Autogrill
di
Giorgy
genere
etero
Buongiorno, per la prima volta scrivo su questo sito, ma questo ed altri racconti li ho già pubblicati su un altro sito: sono una maestrina sposata e con due bimbi, fino ad oggi non ho mai tradito il marito, non realmente almeno, mentre qualche esperienza virtuale c’è stata…il sogno però rimane sempre quello di vivere le esperienze che vi racconto in questa sede…poi però, rimangono sempre sogni perchè sono troppo fedele di fondo.
Come spesso accade, le mie fantasie nascono da video o esperienze in chat: quest’estate stavamo andando in puglia, essendo io del nord italia, il viaggio era di molte ore, quindi abbiamo deciso di intraprenderlo di notte, in modo che i bimbi dormissero tranquilli e non ci stressassero per tutto il viaggio. mi è sempre piaciuto viaggiare di notte; mio marito aveva lavorato fino al pomeriggio di quel venerdì, così avevamo pattuito che ci saremmo fermati in autogrill circa 2-3 ore per farlo riposare; ci fermammo verso le due di notte all’altezza di Ancona, io avevo dormicchiato per un paio di ore, quindi non avevo praticamente sonno, così, dopo aver giocato mezz’ora col cellulare, sono scesa per andare a prendere un caffè e leggere il mio libro in un posto illuminato e sicuro, stando ovviamente distante dai luoghi bui e pericolosi del parcheggio. così sono entrata nel bar, e mentre ero alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare (sono un’inguaribile golosa) mi sono fermata a guardare il reparto libri, che mi attrae sempre come una calamita. proprio li ho sentito la sua voce per la prima volta…parlava con un altro uomo, discutevano sulle tratte, sulle ore di pausa, sui carichi dei loro camion…già…due camionisti, se ne è sentita di ogni sui camionisti; la sua voce era calda, sensuale e molto intrigante, è stato impossibile non voltarmi; le aspettative di quella voce così suadente ed affascinante furono disattese: per carità, non era così brutto, però mi ero illusa, era sulla cinquantina, barba di un paio di settimane brizzolata, capello un po’ lungo e spettinato, pancia prominente, non grasso, ma nemmeno in forma; insomma, un uomo che non badava troppo alla forma…in quell’istante si voltò verso di me continuando a parlare con il collega e mi sorrise, io sono arrossita istantaneamente e sono tornata con gli occhi sul libro di cui stavo leggendo la presentazione. I due autotrasportatori si spostano e dopo pochi minuti, non vedendoli più mi sono recata al bar con in mano il mio sacchettino di biscotti al cioccolato, li ho pagati assieme ad un cappuccino, poi mi sono seduta ad un tavolino con la mia merenda notturna e con il mio libro… avevo circa due ore e mezza prima di riprendere il viaggio, e mi piaceva l’idea di passare un po’ di tempo da sola con il mio libro…adoro leggere. Dopo nemmeno 5 minuti sento le voci dei due camionisti salire dalle scale che portano verso i bagni…ridono tra loro, poi si salutano, l’altro, finita la pausa andava verso il camion e riprendeva il suo viaggio. Ancora non è uscito il collega che subito sento che si dirige verso di me, io non scollo gli occhi dalla pagina che fisso fingendo di leggere, sento la sua voce dietro di me, un fremito mi passa per la colonna vertebrale…è la prima volta che una voce mi fa questo effetto… “posso farti un po’ di compagnia?”, io mi fingo sorpresa come se non mi aspettassi nessuno nelle vicinanze (in realtà voglio solo prendere un po’ di tempo perchè la situazione mi fa paura anche se non ne capisco il motivo, sono in un locale pubblico, anche se è notte qualche persona c’è, quindi non rischio niente; forse è proprio la paura di essere attratta da quella voce, sapere che mio marito potrebbe svegliarsi e vedermi chiacchierare con un altro uomo, non so…ma so che quella situazione mi fa paura…ma un po’ anche mi eccita)…”ehm…scusi?”, “no chiedevo…posso farti un po’ di comapgnia?” farfuglio qualcosa che assomiglia ad un si… lui mi fa un bel sorriso, in fin dei conti mi sembra un brav’uomo…prende una sedia al mio fianco (non quella frontale) e si siede gomito a gomito con me, anche se non vuole darlo a vedere…cerca il contatto tra le nostre