Prima cam2cam per la brava mogliettina

di
genere
dominazione

Ecco che torna l’ennesima fantasia di una mogliettina seria e fedele nella realtà che cerca nei racconti di colmare quelle lacune che mio marito purtroppo crea nella nostra vita sessuale, nei precedenti racconti ho descritto fantasia completamente inventate, abbordaggi su autobus affollati, papà di miei bimbi dell’asilo o sconosciuti che mi pagano per possedermi; oggi invece vi racconto qualcosa che ha anche un fondo di verità. Come sapete sono una mamma lavoratrice, ma nei mesi delle due maternità il tempo faticava a passare, soprattutto nelle lunghe giornate invernali, quindi cercavo nei libri, nella tv e nel pc quegli escamotage per arrivare al tardo pomeriggio quando mio marito tornava dal lavoro e finalmente non mi sentivo più sola.
Un giorno mi arriva realmente un messaggio privato su facebook, un certo Massimo che, alla ricerca di una mia omonima, si era imbattuto nel mio profilo e mi faceva i complimenti per la mia foto di profilo in cui mi trovava particolarmente carina e sexy; io gentilmente lo ringrazio e lo saluto, ma lui prende questa mia risposta come un via libera per iniziare un dialogo. Anche lui è sposato, ma si definisce molto libertino, infatti da subito mi confida che cercava su facebook questa mia omonima perché conosciuta in un viaggio di lavoro a Firenze, moglie di un suo cliente che durante la cena sembrava molto disponibile ma con cui, data la presenza del marito, non aveva potuto approfondire la conoscenza.
È un uomo molto simpatico, carismatico e dalla foto è anche molto carino, quindi non è difficile intrattenersi a chattare con lui; io comunque gli faccio capire che non sono interessata ad approfondire la conoscenza per come la intende lui, anche se a lui non sempre importare, infatti continua a comportarsi come un marpione che continua a provarci spudoratamente riempiendomi di complimenti. Chattiamo per quasi un’ora del più e del meno ed impariamo a conoscerci… gli dico di essere incinta di 6 mesi e lui prende questo mio stato come un aspetto ancora più eccitante, poiché dice che le donne con il pancione sono ancora più sexy e, da quanto ha sentito, ancora più vogliose (il che è anche vero).
Mi chiede se dirò a mio marito di questa nuova amicizia e rispondo che a mio marito non nascondo mai niente (ed in effetti fino ad allora era sempre stato così) e che gli dirò che mi ha scritto e che mi ha riempito di complimenti e che, anche con un po’ di orgoglio, ci ha provato con me. Lui mi risponde che al momento sta solo flirtando e che la fase del provarci arriverà solo in seguito; non nego che questo uomo mi incuriosisce parecchio, è sicuro di sé, sa quel che vuole e sa quello che desidera in una donna, e questa sicurezza mi intriga parecchio, e lui lo ha capito: “come vorrei vedere una tua foto col pancione”, io gli rispondo che nemmeno lo conosco e che non faccio quelle cose, sono una brava mogliettina io. Lui non ci sta, ha capito bene cosa penso realmente e batte il ferro finché è caldo: “a parte il fatto che ti ho chiesto solo una foto del pancione e non nuda, quella nuda te la chiederò tra un po’! quindi fai sta cosa e mandamela, ok?”; non riesco nemmeno ad oppormi e gli rispondo semplicemente con un “si”, così prendo il mio cell, mi alzo la maglietta fino all’attaccatura del seno, mi metto in posa e cerco di fare una foto in cui si veda il mio, profilo, poi