Sushi Woman

di
genere
orge

……”Ciao Gioia volevo invitarti a cena”, il messaggio nel cuore della notte ti aveva svegliata, il bip della suoneria e quelle goccioline di sudore freddo che cadono sul viso, “ma fanculo Wolfman ti sembra questa l’ora di invitarmi a cena? Per fortuna non dormivo ma potevi svegliare lui cazzo… cmq ok quando?”, “sapevo che non dormivi come me Gioia, venerdì alle 20.00 da me”, “ok buonanotte e la prossima volta invitami ad orari decenti”. Dopo aver sospirato ti rimettevi sul cuscino, guardi tuo marito che dorme beato, per fortuna non si è svegliato altrimenti chissà cosa avresti dovuto inventarti, non riesci a dormire guardi l’orologio sono 04.00 e mi maledici ma allo stesso tempo ti senti bagnata, non ci mette molto la tua mano a scivolare tra le tue gambe allargando l’elastico del pigiama scivolare sotto il perizoma, è una sensazione ricorrente quella di avere un lago tra le gambe dopo che ci siamo messaggiati o parlati al telefono, e cosi la tua fantasia vola pensando al fatto che nello stesso momento in simbiosi simultaneamente anche io mi sto toccando pensando a te, e queste due invisibili correnti che si scontrano piacevolmente nell’etere della lussuria, respiri in maniera affannata ma silenziosa nella stanza buia, aprendo le gambe permetti alle tue dita di scivolare nelle rumorose acque del tuo piacere, il suono lieve del tuo queefing quando le dita orami impazzite protraggono il tuo piacere “siiiiiiii” , sussurri nella tua mente abbandonandoti al più imperfetto degli orgasmi, il tuo letto vibra, il tuo corpo vibra, la tua mente vibra ed il piacere ti avvolge e annichilisce le forze facendoti poi cadere in un sonno profondo.
Per tutta la giornata del venerdì sei pensierosa, non mi sono fatto più sentire solo quel messaggio in piena notta, sai bene che non ti darò buca. Finalmente a casa e dopo una doccia liberatoria dallo stress della giornata in ufficio nuda nella tua stanza osservi i capi di lingerie che hai messo sul letto, indecisa opti per il completino viola sai bene quanto io adori quel colore, autoreggenti nere ricamate sul didietro le infili sinuosa pensando alle mie mani che ben presto le accarezzeranno, una camicia bianca in seta, tubino nero, ti guardi allo specchio mentre ritocchi il rossetto rosso fuoco sulle tue morbide labbra vogliose, ma quanto sono figa pensi tra il serio e il faceto, chignon alto spettinato, ti da un’aria molto sexy con quei ciuffi che cadono ai alti del viso, due gocce di chanel nr. 5 basterebbero solo quelle come abito come diceva la divina Marylin e via in auto a cena da me. “Allora mi apri la porta o devo restare tutta la sera dietro la porta?” il bello del nostro rapporto è che la nostra intesa e complicità si basa molto su un confidenziale umorismo tra noi due che riempie i nostri incontri non solo di sesso ma di tanta complicità, un piacere stare insieme non solo per i sensi. Non rispondo alla tua provocazione una volta che sei entrata ma ti mi tuffo sulle tue labbra per accoglierti nel migliore dei modi, un grande bacio passionale che ci lascia assaporare che solidifica il nostro rapporto speciale, spesso nel sesso il bacio atto molto intimo è quasi omesso, sentire le nostre lingue subito cercarsi piacevolmente assaporare la tua bocca, colorare le mie labbra del tuo rossetto accarezzare il tuo corpo ad occhi chiusi mentre i nostri respiri di lussuria si incrociano e sentire su di me le tue morbide curate mani che accarezzano la mia nuca graffiandola piacevolmente che inizi la serata. “un bicchiere di vino Gioia ti va?”, “vuoi farmi subito ubriacare cosi da far cadere le mie barriere Wolfman?”, “non sapevo che tu avessi barriere” “stronzo”, ridiamo mentre ti servo un calice di rosso, “allora Wolfman cosa mi fai mangiare stasera? Cosa hai preparato di buono porno chef?”, “mangiare Gioia? Hai ragione non ti ho dettagliato bene la serata, vedi mia cara il piatto prelibato della serata sei tu?”, “scusami ma non ho capito nulla, spiegati meglio”, “vieni con me”, ti predo per mano mentre sorseggi ancora il vino ed entriamo nella sala da pranzo, il tavolo imperiale è imbandito apparecchiato per otto, molto minimal con delle tovagliette in bambù, sopra un piatto bianco rettangolare piano, calice per il vino, tovagliolo bianco nel piatto, bacchette Hashi e ciotolina per la salsa di soia, al centro del tavolo un cuscino poggiatesta a forma di U come quello degli antichi egizi ma foderato con un cuscino, guardi perplessa la tavola finemente apparecchiata, “e quello cosa sarebbe?”, “un cuscino Gioia cosi puoi appoggiare la testa e stare comoda”, “mi spieghi cosa hai in mente?”, mi avvicino al tuo orecchio e sollevando con la mano un ciuffo dei