Luna di miele - capitolo 2

di
genere
tradimenti

Axel

Dopo la colazione ero molto soddisfatto di come procedevano le cose, è evidente che Giorgia vorrebbe resistermi e cerca di detestarmi e allontanarmi ma è palese che ha un’attrazione sessuale fortissima ed è curiosa degli sviluppi che può avere questo gioco.
Anche Giacomo è una sorpresa, simpatico attivo e propositivo potremmo divertirci insieme facendo sport e anche qualche chiacchiera con una birra: peccato che gli voglia scopare la moglie.
Se non fosse così evidente che sono una coppia tradizionale per il sesso e i sentimenti potrei avere la fantasia di scoparcela insieme la mogliettina: si aprirebbe un mondo nuovo per la coppia, certo iniziare durante il viaggio di nozze è difficile.
Quel giorno non ci saremmo visti ero impegnato fuori, ma ci siamo dati appuntamento per cenare insieme in paese.
Ho detto che avrei portato una amica, l’ho pensato per tranquillizzare Giacomo - non che per ora abbia sospetti - e per vedere come può reagire G. vedendomi flirtare con una donna. Del resto lei scopa col marito.
Quando la sera mi accorgo che sono arrivati all’appuntamento in anticipo e sono qualche metro dietro di me sto tenendo per mano la mia ragazza e la trascino dolcemente lungo il viale affollato e chiassoso.
So che ci stanno guardando. Il suo vestitino corto danza sulla sua pelle. Le cosce abbronzate sono leggermente sudate e le luci notturne mettono in risalto la loro forma.
Nei pressi di un vicolo di colpo mi fermo e la sbatto dolcemente al muro lei prova a protestare ma la bacio profondamente e le palpo per bene uno dei seni. E' senza reggiseno e sento tutto attraverso il vestito leggero. I capezzoli sono turgidi e si pongono a me come un invito.
Lei si sta sciogliendo e contraccambia il bacio ed è quello il momento che scelgo per staccarmi da lei e ricominciare a camminare verso il locale dove abbiamo appuntamento.
Ci troviamo fuori dal locale con G e G e presento Sara a entrambi, guardando Giorgia negli occhi capisco che hanno visto tutto. Il tavolo che ho riservato è in un angolo in penombra, al limite della terrazza. Da quel tavolo si può intravvedere il mare e sentire la risacca.
Sara è piacevole, sicuramente mi piace la sua simpatia ma più di tutto adoro saperla eccitata e sapere che Giorgia se ne accorge e ci guarda. Sono certo che il suo sesso mi sta desiderando, sicuramente quello di Sara: lo sento dal suo odore e lo percepisco dal suo sguardo. Le sue labbra mi attraggono mentre parla ma quasi non sento quello che sta dicendo, immagino cosa può provare G.
Ogni tanto Sara si piega leggermente in avanti e la sua piccola scollatura mi fa sognare. Vorrei prenderla là, in quell'esatto momento sul tavolo davanti Giorgia. Non resisto e, sicuro di essere coperto dalla tovaglia, faccio scorrere una mano fino ad una delle sue cosce. Lei sussulta e mi guarda spaventata ma non si ritrae. Io continuo la mia esplorazione proseguendo alla ricerca delle sue labbra bagnate.
Lei si è zittita e sta fissando un punto nel vuoto mentre le sue gote prendono colore. Io sto facendo scorrere un dito lungo tutta la linea del perizoma e poi mi faccio più coraggioso e lo spingo dentro. Lei stringe un po' le gambe per l'imbarazzo e la paura di essere scoperta.
Fingo di darle un bacio sulla guancia e le sussurro all’orecchio "Aprile per me...". Lei ci mette un attimo ma poi mi ubbidisce. In questo modo posso toccarla più profondamente ma cerco comunque di rimanere molto lento e dolce, quasi estenuante. Quando lei si accorge che Giorgia la fissa comincia ad agitarsi e serra le gambe bloccando le mie dita dentro di lei. Io ne approfitto e comincio allora a muoverle più freneticamente per darle ancora più imbarazzo. Sto rischiando ma non resisto, devo farlo. Lei a malapena fa un sorriso stentato"
Dopo lunghi minuti di questa piacevole tortura mi fermo e ritraggo la mano che era nel suo sesso e con le dita bagnate dai suoi umori prendo un gamberetto dal suo piatto. Glielo porgo, lei mi guarda e io lo avvicino sempre alle sue labbra che piano piano si schiudono e fanno entrare le mie dita nella sua bocca calda. Io indugio a lungo lei muove la sua lingua attorno alle mie dita e avviluppa il gamberetto. Solo in quel momento lentamente esco dalla sua bocca e sorrido a Giorgia come se fosse tutto normale. Il suo sguardo è pieno di rabbia mista a eccitazione e il viso arrossato. Sono compiaciuto e per un po' torno a parlare del più e del meno con Giacomo che non pare aver capito cosa è successo, mentre sono certo che la mogliettina maliziosa ha colto ogni dettaglio.
Finiamo il nostro pasto con discorsi superficiali e li invito tutti il giorno dopo immersione in mare aperto; Giacomo ne è entusiasta.