braccia. si presenta, è Michele, autotrasportatore abruzzese, sta tornando verso casa dopo un viaggio fino a Berlino, ma la legge gli impone di fermarsi qualche ora per concedersi una pausa…in fin dei conti è simpatico, cortese, sposato…forse mi sono preoccupata per niente…gli racconto di me, della mia famiglia che dorme serena in quella macchina (gliela indico), del mio lavoro, della vacanza che sta per iniziare…”sai che sei proprio una bella mammina?” “scusa???” “no dicevo, tuo marito è fortunato, ha proprio una bella moglie, giovane e fresca, purtroppo mia moglie non lo è più da anni…e le sono anche passate certe voglie…” “mi spiace” ” ah non preoccuparti, io viaggio, non sono uno splendore ma qualcosa riesco ancora a combinare” e mentre lo dice mi strizza l’occhio e sento la sua mano sul mio ginocchio….mi irrigidisco e gli dico “ma cosa fai?” senza però togliere la sua mano dalla mia coscia…”Dai Giorgia…non dirmi che non trovi che ci siano modi migliori per passare il tempo piuttosto che leggere…o chiacchierare” e sento al sua mano salire di qualche centimetro… continuo a non fermarlo, mi limito solamente a guardarlo, e a perdermi nella sua voce…lui continua a salire, lo sento entrare nel gonnellino e continuo a non fermarlo…ma cosa sto facendo? io che non ho mai tradito nemmeno i morosetti quando ero adolescente, io che ero li in viaggio con la mia famiglia che dormiva a pochi metri da me…proprio io non fermavo quella mano che stava invadendo pian piano sempre più la mia intimità…” vedi che alla fine non è così difficile giorgia, basta lasciarsi un po’ andare” il mio sguardo continua a variare tra i suoi occhi magnetici e la macchina dove dorme mio marito, lui se ne accorge e mi chiede se voglio che ci spostiamo in un luogo più appartato, gli dico di no, che non voglio, ma la sua mano arriva alle mie mutandine e ci si insinua dentro, arrivando presto alla mia figa, che è già un lago di umori “ma come non vuoi? senti qui quando sei eccitata troietta”. Nessuno mi ha mai chiamato troietta, ma non mi infastidisce detto dalla sua bella voce, non è forse quello che realmente sono in questo momento? ho due dita di uno sconosciuto piantate in figa…non aspetta una mia risposta ed estrae la dita, me le porta al viso e mi dice di leccarle…io senza pensarci dischiudo le labbra e accolgo quelle dita straniere nella mia bocca…sento l’acre odore dei miei umori, ci gioco un po’ con la lingua. “brava, vedo che hai fatto presto a farti convincere…te l’ho detto che le occasioni per divertirmi non mi mancano, vieni nel mio camion, ho una bella cuccetta comoda” e senza aspettare la mia risposta mi prende la mano e si alza; io lo seguo senza dire una parola, passiamo davanti al bancone del bar ed incrocio lo sguardo sorridente del barista che evidentemente ha capito tutto, lo vedo infatti toccarsi in maniera spudorata il cazzo da sopra i pantaloni…essendo seduta di fronte a lui, avrà di certo visto la scena di Michele che mi metteva la mano in figa…forse ha anche visto proprio la mia figa…io mi vergogno e abbasso lo sguardo e lui dice a voce alta sghignazzando… “buon divertimento” e Michele alza il braccio come ringraziamento.mi dirige verso il suo camion che è parcheggiato a circa 10 metri dalla mia macchina “tranquilla, nessuno ci vedrà” dice lui capendo i miei timori. apre il camion, mi aiuta a salire, quando ho il mio culo all’altezza della sua faccia mi blocca, mi alza la gonna, sposta le mutandine ed inizia a leccarmi la figa…mmmm…non perde tempo questo porcello, mi sente mugolare ed aumenta la sua leccata, non ha nemmeno aspettato di salire sul camion, ma non riesco a bloccarlo, non voglio bloccarlo, a mio marito non è mai piaciuto leccarmela, quindi mi gusto per bene questo bel servizio, anche sa la sua barba mi pizzica le labbra e il clitoride; va avanti per almeno 5 minuti, poi si ferma, mi fa scendere e mi spinge brutalmente in giù, fino a portarmi la faccia all’altezza della sua patta, si slaccia la cintura e si sbottona i jeans, io infilo la mano nei suoi boxer e ne estraggo un bel cazzo, non immenso ma nemmeno piccolo (come aimè è quello di mio marito), bello, venoso