Le prime volte V e ultima parte ( incesto gay)
di
Aleandro98
genere
incesti
E la vigilia di Natale e Alessandro, se ne stava sul letto, ripensando a ciò che era successo tre giorni prima, era estremamente contento che avesse, fatto sesso, sperimentando un po’ di cose, come segarsi il cazzo, insieme, farsi i primi pompini reciproci e poi in un 69.
Non si erano mai spinti oltre il sesso orale, e per loro andava più che bene.
Tom entrò nella stanza del figlio, e si sedette al capo del letto e Alessandro fu costretto a mettersi seduto con me gambe incrociate, per via del suo letto singolo.
“ in questi giorni ho ripensato a quello che è successo! E non mi è molto piaciuto il tuo comportamento”
Disse lui con aria severa.
“ lo so, papà! Mi d-dispiace… non so, cosa mi sia preso, non succederà più” disse suo figlio in estremo imbarazzo.
“ bene!” Si alzò dal letto, e Alessandro tremò per tutto il tempo, impaurito ed in estremo imbarazzo.
“ ah!” Disse lui, girarsi sulla porta e guardare il figlio tremare dalla vergogna.
“ non pensare che non mi sa mai accolto di tutte quelle volte, che ti masturbavi su di me quand’eri più piccolo… ricordo ogni singola cosa, perfino che mi hai fatto sborrare, e il tuo seme sul mio corpo.”
Confessò suo padre e Alessandro fu’ nella vergogna più totale, si sentiva una verme, e avrebbe voluto strisciare e andarsene.
“ stasera, quando tutti dormiranno, ti punirò! Come si deve” disse lui, guardare suo figlio, lasciarlo senza parole, e l’uomo uscì dalla camera del figlio.
Quella cosa lo fece rabbrividire, ma allo stesso tempo, eccitare. Procurandole una erezione molto dura.
Sapere, che suo padre, si era accolto di tutte quelle volte, in cui si era segato su di lui, che lo aveva toccato e sborrato, lo fece arrapare, amava il rischio del farsi catturare, e ci era riuscito. Se lo tirò fuori, ed iniziò a segarsi, approfittando che in casa c’erano solo lui e suo padre.
Si fece sere, e tutti stavano mangiando quell’ottimo pasto a base di pesce, oltre ad Antonio e Marco, che avevano invitato per non farli rimanere da soli, durante le feste.
Erano venuti, anche qualche parente di Tom e Concetta.
Avevano diviso il tavoli, ma tutti nello stesso salone, abbastanza grande da poter mettere due tavoli separati ma pur sempre vicini tra giovani e adulti.
Alessandro e Marco, erano uno di fronte all’altro, il suo migliore amico, lo guardava quasi sempre fisso negli occhi, quando nessuno sapeva che stava guardando, e stesso faceva Alessandro, erano entrambi molto eccitati, ma sapevano che non avrebbe potuto fare, nulla sapendo che in casa c’erano troppe orecchie e troppe persone, e poi Alessandro voleva lasciarsi pieno per il suo papà, ero curioso di vedere quale fosse la sua punizione e speravo davvero tanto in qualcosa a sfondo sessuale.
La cena, e tutta la durata delle serata, si rivelò un successone, ogni tanto Marco da sotto il tavolo mentre cenavano allungava un piede senza scarpa, e Alessandro sentiva il piede nudo, sopra il suo cazzo, e la cosa lo eccitava da morire, ma oltre a quello, non successe nient’altro.
La serata prosegui con lo scartamento dei regali, una grande tombolata e poi carte.
Verso le 2 di notte, la maggior parte dei parenti andò in hotel, mentre alcuni cugini più grandi, rimasero a dormire a casa dei zii e di suo cugino.
Erano le 4 precise e Alessandro non dormì, per poter aspettare suo padre, che però sembrava non arrivare, questo lo deluso molto, perché avrebbe davvero sperato che si presentasse e lo punissi a dovere, come le aveva detto ieri mattina.
Deluso e amareggiato, si mise sotto le coperte, per cercare di dormire, ma stava riscontrando un po’ di difficoltà, per via di suo cugino Alberto, di ventidue anni, che russava come un trattore in una branda che avevano messo nella sua camera. Con lui c’era anche un altro cugino, il fratello di Alberto.
Romolo, di diciotto anni.,
Russava meno del fratello, ma pur sempre da non riuscire a conciliare il sonno di Alessandro.
D’un tratto sentì dei passi sul corridoio, avvicinarsi ed entrare nella sua camera, qualcuno gli si avvicinò e gli sussurrano nell’orecchio; “ vieni con me, in cantina”, era suo padre.
Alessandro sobbalzo dal letto, e si diresse insieme al figlio nella loro cantina, di quel palazzo a tre piani.
Scesero le scale e Tom apri la cantina e fece entrare suo figlio e la richiuse dietro di lui a chiave.
Accesse la luce, che illuminò quel posto abbastanza piccolo e angusto.
Alessandro notò una copiosa erezione dal pantalone della tuta grigia, del padre.
E Tom notò che suo figlio gli stesse fissando il cazzo.
“ ti piace il cazzo di tuo padre, eh? Frocetto?” Disse lui con molto disgusto, nel mentre si rivolge a suo figlio.
“ ehm.. papà.. i-io…” disse lui molto imbarazzato.
“ rispondi alla mia fottuta domanda? Frocio” disse suo padre con tono minaccioso.
“S-si!” Disse lui balbettando e intimorito, ma lo stava eccitando, tanto da procurarli, anche a lui un erezione molto evidente nel suo pantalone della pigiama.
Sentirsi dire dal padre frocio, lo aveva eccitato in una maniera esponenziale.
“ guarda che checca del cazzo! Ti è venuto, perché tuo padre ti ha chiamato frocetto!” Disse lui.
“ si!” Rispose Alessandro, con molta più sicurezza e eccitamento, mentre continuava a guardare il cazzo di suo padre che pulsava da dentro quella tuta grigia.
“ sei un fottuto culattone! Mi fai schifo” disse suo padre.
Alessandro si eccitava sempre di più, e quelle offese da parte del padre, lo fecero eccitare talmente tanto che si toccò il suo cazzo da sopra i pantaloni del pigiama, se quella era la sua punizione, era ben contento di accettarla, sentirsi umiliare dal padre lo faceva davvero eccitare.
“ ti stai toccando il cazzo, mentre ti sto umiliando, culattone?”
“ si!” Rispose lui con ancora più eccitazione, mentre iniziò a segarsi il cazzo da sopra il pantalone.
“ guardami in faccia, mentre ti seghi, depravato” disse suo padre, suo figlio obbedì, e prima che potesse parlare, gli arrivò uno sputo in piena faccia, e vide disgusto e disprezzo nei suoi occhi, ma a lui non importava, si stava eccitando.
Quel comportamento umiliatorio, da parte del padre, le piaceva, sentì accedersi un fuoco dentro di sé, pronto ad esplodere e spegnersi, allo stesso tempo.
Il figlio si leccò, lo sputo che iniziò a colare ai lati della bocca, suo padre gli sputò sulla bocca con ancora più cattiveria e disgusto, e suo figlio leccò con ancora più gusto lo sputo di suo padre.
Era molto dolce, sulla sua pelle, e quando lo passò sulla lingua, qualcosa lo inebriò, un lungo brivido, che lo fece diventare ancora più duro, e si tirò fuori il cazzo dal pantalone e dal boxer.
Segandosi senza alcun ritegno davanti agli occhi del padre.
“ non ci credo! Invece di farti sentire uno schifoso culattone, depravato e farti vergognare di esserlo e farti sentire una nullità e farti smettere… te lo sei tirato fuori?”
“ si, p-papà!” disse lui emettendo il suo primo gemito davanti a suo padre.
“ Che cagna schifosa, sei la vergogna di questa famiglia e di tuo padre, che male ho fatto a fare un figlio così cagna e culattone!”
“ t-ti p-prego… continua!” Disse suo figlio, in pieno orgasmo mentre si segava con sempre più foga.
In quel preciso instante, gli arrivò un ceffone sulla guancia, Alessandro fece un sussulto di dolore, molto inaspettato ma continuò a segarsi.
“ smettila di menartelo!” Disse suo padre con voce autoritaria.
“ ma sto per venire, papà…” disse suo figlio.
E altro ceffone, gli arrivò sulla stessa guancia, già rossa e questo le procurò un’altro sussulto ancora più doloroso.