Giorgia

La mattinata in spiaggia passa in maniera tranquilla, certo, la mia testa spesso è tornata ai momenti vissuti nelle ultime ore, ma il sole, il mare e qualche drink mi hanno calmata…solo verso dopo pranzo, appena rientrati in stanza, Giacomo mi comunica che si è messo d’accordo con Axel per uscire a cena con lui e una sua amica…io incazzata con mio marito gli dico che non può prendere ste decisioni da solo, che sto tipo mi sta sulle palle, che è strafottente…io che ho fatto di tutto per non pensarlo e Giacomo me lo fa addirittura incontrare…una rabbia eccitante mi ha preso, ho spinto Giacomo sul letto e ancora vestiti con i costumi ed ho iniziato a baciarlo mentre con una mano afferro il cazzo e lo sego, appena lo sento duro salgo sopra di lui, mi scosto appena la mutandina e me lo infilo…Giacomo è sempre più sorpreso di questo mio cambiamento, ma ne è compiaciuto…se solo sapesse che io in questo momento sto pensando al cazzo di Axel…immagino di cavalcare lui e il suo bel cazzo…ma questa volta non faccio venire Giacomo dentro di me, appena raggiungo il mio orgasmo scendo distrutta e mi stendo accanto con fiatone, lui si lamenta che non ha finito, ma io nemmeno lo sento, riprendo fiato e vado in bagno…sono ancora in cazzata con lui, è meglio mettere le cose in chiaro.
Il pomeriggio passo lento con i miei pensieri, ma passa e presto ci troviamo pronti per uscire con Axel e la sua…troietta…eccoli lì davanti a noi di qualche metro mentre si dirigono al ristorante, lei ovviamente fighetta, magra, abbronzata, di certo sarà anche bella, classico dei palestrati come lui…ad un certo punto scompaiono, di certo sono in quel vicoletto, infatti sono lì, avvinghiati, addirittura lui la palpa in maniere plateale, lo avevo detto che lei era una troia…sono schifata…e, anche se non voglio ammetterlo…un po’ gelosa.
Arriviamo al ristorante e dopo pochi istanti anche loro, ci presenta questa Sara, si bella, non posso negarlo, fisico stupendo, ma sembra…insipida, la guardo con uno sguardo quasi di disgusto e….Axel mi guarda e sorride, come avesse capito…lo odio cazzo, lo odio…
Io resto muta quasi tutta cena, mentre Giacomo sembra pendere dalle labbra di Axel, continuano a chiacchierare di sport, avventure…ma io non perdo l’espressione di lui che sembra ascoltare mio marito ma non è attento, guardo lei, sembra imbarazzata: capisco, lui ha la sua mano tra le sue cosce…che porco schifoso, a tavola con noi fa ste cose a sta puttanella…involontariamente mi accorgo che le mie gambe si allargano un poco…credo addirittura che troverei gli slip umidi…
Poi lui prende un gamberetto e lo porta alla bocca di lei…non dirmi che con quella mano, ma dalle espressioni, sembra proprio di si…che sfacciati…eppure quel gamberetto sembra la cosa più buona del mondo…
Mentre Axel propone un’immersione il mattino dopo a mio marito, mi guarda e sorride sornione e con la solita strafottenza e io…faccio una cosa che mai mi sarei sognata di fare…poso una mano sulla sua gamba, mi guarda stupito, e io sostengo lo sguardo, come a fargli capire che quella troietta non voglio più vederla, che da oggi la sua troietta sono io, lui allarga le cosce per agevolarmi…giacomo mi parla ma non lo sento, deve chiamarmi per richiedere la mia attenzione, così lo ascolto e senza realmente capire, gli dico che si, può andare a fare l’immersione mentre con la mano stringo la coscia di Axel, ma che io resterò a terra perché l’acqua fonda mi fa paura…Axel tranquillizzandomi mi dice che lui starà sulla barca come supporto, che la barca e sicura e che mi divertirò anche senza immergermi…le mie mutande ora sono certamente bagnate…
Andiamo a dormire, Giacomo si addormenta quasi istantaneamente…io sono troppo eccitata…inizio a toccarmi ma, mi viene in mente….mi tolgo le mutande e mi alzo la camicia da notte, mi giro in modo che dalla finestra si possa vedere tutto…non so se Axel sarà lì a guardarmi, ma se ci fosse, deve sapere che mi sto masturbando per lui, solo per lui….vengo copiosamente e mi porto le dita in bocca come a volermi gustare…sono buona, gli sto dicendo che sono buona…