entro in facebook dal cellulare e gliela spedisco. Mi fa i complimenti, dice che sono una splendida femmina; l’utilizzo del temine femmina al posto che donna mi fa venire un fremito, ma non glielo dico, probabilmente già lo sa e ha usato quel termine appositamente; mi fa sentire non come una donna ammirata, ma come un oggetto del desiderio, si, proprio un oggetto, e la cosa per la prima volta in vita mia non mi spiace, anzi, un po’ mi eccita. Lui calca la mano: “bene, fammi fa stessa foto ma togli la maglia, per ora puoi tenere il reggiseno”, alle mie deboli proteste aumenta il tono e mi dice “non fare la preziosa, so che vuoi, so che ti eccita il fatto che mi fai eccitare, no? Quindi fammi quella foto e subito” ed io “ok”. Mi tolgo la maglia e mi scatto la foto che gli mando. “bellissime le mammelle di una femmina gravida”; queste parola mi lasciano interdetta, mammelle di una femmina gravida, mi tratta come una vacca che aspetta un vitellino e la cosa mi provoca un mix di fastidio ed eccitazione e lui lo sa: “non risentirti per le mie parole femmina, so che ti piace sotto sotto, mi raccomando non metterti la maglietta, non ti servirà più, intesi?” “si, certo” così resto in pantaloni e reggiseno davanti al pc con un uomo di cui conosco solamente il nome e le poche notizie che ha voluto confidarmi. “mi ecciti un sacco Giorgia, forse capitare per caso sul tuo profilo non è stata una svista, forse era destino che un uomo deciso come me ed una femmina pronta ad essere guidata come te si incontrassero! È arrivato il momento di toglierti quei pantaloni, capito?” “si, capito”, senza che me lo chieda mi alzo, mi sfilo i pantaloni e resto praticamente solo in intimo, prendo il cell, scatto una foto e subito gliela mando. Mi sento una donnaccia, i sensi di colpa e l’eccitazione sono mescolati, come due sentimenti indistinti che non riesco a riconoscere staccati, ma che mi spingono a dirgli sempre di si…sento chiaramente le mie mutandine umide, sono innegabilmente eccitata. “sei una femmina davvero calda Giorgia, hai un corpo splendido, ed una mente da schiava incredibilmente ricettiva…”. Alla parola schiava un brivido mi sconquassa, subito la mano si infila tra le gambe, sopra le mutande ella ricerca del clitoride e dopo pochi secondi vengo nel più strano orgasmo della mia vita, un orgasmo potente, troppo potente per non essere nemmeno stata sfiorata da un uomo,a malapena sfiorata dalle mie dita…. quell’uomo m sta scopando la mente come non credevo fosse possibile e lui sembra li accanto a me, sembra vedermi, capirmi “Giorgia, ti sta eccitando questo gioco?” “si un sacco, mi vergogno a dirtelo, ma ho appena raggiunto un orgasmo” “Bene, sei ancora in mutande?” “si”, ottimo, visto che sono grigie avrai di certo un bell’alone, apri le gambe e mandami una foto delle tue mutande bagnate dei tuoi umori”, nemmeno rispondo, divarico oscenamente le gambe, tiro su le mutande in modo che aderiscano bene alle labbra che si vedono umide sotto la stoffa e scatto la foto che subito gli mando… ma cosa sto facendo? Sono sempre stata così troia? “sei splendida Giorgia, mi hai fatto indurire il cazzo in una maniera assurda… sei ancora convinta di dire a tuo marito di avermi conosciuto? Ahahahah”, un po’ in imbarazzo rispondo con un semplice “no”. “hai la webcam gio?” “si, ce l’ho” “bene, aggiungimi in skype, il mio nome è max*******, ti mostrerò l’effetto che mi fai”.