come piace a me, con una gran bella cappella, non ci penso un secondo in più e nel buio del parcheggio, con solo il camion che divide me dalla mia famiglia, inizio a leccargli e succhiargli quel bel cazzo…l’odore e il gusto non sono dei migliori, anzi, credo che prima al cesso non se lo sia nemmeno asciugato dal piscio, ma non conta, in quel momento mi fa sentire ancora più puttana, ancora più oggetto sessuale, e mi fa eccitare; al pensiero mi porto la mano destra in mezzo alle gambe ed inizio a sgrillettarmi. vado avanti per vari minuti fino a che un altro TIR in arrivo ci illumina con i suoi fari, forse ci ha visti, ma non mi importa; michele mi dice che è meglio salire così mi alzo, salgo sul camion sempre con l’aiuto delle sue mani sulle mie chiappe. “bene, ora ti mostro come scopa un camionista” e ride, ora mi fa un po’ paura, ma la voglia di farmi scopare è troppo alta in quel momento, quindi mi stendo sulla cuccetta, lui si toglie i pantaloni e i boxer, mi sale sopra, alza la gonna e sposta le mutande e in un colpo da togliere il fiato, mi impala la figa col suo bel cazzo venoso e pulsante. nella mezz’ora seguente non ricordo molto, so solo che grazie a quel cazzo e alle parole volgari che mi rivolgeva come succhiacazzi, cagna e puttana, non ho mai goduto tanto come quella volta, almeno 4 o 5 orgasmi, era un animale da monta, non pareva averne mai abbastanza…ed io ero uguale, ne volevo di più, ne volevo ancora…poi mi gira, mi mette a pecora ed inizia a stantuffarmi ancora, in quella posizione lo sento tutto fino in fondo, mi riempie come nulla aveva mai fatto in vita mia; nell’amplesso appoggio la faccia alla tendina che si sposta un po’ e vedo nitidamente la macchina con i miei bambini e mio marito che dormono pacificamente….mi sento una puttana della peggior specie, anche perchè in quel momento sto avendo l’ennesimo potentissimo orgasmo che mi sconquassa…trovo un po’ di lucidità quando sento che anche lui è quasi al limite, gli dico “non venirmi dentr…” “mi spiace sgualdrina….troppo tardi” e sento i getti di sborra calda invadermi l’utero, cerco di divincolarmi ma lui mi tiene per i fianchi, vuole riempirmi completamente del suo succo il bastardo…e mentre mi riempie con il suo sperma, guardo la mia famiglia ignara di tutto, e due lacrime scendono dai miei occhi…mi faccio schifo, vorrei sparire…ed è quello che vuole anche lui…lo sento sfilarsi dalla mia figa…si avvicina e me lo sbatte in faccia, mi intima di pulirglielo; io come una cagnolina docile apro la bocca, e con la lingua gli passo prima la cappella e poi tutta l’asta, raccogliendo le gocce di sborra che sono rimaste sul cazzo…poi mi fa “bene, ora che mi hai fatto divertire puoi pure tornare dalla tua famigliola felice…sparisci!” e mi ride in faccia…io umiliata e piena di sensi di colpa, estraggo un fazzoletto dalla mia borsa, mi tampono la figa per non sporcare troppo mutande e gonna, scendo dal camion e mi dirigo verso il bar…sento il camion mettersi in moto, e dopo pochi istanti e qualche manovra, vedo michele ripartire suonando il clacson e salutandomi con la mano…io mi dirigo velocemente verso il bagno, saranno passate due ore almeno da quando mio marito si è addormentato; in bagno mi pulisco per quanto possibile, mi guardo allo specchio e riflessa vedo la faccia di una zoccola, di una moglie fedifraga, ma anche di una donna appagata, che si è pentita di quello che ha fatto, ma che ha goduto come mai prima in vita sua…forse ne vale la pena vivere con il rimorso se è il prezzo che si paga per tanta passione ed eccitazione… torno su e vedo mio marito in piedi al bancone che beve un caffè…mi guarda e mi dice “ecco dov’eri, mi sono svegliato e non c’eri, ripartiamo?” io gli sorrido e gli faccio di si con la testa…andiamo verso l’uscita e vedo che il barista mi guarda con l’aria da porco e un sorriso di chi ha visto la vera troia che c’è in me…forse l’anno prossimo sarai tu il fortunato…gli sorrido e gli faccio l’occhiolino…direi che questa vacanza è iniziata nel migliore dei modi… ora siamo a febbraio…e sono incinta (realmente) di 6 mesi…chissà di chi è questa bella bambina che porto in grembo… ;)
