La supplente di matematica

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genere
etero

La supplente di matematica

Torniamo indietro di parecchi anni, quando mi trovavo a frequentare l'ultimo anno di liceo...

Da qualche settimana la nostra prof di matematica è in aspettativa ed è arrivata la supplente, una bella iondina sui trentacinque anni, magrolina, non molto appariscente, ma ha qualcosa di intrigante.
Io vado bene a scuola e con ottimi voti in matematica. Noto fin da subito che la nuova prof, ha un occhio di riguardo per me.
Oggi abbiamo avuto matematica all'ultima ora, mi attardo, i miei compagni sono già tutti usciti dall'aula e mentre sto per andarmene, la prof di matematica si avvicina a me.

"Mauro ho sentito che sei un genietto del computer."
"Beh, diciamo che con il pc me la cavo."
"Ecco io ho preso di recente un pc e ieri sera si è improvvisamente bloccato e non riesco a farlo ripartire, pensi di potermi aiutare?"
"Ehm, sì certo posso provarci."
"Bene, allora se oggi non hai impegni, potresti passare da me per dare un'occhiata?"
"Certo prof."

La prof porgendomi un bigliettino.

"Ecco, questo è il mio indirizzo, non è molto distante dalla scuola, allora ti aspetto per le quattro."
"Ok prof."
"A dopo Mauro."
"Sì."

Rimango un po' sorpreso e imbarazzato. In realtà, avevo già degli impegni in quel pomeriggio, ma come posso rifiutare, è la mia prof di matematica e ci sono gli esami di maturità.
Alle quattro in punto del pomeriggio, arrivo all'abitazione della prof, suono il campanello e al citofono...

"sì?"
"Sono Mauro."
"Ah ciao Mauro, sali, sono al primo piano."

Quando arrivo alla sua porta, lei si presenta in accappatoio.

"Ciao , scusami per l'abbigliamento, ho appena finito di fare la doccia."
"Ah non si preoccupi prof."

Intuisco che la storia del pc è un pretesto per incontrarci e la situazione si sarebbe fatta interessante, altrimenti non si sarebbe presentata in accappatoio.

"Mauro accomodati, questo è il pc. Mi stavo giusto preparando un caffè, lo prendi con me?"
"Sì grazie prof, un caffè volentieri."

Ho la saliva azzerata, non sono timido e con le ragazze le cose mi riescono facili, ma questa donna ha una quindicina d'anni più di me ed è una mia prof.
Mi metto a smanettare sulla tastiera del pc e subito mi rendo conto che la mia cara prof aveva deliberatamente cancellato o spostato, dei file di sistema, fondamentali per il funzionamento.
Nel frattempo lei si siede accanto a me e l'accappatoio si apre vistosamente, lasciando scoperte le sue belle gambe.
La prof mi sta provocando e a fatica riesco a concentrarmi. Comunque dopo pochi minuti, ripristino il sistema operativo del pc.

"Ecco fatto prof, ora il pc funziona perfettamente."
"Ah ma sei bravissimo Mauro, ma chiamami Luisa, qui non siamo in classe."
"Grazie prof, ehm Luisa, ma preferirei chiamarla prof, sa, non vorrei che in classe mi scappasse di chiamarla Luisa, sarebbe imbarazzante."
"Ok caro, come preferisci, ma mettiamoci più comodi sul divano."

Mentre ci gustiamo il caffè, l'accappatoio si è aperto anche sul suo petto, lasciando intravvedere delle tette non molto grandi, ma belle tonde e sode e inizio a sudare.
La sua voce suadente e i suoi sorrisi maliziosi, mi fanno perdere quello che fino a quel momento era stato un perfetto autocontrollo e passo all'azione.

"Cara prof mi stai provocando alla grande!"

E lei con un sorrisetto malizioso.

"Mauro, ti dò questa sensazione?"
"Sì, mia cara prof!"

A questo punto abbandono ogni indecisione e mi avvicino a lei, aprendole l'accappatoio e mi getto su di lei, baciandola dovunque, sulla bocca, sul collo, sulle tette.

"Ooohhh Mauro, sììì dai baciami tutta, ti voglio!"

E mentre le succhio avidamente i capezzoli, porto la mia mano sulla sua fica già molto bagnata e la mia eccitazione è alle stelle.

"Ooohhh tesoro mio, continua mi fai impazzire!"