Non mi sono mai mostrata in cam ad un altro uomo, e di certo non mi sono mai mostrata nuda, già aver fatto le foto in intimo per me era impensabile fino a quella mattina, così gli dico che non voglio e lui “si che vuoi, solo che ancora non lo sai, ma io lo so… probabilmente ti senti in colpa, con tuo marito e con te stessa, ma soprattutto con te stessa perché non più tardi di un’ora fa ti definivi una mogliettina fedele che diceva tutto al marito, ed ora mi mandi foto tue in intimo, con le mutande bagnate del tuo orgasmo, quindi vuoi, ma hai paura…ma non capisci ancora che non puoi resistere alla mia testa, ai miei ordini, quindi ora aggiungimi e mostrati al tuo maschio”…ordini, mio maschio…sento che potrei venire ancora da un momento all’altro, ma non voglio, non posso, quindi gli dico di no, e prima di chiudere facebook vedo che mi scrive, “ti aspetto su skype, è un ordine, hai tempo fino a stasera per mostrarti al tuo padrone, femmina”, chiudo facebook, esco dal mio account in modo da non lasciare prove, ma non resisto, infilo la mano dentro le mutandine bagnate del mio succo e mi masturbo furiosamente e dopo pochi istanti vengo quasi urlando in un orgasmo travolgente…
Uscita dal bagno con dell’intimo pulito e ricomposta mi vergogno e mi do della puttana per quel che è successo ripromettendomi di non fare più una cosa del genere, anzi, ora mi vesto, aspetto mio marito che tra un po’ torna per il pranzo, ma oggi pomeriggio entro in facebook, cancello la conversazione e blocco il contatto di Massimo, non posso essere così debole…
Preparo il pranzo, arriva mio marito che mi chiede subito cos’ho, mi vede strana e io lo rassicuro dicendogli che la notte non ho dormito bene, ma in mente ho solo le immagini di me che eseguo gli ordini di Massimo, mi immagino di fronte alla cam che faccio quel che mi dice, e vedo lui che si masturba guardandomi…che voglia di vedere il suo cazzo che ho, è la prima volta che mi capita… so di certo che se mi toccassi ora avrei le mutandine bagnate…ma resisterò………resisterò????
Mi marito torna in ufficio rassicurato dalle mie spiegazioni, ignaro del fatto che non dovrebbe per niente essere tranquillo, ignaro del fatto che nel pomeriggio per la prima volta lo tradirò, non fisicamente, ma mentalmente e virtualmente…
Non resisto un minuto, appena sento la sua macchina partire accendo il pc, entro in facebook, copio il nickname di massimo, apro skype e aggiungo il suo contatto…gli scrivo per scusarmi di essere scappata, che ora sono li per lui, per qualsiasi cosa…lui non risponde, forse non è presente al pc o forse vuole punirmi, però io resto li, in attesa di una sua parola come una cagna che aspetta una carezza dal suo padrone.
Resto li, non faccio altro, fisso solo il monitor in sua attesa, per circa 35-40 minuti, quando mi scrive “ero sicuro che non avresti resistito puttanella, ti sono entrato nella mente vero mogliettina fedele?” “si, scusa per prima, ora sono pronta”
Parte la video chiamata e imbarazzata mi faccio vedere da massimo che con un bel sorriso mi accoglie…. “sei splendida giorgia, hai una sensualità incredibile e una voglia repressa che tuo marito non conosce vero?” “si” “volevi dire SI PADRONE, vero gio?” “si padrone” “non ti avevo detto che la maglia non ti sarebbe servita?” “scusami, c’era mio marito…” “intanto dammi del Lei puttana! E poi non mi importa un cazzo di quel cornuto di tuo marito, quando sei con lui fai quel che ti pare, quando sei con me sei la mia femmina, la mia schiava, la mia troia, ok? Quindi fai come ti dico io, è chiaro?” “si padrone” “bene, quindi perché hai ancora maglia e pantaloni?”