capelli ti sussurro, “oggi tu sarei la nostra sushi Woman, ho invitato degli amici arrivano tra un oretta direi che dobbiamo prepararci, ho comprato qualcosa per te da indossare vieni ti aiuto”, mi guardi sgranando gli occhi pieni di stupore, curiosità ed eccitazione, come me ami giocare con il cibo ed il corpo, più volte spalmandoti qualcosa sul corpo hai giocato facendoti leccare ed a tua volta amavi gustare creme dal corpo del tuo partner, ma essere la portata principale di una cena di soli uomini, mani e bocche sconosciute sul tuo corpo be tutto questo ti fa subito bagnare, “sei un pervertito lo sai?”, “lo so Gioia e so anche che questo ti piace”. Sul mio letto ho poggiato il tuo outfit per la serata, si tratta di una tuta total body a rete larga di colore nero ed una mascherina sempre nera in pizzo, “tutto qui Wolfman?”, “preferiresti stare nuda Gioia?”, scuotendo la testa divertita ti spogli completamente allargando le braccia, “mi aiuti?”, non posso esimermi dal tuo invito cosi ti aiuto ad indossare la tuta approfittando per accarezzare il tuo corpo, accarezzo il tuo monte di venere facendo scivolare dentro di te due dita che tiro fuori bagnate e appiccicaticce, le lecco avido sorridendoti, “mmm sei già pronta mi sa”, ti dico porgendoti le stesse dopo aver ancora intinto dei tuoi dolci umori, “assaggia tu stessa”, lecchi avida con sguardo di passione lentamente le mie dita una dopo l’altra con un fare aggressivo mordendomi le punte delle dita e simulando una fellatio, poi hai un idea tirando fuori dalla tua borsa il fard te lo metti su tutto il viso, eyeliner nero marcato agli occhi che poi ricoprirai dalla mascherina, completi tutto con il tuo inconfondibile rossetto rosso, “dai cosi ho parvenze da geisha che dici?”, “sei bellissima e seducente Gioia”.
Terminata la vestizione per modo di dire guardo l’orologio e mi accorgo che i miei ospiti arriveranno a breve, cosi quasi corriamo in sala da pranzo dopo che hai indossato delle decoltè viola con tacco 12, ti aiuto a salire sul tavolo e ti sdrai supina sullo stesso sistemando per bene il poggiatesta, indossi la mascherina e lasci che io addobbi il tuo corpo con le primizie che ho in parte preparato in parte acquistato. Un quarto d’ora dopo ti scatto una foto, sei cosi invitante addobbata tra sushi e sashimi, ho quasi disegnato inconsapevolmente dei logogrammi sul tuo corpo, ricoprendoti sapientemente dal collo sino alle gambe, le uniche parti libere sono il viso ed i piedi, e tocco finale con della salsa alla soia ho punteggiato tra un rolls e l’altro, sui seni dopo aver succhiato avido i tuoi capezzoli cosa molto apprezzata da te ho messo del tataki di tonno, altro non avrebbe retto, deliberatamente ho lasciato libero il tuo monte di venere e la tua vulva che gronda umori, con le bacchette ho giocato con il tuo clitoride pizzicandolo leggermente imponendoti di restare ferma mentre mi accingevo a giocare anche con le tue grandi labbra per non rischiare di far cascare tutto il cibo dal tuo corpo. Vassoi di gamberetti fritti in pastella con salsa rosa di contorno introno a te insieme a scampi al ghiaccio, insomma un menù molto afrodisiaco ed invitante dove tu sarai la portata principale dopo aver consumato le leccornie. Il suono del campanello interrompe la nostra quasi fiabesca atmosfera, “vado ad aprire la porta ai miei ospiti Gioia sei pronta?”, un mix di paura, emozione, eccitazione ti pervade che corre dal voler alzarti e fuggire via al non vedo l’ora di essere mangiata, “sono pronta Wolfman vai pure”,
Buona sera amici accomodatevi pure la tavola è imbandita, entriamo tutti nella sala da pranzo tu guardando il soffitto ti senti arrossire le gote, deglutisci ripetutamente mentre senti presenze estranee che ti osservano, ti guardano e bramano il tuo corpo, “complimenti Wolfman una tavola meravigliosa”, afferma uno dei miei amici seguito da complimenti di tutti che più che il cibo e le sue decorazioni osservano te, anonima e misteriosa con la maschera ed il trucco ma eccitante e provocante in questa tua performance. “ bene signori accomodatevi pure, alcune regole, primo non si usano le mani per mangiare o le bacchette o direttamente la bocca, secondo la nostra portata principale è a nostra disposizione per soddisfare dopo che abbiamo consumato le leccornie qualsiasi tipo di altro appetito ma occhio anche lei è molto affamata, e terzo buona cena a tutti”, rumore di tappi stappati e brindisi si susseguono prima che tutti si fiondino bacchette alla mano ad assaggiare le portate, uno di loro alla tua destra si avvicina al tuo orecchio e ti sussurra, “ciao tesoro”, ti giri lentamente per guardarlo in viso strabuzzando gli occhi, tuo marito è tra gli invitati.
