Maestrino e sconosciuto al parco

di
genere
dominazione

Ciao a tutti, ecco ancora qui la vostra maestrini fedele, che sogna di non esserlo. I vostri commenti mi hanno convinta a continuare a scrivere.

Molti mi hanno chiesto di descrivermi, quindi, senza esagerare con dovizia di particolari, posso dirvi di essere una donna carina, non certo quelle super gnocche che calamitano gli occhi di tutti i maschietti e le invidie delle femmine, però ho avuto i miei ammiratori e, nonostante le due gravidanze e i kg in più che mi hanno lasciato in eredità.

Sono alta circa 1.60 (una nanetta) e cicciottella, capelli castani lunghi fino a sotto le spalle e mossi, occhi azzurri; le gravidanze oltre ai chili in più, mi hanno regalato quasi una misura in più di seno, ora ho una quarta piena piena (con alcuni reggiseni addirittura una quinta), mentre prima avevo una terza. Purtroppo l’età unità ad un allattamento selvaggio, non ha permesso al seno di rimanere sodo come vorrei. Svantaggi dell’essere mamma.

Oggi vi racconto un’altra fantasia, nata una sera, mentre ero a casa da sola e con i bimbi a letto mi apprestavo ad entrare in chat, ho visto che c’era una cartella aperta, probabilmente dimenticata da mio marito il pomeriggio, entro ed ho scoperto una serie di film e filmati che non lasciavano niente al caso; non mi sono certo stupita o incazzata, so la passione che spinge i maschietti a guardare i porno, devo ammettere che alle volte anch’io ne ho guardati alcuni. I generi erano vari, lesbo (non capisco tutta questa passione per le lesbiche sinceramente), orge, una donna con più maschi...poi la mia attenzione è andata su una serie di filmati che sembrano amatoriali (col tempo ho dedotto che erano falsi, montature), ma non per questo meno eccitanti. Non vi svelo subito di cosa parlano, ma lo capirete presto; ho pensato molte volte di esserne la protagonista.

Un giorno dello scorso autunno ero a passeggio con la mia bimba che dormiva placida nella sua carrozzina, mi si affianca un ragazzo, probabilmente qualche anno più giovane di me (al tempo ne avevo 33-34).

Mi affianca con la stupida scusa di un’indicazione stradale, io gli rispondo che è proprio nella direzione in cui sto andando io, così facciamo la strada assieme. Ci presentiamo, lui ha effettivamente 29 anni, è di Roma, chiacchieriamo un po’, è molto brillante e carismatico, oltre che un bel ragazzo, non un modello, ma piacevole, mi chiede se sono sposata, dei figli, mi fa i complimenti dicendo che sono una bella mammina. Ad un certo punto mi dice ‘ho una domanda importante’ se io ti pago, diciamo 50 euro, sei disposta a parlare
di sesso?’, subito resto stupita, però mi dico, che può esserci di male a parlare? Gli rispondo affermativamente, così inizia a chiedermi quanti uomini ho avuto, che pratiche sessuali mi piacciono, se mi piace il sesso orale ed anale, se mi faccio venire in bocca quando faccio un pompino, se mi piace la sborra, se ho praticato sesso a tre o se ho mai tradito. Un po’ imbarazzata rispondo a tutto, come sapete la mia fantasia è fervida, ma nella realtà sono molto pudica e oltre non aver mai tradito, non ho mai nemmeno fatto sesso anale né fatto venire in bocca i miei partner.

Dopo un po’ mi dice ’bene, vedo che ti sei un po’ rilassata ed hai visto che non ti mangio, che dici di mostrarmi le tette per altri 50 euro?’. Caspita, non pensavo sarebbe stato così diretto, ci penso su, in effetti questa cosa dell’essere pagata un po’ mi prende, mi fa sentire un po’ troia, un aspetto che ho sempre relegato in fondo al mio animo, ma che sapevo esistere, così mi dico che non è così grave mostrare due tette, anche perché, allattando ancora, spesso le tiro fuori in pubblico per far poppare la bimba; siamo in un posto appartato, così ci sediamo su una panchina, mi apro la giacca e poi alzo sia la maglia che il reggiseno, lui è stupito, mi dice che ho due gran tette, allunga le mani e ne tocca i capezzoli che sono sensibili, con la bimba che ancora succhia.