“ ho detto che devi smettere!” Disse lui.
Alessandro obbedì al padre e smise, di segarsi, e il suo sguardo da inizio sega era rivolto al suo sguardo, schifato e ferito, ma vedere suo padre lì davanti, ad umiliarlo in modo così violento e spudorato, lo eccitava e non poteva farci nulla.
Abbassò per un secondo, lo sguardo, e noto con il suo cazzo si era notevolmente smosciato, ed iniziò a pensare che si fosse solo immaginato il cazzo del padre duro, nei suoi pantaloni della tuta grigia.
Alzò immediatamente lo sguardo sul suo padre.
Lo guardò, per poi abbassarsi i pantaloni della tuta grigia e slip.
Lo teneva in mano semi duro.
Lo fece inginocchiare in modo molto violento, e sottovoce, gli disse; “ succhiamelo culattone schifoso.”
E Alessandro obbedì alla richiesta del padre, consapevole che da ora in po, sarebbe stato al suo comando.
Dopo alcuni affondi molto docili,
Pian piano, Alessandro lo sentì crescere all’interno della sua bocca, era spesso e lungo, ma entrava con molta facilità nella bocca del ragazzo.
Il padre continuò ad aumentare il ritmo all’interno della bocca del figlio, facendo sentire il rumore..
Glo…
Glo….
Glo……
La bava usciva molto copiosa scendeva lungo l’asta del suo cazzo, per poi bagnare mutande, pantaloni e il pavimento.
Il padre lo fece respirare per qualche secondo, “ ti piace eh?!” Disse Tom, lui annuì mentre ne bramava ancora.
“ sei proprio un culattone! Voglioso di cazzo” disse lui, gli sputò di nuovo in faccia e continuò a scoparli la bocca con ancora più violenza.
Lo senti arrivare nelle sue tonsille, per quanto, suo padre lo spinse all’interno della sua bocca.
Tom lo tolse dalla sua bocca e Alessandro tossì rumorosamente mentre riprendeva fiato.
Tom le tirò una sberla, questa volta sull’altra guancia, il figlio guardò suo padre dall’altro verso il basso, con puro eccitamento, suo padre lo guardò con disprezzo e glielo ficcò di nuovo in gola, finché non gli sborro, direttamente in gola, e scese lungo la trachea, a fiotti caldi e densi.
Lo sfilò poco dopo, con ancora qualche gocciolina che usciva dal buco della sua cappella, il figlio si avvicinò con velocità e lo ripulì, provocando un sussulto al padre inaspettato.
“ Che razza di troia, che sei! Altro quella cazzo di puritana di tua madre”
“ si papà… sarò la tua troia ogni volta che vorrai!” Disse suo figlio, guardarlo dal basso verso l’altro.
Tom si tirò su slip e pantalone.
“ ora rivestiti, e torno a dormire prima che si svegliano tutti”
“ ma io, non vengo? Sto esplodendo!” Disse suo figlio alzarsi con ancora il cazzo duro e pronto per sborrare.
“ te l’ho diro io quando puoi sborrare! Ora ricomponiti e vai a dormire, e di corsa anche”
“Sissignore!” Disse suo figlio obbedendo al padre e tornò in casa, si diede una pulita da quella bava e si cambio la maglietta bagnata, e andò nella sua camera, i suoi cugini stavano ancora dormendo, mentre Alessandro vide sorgere l’alba, si mise sotto le coperte con ancora il cazzo duro e si addormentò.
Tom rientrò poco dopo, si tolse slip e pantalone e lo buttò nel cesto della biancheria, e andò in camera, dove la moglie dormiva.
Prese dei slip puliti dal suo cassetto e un pantalone grigio e si mise a dormire.
La mattina seguente si svegliarono tutti presto, tranne Alessandro, che ero troppo stanco da quella nottata.
Erano tutti a fare colazione, a tavola.
“ Ale, ancora dorme?” Chiese Concetta, mentre stava inzuppando un biscotto del suo caffellatte.
“ si!” Rispose, Alberto.
“ lo veda a svegliarsi io” disse suo padre.
“ va bene, tesoro!”
Tom fini di bere il suo caffè, e andò nella camera del figlio.
“ culattone.. é ora di svegliarsi!” Disse suo padre, sussurrandogli nell’orecchio.
Fece qualche mugolio, “ ancora dieci minuti..”
“ ho detto che devi svegliarti! Culattone schifoso” disse ancora una volta sottovoce e dargli uno schiaffo sul culo, di media razione.
Il figlio emise un dolore di sussulto, e si toccò la chiappa che bruciava, ma era sveglio.
“bene, ora vai a fare colazione!” Disse suo padre, “ ok!” Rispose suo figlio.
Alessandro da lì a poco, capì che era diventata la sua puttana, obbediva ad ogni suo ordine, era diventata la troia di suo padre, ma al ragazzo sembrava non pesare, anzi lo amava.
Nel frattempo, a casa di Marco e Antonio, i due stavano facendo colazione, entrambi con del caffè e qualche cornetto, che Antonio andò a prendere al bar vicino casa.
“Sai poco prima delle feste di Natale, vi ho visiti tu e Alessandro, non pensavo fossi omosessuale!” Disse Antonio a suo figlio, Marco divenne bianco in volto, e fu colpito da molta vergogna e imbarazzo.
“ tranquillo, figliolo e del tutto normale alla tua età, sperimentare nuove cose! Anch’io l’ho fatto alla tua età.”
“ davvero?” Chiese suo figlio curioso.
“ certo, quando ero giovane, mi sono fatto qualche seghe in compagnia di qualche mio amico del liceo….”
“ e lì conosco? Vivono ancora qui!” Disse suo figlio, molto curioso, e da estremo imbarazzo divento curioso di sapere di più sulla vita sessuale del padre, e di quel suo lato nascosto.
“ si! Penso di sì… ma il culmine del mio piacere arrivò a diciannove anni, quando feci una pompa a mio padre… tuo nonno!” Disse suo padre, mentre suo figlio, sgranò gli occhi, sconvolto da quella rivelazione.
“ nonno Sabatino? Hai fatto una pompa al nonno?” Disse lui sotto shock. “ si! Esattamente, ma dopo mi ha implorato di rompergli il suo culo vergine, così l’ho accontentato! Ha urlato come una cagna in calore.”
“ aww! Papà, che cosa assurda..”
“ lo so! Spero che con questo, tu ora non penserai male del tuo papà”
“ no, no! Tranquillo, se deve essere sincero la cosa mi ha incuriosito” disse lui con una risata nervosa.
“ davvero?” Rispose lui.
Suo figlio Marco, si alzò dalla sedia e le fece vedere la sua erezione dura e massiccia.
“ aww! Che cazzo durissimo.. anch’io ce l’ho duro, guarda!” Disse suo padre, alzarsi e far vedere al figlio, un cazzo ancora più duro e massiccio.
Marco fu di nuovo in grande imbarazzo, suo padre notando il suo disagio, si avvicinò al figlio, e gli toccò da sopra il pantalone del pigiama nero.
Marco fece un sussulto spaventato e inaspettato.
“ tranquillo, vedrai che ti piacerà.. farti spompinare dal tuo papino!” Disse Antonio e prima che Marco potesse controbattere, Antonio aveva il cazzo duro di suo figlio in bocca.
Marco, fece qualche un sussulto di piacere, ed infetti era molto bello, ma altrettanto strano, che suo padre fosse in ginocchio a succhiarli il cazzo, ma lo lasciò fare.
Suo padre lo prendeva tutto in gola con una facilità incredibile, sembrava allenata a prendere cazzi in bocca e vedendo che e a suo figlio piaceva, continuava a farlo sparire all’interno della sua bocca.
Marco eccitato e con gli occhi chiusi per tutta la durata della pompa, si stava sentendo molto più leggero e stava per venire.
Ma di colpo non senti più la bocca calda ed accogliente del padre.
Ma senti uno schiaffo, provenire da sopra suo padre, Marco aprì gli occhi e lo vide piegato a novanta, con un culetto molto grande, sodo e massiccio, e peloso.
“ avanti scopa del tuo papino” disse lui guardare suo figlio.
Marco lo guardò un po’ titubante, la cosa stava diventando troppo strana, ora addirittura si doveva scopare suo padre, doveva fermarsi, con quella pompa.
Antonio lo guardava con faccia eccitata e perversa, mentre con entrambe le mani, allargò il buco per il figlio.