Mani sul tuo corpo accarezzano vogliosi ogni mm della tua pelle, bocche affamate lingue bollenti, sussulti e ti bagni ripetutamente ogni briciola è stata sapientemente ingurgitata per liberare il tuo corpo da tutto quello che meticolosamente avevo posizionato, con le bacchette alcuni hanno inzuppato i rolls nella tua vulva bagnata facendone cadere chicchi di riso che poi hanno leccato avidamente, mugoli di piacere chiudendo gli occhi, la sensazione di essere la portata principale di un antico baccanale ti eccita, ora nudi tutti i commensali si masturbano offrendoti le nostre verghe dure, la tua bocca inizia ad assaggiare cappelle intinte di salsa rosa, succhi e slinguazzi avida dei sapori agrodolci del maschio di turno, qualcuno ti masturba furiosamente e fiotti di umori schizzano dal tuo pertugio del piacere abbeverando assetati del tuo sesso, lingue che leccano e bocche che succhiano i tuoi capezzoli, qualcuno versa del vino sul tuo corpo affrettandosi a berlo prima che ricada sulla tavola, seghi uccelli sconosciuti mentre il tuo compagno estasiato ed eccitato da quella visione in disparte si sega frenetico, ti si susseguono gli orgasmi incontrollati regalati da questa orgia di sapori, sudore e umori si mescolano e copiosi schizzi di seme maschile iniziano a colorare la tua pelle, tutta unta continui a sentire le verghe sul tuo corpo il tuo corpo un viaggio nel piacere e nella lussuria, tutti i sensi stimolati all’estremo e quando senti una cappella accarezzare la tue grandi labbra stuzzicare la clitoride premere contro la tua vulva, entrare come risucchiato in vortice di passione i tuoi gemiti si stampano nell’etere come una nenia ancestrale. Tutti vengono dipingendo in maniera astratta il tuo corpo, senza remore sei adesso lo sfogo dei nostri desideri, godi ancora sconquassata da libidinose sensazioni, la tua mente scopata senza ritegno il tuo corpo il veicolo del nostro e del tuo piacere. Sei ancora li ferma sul tavolo quasi addormentata quando anche l’ultimo dei commensali baciandoti delicatamente le labbra va via, ringraziando il piacere che hai loro regalato, anche il tuo compagno fingendo di non conoscere questa stupenda erotica creatura ti saluta sussurrandoti un “oggi mi hai regalato emozioni Gioia”, ti aiuto ad alzarti, i tuoi muscoli ben allenati sono ancora tesi, lenta ti sollevi togliendo la maschera, il trucco orami sfatto, il fard quasi sciolto, in piedi togli le scarpe per liberarti da quella civettuosa morsa, sollevata mi guardi, la tuta strappata, sembri uscita viva da una grande battaglia, ti accarezzo i capelli ormai dallo chignon inesistente, “facciamo una doccia Gioia?”, mi fai si con la testa e prendendoti per mano ti accompagno sotto lo scroscio d’acqua tiepido che ci accarezza, nudi sotto le carezze del gettito d’acqua ti insapono e ti lavo meticolosamente come si fa con un bambino, ci baciamo lussuriosi lasciandoci andare ad effusioni, i corpi che si avvinghiano le nostre mani che si accarezzano, i nostri sensi e sessi risvegliati dal torpore dell’acqua….. dietro di te con la bocca accarezzo la tua pelle e scivolo in basso sui glutei mangiandoli affamato, poggiandoti alle piastrelle della doccia ti pieghi offrendomi il tuo forellino che apri dolcemente con la mano, spingi la mia testa e la mia lingua cerca di intrufolarsi nel buchetto unico rifugio ancora inviolato di quella sera, a bocca aperta lasci che l’acqua ti penetri cosi come la mia lingua godendo mentre ti mordi un labbro delle mie mani sul tuo culo e della mia lingua nel tuo forellino. Amplesso animalesco mentre ti penetro dolcemente una mia mano sul tuo collo le nostre bocche che si cercano ed il mio membro nelle tue viscere lentamente le percorre, senti l’asta dentro di te che ti riempie mentre ti masturbi, e ci baciamo e scopiamo e ti masturbi e ti tocco e vengo dentro di te mordendoti il collo affamato e mai sazio..
Wolfman

scritto il
2023-10-24
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