Siamo tutti figli di…
di
Vandal
genere
etero
Siamo tutti figli di…
Jenni è insaziabile. Il week end trascorso a casa sua, il tempio vintage di manga e anime,è un set porno che nulla lascia ad invidiare ai film di nicchia.
Dava dura prova del mio fisico di stare al suo passo di vorace consumatrice di sesso animalesco. Ma era anche capace di alternare momenti di assoluta dolcezza.
A volte, tra una spompata e l'altra, riuscivo a ciabattare in giro, vistando il resto della casa, enormissima. E' così che scopro un angolo della casa che non avevo ancora visto
La mansarda biblioteca a metà tra una biblioteca piena di manga, molti moderni che non ho mai sentito, con una sezione dedicata anche all'hentai. L'altra parte, in una serie di bacheche, modellini in svariate scale, di roba varia. Le due Arcadia di Capitan Harlock, Goldrake versione disco e in piedi, armato di alabarda spaziale. Jeeg versione centauro che fronteggia il malvagio imperatore delle tenebre. la regina Himika. Mikeros e Demonika, le fortezze nemiche del Grande MAzinga. Poi Daltanius, Zambot 3, Gundam, la Yamato e, dulcis in fundo, in una grande sessione, tutto il Santuario di Saint Seiya. Una montagna di carta pesta con i vari templi dislocati secondo quanto visto sull’omonimo manga, le case dello zodiaco dove Pegasus e Co., affrontavano di volta in volta, i Santi d’oro per salvare la loro Dea.
“Bella vero?” Jenni arriva vicino a me sbadigliando. E’ nuda, assonnata . Sbadiglia, si appoggia a me.
“Questo posto ubriaca gli occhi di tanta roba che c’è”
“Mamma e papà sono stati e lo sono ancora, dei nerd incalliti”
“Possono anche permettersela, una collezione del genere.” In fondo, alla mia destra, la riproduzione del Galaxy Express 999 “Semplicemente fantastico”
Jenni, in ginocchio davanti a me, mi ingoia il sesso e si mette a lavorare alacremente di bocca e di lingua. Resto lì, in estasi, osservato da tutti quei miti della mia adolescenza
Di lì a poco, il week end volge al termine. Tempo di lasciare quel santuario e tornare alla vita quotidiana di tutti i giorni.
Ho fatto sesso con Jenni, in maniera dolce e non selvaggio. Sono entrato dentro di lei, con le mani intrecciate alle mie, lo sguardo calamitato nei suoi occhi “Che farai il prossimo week end?” chiedo a lei
“Sarò qui, ad aspettare un vecchio amico”
“Amico fortunato”
Si torna alla normalità. Lascio la villa attraverso un piccolo viale. Prima di uscire dai cancelli, una statua di Gundam sembra salutarmi dal bordo di una fontana
Jenni è insaziabile. Il week end trascorso a casa sua, il tempio vintage di manga e anime,è un set porno che nulla lascia ad invidiare ai film di nicchia.
Dava dura prova del mio fisico di stare al suo passo di vorace consumatrice di sesso animalesco. Ma era anche capace di alternare momenti di assoluta dolcezza.
A volte, tra una spompata e l'altra, riuscivo a ciabattare in giro, vistando il resto della casa, enormissima. E' così che scopro un angolo della casa che non avevo ancora visto
La mansarda biblioteca a metà tra una biblioteca piena di manga, molti moderni che non ho mai sentito, con una sezione dedicata anche all'hentai. L'altra parte, in una serie di bacheche, modellini in svariate scale, di roba varia. Le due Arcadia di Capitan Harlock, Goldrake versione disco e in piedi, armato di alabarda spaziale. Jeeg versione centauro che fronteggia il malvagio imperatore delle tenebre. la regina Himika. Mikeros e Demonika, le fortezze nemiche del Grande MAzinga. Poi Daltanius, Zambot 3, Gundam, la Yamato e, dulcis in fundo, in una grande sessione, tutto il Santuario di Saint Seiya. Una montagna di carta pesta con i vari templi dislocati secondo quanto visto sull’omonimo manga, le case dello zodiaco dove Pegasus e Co., affrontavano di volta in volta, i Santi d’oro per salvare la loro Dea.
“Bella vero?” Jenni arriva vicino a me sbadigliando. E’ nuda, assonnata . Sbadiglia, si appoggia a me.
“Questo posto ubriaca gli occhi di tanta roba che c’è”
“Mamma e papà sono stati e lo sono ancora, dei nerd incalliti”
“Possono anche permettersela, una collezione del genere.” In fondo, alla mia destra, la riproduzione del Galaxy Express 999 “Semplicemente fantastico”
Jenni, in ginocchio davanti a me, mi ingoia il sesso e si mette a lavorare alacremente di bocca e di lingua. Resto lì, in estasi, osservato da tutti quei miti della mia adolescenza
Di lì a poco, il week end volge al termine. Tempo di lasciare quel santuario e tornare alla vita quotidiana di tutti i giorni.
Ho fatto sesso con Jenni, in maniera dolce e non selvaggio. Sono entrato dentro di lei, con le mani intrecciate alle mie, lo sguardo calamitato nei suoi occhi “Che farai il prossimo week end?” chiedo a lei
“Sarò qui, ad aspettare un vecchio amico”
“Amico fortunato”
Si torna alla normalità. Lascio la villa attraverso un piccolo viale. Prima di uscire dai cancelli, una statua di Gundam sembra salutarmi dal bordo di una fontana
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