‘Belle’ mi dice, ‘soffici, chissà che buon latte che ne esce” io sorrido imbarazzata e abbasso reggiseno e maglia’. Che dici ora di mostrarmi la figa per 50 auro? Non ti vergognerai proprio ora? Ha ragione, come posso tirarmi indietro ora? E poi, la domanda è ’voglio tirarmi indietro proprio ora?' Ammetto che questo gioco è eccitante, ed
ora lo scoprirà anche lui quando vedrà la mia figa completamente bagnata, mi guardo intorno, nessuno all’orizzonte tranne lui, me e la mia bimba che dorme ignara, un po’ rossa sulle gote allargo le gambe, alzo la gonna e scosto le mutandine, subito compare ai suoi occhi un ciuffetto castano di peli pubici sopra le mie labbra, che invece sono completamente glabre, due labbra belle carnose e visibilmente umide, lui mi guarda e mi sorride e mi dice ‘vedo che la situazione non ti spiace, anzi’, sorrido di ricambio, lui allunga la mano e me la sfiora, passa due dita superficialmente su tutto il solco delle labbra, io emetto un mugolio, mi sento davvero porca ed eccitata. Stacca la mano, la porta
al viso e ne annusa l’aroma, sembra soddisfatto, l’odore di femmina eccitata sembra inebriarlo e mi fa, ‘sei davvero una splendida femmina in calore, beato tuo marito, e beato anch’io che posso assistere a questo spettacolo, hai mai assaggiato il tuo gusto?’ e al mio segno di dissenso, mi pone le due dita di fronte alla bocca, io senza pensarci apro le labbra ed inizio a succhiare queste dita straniere, sconosciute, ma pregne della mia essenza di donna; mi piace, chiudo gli occhi, le lecco e le succhio come se fosse un cazzo, mi sento davvero troia. Le toglie e torna alla mia figa, questa volta però la penetra, inizia ad andare avanti ed indietro, inizio ad eccitarmi sul serio e lui lo vede: ‘complimenti alla mogliettina che non ha mai tradito, vedo che fare porcate con uno sconosciuto in un luogo pubblico ed essere pagata come una prostituta ti eccita eh?’ io come risposta mugolo e spingo il bacino verso quelle dita che mi stanno dando un immenso piacere.

Estrae le dita, apro gli occhi e vedo che sta sbottonando i suoi pantaloni, estrae un bel cazzo, niente di esagerato, ma in un momento così strano ed eccitante mi sembra la cosa più bella che abbia mai visto, lo desidero come un bambino di fronte ad un negozio di caramelle. Mi prende la mano e la porta sul suo cazzo che è già mezzo teso, è bello, caldo, pulsante, lo sego per qualche istante, lo guardo negli occhi, è soddisfatto, ha un sorriso beffardo che mi fa sentire una puttana, ma questa sensazione non mi disturba, anzi, mi invita ad aumentare il ritmo della masturbazione, la mia faccia credo sia rossa, ma non per la vergogna ormai superata, rossa di voglia, desiderio, lussuria. Mi abbasso senza che me lo chieda, ormai so quel che vuole ed è anche quel che voglio io, voglio quel cazzo, lo voglio in bocca e lo voglio in figa. Inizio a succhiarlo con foga, lui è in estasi, non si aspettava forse di avere vita così facile con una mammina a spasso; nemmeno io pensavo avrebbe avuto vita così facile, eppure ho la sua cappella che mi si ingrossa in bocca, e devo dire che se anche il cazzo non è tra i più grossi che ho visto, la cappella è davvero notevole, chissà com’è farsi scopare da questa, ma credo che non dovrò aspettare molto per scoprirlo. Me la caccio quasi fino in gola, lui è quasi stupito: ‘ complimenti mogliettina, lo sa tuo marito che sei così troia? Succhi davvero come una pompinara di professione, per fortuna che eri così fedele e brava, forse lui è troppo dolce con te, forse hai bisogno di un vero maschio, che sappia qual è il tuo ruolo nel sesso, quello della femmina sottomessa; probabilmente non lo hai mai preso in culo o non hai mai bevuto sborra perché lui non ha mai realmente voluto, ma oggi è diverso, hai capito???’ io col suo cazzo in bocca lo guardo e sempre succhiando faccio un segno affermativo.