“Avanti, dai fammi sentire il tuo cazzo dentro di me.”
Marco se pur con molti dubbi e pensieri molto contrastanti, glielo ficco in culo, era troppo eccitato.
“ aaah” emise suo padre, un gemito di puro godimento, Marco iniziò pian piano ad aumentare il ritmo della sua scopata, sentendo il suo bacino che si andava a scontrare con il culo di suo padre, facendo molto rumore, quella cosa lo incitò ad ancora più veloce.
“ oddio si, spaccami il culo, figliolo!” Disse urlando, e suo figlio lo accontentò.
Lo sbattè talmente forte, finché non gli venne in culo.. “ cazzo, m-mi dispiace…” disse suo figlio, accorgendosi di essergli venuto dentro. “ tranquillo non ti preoccupare… puoi farcire il buchetto di tuo padre quando vuoi”, disse Antonio, poco dopo fece dei gemiti, e venne sul tavolo, dove era adagiato.
“ dai avanti, vai a fare una doccia, che poi dobbiamo andare a pranzo dalla famiglia di Alessandro.”
“ va bene” rispose Marco, andare verso il bagno, con pensieri contrastanti, era stato stupendo fare sesso, con suo padre, non aveva mai provato tale piacere, ma era anche molto strano scoparsi suo padre.
Arrivata l’acqua calda. Entrò in doccia.
Le feste natalizie procedettero bene..
Tom guardava ancora con disgusto il figlio, per tutte le feste, ma dopo quella volta non fecero più niente.
Alessandro pensò, che lo avesse fatto per punirlo, una sorta di punizione perversa.
Ma ancora non osava segarsi, e stava letteralmente esplodendo, il cazzo lo aveva perennemente in tiro, e cercava in tutti i modi di nasconderlo, e non sempre ci riusciva, creando situazioni non poco imbarazzanti, soprattutto con i cugini che lo guardavano con affare molto strano.
Invece Marco e Antonio ogni sera dopo essere tornati, si inculavano e succhiavano reciprocamente.
Arrivammo finalmente a capodanno.
(Dove tutto si sarebbe concluso, dove l’inizio e la fine, avrebbe chiuso un cerchio, di questa avventura, padri e figli, e le prime volte.)
Concetta era andata, a fare capodanno nella parrocchia della chiesa.
Mentre Tom, decise di non andare, non amando particolarmente quelle donne pettegole, rimase così a casa insieme a suo figlio ed a quella festa di soli uomini si sarebbero uniti anche Marco e Antonio.
Il campanello suonò.
“ vado io!” Disse Alessandro, andare verso la porta di corsa ed aprirla.
“ ciao Marco!” Disse il ragazzo abbracciando l’amico, mentre Antonio gli fece un accenno con il sorriso.
Una volta dentro, salutarono anche Tom.
I due padri, si salutarono come due vecchi amici di lunga data, e offrì a tutti loro una birra.
“ si prospetterà una lunga serata di divertimento!” Esclamò Tom, brindando e bevendo, nel mente diede una strana occhiataccia al figlio, quasi per dire, adesso son cazzi tuoi!
Alessandro, non capiva cosa voleva intendere, ma pensò che lo avrebbe scoperto molto presto.
••••
La serata prosegui con molta tranquillità, tra bevute, risate e divertimento.
Erano tutti e quattro molto ubriachi, soprattutto Tom e Antonio.
Alessandro e Marco erano andati in camera, a giocare un po’ alla PlayStation e avevano lasciato i maschi alfa a giocare a carte.
“comunque ti devo confessare una cosa….” disse Marco mentre stavamo giocando ad un gioco di lotta, “cosa?”, chiese facendo una mossa speciale e il personaggio di Marco andò al tappeto, ma si rialzò subito.
“ho fatto sesso con mio padre in questi giorni… all’inizio fu molto strano.. ma poi devo dire che è stato davvero molto figo…”
Calò il silenzio.
Alessandro non poteva cedere a ciò che aveva appena udito, ma nel frattempo un’erezione si fece posto nei suoi pantaloni, e Marco l’aveva notata, ma non disse nulla.
Alessandro si fece coraggio e raccontò anche le sue prime volte, e quel pompino forzato e violento che le fece al padre.
“aww! Abbiamo entrambi i padri depravati!” confessò Marco, e poi scoppiarono entrambi a ridere.
“vado a prendere qualcosa da bere, vuoi qualcosa?”, chiese Marco, “no grazie, sono apposto”, disse lui.
Marco sorrise e misero in pausa il gioco.
Alessandro ne approfittò per iniziarsi a toccare il cazzo con molto foga.
Tirandolo poi dai pantaloni e slip, e iniziarsi a masturbare, l’amico avrebbe avuto una bella sorpresa quando sarebbe tornato. Pensò Alessandro.
“ma che cazz….”, esclamò Marco quando vide, i padri in atti molto sessuali, insieme.
Antonio era in ginocchio davanti a Tom, e glielo stava succhiando in modo molto violento.
I due sembrarono continuare, fregandosene di Marco che li stava guardando, nel mentre si stava massaggiando il cazzo, che pian piano, si stava gonfiando nelle sui pantaloni.
“allora è una cosa di famiglia, essere delle puttane!”, disse Tom mentre fece un affondo talmente forte, da far venire un conato di vomito molto violento ad Antonio, ma lo trattene, e liberò la presa.
“tesoro!”, disse suo padre, eccitato, con la bava che colava addosso e con la faccia visibilmente ubriaca, Marco le sorrise, se lo tirò fuori, e iniziò a segarsi, “guarda che cazzo di troia… si sta segando mentre suo padre mi sta ciucciando il cazzo, siete proprio due culattoni>>, disse Tom, mentre prese di nuovo la bocca dell’uomo, e Antonio ebbe uno spasmo inaspettato, ma poi continuò a succhiare il cazzo.
“ va a chiamare anche quella troietta di mio figlio”, disse Tom.
Marco annuì e andò a chiamare l’amico e lo vide a segarsi sdraiato sul letto ad occhi chiusi, lo chiamò, e si videro entrambi a cazzi duri.
“ vieni di là, c’è una sorpresa”, “ che sorpresa?” Rispose Alessandro incuriosito, si alzò dal letto.
E non appena vide quello che stava succedendo, corse immediatamente davanti suo padre, fece togliere Antonio e lo prese in bocca con impeto, gli era mancato.
“ te l’avevo detto, Antonio… visto? Che gran troia che era!”
“ hai ragione… dai figliolo fa vedere anche tu quanto sei troietta”, disse Tom a suo figlio.
Marco si avvicinò e ciuccio anche lui il cazzo del padre.
“ Dio, proprio due culattoni” disse Tom eccitato, nel vedere quei due giovanissimi ragazzi a succhiare i cazzi dei loro padri.
“ comunque chi ti ha detto che ti potevi segare? Viscido verme, schifoso!”
“ scusa…” disse Alessandro, ma Tom non lo fece finire di parlare, che gli ficco tutto il cazzo in gola, procurando al figlio dei conati, ma riuscì a trattenersi.
Tom lo punì molto pesantemente, facendole succhiare il cazzo violentemente, mentre Antonio e Marco erano più dolci e meno aggressivi, ma non stavano facendo molto caso a Tom e Alessandro.
Tom diede una botta amichevole al suo amico.
“ Che ne dici, di scambiarci i figli”
“ certo mi sembra un’ottima idea” rispose Antonio, sorridendo all’amico.
I due ragazzi, si scambiarono di posto, e iniziarono a succhiare gli uomini con molta dedizione, Tom e Antonio, iniziarono a limonare con passione, e Alessandro, alzando gli occhi, mentre ancora stava succhiando il cazzo di Antonio, li notò.
Fu molto eccitante per lui, vedere suo padre baciare un’altro uomo, e pensò che doveva essere anche lui un culattone, se si stava limonando in quel modo cosi spudorato con il suo amico.
Abbassò lo sguardo, prima che lo potesse vedere.
E si dedicò al cazzo di Antonio, con assoluta devozione.
I ragazzi vennero messi a pecorina sul divano, e inculati dai loro rispettivi padri, stavano tutti e quattro godendo come matti, Alessandro e Marco si stavano llimonando, entrambi arrapati da quell’orgia padri e figli.
Alessandro era ancora sconvolto da quello che stava vivendo ma non le stava dispiacendo affatto, stava realizzando il suo sogno più grande, fare sesso con il padre.
