito. Quella scena mi ha lasciato una scia
nella testa, ho immaginato mia moglie scopata da un altro davanti ai miei occhi, un misto
tra repulsione ed eccitazione. Sono rientrato a casa, ho visto la mia cocca, l’ho baciata
sulla bocca - Che ti è successo- ? Ho raccontato per filo e per segno l’episodio a cui avevo
assistito, l’eccitazione ha preso anche lei, abbiamo scopato tantissimo. Quella scia famosa
che aveva colpito me ha toccato anche le sue corde. Nei giorni, soprattutto nelle sere si
tornava su quel, ormai famoso, episodio, era diventato uno stimolo alle nostre scopate.
Non sentivamo la necessità di scopare in maniera trasgressiva, ci piaceva immaginare la
scena con risvolti piacevoli. Finalmente abbiamo deciso di provare, già dalla preparazione
eravamo su di giri, andiamo al mare nella zona di Ortona, ci sono dei posti bellissimi.
Bikini più piccolo del mondo, minigonna a filo di culo, top semitrasparente, non ci
voleva molto a capire le nostre intenzioni. Abitiamo a Pineto quasi vicino alla stazione,
c’è un treno che da Teramo arriva a San Vito. Disdetta quella domenica non passava
nell’orario previsto, ne abbiamo preso un altro che però finiva a Pescara. Già sul
treno le prime avvisaglie dello spettacolo che offriva Celeste, abbiamo finto di non
vedere. Ci siamo fermati a Pescara, fortuna ha voluto che nel piazzale della stazione
era in partenza l’autobus per Ortona, invece di proseguire, siamo scesi a Francavilla,
-Dai che l’ultimo tratto lo facciamo in autostop, non dovremmo avere difficoltà-
Invece qualche difficoltà l’abbiamo avuta perché si fermavano vecchi bavosi o ragazzi,
non facevano il nostro caso. Finalmente si è fermato un tizio, interessante, ci ha
chiesto dove eravamo diretti, saputo delle nostre intenzioni, ci ha proposto di andare
oltre Ortona, in una spiaggia non molto frequentata. Ci siamo guardati io e Celeste
lei ha fatto un cenno di assenso, siamo saliti con lui, ci siamo presentati, Germano
il suo nome, Celeste si è messa davanti con lui ed io dietro, come previsto.
Germano appunto avrà avuto meno di quarant’anni, guardando le gambe e non solo
di celeste, ha avuto una bella erezione, facendoci capire che aveva un’ottima dotazione.
Non faceva nulla per nasconderla, anzi tentava a mettere in evidenza quella splendida
figura, Celeste lo provocava mostrando il possibile, insomma tutti avevamo capito
cosa fare. Per arrivare sulla spiaggia abbiamo dovuto percorrere un chilometro a piedi
in mezzo alla vegetazione incolta. - Ho caldo- ha detto celeste Germano ha risposto
che poteva camminare anche nuda perché sicuramente in quel posto così scomodo,
non avremmo incontrato nessuno. Detto fatto siamo rimasti nudi, il cazzo di Germano
svettava tra le sue gambe, il mio non era da meno, Celeste si leccava le labbra. Era
una situazione piacevole per noi? Altroché, se il buongiorno si vede dal mattino quel
cazzo fa proprio il caso nostro. Siamo arrivati sul posto, non c'era nessuno, il cazzo
di Germano sempre eretto, ogni passo sembrava più grande. Celeste si è buttata in acqua, seguita da me e Germano, lui ne ha subito approfittato l'abbrancata letteralmente, mi sono unito a loro, attraverso le gambe di Celeste il cazzo di Germano arrivava ai miei
testicoli, l'ho preso mettendolo nella figa di Celeste. Una volta inglobato quel randello non toccava i piedi sulla sabbia, quel cazzo faceva da puntello, lei abbracciata al suo collo "Sborro" Ha bofonchiato "Vai tranquillo" l'ho incitato. Un meraviglioso orgasmo,
Io ho cercato di trattenermi, volevo conservare integra l'eccitazione, infatti quando il suo cazzo si è rilassato, l'ho preso con la mano, è stata celeste ad avvicinarmi la bocca al cazzo di Germano, in due minuti è cresciuto di nuovo, l'ho offerto subito a Celeste. Sono usciti dall'acqua senza che lei toccasse i piedi per terra, aveva il cazzo di Germano che la sorreggeva, oltre ad avere le sue braccia attorno al collo, siamo tornati
nella boscaglia, si sono adagiati su un piccolo spazio erboso ed hanno scopato, Celeste ha voluto il mio cazzo in bocca, una sborrata ha investito sia lei che Germano. Sono venuti anche loro, ci siamo rilassati, Germano si meravigliava di Celeste "E' molto brava, fate spesso questo lavoro" "No oggi è la prima volta, forse anche l'ultima"
Abbiamo raccontato il motivo per cui avevamo esagerato, si è complimentato "Avete ragione, nella vita bisogna provare tutto, comunque Celeste me la scoperei a vita"
"E' un bel complimento grazie, ci puoi riportare verso Pescara"? " Certamente, potrei
accompagnarvi anche a casa" Il cenno di Celeste è stato eloquente, ci ha riportati a casa, abbiamo fatto la doccia e poi subito a letto. E' stata lei a dire basta, sazia di cazzo quanto mai. Ho salutato Germano , lei si è addormentata, subito dopo anch'io. Il risveglio ci ha ricordato il lavoro. Poesia finita, è stato bellissimo vedere Celeste
in estasi, la sua espressione beata è stata sublime.
scritto il
2023-09-30
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