‘Alzati’ mi dice, io eseguo, lui si alza, si abbottona i pantaloni, si incammina silenzioso verso un piccolo boschetto, tempo due minuti e mi trovo nuovamente a succhiare la sua splendida cappella, succhio, lecco, lo adoro come un totem, sono di quel cazzo ormai, potrebbe farmi quel che vuole, anche sfondare il mio culetto vergine, anche sborrarmi in figa senza che io mi opponga. Si, sono ormai di quel ragazzo che a pensarci bene non so nemmeno come si chiama, e questo aumenta la mia eccitazione e con essa aumento anche il ritmo del pompino; sono ormai schiava di quello sconosciuto che sembra, in mezz’ora, aver capito la mia indole di troia e sottomessa meglio di mio marito che mi conosce da più di 10 anni, e volente o nolente, ormai il mio solo scopo, è assecondare lo sconosciuto.

Mi prende, mi alza, mi gira e mi fa chinare a novanta, si abbassa, mi alza la gonna e mi strappa le mutande, inizia a leccarmela, sono in estasi, potrebbero anche esserci persone che ci guardano, ma non saprei fermarmi, questo sconosciuto ha innescato il mio essere puttana, ormai è troppo tardi per tornare indietro, ho perfino voglia di sborra, per la prima volta nella mia vita ho voglia di bere la sborra di un uomo. Si alza, mi punta deciso la cappella sulle labbra ed in pochi istanti mi trovo la figa piena di quel bel cazzo, ogni volta che esce e rientra, la sua splendida cappella mi manda in estasi e da vera troia sto già pensando a come sarà quando mi aprirà l’ano. Intanto lui non ci pensa e ha un ritmo forsennato, è un vero toro che monta la sua vacca in calore, mi fa venire ad una velocità incredibile, non era mai successo prima, forse per la situazione, essere scopata da uno sconosciuto che mi sta pagando per montarmi, in un luogo pubblico, cose che fino a stamattina erano racchiuse solo nelle mie fantasie, fantasie che non avevo mai rivelato a nessuno, perché solo il pensiero di raccontarle mi facevano sentire sbagliata, una troia della peggior specie ed ora sono proprio una troia della peggior specie, e mi piace.