“ si godi, godi culattone del cazzo” disse Tom mentre le sputò sulla schiena, e il figlio si eccitò ed emise un sussulto di piacere.
“ hai visto? A sto frocione gli piace quando uno gli sputa… sputagli addosso” disse Tom, invogliando Antonio a sputare su Alessandro.
Antonio si avvicinò, alla schiena e gli sputò addosso, ed ebbe un secondo sussulto, un terzo, un quarto ed un quinto. Quest’ultimo, fu nello stesso tempo da entrambi i padri.
Il sesso selvaggio proseguì, fino a che tutti non sborrarono.
I due uomini lo fecero nei culi dei ragazzi, Tom lo fece in quello di Marco e Antonio in quello di Alessandro.
Marco invece sborrò, sull’addome villoso del padre.
“ ti do il permesso per venire, schifoso frocio”, disse Tom a suo figlio.
Alessandro prese il suo cazzo, e lo iniziò a sfregare con molta voglia, sdraiato sul divano.
Ero molto felice che si potesse masturbare, stava esplodendo.
Marco lo stava aiutando a fargli un pompino, nel mentre Alessandro si stava limonando con il padre di Marco, e Tom stava assistendo alla scena di quei tre, ancora a cazzo duro.
“ ora tocca a te!” Disse Antonio, mentre guardò Tom.
L’uomo si avvicinò a Marco per poter baciare il figlio.
“ no, non intendevo questo… ma quello”, disse Antonio indicando il cazzo di Alessandro.
Marco le sorrise, mentre glielo stava segando, e Alessandro guardò suo padre, e vide puro terrore nei suoi occhi, era sia nel padre e nel figlio.
“ avanti, e solo un bocchino” disse Antonio mentre stava guardando l’uomo.
Tom fece scansare, il giovane ragazzo e si inchinò davanti al figlio, lo guardò con timore, e poi lo prese in bocca, iniziandolo a succhiare con un po’ di disgusto e conati.
Alessandro invece stava godendo nel sapere che suo padre gli stava facendo un pompino. Antonio continuò a baciare Alessandro, per tapparle la bocca e non far sentire quei gemiti molto pesanti.
Pian piano, Tom si stava abituando e conati stavano sparendo.
Marco fece mettere Tom a quattro zampe, mentre ancora le stava succhiando il cazzo.
Il giovane ragazzo iniziò a leccarle il suo buco super stretto e vergine. L’uomo fece sussulti inaspettati ma di piacere, per quella sollecitazione piacevole.
Dopo una bella leccata, posizionò il suo cazzo vicino al buco, e iniziò a spingere delicatamente, verso la fessura, e pian piano entrò dentro. Tom fece sussulti di dolore, molto acuti mentre in bocca aveva il cazzo del figlio, ma ancora una volta, non batté ciglio, forse era troppo ubriaco per capire cosa stesse succedendo.
Tutto questo venne ordinato da Antonio, senza farsi capire da quei due.
Per fare una sorpresa a padre e figlio.
Quando Antonio fu certo che a Tom stava iniziando a piacere, lo fece notare ad Alessandro, e rimase letteralmente a bocca aperta, nel vedere che Marco si stava scopando quel culetto sodo e peloso, e che al padre stava piacendo, lo sentì gemere.
“ sto venendoooo, cazzo!” Disse Alessandro, Tom tolse la bocca dal cazzo del figlio, e pochi secondi dopo, gli inondò letteralmente la faccia, con spruzzi densi e copiosi. Era davvero molta, la sborra che aveva sulla faccia, quella situazione lo aveva incitato a sborrare.
Pensò ora anche suo padre era un culattone.
Marco sborrò una seconda volta, e gli sborrò sul fondoschiena.
•••••••
La mattina seguente, Tom, si svegliò nel suo letto, con il suo solito pantalone grigio e una felpa.
Avverti un dolore lancinante al sedere e alla testa, si girò verso il letto, e vide sua moglie dormire.
Si alzò molto confuso da ciò che era successo, e andò verso la camera del figlio, e lo vide sveglio, a chattare con il suo telefonino.
“ hey’!” Disse suo padre.
“ buongiorno papà”, rispose suo figlio , abbassando il telefono.
“ Che successo ieri sera? Il culo mi fa malissimo”
“ non ricordi nulla? Della serata di ieri sera?”
Lui scosse la testa molto confuso, cercando di ricordare, ma aveva dimenticato ogni cosa.
“ abbiamo fatto sesso con Marco e Antonio… sei stato tu a iniziare e a invitarci ad unirvi a voi”
Tom sembrò molto sorpreso di ciò che le stava raccontando suo figlio.
“E perché mi fa male il culo?” Le ripropose la domanda.
“ dopo che siamo tutti venuti, Antonio ti ha proposto di succhiarmi il cazzo, e dopo qualche titubanza iniziale, hai accettato.. poco dopo, Marco te l’ha messo in culo, e ti è piaciuto!”
Tom sgranò gli occhi scioccato da quella rivelazione, non si sarebbe mai aspettato tutto quello, guardava suo figlio sotto shock.
“ tutto bene, papà?” Chiese Alessandro. Tom non rispose, era rimasto senza parole, a fissare suo figlio.
“ papà, mi stai facendo preoccupare!” Disse Alessandro avvicinarsi al padre.
E le toccò un braccio, che lo portò alla realtà, di reazione, lo sbatte contro la parete del muro della sua camera e guardò suo figlio.
“ e tu hai permesso questo” disse suo padre, con aria severa.
“ ero troppo eccitato per pensare, scusa, papà” disse suo figlio imbarazzato.
“ E ti è piaciuto?”
“ Molto papà, per essere stata la tua prima volta, l’hai fatto molto bene”
“ ah si?” Disse suo padre, guardare il figlio negli occhi e poi inchinarsi, e tirare giù pantaloni e slip, con uno scatto velocissimo.
“ Cosa fai? C’è la mamma!”
“ cerca di non fare rumore allora” disse e poi lo prese in bocca, e pian piano le diventò duro in bocca.
Alessandro non stava letteralmente capendo più nulla, prima lo insultava, lo derideva perché era un frocio, ed ora anche suo padre si stava comportando come una troietta in calore.
Stava succhiando quel cazzo con tale devozione, che risultò molto difficile non gemere.
“ shh! O svegli tua madre” disse lui, mentre lo guardava in faccia.
Lui annuì, e si tappò la bocca con entrambi le mani.
“ bravo, tappati la bocca” disse suo padre, per poi riprenderlo in bocca.
Prese le sue palle e le mise entrambi in bocca, procurando un’altro sussulto di piacere molto acuto.
Si alzò e baciò suo figlio, appassionatamente.
“ ora scopami!”, disse suo padre sussurrandole all’orecchio e si tirò giù i pantaloni, e si mise contro il muro.
“ sei sicuro?” Chiese suo figlio sconvolto.
“ ho detto, scopa tuo padre!” Disse lui con voce autoritaria.
Suo figlio obbedì ciecamente, umidì per bene il buco del padre con la lingua, e poi lo infilò dentro.
Procurandogli dei sussurri di dolore molto soffocati.
“ ti fa male ? Devo togliere?”
“ Si fa male! Ma no, non devi toglierlo… spingilo tutto dentro!”
Alessandro obbedì al padre e lo spinse interamente dentro.
“ aaah cazzo”, esclamò con un filo di voce più alto, per l’enorme dolore che aveva provato, ma sotto sua richiesta, il figlio lo continuò a scopare, con gemiti molto soffocati.
La scopata duro un paio di minuti.
Alessandro stava per togliere il suo cazzo, ma venne bloccato dalla mano, del padre che lo obbligò a rientrare.
“P-papà che s-stai f-facendo.. sto v-venen…dooo.. aaaa!!” Disse suo figlio, con gemiti di piacere, per poi venirle dentro.
Tom fece togliere il figlio, strinse il culo e si tirò su i pantaloni.
“ ovviamente la mamma, non dovrà mai sapere di tutto ciò!” Disse Tom, uscire dalla camera, e andare in bagno.
“ c-certo!” Rispose il figlio, si tirò su e corse al telefono a raccontare tutto al suo migliore amico.
Tom nel frattempo si stava liberando dello sperma del figlio, seduto sulla tazza. E nel mente lo faceva si guardò allo specchio.
“ merda… Sono diventato un culattone come mio figlio!”.
