La piccola donna
di
gfranco
genere
feticismo
Era piccolina, non più alta di un metro e quaranta. Fatta bene, un bel corpo, ma la sua altezza le creava un senso di inferiorità rispetto a certe stangone che sembravano toccare il cielo. Per questo soffriva molto e cercava di fare collezione di ragazzi specialmente di quelli alti per sopperire a quella che lei riteneva una problematica legata alla sua statura.
Per questo motivo era ritenuta una ragazza facile e sembra amasse cose strane...ovvero farsi mettere una mano nella vagina o farsi pizzicare i seni ed il sedere. La sua, forse una maniera diversa di porsi per farsi ricordare o comunque per rimanere impressa nelle menti dei suoi occasionali amanti. Indossava indumenti intimi bellissimi, uno slip con lo spacco sul davanti all'altezza della vagina, reggiseni che lasciavano il seno scoperto, calze autoreggenti e quando faceva l'amore indossava spesso al collo un colare. Le piaceva essere pelosa fino all'ombellico, i maschi si eccitavano di più. Per il resto era carina di suo e il suo corpo, se pure piccolo era ben proporzionato e piacevole.
Gradiva molto gli uomini di colore, quelli alti come grattacieli e sicuramente dal grande pisello. Quando sentiva quei piselli squarciarle la vagina sembrava impazzire dalla goduria e spesso si faceva penetrare anche con tutta la mano. Con la crema lubrificava l'entrata della vagina e un pò alla volta la mano di lui le entrava tutta dentro. L'aveva provato anche analmente, ma ai primi segni di sangue aveva desistito, la vagina ora era più elastica e ci passava dentro di tutto. Ciò la faceva sentire migliore di certe stangone che pur alte od altissime non riuscivano a fare sessualmente quello che faceva lei. Una volta, l'occasionale amante, un nero, le aveva messo dentro una mela e poi c'erano stati problemi per espellerla. Passò uno dei quarti d'ora più brutti della sua vita. Per fortuna le cose andarono a finire bene, ma se si fosse dovuta recare al pronto soccorso..che figuraccia e con che scusa.
Aveva conosciuto un ragazzo della sua età, alto un metro e novanta. Vedendoli assieme sembravano uno il campanile e l'altra la chiesa.
Quando facevano l'amore lui la trasportava in paradiso, sentiva quel pene entrarle e l'eccitazione era tale che le sembrava di volare. Poteva leccargli il pisello stando in piedi...tanto era alta.
Si sposarono ed ebbero una bambina. Ora non aveva più bisogno di amanti occasionali, lui completava tutto ciò che le mancava o meglio le era mancato. Ora si sentiva uguale alle altre.
Per questo motivo era ritenuta una ragazza facile e sembra amasse cose strane...ovvero farsi mettere una mano nella vagina o farsi pizzicare i seni ed il sedere. La sua, forse una maniera diversa di porsi per farsi ricordare o comunque per rimanere impressa nelle menti dei suoi occasionali amanti. Indossava indumenti intimi bellissimi, uno slip con lo spacco sul davanti all'altezza della vagina, reggiseni che lasciavano il seno scoperto, calze autoreggenti e quando faceva l'amore indossava spesso al collo un colare. Le piaceva essere pelosa fino all'ombellico, i maschi si eccitavano di più. Per il resto era carina di suo e il suo corpo, se pure piccolo era ben proporzionato e piacevole.
Gradiva molto gli uomini di colore, quelli alti come grattacieli e sicuramente dal grande pisello. Quando sentiva quei piselli squarciarle la vagina sembrava impazzire dalla goduria e spesso si faceva penetrare anche con tutta la mano. Con la crema lubrificava l'entrata della vagina e un pò alla volta la mano di lui le entrava tutta dentro. L'aveva provato anche analmente, ma ai primi segni di sangue aveva desistito, la vagina ora era più elastica e ci passava dentro di tutto. Ciò la faceva sentire migliore di certe stangone che pur alte od altissime non riuscivano a fare sessualmente quello che faceva lei. Una volta, l'occasionale amante, un nero, le aveva messo dentro una mela e poi c'erano stati problemi per espellerla. Passò uno dei quarti d'ora più brutti della sua vita. Per fortuna le cose andarono a finire bene, ma se si fosse dovuta recare al pronto soccorso..che figuraccia e con che scusa.
Aveva conosciuto un ragazzo della sua età, alto un metro e novanta. Vedendoli assieme sembravano uno il campanile e l'altra la chiesa.
Quando facevano l'amore lui la trasportava in paradiso, sentiva quel pene entrarle e l'eccitazione era tale che le sembrava di volare. Poteva leccargli il pisello stando in piedi...tanto era alta.
Si sposarono ed ebbero una bambina. Ora non aveva più bisogno di amanti occasionali, lui completava tutto ciò che le mancava o meglio le era mancato. Ora si sentiva uguale alle altre.
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