La mia figa fuma

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etero

La mia figa fuma

Mi chiamo Corinne, ho ventidue anni, sono una bella gnocca e mi piace vivere fuori dagli schemi
Sono trasgressiva e perversa, insomma una poco di buono, perchè mi piace provocare e spingere le situazioni sempre al limite.
Lavoro come assistente domiciliare per una cooperativa e quindi, sono a contatto con persone e situazioni diverse che mi hanno portato a vivere delle esperienze molto particolari !

Inizio con il raccontarvi, un'esperienza dei primi giorni di lavoro.
Dovevo assistere Luigi, un anziano che poi non lo era neanche tanto, perchè aveva settant'anni e il cazzo gli tirava ancora, ma non ricordo per quale malattia, aveva notevoli difficoltà nel parlare e perso l'uso delle gambe e costretto quindi su una carrozzina.
Il mio compito consisteva nel fargli la spesa, sbrigare le faccende domestiche e preparargli il pranzo.

Luigi era un buon uomo, simpatico e mi voleva un gran bene, tra noi, era nata da subito una bella amicizia e complicità.
A Luigi piaceva fumare qualche sigaro, ma i suoi non volevano che fumasse perchè nella sua situazione di salute gli era stato proibito, però a me, sia perchè mi faceva un po' pena e sia per la mia indole trasgressiva, di nascosto, gli portavo qualche buon sigaro.

Luigi non parlava, ma con i suoi occhietti vispi mi scrutava da capo a piedi e percepivo che gli piacevo.
Una mattina finito le faccende di casa, cominciò a balenarmi per la testa, dei pensieri malsani.
Mi spogliai rimanendo completamente nuda. Presi una sedia e mi sedetti accanto a lui con le gambe spalancate e dicendogli: "Luigi, ora ti faccio divertire.".
Lui sgranò gli occhi e annuì con il capo.
Poi accesi un sigaro e cominciai a tirarlo e quando divenne bello fumante, me lo infilai per metà tra le labbra della figa e gli dissi: "Luigi guarda, la mia figa che fuma!" e luigi mi sorrise e il suo pallido viso, prese un colore roseo.
Poi il sigaro lo feci roteare per bene nella mia passera fradicia, per poi toglierlo e infilarlo nella sua bocca, dicendogli: "prendi porcone, senti quanto è buono con il sapore della mia figa!".
Luigi era contentissimo ed eccitatissimo, perchè stava fumando il suo sigaro preferito, intriso degli umori della mia fregna.
Ma non contenta quella mattina mi spinsi oltre. Posizionai Luigi davanti al tavolo, dove mi stesi sopra, di schiena a gambe aperte e gli dissi: "dai Luigi, posa il sigaro e leccami per bene il buchetto del culo e la figa!".
Luigi ormai completamente preso dall'eccitazione, non se lo fece ripetere e cominciò a leccarmi fra le cosce come un lupo mannaro, mentre anch'io con quelle leccate e succhiate, cominciavo ad andare in estasi.
La mia figa sgorgava come una fontanella e Luigi che mi ci aveva piantato dentro anche il naso, aveva la faccia completamente bagnata e la sua barva luccicava dei miei umori!
La mangiata di figa continuò per parecchhi minuti, fino a quando decisi che era giunto il momento del gran finale.
Mi alzai e mi inginocchiai davanti a Lui e gli sbottonai la patta, il suo cazzo era incredibilmente duro e grosso e cominciai a leccarlo come un'invasata dalla cappella alle palle e Luigi mugulava di piacere, avevo paura che mi facesse un infarto dall'eccitazione.
Continuai a sponpinarlo alla grande, su e giù, fino in gola e sempre più velocemente, fino a quando Luigi inarcò la schiena e emettendo un urlo, arrivò all'orgasmo con una quantità incredibile di sborra che ingoiai e mi feci schizzare in faccia e sulle tette!
Sì, quella mattina, sono stata una gran troia, ma sono queste situazioni che mi eccitano alla follia e Luigi mi ringraziò con un bacio.

scritto il
2023-10-28
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