Siamo giunti alla fine di questa avventura, spero che vi sia piaciuto leggere questa storia… grazie a chi a letto questo 5 capitoli o a chi li leggerà in futuro…
A presto con tante nuove altre storie incestuose.
Non si erano mai spinti oltre il sesso orale, e per loro andava più che bene.
Tom entrò nella stanza del figlio, e si sedette al capo del letto e Alessandro fu costretto a mettersi seduto con me gambe incrociate, per via del suo letto singolo.
“ in questi giorni ho ripensato a quello che è successo! E non mi è molto piaciuto il tuo comportamento”
Disse lui con aria severa.
“ lo so, papà! Mi d-dispiace… non so, cosa mi sia preso, non succederà più” disse suo figlio in estremo imbarazzo.
“ bene!” Si alzò dal letto, e Alessandro tremò per tutto il tempo, impaurito ed in estremo imbarazzo.
“ ah!” Disse lui, girarsi sulla porta e guardare il figlio tremare dalla vergogna.
“ non pensare che non mi sa mai accolto di tutte quelle volte, che ti masturbavi su di me quand’eri più piccolo… ricordo ogni singola cosa, perfino che mi hai fatto sborrare, e il tuo seme sul mio corpo.”
Confessò suo padre e Alessandro fu’ nella vergogna più totale, si sentiva una verme, e avrebbe voluto strisciare e andarsene.
“ stasera, quando tutti dormiranno, ti punirò! Come si deve” disse lui, guardare suo figlio, lasciarlo senza parole, e l’uomo uscì dalla camera del figlio.
Quella cosa lo fece rabbrividire, ma allo stesso tempo, eccitare. Procurandole una erezione molto dura.
Sapere, che suo padre, si era accolto di tutte quelle volte, in cui si era segato su di lui, che lo aveva toccato e sborrato, lo fece arrapare, amava il rischio del farsi catturare, e ci era riuscito. Se lo tirò fuori, ed iniziò a segarsi, approfittando che in casa c’erano solo lui e suo padre.
Si fece sere, e tutti stavano mangiando quell’ottimo pasto a base di pesce, oltre ad Antonio e Marco, che avevano invitato per non farli rimanere da soli, durante le feste.
Erano venuti, anche qualche parente di Tom e Concetta.
Avevano diviso il tavoli, ma tutti nello stesso salone, abbastanza grande da poter mettere due tavoli separati ma pur sempre vicini tra giovani e adulti.
Alessandro e Marco, erano uno di fronte all’altro, il suo migliore amico, lo guardava quasi sempre fisso negli occhi, quando nessuno sapeva che stava guardando, e stesso faceva Alessandro, erano entrambi molto eccitati, ma sapevano che non avrebbe potuto fare, nulla sapendo che in casa c’erano troppe orecchie e troppe persone, e poi Alessandro voleva lasciarsi pieno per il suo papà, ero curioso di vedere quale fosse la sua punizione e speravo davvero tanto in qualcosa a sfondo sessuale.
La cena, e tutta la durata delle serata, si rivelò un successone, ogni tanto Marco da sotto il tavolo mentre cenavano allungava un piede senza scarpa, e Alessandro sentiva il piede nudo, sopra il suo cazzo, e la cosa lo eccitava da morire, ma oltre a quello, non successe nient’altro.
La serata prosegui con lo scartamento dei regali, una grande tombolata e poi carte.
Verso le 2 di notte, la maggior parte dei parenti andò in hotel, mentre alcuni cugini più grandi, rimasero a dormire a casa dei zii e di suo cugino.
Erano le 4 precise e Alessandro non dormì, per poter aspettare suo padre, che però sembrava non arrivare, questo lo deluso molto, perché avrebbe davvero sperato che si presentasse e lo punissi a dovere, come le aveva detto ieri mattina.
Deluso e amareggiato, si mise sotto le coperte, per cercare di dormire, ma stava riscontrando un po’ di difficoltà, per via di suo cugino Alberto, di ventidue anni, che russava come un trattore in una branda che avevano messo nella sua camera. Con lui c’era anche un altro cugino, il fratello di Alberto.
Romolo, di diciotto anni.,
Russava meno del fratello, ma pur sempre da non riuscire a conciliare il sonno di Alessandro.
D’un tratto sentì dei passi sul corridoio, avvicinarsi ed entrare nella sua camera, qualcuno gli si avvicinò e gli sussurrano nell’orecchio; “ vieni con me, in cantina”, era suo padre.
Alessandro sobbalzo dal letto, e si diresse insieme al figlio nella loro cantina, di quel palazzo a tre piani.
Scesero le scale e Tom apri la cantina e fece entrare suo figlio e la richiuse dietro di lui a chiave.
Accesse la luce, che illuminò quel posto abbastanza piccolo e angusto.
Alessandro notò una copiosa erezione dal pantalone della tuta grigia, del padre.
E Tom notò che suo figlio gli stesse fissando il cazzo.
“ ti piace il cazzo di tuo padre, eh? Frocetto?” Disse lui con molto disgusto, nel mentre si rivolge a suo figlio.
“ ehm.. papà.. i-io…” disse lui molto imbarazzato.
“ rispondi alla mia fottuta domanda? Frocio” disse suo padre con tono minaccioso.
“S-si!” Disse lui balbettando e intimorito, ma lo stava eccitando, tanto da procurarli, anche a lui un erezione molto evidente nel suo pantalone della pigiama.
Sentirsi dire dal padre frocio, lo aveva eccitato in una maniera esponenziale.
“ guarda che checca del cazzo! Ti è venuto, perché tuo padre ti ha chiamato frocetto!” Disse lui.
“ si!” Rispose Alessandro, con molta più sicurezza e eccitamento, mentre continuava a guardare il cazzo di suo padre che pulsava da dentro quella tuta grigia.
“ sei un fottuto culattone! Mi fai schifo” disse suo padre.
Alessandro si eccitava sempre di più, e quelle offese da parte del padre, lo fecero eccitare talmente tanto che si toccò il suo cazzo da sopra i pantaloni del pigiama, se quella era la sua punizione, era ben contento di accettarla, sentirsi umiliare dal padre lo faceva davvero eccitare.
“ ti stai toccando il cazzo, mentre ti sto umiliando, culattone?”
“ si!” Rispose lui con ancora più eccitazione, mentre iniziò a segarsi il cazzo da sopra il pantalone.
“ guardami in faccia, mentre ti seghi, depravato” disse suo padre, suo figlio obbedì, e prima che potesse parlare, gli arrivò uno sputo in piena faccia, e vide disgusto e disprezzo nei suoi occhi, ma a lui non importava, si stava eccitando.
Quel comportamento umiliatorio, da parte del padre, le piaceva, sentì accedersi un fuoco dentro di sé, pronto ad esplodere e spegnersi, allo stesso tempo.
Il figlio si leccò, lo sputo che iniziò a colare ai lati della bocca, suo padre gli sputò sulla bocca con ancora più cattiveria e disgusto, e suo figlio leccò con ancora più gusto lo sputo di suo padre.
Era molto dolce, sulla sua pelle, e quando lo passò sulla lingua, qualcosa lo inebriò, un lungo brivido, che lo fece diventare ancora più duro, e si tirò fuori il cazzo dal pantalone e dal boxer.
Segandosi senza alcun ritegno davanti agli occhi del padre.
“ non ci credo! Invece di farti sentire uno schifoso culattone, depravato e farti vergognare di esserlo e farti sentire una nullità e farti smettere… te lo sei tirato fuori?”
“ si, p-papà!” disse lui emettendo il suo primo gemito davanti a suo padre.
“ Che cagna schifosa, sei la vergogna di questa famiglia e di tuo padre, che male ho fatto a fare un figlio così cagna e culattone!”
“ t-ti p-prego… continua!” Disse suo figlio, in pieno orgasmo mentre si segava con sempre più foga.
In quel preciso instante, gli arrivò un ceffone sulla guancia, Alessandro fece un sussulto di dolore, molto inaspettato ma continuò a segarsi.
“ smettila di menartelo!” Disse suo padre con voce autoritaria.
“ ma sto per venire, papà…” disse suo figlio.
E altro ceffone, gli arrivò sulla stessa guancia, già rossa e questo le procurò un’altro sussulto ancora più doloroso.
“ ho detto che devi smettere!” Disse lui.