Mi alzo, mi sfilo la maglia e i pantaloni e rimango in intimo “ah vedo che ti sei cambiata, le mutandine di prima erano inutilizzabili? Non preoccuparti, queste mutandine non le sporcherai…” “troppo tardi padrone” ”ah si? Sono già bagnate? Mostramele” così apro le gambe e mostro le mutandine in cam “gio, ti definivi una brava mogliettina, ma sei proprio una gran troietta lo sai?” “si padrone, sono la sua troietta” “guarda l’effetto che mi fai” e parlando abbassa la cam, si sbottona i jeans e li fa sfilare, rimanendo in boxer neri, dai quali però si percepisce un rigonfiamento che lascia presagire un cazzo di notevole dimensioni già abbastanza eretto; “vedo dalla tua espressione che quel che stai guardando ti piace vero?” nemmeno rispondo, faccio solo un cenno continuando a non distogliere lo sguardo da quel che per ora intravedo solamente… ma non ho il coraggio di chiedergli di mostrarmelo, so che non sono nella posizione giusta per chiedere, so solo che devo eseguire…
“è arrivato il momento di mostrarti al tuo maschio, togliti tutto”; mi alzo, mi allontano un po’ dal pc e mi slaccio il reggiseno e pian piano lo lascio cadere, è la prima volta che mi mostro nuda ad uno sconosciuto, non ho nemmeno mai fatto topless al mare, ma la sensazione non è di vergogna, o almeno, non solo…l’eccitazione è la sensazione che domina, lo vedo mentre da sopra i boxer si mena il cazzo che ora fatica ad essere contenuto… “muoviti troia, le mutande ora!” il suo tono non ammette obiezioni e sinceramente non potrei né vorrei obiettare, pian piano le abbasso, il mio pelo pubico inizia a fare capolino dall’elastico, sono un po’ in disordine ma col pancione non è semplice e mio marito non mi ha mai nemmeno chiesto di depilarmi, spero che a massimo non dia fastidio, mi guarda continuando a menarsi il cazzo, evidentemente quel che sta guardando gli piace, fanno capolino le lebbra, nascoste da una rada peluria scura, lascio cadere le mutandine a terra e poi usando i piedi le sfilo. “sei una splendida vacca, Giorgia, le mammelle gonfie pronte per essere munte, il pancione che contiene il tuo vitellino e la figa bella aperta pronta per espellerlo, non sai che montata ti darei…ora torna a sederti davanti a me e divarica le gambe, voglio vederla bene, brava così, allargala con le dita, voglio vederti fino dentro…brava troia, sai eseguire bene gli ordini, sei un’ottima schiava” a quelle parole, unite alle mie dita che mi tengono aperta la figa non resisto e vengo per l’ennesima volta “brava porcella, mi piaci così libidinosa, il cornuto non sa quando maiala sei, da oggi sarai la mia schiava virtuale, intesi?” “si padrone, solo sua” dopo questo si tira fuori il cazzo: un gran cazzo, almeno 22-23 cm credo, contando che mio marito avrà forse 14 o 15 cm (purtroppo è proprio così aimè) rimango estasiata alla vista di quel randello di carne nodosa; inizia a segarsi in maniera oscena, si vede che è al limite, infatti dopo poco istanti vedo partire parecchi fiotti di sborra bianchissima, i primi getti colpiscono la scrivania, poi pian piano che la spinta diminuisce vedo il suo seme concentrarsi sulla sua splendida cappella rossa e pulsante… “sei proprio una maiala, mi hai fatto proprio eccitare, peccato non poterti far bere tutto questo nettare, lo vedrei bene tra le tue labbra, vero?” “si padrone” effettivamente non ho mai bevuto la sborra di altri uomini e mio marito non mi ha mai nemmeno spinta a farlo, ma ora sono troppo eccitata e ad un uomo così deciso non saprei dire di no… “hai detto che abiti a Verona vero?” “si padrone” “io abito a Bologna ma mi sposto spesso per lavoro, sarebbe un peccato non sfruttare il tuo stato interessante, uno perché non ho mai scopato una vacca gravida, secondo perché non capita spesso di poter sborrare dentro senza rischio di lasciar in giro figli per il mondo…aspetta miei ordini questa sera verso le 11, chiaro schiava?” “si padrone” “bene, ora torno al lavoro, ho perso fin troppo tempo con una vacca da monta, a stasera zoccola” e detto questo, senza aspettare il mio saluto, ha chiuso il collegamento.
Io sono rimasta li ferma per vari minuti, la figa ancora gocciolante dei miei umori, schifata da me stessa ma al contempo eccitata come non mai, consapevole di aver scoperto una nuova parte di me e consapevole di aver anche superato molti dei miei taboo…non ero più una brava mogliettina fedele…un intero mondo mi si apriva davanti… quella sera avrei scoperto quale sarebbe stato il mio prossimo compito di schiava, il mio prossimo compito di vacca gravida.

In questo racconto ho mescolato elementi di fantasia ed elementi reali, sta a voi capire fin dove si spinge la realtà e da dove inizia la fantasia ;)
Come al solito vi chiedo dei commenti all’indirizzo giorgy_80@yahoo.it , grazie mille cari! Un bacino a tutti voi, ovunque voi lo vogliate!
di
scritto il
2024-03-07
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