come al solito scrivetemi le vostre impressioni all’ indirizzo giorgy_80@yahoo.it , è un indirizzo dedicato solo a questo scopo, quindi non abbiate né paura né riguardi, non mi offenderete ;)
Come spesso accade, le mie fantasie nascono da video o esperienze in chat: quest’estate stavamo andando in puglia, essendo io del nord italia, il viaggio era di molte ore, quindi abbiamo deciso di intraprenderlo di notte, in modo che i bimbi dormissero tranquilli e non ci stressassero per tutto il viaggio. mi è sempre piaciuto viaggiare di notte; mio marito aveva lavorato fino al pomeriggio di quel venerdì, così avevamo pattuito che ci saremmo fermati in autogrill circa 2-3 ore per farlo riposare; ci fermammo verso le due di notte all’altezza di Ancona, io avevo dormicchiato per un paio di ore, quindi non avevo praticamente sonno, così, dopo aver giocato mezz’ora col cellulare, sono scesa per andare a prendere un caffè e leggere il mio libro in un posto illuminato e sicuro, stando ovviamente distante dai luoghi bui e pericolosi del parcheggio. così sono entrata nel bar, e mentre ero alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare (sono un’inguaribile golosa) mi sono fermata a guardare il reparto libri, che mi attrae sempre come una calamita. proprio li ho sentito la sua voce per la prima volta…parlava con un altro uomo, discutevano sulle tratte, sulle ore di pausa, sui carichi dei loro camion…già…due camionisti, se ne è sentita di ogni sui camionisti; la sua voce era calda, sensuale e molto intrigante, è stato impossibile non voltarmi; le aspettative di quella voce così suadente ed affascinante furono disattese: per carità, non era così brutto, però mi ero illusa, era sulla cinquantina, barba di un paio di settimane brizzolata, capello un po’ lungo e spettinato, pancia prominente, non grasso, ma nemmeno in forma; insomma, un uomo che non badava troppo alla forma…in quell’istante si voltò verso di me continuando a parlare con il collega e mi sorrise, io sono arrossita istantaneamente e sono tornata con gli occhi sul libro di cui stavo leggendo la presentazione. I due autotrasportatori si spostano e dopo pochi minuti, non vedendoli più mi sono recata al bar con in mano il mio sacchettino di biscotti al cioccolato, li ho pagati assieme ad un cappuccino, poi mi sono seduta ad un tavolino con la mia merenda notturna e con il mio libro… avevo circa due ore e mezza prima di riprendere il viaggio, e mi piaceva l’idea di passare un po’ di tempo da sola con il mio libro…adoro leggere. Dopo nemmeno 5 minuti sento le voci dei due camionisti salire dalle scale che portano verso i bagni…ridono tra loro, poi si salutano, l’altro, finita la pausa andava verso il camion e riprendeva il suo viaggio. Ancora non è uscito il collega che subito sento che si dirige verso di me, io non scollo gli occhi dalla pagina che fisso fingendo di leggere, sento la sua voce dietro di me, un fremito mi passa per la colonna vertebrale…è la prima volta che una voce mi fa questo effetto… “posso farti un po’ di compagnia?”, io mi fingo sorpresa come se non mi aspettassi nessuno nelle vicinanze (in realtà voglio solo prendere un po’ di tempo perchè la situazione mi fa paura anche se non ne capisco il motivo, sono in un locale pubblico, anche se è notte qualche persona c’è, quindi non rischio niente; forse è proprio la paura di essere attratta da quella voce, sapere che mio marito potrebbe svegliarsi e vedermi chiacchierare con un altro uomo, non so…ma so che quella situazione mi fa paura…ma un po’ anche mi eccita)…”ehm…scusi?”, “no chiedevo…posso farti un po’ di comapgnia?” farfuglio qualcosa che assomiglia ad un si… lui mi fa un bel sorriso, in fin dei conti mi sembra un brav’uomo…prende una sedia al mio fianco (non quella frontale) e si siede gomito a gomito con me, anche se non vuole darlo a vedere…cerca il contatto tra le nostre braccia. si presenta, è Michele, autotrasportatore abruzzese, sta tornando verso casa dopo un viaggio fino a Berlino, ma la legge gli impone di fermarsi qualche ora per concedersi una pausa…in fin dei conti è simpatico, cortese, sposato…forse mi sono