Axel

Sara è rimasta eccitata tutta la sera. Arrivati in stanza la prendo per mano e la conduco al centro; inizio a baciarla e a spogliarla con lentezza e dolcezza fino a lasciarla nuda, riprendo a baciarla labbra, collo, spalle poi la faccio inginocchiare e senza che io dica una parola lei già sa cosa deve fare : me lo prende in bocca e inizia un pompino, guidata dalla mia mano sulla testa, la fermo e la faccio mettere a 4 zampe, le passo la cintura, come un guinzaglio, attorno al collo; la porto in giro e mi fermo proprio davanti alla finestra : le accarezzano viso, schiena, seni, culo, come una brava cagna… immagino che tu ci guardi e non hai resistito dal tirare fuori il cazzo a giacomo entrambi non distogliete lo sguardo da cosa succede alla finestra del piano di sopra.
la riporto di nuovo al centro della stanza le tolgo il guinzaglio e seduta sul letto a gambe larghe la faccio masturbare per la mia vista … quando è sufficientemente eccitata e bagnata torno da lei nudo e ancora la rimetto in ginocchio spalle alla finestra e le scopo la bocca con forza, in quel momento ti vedo la sotto che mi regali il tuo spettacolo eccitante.
Allora la giro e la piego con la faccia a terra e il culo in alto e le entro fra le labbra della figa ben fradice e la scopo duro stringendole i fianchi e schiaffeggiandole il culo quando gode, continuo a scoparla e le alzo le testa prendendola per i capelli. I miei occhi guardano verso di te che ora ti stai masturbando in modo feroce mi sfilo da dentro e glielo metto nuovamente in bocca,
Ti guardo mentre ti assaggi le dita piene del tuo orgasmo : devi essere buna, molto buona, voglio assaggiarti. A quel pensiero inizio a pulsare, mi sfilo appena dalla sua bocca che subito i miei fiotti di sperma le colpiscono le labbra le guance il collo e la lingua che da brava ha tirato fuori: 3, 4 fiotti abbondanti, poi rimane li dritta sui talloni e il mio sperma che le cola sul viso il collo e i seni.
Sara è davvero una porcella, ormai posso farle ciò che voglio, ma vuoi mettere la sfida di scoparmi una giovane sposina in viaggio di nozze?

Giorgia

Stanotte è stata terribile, mi sono agitata per ore in continui sogni che mi vedevano protagonista in performance sessuali assurde, facevo l'amore con mio marito, ma in un istante lui diventava Axel che prima faceva l'amore, poi iniziava a trattarmi male, farmi male, sberle, frustate, addirittura una collare al mio collo ed un guinzaglio, poi axel mi faceva mettere a quattro zampe e mi trovavo in mezzo a tanti uomini che mi prendevano e io urlavo, un po' per il dolore dell'essere penetrata da tanti cazzi enormi, un po' per i continui orgasmi che sconquassavano il mio corpo, poi d'improvviso ero in una gabbia, nuda, con tutti quei maschi che mi guardavano, ridevano, mi umiliavano, mi chiamavano troia, puttana, cagna...mi pisciavano addosso, si segavano e mi riempivano di sperma...e poi mi sono svegliata...era fradicia di sudore...e non solo di sudore, le mie mutande erano da strizzare...anche se la mia testa continuava a negare, vedermi usata da Axel e da tanti maschi, essere picchiata ed umiliata mi aveva eccitata come mai era successo nella mia vita...e mi sono vergognata, nel silenzio delle stanza di quel resort stupendo, ho pianto per l'umiliazione, ma una parte di me cercava ancora la soddisfazione fisica....per l'ennesima volta in quei due giorni, le mie dita sono entrare nelle mutandine ed hanno iniziato a pizzicare il clitoride per poi entrare come un coltello caldo nel burro dentro di me...in pochissimi secondi l'orgasmo è sopraggiunto, come fosse lì ad aspettare le mie dita...tutto condito dalle mie lacrime che scendevano copiose...non mi capivo più, non ero più io, dentro di me una lotta continuava ad imperversare silenziosa...non ero più la brava mogliettina fedele e semplice, dentro di me una parte cominciava a richiedere in maniera sempre più prepotente dello spazio, e ne pretendeva sempre di più...era inutile negarlo...la troia stava scalzando la semplice e timida Giorgia che pochi giorni prima aveva giurato fedeltà sull'altare davanti a parenti ed amici e davanti a Dio.
E ho pianto per almeno un'ora, poi, con le mutande ancora bagnate, le mie dita ancora con il profumo di me ed il viso striato delle mie lacrime, mi sono messa il costume e sono andata a camminare sulla spiaggia prima che Giacomo si svegliasse e mi vedesse in quelle condizioni.

Come sempre, vi invito a scrivermi commenti e considerazioni all’indirizzo mail giorgy_80@yahoo.it.
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scritto il
2024-05-20
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