I due cognati Seconda parte ed ultima parte

di
genere
incesti

Raffaele entrò dalla porta, e notai il suo pantaloncino, più abbassato del solito, e vidi il suo culo nudo, senza slip.
Iniziai a pensare che lo avesse fatto apposta, andò verso il frigorifero, ed una volta aperto, si allungò di qualche centimetro, e si abbassò, e fu’ li, che il pantaloncino finì di abbassarsi, e il suo culo era letteralmente di fuori, e io stavo morendo, dalla voglia.
Volevo toccarglielo e leccarlo un po’, quel culo leggermente peloso.
“finalmente, ecco le birre!”, disse lui rialzarsi e si girò con due birre, in mano, mi guardò per qualche instante, “cos’è quello?!” indicando nelle mie parti intime, con una delle birre in mano, abbassando lo sguardo, notai che mi era venuto duro, una vera e proprio erezione in bella vista.
La coprì con le mani, super imbarazzato, anche se, sapevo che lo aveva fatto apposta, altrimenti non avrebbe avuto senso quel gesto così evidente. “scusami, non so come sia successo”, “no?”, chiese lui, appoggiando le birre sul davanzale di quella piccola cucina, e avvicinarsi a me.
“quindi quella erezione, non è stata frutto del mio sedere?” chiese lui molto divertito.
“Eh!”, dissi io facendo finta di cadere dalla nuvole.
Mi fece un sorrisetto, malizioso e si voltò mostrandomi il culo.
“Non è stato merito suo? Dunque?!” disse lui.
“Beh…” dissi io, per poi ritrovarmi, senza volerlo inchinato davanti al suo culo, a leccarglielo, con le chiappe ben aperte e il buco in bella vista, era piccolo e stretto, tipico di un culo vergine e etero, da stasera non lo sarebbe più stato.
Raffaele, alla prima leccata fece un sussulto di piacere, molto intenso, non aspettandosi tale piacere, per una leccata, vedendo che le stava piacendo, continuai a leccarlo, divaricando per bene quelle due chiappe.
Stavo godendo così tanto, il momento che tanto desideravo, finalmente si era realizzato era una sensazione meravigliosa, sentire il suo odore così intenso e da uomo, adoravo leccare i sederi, era il mio fetish.
Ma il culo di mio cognato, era il più buono che io avessi mai leccato in vita mia.
A questo punto posso, dire la mia fantasia ha superato di gran lunga la realtà, a pieni voti.
Staccò il suo culo dalla mia faccia, e mi ficcò il suo cazzo duro, in bocca, con la stessa tecnica che usai io, per poco non soffocai per quella sua improvvisazione, ma mi piacque, a tal punto, da metterle le mani, sulla mia testa, e farle cenno, di farlo ancora, e lui mi accontentò.
La bava iniziava a fuoriuscire dalla mia bocca, per quella sua violenza nel farmelo succhiare, sentivo il cazzo, per tutta la gola. Che bella sensazione, avere il suo cazzo, che faceva avanti e indietro, nella mia bocca, mi stavo eccitando molto, nel mentre glielo succhiavo, mi stavo segando con molta intensità, mentre lui mi sbatteva il suo cazzo con molta durezza nella mia bocca.
I suoi gemiti erano molto intensi, e il rumore della bocca, ancora più intenso, si vedeva che si stava divertendo a scoparmi la bocca.
Finito lo scopamento di bocca, a terra c’era un lago di bava, e Raffaele era piegato a novanta sul tavolo, appoggiato con i gomiti, e io dietro di lui, a cazzo duro.
“Ho paura! Ma tanta voglia di farmelo mettere nel culetto dal mio cognatino” disse lui.
“Tranquillo, farà solo male un po’ all’inizio, ma poi sono sicuro che ti piacerà!”, le dissi, gli bagnai il più possibile il buco con la mia saliva, dandole anche una leccata, e ficcai dentro il mio cazzo con molta calma e delicatezza.
Quell’inserimento gli procurò molti gemiti di dolore molto intensi, tramite la finestra, gli vidi alcune lacrime fuoriusci uscire dagli occhi.
“Vuoi che esca?”, dissi molto dispiaciuto nel vederlo così.
“assolutamente no! Continua, a fottermi”, disse lui girarsi con lo sguardo e guardarmi eccitato ma pur sempre con le lacrime agli occhi, “allora ti sta piacendo? Che il tuo cognatino ti fotta il tuo culetto vergine e da eterosessuale!”
“da impazzire, cazzo! Non pensavo fosse così bello prenderlo in culo.”
Diedi un lieve ritmo a quella scopata, da lento, a medio, fece un sussulto di piacere, non più di dolore ma di assoluto piacere.
“cazzo, si! Continua.”
Continuai così a scoparlo con sempre più intensità, e eccitamento da entrambi le parti.
Cazzo, lo stavo scopando, stavo scopando mio cognato, non ci potevo credere.
••••
Dopo esserle venuto in culo, vedendo il suo buco gocciolante, mi fece mettere in ginocchio davanti a se, e mi scopò di nuovo la bocca, con ancora più eccitamento di prima, quel cazzo in culo, sembrava le avesse dato maggiore carica, di prima.
Dopo qualche gemito molto intenso, levò il cazzo dalla mia bocca, e mi riempì del suo seme su tutta la faccia,
“ooh sii! Mhm, bravo il mio cognato”, dissi in estasi mentre lo guardava dal basso verso l’altro, con puro desiderio.
“è stato fantastico!”, disse lui, mentre ancora si stava segando, e le diede un’altra succhiata ed ebbe un’altro sussulto di piacere, inaspettato.
“ora dobbiamo pulire, stanno per tornare!”, disse lui guardando l’orologio a muro, “si, certo! Mi vado a sciacquare la faccia.”
“ Non serve! Vieni qua”, disse lui, mi fece alzare e mi lecco la faccia, levando ogni residuo del suo seme, e ingoiando ogni singola goccia.
“ altro che etero, sei un vero maiale”, dissi guardarlo.
“beh, grazie, cognatino!”, disse lui baciandomi in bocca con passione.
Una volta tutto pulito, ed essersi di nuovo vestiti, e pienamente soddisfatti.
Ci godemmo delle birre, fresche, prese dal frigorifero, e ci rilassammo su quel piccolo divanetto, sodisfatti e rilassati.
scritto il
2024-03-02
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