In un attimo mi spoglio e lei getta a terra l'accappatoio.

"Sai Mauro, a me piace farlo molto intensamente, dovrai maltrattarmi, offendermi e scoparmi selvaggiamente in tutti i modi!"
"Ok prof!"

Rimango incredibilmente sorpreso da quelle parole. La mia prof, è un'assatanata del sesso, e mi calo velocemente nella parte del selvaggio che tanto le piace.
L'afferro per i capelli.

"Dai, mettiti in ginocchio troia e prendilo tutto in bocca."

Lei non se lo fa ripetere. Iniziando a succhiarmelo come una vampira, quasi temo che me lo stacchi.

Pazzesco, forse sto sognando. Sto trattando la mia prof di matematica, come una qualsiasi puttana di strada.

"Dai dai succhia zoccola che non sei altro!"

Lei continua a spompinarmi alla grande, mentre affondo il cazzo sempre più nella sua gola.

"Aaahhh sììì continua puttana che sto per venire e ora ti riempio la bocca!"

Il mio cazzo Esplode nella sua bocca, riempendola a tal punto, che lei deve sputare per non soffocare.

"Ecco brava ingoia tutto, senti quanto è buono."

Lei riesce a farsi schizzare anche in faccia e sulle tette e la sua espressione è di assoluta gioia e appagamento.

"Mauro mi fai andare fuori di testa, dai ora sfondami!"

Così dicendo, sì distende sul divano con le cosce oscenamente aperte. e inizio a introdurre il pollice della mano destra nella sua vogliosa fica, mentre con la mano sinistra le strizzo i capezzoli.

"Ooohhh Mauro sei meraviglioso, ooohhh sììì continua!"

Le allargo la fica, con due dita, poi con tre e poi con quattro e comincio a scoparla, mentre lei tra gemiti e sospiri, è presa da spasmi di intenso godimento.

"Sei una cagna in calore, ora ti sfondo!"
"Aaahhhh aaahhh oddioooo sììì sfondami tuttaaaa!"

Continuando a scoparla con sempre più forza, la sua fica ora slabbrata ed allargata, zampilla di umori come una fontanella.
Dopo qualche minuto, lei arriva ad un orgasmo incredibile e urla di piacere, squirtando in maniera indecente.
Ci rilassiamo un po', giusto il tempo di riprendere fiato, mentre lei continua a sbaciucchiarmi. La mia prof è in estasi ed io sono ancora molto carico.

"Caro Mauro, abbiamo soddisfatto due buchi ed ora anche il terzo reclama la sua parte e mi raccomando sculacciami per bene!"

Sono stupefatto, la mia prof è una ninfomane masochista.

E così dicendo, si posiziona a quattro zampe sul divano, presentandomi...! il suo bel culetto che prendo a sculacciate, fino ad arrossarlo per bene, tra i suoi urletti di gradimento.
Lecco intensamente il suo buchetto e senza andare troppo per il sottile, lo allargo con due dita.

"Lurida troia ora ti rompo il culo!"
"Ooohhh sììì mettimelo tutto dentro!"

Il mio cazzo duro come il legno, come un'ariete, entra nei meandri più profondi del suo ano bollente.

Faccio fatica a realizzare che mi sto inculando alla grande, la mia prof di matematica.

Mentre con le mani la tengo stretta per i fianchi, continuo a scopare selvaggiamente il suo culo, e si sente lo sbattimento delle mie palle sulle sue chiappe.

"Prendilo prendilo tutto e godi porca!"
"Aaahhh sììì sììì spaccami, spaccami il culo!"

E mentre lei urla di piacere, Arrivando all'ennesimo orgasmo, io le vengo tutto dentro, riempendola completamente.
Rimaniamo abbracciati in silenzio per qualche minuto.

"Sei stato fantastico, non ho mai goduto così tanto!"
"Beh, diciamo che mi sono impegnato, ma mi hai sfinito cara prof."
"Mi fa piacere tesoro. La donna è come la matematica, prima eleva l'uomo alla massima potenza e poi lo riduce ai minimi termini!"
"Già!"
"Ora Mauro tu sei mio."
"Sì, ma tra poco l'anno scolastico termina e poi andrò all'università."
"Certo caro, ma le "ripassate alla matematica" le farai sempre con me!"
"Cara prof sei proprio una gran porca!"
"Sììì tesoro, sono la tua porca, dai baciami!"

scritto il
2024-11-05
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