Dopo qualche minuti lo estrae, mi mette due dita in figa, le inumidisce bene e poi mi inumidisce il buco del culo, pian piano infila in dito, questo riesco a sopportarlo bene penso, forse non è così doloroso, ma mi sbaglio, già al secondo dito sento un dolore molto più forte, ma non mi importa, sto zitta, non vorrei pensasse che non voglio, perché invece voglio, incurante del dolore e delle conseguenze, io voglio che quel cazzo mi svergini il culo. Detto fatto, estrae le dita e sento la cappella dura che punta sull’ano, spero che almeno faccia piano, invece no, d’altra parte come dargli torto, non sa il mio nome, un’ora fa nemmeno mi aveva mai vista, mi ha pagata, ha comprato il mio corpo ed il mio assenso, e poi ha fatto capire bene chi è che comanda ed io non solo ho capito che lui comanda ed io subisco, ma voglio subire da lui, mi sento sua, e se io sono sua, anche la mia bocca, la mia figa ed il mio culo sono suoi, quindi starò zitta e subirò: è un istante in cui tutto si blocca, un dolore incredibile, lancinante, una cosa mai provata, mi sento completamente aperta, come strappata; vorrei essere da qualsiasi altra parte in questo istante, perché mai ho accettato un gioco così perverso? Vorrei essere tra le braccia amorevoli e tenere di mio marito che mi bacia dietro al collo, ed invece no, sono messa a novanta in un parco pubblico, nascosta da qualche albero, con un cazzo sconosciuto di uno sconosciuto che mi invade il culo; il dolore è ancora forte, ma la fitta è passata, lui si ferma, vuole abituarmi alla sua presenza dento di me. Si avvicina al mio orecchio e mi fa ‘sei proprio una puttana sai? Sei sposata, hai due bimbi una dei quali è li che dorme, ti sei fatta toccare le tette e la figa per 100 euro, ed ora, senza un euro hai il mio cazzo che ti sfonda il culo, mi fanno impazzire le mammina troie come te sai? Non preoccuparti, tra qualche istante il dolore passa ed inizia il piacere’. è vero, il dolore, che comunque persiste, inizia a scemare scavalcato dall’eccitazione che tornava forte come prima, ora non voglio più essere tra le braccia di mio marito, quel che voglio è essere proprio dove sono, quel che voglio è che ora quel cazzo conficcato nel mio culo, inizi a scoparmelo. Il mio mugolio glielo fa capire, inizia pian piano ad andare avanti indietro, quando vede che non faccio più smorfie ma inizio ad ansimare, aumenta il ritmo, fino ad arrivare alla velocità di una classica scopata, ormai non sento più il dolore che comunque c’è, ormai sento solo che mi piace, una sensazione completamente nuova, diversa dall’essere scopata in figa, ma non so dire se più o meno bella, di certo diversa; di certo è la cosa più porca che abbia mai fatto e questo aumenta la mia eccitazione, porto la mano destra sulla figa e infilo due dita, inizio a masturbarmi. Sento benissimo il cazzo che a pochi millimetri mi sfonda il secondo canale, in pochi istanti raggiungo il più forte orgasmo della mia vita, così forte che le gambe non mi reggono, lui mi deve sostenere per non cadere assieme; anche lui è all’apice, non vuole venirmi in culo dice, mi manca ancora una cosa per diventare una vera troia, io so a cosa si riferisce, mi riprendo dopo qualche istante, mi giro e mi chino ai suoi piedi, sono la sua cagna, a quattro zampe di fronte a lui mentre elemosino il suo cazzo, la sua sborra. In un istante ho di nuovo la sua cappella che mi esplora la bocca, ora il cazzo è tutto sporco, ha un odore peggiore a prima, d’altra parte è appena uscito dal mio culo, ma questo non mi fa schifo, anzi, mi fa sentire ancora più zoccola; mi prende la testa ed inizia a spingere in profondità il suo cazzo, io non oppongo resistenza, me lo infila fino in gola, mi sento soffocare ma non mi oppongo nemmeno ora, non potrei, e non vorrei, lui può fare quel che vuole, e lo sa lui come lo so io, non respiro ma non importa, mi prendo anche un ceffone quando cerco di sfilarlo, la guancia mi brucia, ma sento di meritarlo, lo guardo con gli occhi pieni di lacrime per il dolore e