Serata in biancheria intima

di
genere
sentimentali

Ormai conosco a memoria la mia cara Bianca, dopo diversi mesi di convivenza per me non è più una incognita, salvo quando si arrabbia. Più che sul suo corpo, che è già sensuale di suo, confido sulla sua attidine a fare l'infermiera dei vecchietti ed un dì confido sulla sua propensione a fare la badante del sottoscritto. In realtà non sono proprio vecchio, ma sento il bisogno di blindare il mio futuro e cosa più bella, che non ho fatto mai con nessuna, il fatto di vedere un futuro con la sua presenza accanto a me. Quella volta che le ho dato un passaggio a scuola ed erano diversi anni fa, mai avrei immaginato che grazie quella pioggia battente avrei avuto l'occasione di instaurare una amicizia, che dopo sette o otto anni si è trasformata in una convivenza. A volte litighiamo, ma lei sa di contare sempre su di me, io non sono una persona facile, ma lei sapendo di essere corteggiata e guardata, spesso fa le bizze come i cavalli e non è facile domarla e per domarla intendo dire accontentarla con le buone ed andando incontro alle sue esigenze, per ottenere qualcosa. Spesso per tirare i remi in barca devo sfidarla e lei puntando sul'orgoglio proprio, dapprima fà la difficile, poi quando prevale la sua bontà si scioglie come il ghiaccio a sole.
Con il precedente marito ha sofferto, non ne vuole parlare, ma lui l'ha spesso trattata come un oggetto da esibire e non come una creatura umana, con i suoi problemi o valori interiori e tanto affetto da donare. Quando dorme, mi accorgo che mi cerca sempre, quasi per paura di sentirsi sola ed in tal senso cerco sempre di farle vedere la mia presenza come persona, in queste cose il sesso è solo secondario.
Lo sapevo, qualche sera fa, davanti ad una vetrina, pur non facendolo vedere, si era soffermata troppo su una giarrettiera. Infatti ieri sera, quando siamo andati a dormire presto, dato che i programmi televisivi erano fallimentari, si ha fatto vedere con adosso tutta quella biancheria intima. Era veramente sexi, roba da infarto, ma io per fare il solito bastardo ho fatto finta di non accorgermi. Tuoni e fulmini, poi ho detto che stavo scherzando e si è tranquillizzata. Come le ho detto di quanto era bella, carina e che il mio cuore era tutto per lei, ha aperto, quasi con dolcezza le gambe e ha voluto che le dassi prova tangibile del mio amore. Dicendole parole zuccherine e dandole bacini come fanno i ragazzini alle prime armi l'ho penetrata. Sembrava un vulcano in eruzione, non sapevo più come bloccare i suoi continui spostamenti. A momenti me la trovavo sopra, sotto e di fianco. Il mio povero pisello doveva inseguirla. Neanche una lucertola in fuga si muove così. Poi, dopo esserle venuto dentro ci siamo tranquillizzati ed ha prevalso il senso spirituale del nostro rapporto. Oggi ho cominciato a contare i suoi nei, ma spesso si muove e devo ricominciare da capo. Non ne ha molti, ma sono in contrasto con la sua pelle bianchissima. Lei si diverte nel sentire le mie dita che li cercano ed ogni tanto per rompere la consuetudine metto un dito alla base della vagina e dico che il neo più grande si trova lì. Ma dove lo troverebbe uno come me, con una pazienza così certosina, che ha il tempo per toccarla dappertutto e lo fà con tanta professionalità, senza secondi scopi e con tanto candore?




scritto il
2023-09-30
9 7 4
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Il sedere della signora Luisa 02

racconto sucessivo

Irma la dolce
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.