Alessandro obbedì al padre e smise, di segarsi, e il suo sguardo da inizio sega era rivolto al suo sguardo, schifato e ferito, ma vedere suo padre lì davanti, ad umiliarlo in modo così violento e spudorato, lo eccitava e non poteva farci nulla.
Abbassò per un secondo, lo sguardo, e noto con il suo cazzo si era notevolmente smosciato, ed iniziò a pensare che si fosse solo immaginato il cazzo del padre duro, nei suoi pantaloni della tuta grigia.
Alzò immediatamente lo sguardo sul suo padre.
Lo guardò, per poi abbassarsi i pantaloni della tuta grigia e slip.
Lo teneva in mano semi duro.
Lo fece inginocchiare in modo molto violento, e sottovoce, gli disse; “ succhiamelo culattone schifoso.”
E Alessandro obbedì alla richiesta del padre, consapevole che da ora in po, sarebbe stato al suo comando.
Dopo alcuni affondi molto docili,
Pian piano, Alessandro lo sentì crescere all’interno della sua bocca, era spesso e lungo, ma entrava con molta facilità nella bocca del ragazzo.
Il padre continuò ad aumentare il ritmo all’interno della bocca del figlio, facendo sentire il rumore..
Glo…
Glo….
Glo……
La bava usciva molto copiosa scendeva lungo l’asta del suo cazzo, per poi bagnare mutande, pantaloni e il pavimento.
Il padre lo fece respirare per qualche secondo, “ ti piace eh?!” Disse Tom, lui annuì mentre ne bramava ancora.
“ sei proprio un culattone! Voglioso di cazzo” disse lui, gli sputò di nuovo in faccia e continuò a scoparli la bocca con ancora più violenza.
Lo senti arrivare nelle sue tonsille, per quanto, suo padre lo spinse all’interno della sua bocca.
Tom lo tolse dalla sua bocca e Alessandro tossì rumorosamente mentre riprendeva fiato.
Tom le tirò una sberla, questa volta sull’altra guancia, il figlio guardò suo padre dall’altro verso il basso, con puro eccitamento, suo padre lo guardò con disprezzo e glielo ficcò di nuovo in gola, finché non gli sborro, direttamente in gola, e scese lungo la trachea, a fiotti caldi e densi.
Lo sfilò poco dopo, con ancora qualche gocciolina che usciva dal buco della sua cappella, il figlio si avvicinò con velocità e lo ripulì, provocando un sussulto al padre inaspettato.
“ Che razza di troia, che sei! Altro quella cazzo di puritana di tua madre”
“ si papà… sarò la tua troia ogni volta che vorrai!” Disse suo figlio, guardarlo dal basso verso l’altro.
Tom si tirò su slip e pantalone.
“ ora rivestiti, e torno a dormire prima che si svegliano tutti”
“ ma io, non vengo? Sto esplodendo!” Disse suo figlio alzarsi con ancora il cazzo duro e pronto per sborrare.
“ te l’ho diro io quando puoi sborrare! Ora ricomponiti e vai a dormire, e di corsa anche”
“Sissignore!” Disse suo figlio obbedendo al padre e tornò in casa, si diede una pulita da quella bava e si cambio la maglietta bagnata, e andò nella sua camera, i suoi cugini stavano ancora dormendo, mentre Alessandro vide sorgere l’alba, si mise sotto le coperte con ancora il cazzo duro e si addormentò.
Tom rientrò poco dopo, si tolse slip e pantalone e lo buttò nel cesto della biancheria, e andò in camera, dove la moglie dormiva.
Prese dei slip puliti dal suo cassetto e un pantalone grigio e si mise a dormire.
La mattina seguente si svegliarono tutti presto, tranne Alessandro, che ero troppo stanco da quella nottata.
Erano tutti a fare colazione, a tavola.
“ Ale, ancora dorme?” Chiese Concetta, mentre stava inzuppando un biscotto del suo caffellatte.
“ si!” Rispose, Alberto.
“ lo veda a svegliarsi io” disse suo padre.
“ va bene, tesoro!”
Tom fini di bere il suo caffè, e andò nella camera del figlio.
“ culattone.. é ora di svegliarsi!” Disse suo padre, sussurrandogli nell’orecchio.
Fece qualche mugolio, “ ancora dieci minuti..”
“ ho detto che devi svegliarti! Culattone schifoso” disse ancora una volta sottovoce e dargli uno schiaffo sul culo, di media razione.
Il figlio emise un dolore di sussulto, e si toccò la chiappa che bruciava, ma era sveglio.
“bene, ora vai a fare colazione!” Disse suo padre, “ ok!” Rispose suo figlio.
Alessandro da lì a poco, capì che era diventata la sua puttana, obbediva ad ogni suo ordine, era diventata la troia di suo padre, ma al ragazzo sembrava non pesare, anzi lo amava.
Nel frattempo, a casa di Marco e Antonio, i due stavano facendo colazione, entrambi con del caffè e qualche cornetto, che Antonio andò a prendere al bar vicino casa.
“Sai poco prima delle feste di Natale, vi ho visiti tu e Alessandro, non pensavo fossi omosessuale!” Disse Antonio a suo figlio, Marco divenne bianco in volto, e fu colpito da molta vergogna e imbarazzo.
“ tranquillo, figliolo e del tutto normale alla tua età, sperimentare nuove cose! Anch’io l’ho fatto alla tua età.”
“ davvero?” Chiese suo figlio curioso.
“ certo, quando ero giovane, mi sono fatto qualche seghe in compagnia di qualche mio amico del liceo….”
“ e lì conosco? Vivono ancora qui!” Disse suo figlio, molto curioso, e da estremo imbarazzo divento curioso di sapere di più sulla vita sessuale del padre, e di quel suo lato nascosto.
“ si! Penso di sì… ma il culmine del mio piacere arrivò a diciannove anni, quando feci una pompa a mio padre… tuo nonno!” Disse suo padre, mentre suo figlio, sgranò gli occhi, sconvolto da quella rivelazione.
“ nonno Sabatino? Hai fatto una pompa al nonno?” Disse lui sotto shock. “ si! Esattamente, ma dopo mi ha implorato di rompergli il suo culo vergine, così l’ho accontentato! Ha urlato come una cagna in calore.”
“ aww! Papà, che cosa assurda..”
“ lo so! Spero che con questo, tu ora non penserai male del tuo papà”
“ no, no! Tranquillo, se deve essere sincero la cosa mi ha incuriosito” disse lui con una risata nervosa.
“ davvero?” Rispose lui.
Suo figlio Marco, si alzò dalla sedia e le fece vedere la sua erezione dura e massiccia.
“ aww! Che cazzo durissimo.. anch’io ce l’ho duro, guarda!” Disse suo padre, alzarsi e far vedere al figlio, un cazzo ancora più duro e massiccio.
Marco fu di nuovo in grande imbarazzo, suo padre notando il suo disagio, si avvicinò al figlio, e gli toccò da sopra il pantalone del pigiama nero.
Marco fece un sussulto spaventato e inaspettato.
“ tranquillo, vedrai che ti piacerà.. farti spompinare dal tuo papino!” Disse Antonio e prima che Marco potesse controbattere, Antonio aveva il cazzo duro di suo figlio in bocca.
Marco, fece qualche un sussulto di piacere, ed infetti era molto bello, ma altrettanto strano, che suo padre fosse in ginocchio a succhiarli il cazzo, ma lo lasciò fare.
Suo padre lo prendeva tutto in gola con una facilità incredibile, sembrava allenata a prendere cazzi in bocca e vedendo che e a suo figlio piaceva, continuava a farlo sparire all’interno della sua bocca.
Marco eccitato e con gli occhi chiusi per tutta la durata della pompa, si stava sentendo molto più leggero e stava per venire.
Ma di colpo non senti più la bocca calda ed accogliente del padre.
Ma senti uno schiaffo, provenire da sopra suo padre, Marco aprì gli occhi e lo vide piegato a novanta, con un culetto molto grande, sodo e massiccio, e peloso.
“ avanti scopa del tuo papino” disse lui guardare suo figlio.
Marco lo guardò un po’ titubante, la cosa stava diventando troppo strana, ora addirittura si doveva scopare suo padre, doveva fermarsi, con quella pompa.
Antonio lo guardava con faccia eccitata e perversa, mentre con entrambe le mani, allargò il buco per il figlio.
“Avanti, dai fammi sentire il tuo cazzo dentro di me.”
Marco se pur con molti dubbi e pensieri molto contrastanti, glielo ficco in culo, era troppo eccitato.