per il cazzo infilato in gola. Ora inizia a pompare, ogni tanto fa un affondo in gola e si ferma per qualche secondo, sembra voglia farmi capire che io non sono niente, solo un oggetto per appagare i suoi desideri ed ha ragione, esaudire il suo volere è quello che mi eccita di più. Dopo pochi minuti sembra al limite, lo capisco perché ora non me lo infila più in gola, ha solo un ritmo esagerato dentro e fuori dalle mie labbra, lo estraggo, lo sego. All’improvviso un getto mi prende su un occhio e sui capelli, presto lo rimetto in bocca e accolgo il resto della sborra, è un sacco, non credo di riuscire a tenerla tutta, infatti ai lati
della bocca iniziano già ad uscire due piccoli rivoletti, lui lo estrae dopo circa 20 secondi, lo guardo negli occhi mentre tengo in bocca il suo seme, il suo volto è sfigurato dal piacere, prima di ingoiare voglio che mi guardi, voglio che sia orgoglioso di me, di come abbia saputo trasformarmi da una brava mogliettina fedele, ad una puttana sottomessa. Finalmente mi guarda, mi sorride, apro la mia bocca e gli mostro che ho ancora tutta la sua sborra in bocca, ci gioco con la lingua, non mi fa così schifo, anzi, mi sono persa uno
splendido gioco in questi anni, ma non è mai troppo tardi per imparare. Lui mi sorride, gioco ancora qualche secondo poi chiudo al bocca e gli sorrido poi, in un istante, deglutisco quel nettare, mi piace, lui continua a sorridermi e mi dice ‘visto? Non era così difficile, ora sei pronta per essere una vera puttana, con culo aperto e la bocca che sa ancora di sborra’ si prende il cazzo ancora sporco di sperma ed inizia a spalmarmelo su tutta la faccia poi me lo mette di fronte alla bocca, io la apro ed inizio a ripulirlo tutto con gusto; è soddisfatto, si alza i pantaloni e si abbottona, mi chiede se ho un foglio e una penna, vado alla mia borsa, strappo un foglio dall’agenda ed una penna e gliele do, poi delle salviette profumate ed inizio a ripulirmi per quanto possibile, i capelli sono un disastro, tutti sporchi e inzaccherati di sborra, dovrò fare una doccia per quelli, ma ora non mi importa.
Lui scrive qualcosa, poi mette le mani in tasca e ne estrae 100 euro, e me li da assieme al biglietto, poi senza un saluto né una parola, si gira e se ne va. Lo ammiro per un minuto allontanarsi, l’uomo sconosciuto che mi ha cambiata, ed ancora non so come si chiama. Prendo i soldi e li metto in borsa orgogliosa del mio lavoro, me li sono proprio meritati, poi apro il biglietto sul quale trovo scritto ‘Brava puttana, sei stata proprio brava, di seguito ti scrivo il mio numero di telefono, questa sera dovrai chiamarmi (so che vuoi e lo farai) perché voglio incontrarti di nuovo, però la prossima volta non credere che sarò tanto dolce e gentile, soprattutto, la prossima volta niente figli in giro, ci siamo capiti?
A stasera troia!’

Lo leggo, sorrido, ormai come posso tirarmi indietro? E soprattutto, anche potendo, voglio tirarmi indietro? Non credo, stasera gli telefonerò, stasera probabilmente mi masturberò pensando a quanto fatto oggi, stasera probabilmente ci metteremo d’accordo per il prossimo incontro, chissà cosa intendeva quando diceva che la prossima volta non sarà così dolce, sono proprio curiosa e non vedo l’ora di scoprirlo. Metto il biglietto assieme ai soldi nella borsa, raccolgo le salviette pregne di sborra e le butto in un cestino, poi prendo la carrozzina con mia figlia che dorme ancora pacifica e mi incammino verso casa dove dovrò correre a lavarmi i capelli, tra un’ora torna mio marito, e non è il caso di presentarmi nei miei nuovi panni di troia, per lui resto e resterò la brava mogliettina fedele.


Questo nuovo racconto l’ho scritto esortata dai tanti commenti positivi che sono arrivati alla mia mail, quindi vi invito nuovamente a dirmi i vostri pareri al mio indirizzo (indirizzo
ufficioso che nessuno, tranne voi lettori, conosce quindi non abbiate paura ;) )

giorgy_80@yahoo.it
vi aspetto :)
di
scritto il
2024-03-13
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