preoccupata per niente…gli racconto di me, della mia famiglia che dorme serena in quella macchina (gliela indico), del mio lavoro, della vacanza che sta per iniziare…”sai che sei proprio una bella mammina?” “scusa???” “no dicevo, tuo marito è fortunato, ha proprio una bella moglie, giovane e fresca, purtroppo mia moglie non lo è più da anni…e le sono anche passate certe voglie…” “mi spiace” ” ah non preoccuparti, io viaggio, non sono uno splendore ma qualcosa riesco ancora a combinare” e mentre lo dice mi strizza l’occhio e sento la sua mano sul mio ginocchio….mi irrigidisco e gli dico “ma cosa fai?” senza però togliere la sua mano dalla mia coscia…”Dai Giorgia…non dirmi che non trovi che ci siano modi migliori per passare il tempo piuttosto che leggere…o chiacchierare” e sento al sua mano salire di qualche centimetro… continuo a non fermarlo, mi limito solamente a guardarlo, e a perdermi nella sua voce…lui continua a salire, lo sento entrare nel gonnellino e continuo a non fermarlo…ma cosa sto facendo? io che non ho mai tradito nemmeno i morosetti quando ero adolescente, io che ero li in viaggio con la mia famiglia che dormiva a pochi metri da me…proprio io non fermavo quella mano che stava invadendo pian piano sempre più la mia intimità…” vedi che alla fine non è così difficile giorgia, basta lasciarsi un po’ andare” il mio sguardo continua a variare tra i suoi occhi magnetici e la macchina dove dorme mio marito, lui se ne accorge e mi chiede se voglio che ci spostiamo in un luogo più appartato, gli dico di no, che non voglio, ma la sua mano arriva alle mie mutandine e ci si insinua dentro, arrivando presto alla mia figa, che è già un lago di umori “ma come non vuoi? senti qui quando sei eccitata troietta”. Nessuno mi ha mai chiamato troietta, ma non mi infastidisce detto dalla sua bella voce, non è forse quello che realmente sono in questo momento? ho due dita di uno sconosciuto piantate in figa…non aspetta una mia risposta ed estrae la dita, me le porta al viso e mi dice di leccarle…io senza pensarci dischiudo le labbra e accolgo quelle dita straniere nella mia bocca…sento l’acre odore dei miei umori, ci gioco un po’ con la lingua. “brava, vedo che hai fatto presto a farti convincere…te l’ho detto che le occasioni per divertirmi non mi mancano, vieni nel mio camion, ho una bella cuccetta comoda” e senza aspettare la mia risposta mi prende la mano e si alza; io lo seguo senza dire una parola, passiamo davanti al bancone del bar ed incrocio lo sguardo sorridente del barista che evidentemente ha capito tutto, lo vedo infatti toccarsi in maniera spudorata il cazzo da sopra i pantaloni…essendo seduta di fronte a lui, avrà di certo visto la scena di Michele che mi metteva la mano in figa…forse ha anche visto proprio la mia figa…io mi vergogno e abbasso lo sguardo e lui dice a voce alta sghignazzando… “buon divertimento” e Michele alza il braccio come ringraziamento.mi dirige verso il suo camion che è parcheggiato a circa 10 metri dalla mia macchina “tranquilla, nessuno ci vedrà” dice lui capendo i miei timori. apre il camion, mi aiuta a salire, quando ho il mio culo all’altezza della sua faccia mi blocca, mi alza la gonna, sposta le mutandine ed inizia a leccarmi la figa…mmmm…non perde tempo questo porcello, mi sente mugolare ed aumenta la sua leccata, non ha nemmeno aspettato di salire sul camion, ma non riesco a bloccarlo, non voglio bloccarlo, a mio marito non è mai piaciuto leccarmela, quindi mi gusto per bene questo bel servizio, anche sa la sua barba mi pizzica le labbra e il clitoride; va avanti per almeno 5 minuti, poi si ferma, mi fa scendere e mi spinge brutalmente in giù, fino a portarmi la faccia all’altezza della sua patta, si slaccia la cintura e si sbottona i jeans, io infilo la mano nei suoi boxer e ne estraggo un bel cazzo, non immenso ma nemmeno piccolo (come aimè è quello di mio marito), bello, venoso come piace a me, con una gran bella cappella, non ci penso un secondo in più e nel buio del parcheggio, con solo il camion che divide me dalla mia famiglia, inizio a leccargli e succhiargli quel bel cazzo…l’odore e il gusto non sono dei migliori, anzi, credo