“ aaah” emise suo padre, un gemito di puro godimento, Marco iniziò pian piano ad aumentare il ritmo della sua scopata, sentendo il suo bacino che si andava a scontrare con il culo di suo padre, facendo molto rumore, quella cosa lo incitò ad ancora più veloce.
“ oddio si, spaccami il culo, figliolo!” Disse urlando, e suo figlio lo accontentò.
Lo sbattè talmente forte, finché non gli venne in culo.. “ cazzo, m-mi dispiace…” disse suo figlio, accorgendosi di essergli venuto dentro. “ tranquillo non ti preoccupare… puoi farcire il buchetto di tuo padre quando vuoi”, disse Antonio, poco dopo fece dei gemiti, e venne sul tavolo, dove era adagiato.
“ dai avanti, vai a fare una doccia, che poi dobbiamo andare a pranzo dalla famiglia di Alessandro.”
“ va bene” rispose Marco, andare verso il bagno, con pensieri contrastanti, era stato stupendo fare sesso, con suo padre, non aveva mai provato tale piacere, ma era anche molto strano scoparsi suo padre.
Arrivata l’acqua calda. Entrò in doccia.
Le feste natalizie procedettero bene..
Tom guardava ancora con disgusto il figlio, per tutte le feste, ma dopo quella volta non fecero più niente.
Alessandro pensò, che lo avesse fatto per punirlo, una sorta di punizione perversa.
Ma ancora non osava segarsi, e stava letteralmente esplodendo, il cazzo lo aveva perennemente in tiro, e cercava in tutti i modi di nasconderlo, e non sempre ci riusciva, creando situazioni non poco imbarazzanti, soprattutto con i cugini che lo guardavano con affare molto strano.
Invece Marco e Antonio ogni sera dopo essere tornati, si inculavano e succhiavano reciprocamente.
Arrivammo finalmente a capodanno.
(Dove tutto si sarebbe concluso, dove l’inizio e la fine, avrebbe chiuso un cerchio, di questa avventura, padri e figli, e le prime volte.)
Concetta era andata, a fare capodanno nella parrocchia della chiesa.
Mentre Tom, decise di non andare, non amando particolarmente quelle donne pettegole, rimase così a casa insieme a suo figlio ed a quella festa di soli uomini si sarebbero uniti anche Marco e Antonio.
Il campanello suonò.
“ vado io!” Disse Alessandro, andare verso la porta di corsa ed aprirla.
“ ciao Marco!” Disse il ragazzo abbracciando l’amico, mentre Antonio gli fece un accenno con il sorriso.
Una volta dentro, salutarono anche Tom.
I due padri, si salutarono come due vecchi amici di lunga data, e offrì a tutti loro una birra.
“ si prospetterà una lunga serata di divertimento!” Esclamò Tom, brindando e bevendo, nel mente diede una strana occhiataccia al figlio, quasi per dire, adesso son cazzi tuoi!
Alessandro, non capiva cosa voleva intendere, ma pensò che lo avrebbe scoperto molto presto.
••••
La serata prosegui con molta tranquillità, tra bevute, risate e divertimento.
Erano tutti e quattro molto ubriachi, soprattutto Tom e Antonio.
Alessandro e Marco erano andati in camera, a giocare un po’ alla PlayStation e avevano lasciato i maschi alfa a giocare a carte.
“comunque ti devo confessare una cosa….” disse Marco mentre stavamo giocando ad un gioco di lotta, “cosa?”, chiese facendo una mossa speciale e il personaggio di Marco andò al tappeto, ma si rialzò subito.
“ho fatto sesso con mio padre in questi giorni… all’inizio fu molto strano.. ma poi devo dire che è stato davvero molto figo…”
Calò il silenzio.
Alessandro non poteva cedere a ciò che aveva appena udito, ma nel frattempo un’erezione si fece posto nei suoi pantaloni, e Marco l’aveva notata, ma non disse nulla.
Alessandro si fece coraggio e raccontò anche le sue prime volte, e quel pompino forzato e violento che le fece al padre.
“aww! Abbiamo entrambi i padri depravati!” confessò Marco, e poi scoppiarono entrambi a ridere.
“vado a prendere qualcosa da bere, vuoi qualcosa?”, chiese Marco, “no grazie, sono apposto”, disse lui.
Marco sorrise e misero in pausa il gioco.
Alessandro ne approfittò per iniziarsi a toccare il cazzo con molto foga.
Tirandolo poi dai pantaloni e slip, e iniziarsi a masturbare, l’amico avrebbe avuto una bella sorpresa quando sarebbe tornato. Pensò Alessandro.
“ma che cazz….”, esclamò Marco quando vide, i padri in atti molto sessuali, insieme.
Antonio era in ginocchio davanti a Tom, e glielo stava succhiando in modo molto violento.
I due sembrarono continuare, fregandosene di Marco che li stava guardando, nel mentre si stava massaggiando il cazzo, che pian piano, si stava gonfiando nelle sui pantaloni.
“allora è una cosa di famiglia, essere delle puttane!”, disse Tom mentre fece un affondo talmente forte, da far venire un conato di vomito molto violento ad Antonio, ma lo trattene, e liberò la presa.
“tesoro!”, disse suo padre, eccitato, con la bava che colava addosso e con la faccia visibilmente ubriaca, Marco le sorrise, se lo tirò fuori, e iniziò a segarsi, “guarda che cazzo di troia… si sta segando mentre suo padre mi sta ciucciando il cazzo, siete proprio due culattoni>>, disse Tom, mentre prese di nuovo la bocca dell’uomo, e Antonio ebbe uno spasmo inaspettato, ma poi continuò a succhiare il cazzo.
“ va a chiamare anche quella troietta di mio figlio”, disse Tom.
Marco annuì e andò a chiamare l’amico e lo vide a segarsi sdraiato sul letto ad occhi chiusi, lo chiamò, e si videro entrambi a cazzi duri.
“ vieni di là, c’è una sorpresa”, “ che sorpresa?” Rispose Alessandro incuriosito, si alzò dal letto.
E non appena vide quello che stava succedendo, corse immediatamente davanti suo padre, fece togliere Antonio e lo prese in bocca con impeto, gli era mancato.
“ te l’avevo detto, Antonio… visto? Che gran troia che era!”
“ hai ragione… dai figliolo fa vedere anche tu quanto sei troietta”, disse Tom a suo figlio.
Marco si avvicinò e ciuccio anche lui il cazzo del padre.
“ Dio, proprio due culattoni” disse Tom eccitato, nel vedere quei due giovanissimi ragazzi a succhiare i cazzi dei loro padri.
“ comunque chi ti ha detto che ti potevi segare? Viscido verme, schifoso!”
“ scusa…” disse Alessandro, ma Tom non lo fece finire di parlare, che gli ficco tutto il cazzo in gola, procurando al figlio dei conati, ma riuscì a trattenersi.
Tom lo punì molto pesantemente, facendole succhiare il cazzo violentemente, mentre Antonio e Marco erano più dolci e meno aggressivi, ma non stavano facendo molto caso a Tom e Alessandro.
Tom diede una botta amichevole al suo amico.
“ Che ne dici, di scambiarci i figli”
“ certo mi sembra un’ottima idea” rispose Antonio, sorridendo all’amico.
I due ragazzi, si scambiarono di posto, e iniziarono a succhiare gli uomini con molta dedizione, Tom e Antonio, iniziarono a limonare con passione, e Alessandro, alzando gli occhi, mentre ancora stava succhiando il cazzo di Antonio, li notò.
Fu molto eccitante per lui, vedere suo padre baciare un’altro uomo, e pensò che doveva essere anche lui un culattone, se si stava limonando in quel modo cosi spudorato con il suo amico.
Abbassò lo sguardo, prima che lo potesse vedere.
E si dedicò al cazzo di Antonio, con assoluta devozione.
I ragazzi vennero messi a pecorina sul divano, e inculati dai loro rispettivi padri, stavano tutti e quattro godendo come matti, Alessandro e Marco si stavano llimonando, entrambi arrapati da quell’orgia padri e figli.
Alessandro era ancora sconvolto da quello che stava vivendo ma non le stava dispiacendo affatto, stava realizzando il suo sogno più grande, fare sesso con il padre.
“ si godi, godi culattone del cazzo” disse Tom mentre le sputò sulla schiena, e il figlio si eccitò ed emise un sussulto di piacere.
“ hai visto? A sto frocione gli piace quando uno gli sputa… sputagli addosso” disse Tom, invogliando Antonio a sputare su Alessandro.
Antonio si avvicinò, alla schiena e gli sputò addosso, ed ebbe un secondo sussulto, un terzo, un quarto ed un quinto. Quest’ultimo, fu nello stesso tempo da entrambi i padri.
Il sesso selvaggio proseguì, fino a che tutti non sborrarono.
I due uomini lo fecero nei culi dei ragazzi, Tom lo fece in quello di Marco e Antonio in quello di Alessandro.
Marco invece sborrò, sull’addome villoso del padre.
“ ti do il permesso per venire, schifoso frocio”, disse Tom a suo figlio.
Alessandro prese il suo cazzo, e lo iniziò a sfregare con molta voglia, sdraiato sul divano.
Ero molto felice che si potesse masturbare, stava esplodendo.
Marco lo stava aiutando a fargli un pompino, nel mentre Alessandro si stava limonando con il padre di Marco, e Tom stava assistendo alla scena di quei tre, ancora a cazzo duro.
“ ora tocca a te!” Disse Antonio, mentre guardò Tom.
L’uomo si avvicinò a Marco per poter baciare il figlio.
“ no, non intendevo questo… ma quello”, disse Antonio indicando il cazzo di Alessandro.
Marco le sorrise, mentre glielo stava segando, e Alessandro guardò suo padre, e vide puro terrore nei suoi occhi, era sia nel padre e nel figlio.
“ avanti, e solo un bocchino” disse Antonio mentre stava guardando l’uomo.
Tom fece scansare, il giovane ragazzo e si inchinò davanti al figlio, lo guardò con timore, e poi lo prese in bocca, iniziandolo a succhiare con un po’ di disgusto e conati.
Alessandro invece stava godendo nel sapere che suo padre gli stava facendo un pompino. Antonio continuò a baciare Alessandro, per tapparle la bocca e non far sentire quei gemiti molto pesanti.
Pian piano, Tom si stava abituando e conati stavano sparendo.
Marco fece mettere Tom a quattro zampe, mentre ancora le stava succhiando il cazzo.
Il giovane ragazzo iniziò a leccarle il suo buco super stretto e vergine. L’uomo fece sussulti inaspettati ma di piacere, per quella sollecitazione piacevole.
Dopo una bella leccata, posizionò il suo cazzo vicino al buco, e iniziò a spingere delicatamente, verso la fessura, e pian piano entrò dentro. Tom fece sussulti di dolore, molto acuti mentre in bocca aveva il cazzo del figlio, ma ancora una volta, non batté ciglio, forse era troppo ubriaco per capire cosa stesse succedendo.
Tutto questo venne ordinato da Antonio, senza farsi capire da quei due.
Per fare una sorpresa a padre e figlio.
Quando Antonio fu certo che a Tom stava iniziando a piacere, lo fece notare ad Alessandro, e rimase letteralmente a bocca aperta, nel vedere che Marco si stava scopando quel culetto sodo e peloso, e che al padre stava piacendo, lo sentì gemere.
“ sto venendoooo, cazzo!” Disse Alessandro, Tom tolse la bocca dal cazzo del figlio, e pochi secondi dopo, gli inondò letteralmente la faccia, con spruzzi densi e copiosi. Era davvero molta, la sborra che aveva sulla faccia, quella situazione lo aveva incitato a sborrare.
Pensò ora anche suo padre era un culattone.
Marco sborrò una seconda volta, e gli sborrò sul fondoschiena.
•••••••
La mattina seguente, Tom, si svegliò nel suo letto, con il suo solito pantalone grigio e una felpa.
Avverti un dolore lancinante al sedere e alla testa, si girò verso il letto, e vide sua moglie dormire.
Si alzò molto confuso da ciò che era successo, e andò verso la camera del figlio, e lo vide sveglio, a chattare con il suo telefonino.
“ hey’!” Disse suo padre.
“ buongiorno papà”, rispose suo figlio , abbassando il telefono.
“ Che successo ieri sera? Il culo mi fa malissimo”
“ non ricordi nulla? Della serata di ieri sera?”
Lui scosse la testa molto confuso, cercando di ricordare, ma aveva dimenticato ogni cosa.
“ abbiamo fatto sesso con Marco e Antonio… sei stato tu a iniziare e a invitarci ad unirvi a voi”
Tom sembrò molto sorpreso di ciò che le stava raccontando suo figlio.
“E perché mi fa male il culo?” Le ripropose la domanda.
“ dopo che siamo tutti venuti, Antonio ti ha proposto di succhiarmi il cazzo, e dopo qualche titubanza iniziale, hai accettato.. poco dopo, Marco te l’ha messo in culo, e ti è piaciuto!”
Tom sgranò gli occhi scioccato da quella rivelazione, non si sarebbe mai aspettato tutto quello, guardava suo figlio sotto shock.
“ tutto bene, papà?” Chiese Alessandro. Tom non rispose, era rimasto senza parole, a fissare suo figlio.
“ papà, mi stai facendo preoccupare!” Disse Alessandro avvicinarsi al padre.
E le toccò un braccio, che lo portò alla realtà, di reazione, lo sbatte contro la parete del muro della sua camera e guardò suo figlio.
“ e tu hai permesso questo” disse suo padre, con aria severa.
“ ero troppo eccitato per pensare, scusa, papà” disse suo figlio imbarazzato.
“ E ti è piaciuto?”
“ Molto papà, per essere stata la tua prima volta, l’hai fatto molto bene”
“ ah si?” Disse suo padre, guardare il figlio negli occhi e poi inchinarsi, e tirare giù pantaloni e slip, con uno scatto velocissimo.
“ Cosa fai? C’è la mamma!”
“ cerca di non fare rumore allora” disse e poi lo prese in bocca, e pian piano le diventò duro in bocca.
Alessandro non stava letteralmente capendo più nulla, prima lo insultava, lo derideva perché era un frocio, ed ora anche suo padre si stava comportando come una troietta in calore.
Stava succhiando quel cazzo con tale devozione, che risultò molto difficile non gemere.
“ shh! O svegli tua madre” disse lui, mentre lo guardava in faccia.
Lui annuì, e si tappò la bocca con entrambi le mani.
“ bravo, tappati la bocca” disse suo padre, per poi riprenderlo in bocca.
Prese le sue palle e le mise entrambi in bocca, procurando un’altro sussulto di piacere molto acuto.
Si alzò e baciò suo figlio, appassionatamente.
“ ora scopami!”, disse suo padre sussurrandole all’orecchio e si tirò giù i pantaloni, e si mise contro il muro.
“ sei sicuro?” Chiese suo figlio sconvolto.
“ ho detto, scopa tuo padre!” Disse lui con voce autoritaria.
Suo figlio obbedì ciecamente, umidì per bene il buco del padre con la lingua, e poi lo infilò dentro.
Procurandogli dei sussurri di dolore molto soffocati.
“ ti fa male ? Devo togliere?”
“ Si fa male! Ma no, non devi toglierlo… spingilo tutto dentro!”
Alessandro obbedì al padre e lo spinse interamente dentro.
“ aaah cazzo”, esclamò con un filo di voce più alto, per l’enorme dolore che aveva provato, ma sotto sua richiesta, il figlio lo continuò a scopare, con gemiti molto soffocati.
La scopata duro un paio di minuti.
Alessandro stava per togliere il suo cazzo, ma venne bloccato dalla mano, del padre che lo obbligò a rientrare.
“P-papà che s-stai f-facendo.. sto v-venen…dooo.. aaaa!!” Disse suo figlio, con gemiti di piacere, per poi venirle dentro.
Tom fece togliere il figlio, strinse il culo e si tirò su i pantaloni.
“ ovviamente la mamma, non dovrà mai sapere di tutto ciò!” Disse Tom, uscire dalla camera, e andare in bagno.
“ c-certo!” Rispose il figlio, si tirò su e corse al telefono a raccontare tutto al suo migliore amico.
Tom nel frattempo si stava liberando dello sperma del figlio, seduto sulla tazza. E nel mente lo faceva si guardò allo specchio.
“ merda… Sono diventato un culattone come mio figlio!”.
Siamo giunti alla fine di questa avventura, spero che vi sia piaciuto leggere questa storia… grazie a chi a letto questo 5 capitoli o a chi li leggerà in futuro…
A presto con tante nuove altre storie incestuose.
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