che prima al cesso non se lo sia nemmeno asciugato dal piscio, ma non conta, in quel momento mi fa sentire ancora più puttana, ancora più oggetto sessuale, e mi fa eccitare; al pensiero mi porto la mano destra in mezzo alle gambe ed inizio a sgrillettarmi. vado avanti per vari minuti fino a che un altro TIR in arrivo ci illumina con i suoi fari, forse ci ha visti, ma non mi importa; michele mi dice che è meglio salire così mi alzo, salgo sul camion sempre con l’aiuto delle sue mani sulle mie chiappe. “bene, ora ti mostro come scopa un camionista” e ride, ora mi fa un po’ paura, ma la voglia di farmi scopare è troppo alta in quel momento, quindi mi stendo sulla cuccetta, lui si toglie i pantaloni e i boxer, mi sale sopra, alza la gonna e sposta le mutande e in un colpo da togliere il fiato, mi impala la figa col suo bel cazzo venoso e pulsante. nella mezz’ora seguente non ricordo molto, so solo che grazie a quel cazzo e alle parole volgari che mi rivolgeva come succhiacazzi, cagna e puttana, non ho mai goduto tanto come quella volta, almeno 4 o 5 orgasmi, era un animale da monta, non pareva averne mai abbastanza…ed io ero uguale, ne volevo di più, ne volevo ancora…poi mi gira, mi mette a pecora ed inizia a stantuffarmi ancora, in quella posizione lo sento tutto fino in fondo, mi riempie come nulla aveva mai fatto in vita mia; nell’amplesso appoggio la faccia alla tendina che si sposta un po’ e vedo nitidamente la macchina con i miei bambini e mio marito che dormono pacificamente….mi sento una puttana della peggior specie, anche perchè in quel momento sto avendo l’ennesimo potentissimo orgasmo che mi sconquassa…trovo un po’ di lucidità quando sento che anche lui è quasi al limite, gli dico “non venirmi dentr…” “mi spiace sgualdrina….troppo tardi” e sento i getti di sborra calda invadermi l’utero, cerco di divincolarmi ma lui mi tiene per i fianchi, vuole riempirmi completamente del suo succo il bastardo…e mentre mi riempie con il suo sperma, guardo la mia famiglia ignara di tutto, e due lacrime scendono dai miei occhi…mi faccio schifo, vorrei sparire…ed è quello che vuole anche lui…lo sento sfilarsi dalla mia figa…si avvicina e me lo sbatte in faccia, mi intima di pulirglielo; io come una cagnolina docile apro la bocca, e con la lingua gli passo prima la cappella e poi tutta l’asta, raccogliendo le gocce di sborra che sono rimaste sul cazzo…poi mi fa “bene, ora che mi hai fatto divertire puoi pure tornare dalla tua famigliola felice…sparisci!” e mi ride in faccia…io umiliata e piena di sensi di colpa, estraggo un fazzoletto dalla mia borsa, mi tampono la figa per non sporcare troppo mutande e gonna, scendo dal camion e mi dirigo verso il bar…sento il camion mettersi in moto, e dopo pochi istanti e qualche manovra, vedo michele ripartire suonando il clacson e salutandomi con la mano…io mi dirigo velocemente verso il bagno, saranno passate due ore almeno da quando mio marito si è addormentato; in bagno mi pulisco per quanto possibile, mi guardo allo specchio e riflessa vedo la faccia di una zoccola, di una moglie fedifraga, ma anche di una donna appagata, che si è pentita di quello che ha fatto, ma che ha goduto come mai prima in vita sua…forse ne vale la pena vivere con il rimorso se è il prezzo che si paga per tanta passione ed eccitazione… torno su e vedo mio marito in piedi al bancone che beve un caffè…mi guarda e mi dice “ecco dov’eri, mi sono svegliato e non c’eri, ripartiamo?” io gli sorrido e gli faccio di si con la testa…andiamo verso l’uscita e vedo che il barista mi guarda con l’aria da porco e un sorriso di chi ha visto la vera troia che c’è in me…forse l’anno prossimo sarai tu il fortunato…gli sorrido e gli faccio l’occhiolino…direi che questa vacanza è iniziata nel migliore dei modi… ora siamo a febbraio…e sono incinta (realmente) di 6 mesi…chissà di chi è questa bella bambina che porto in grembo… ;)
come al solito scrivetemi le vostre impressioni all’ indirizzo giorgy_80@yahoo.it , è un indirizzo dedicato solo a questo scopo, quindi non abbiate né paura né riguardi, non mi offenderete ;)
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