Le mie prime volte II (incesto gay)
di
Aleandro98
genere
incesti
Mancavano ancora pochi giorni, prima che sua madre Concetta, tornasse a casa.
E Alessandro ne approfittò, per sperimentare altre nuove prime volte.
Dopo pranzo Tom, andò a fare un pisolino, nella camera da letto, si spogliò e rimase in slip, e si sdraiò sul letto.
Alessandro la prese come una nuova possibilità di segarsi, aspettò qualche minuto, che suo padre si addormentasse e si avvicinò alla camera, dopo essersi assicurato che dormisse, sentendo ronfare, si addentrò nella stanza, ma sempre rimando a debba distanza da lui e da letto, ma pur sempre dentro la stanza dove suo padre, Tom dormiva. Nel mentre si incamminava nella stanza, non smise di toccarsi il cazzo da sopra i suoi pantaloncini grigi, del quale si intravedeva già un cazzo barzotto.
La cosa lo stava eccitando ancor di più, rispetto alla prima volta, quando era rimasto sul corridoio, e lo spiava.
Quel contatto ravvicinato, gli permise meglio di ammirare il suo corpo da ancora più vicino, rispetto alla prima volta.
Si tirò di nuovo fuori il cazzo semi duro, e iniziò a segarlo finché non le divenne di marmo, ammirava il suo corpo, immaginando di poterlo leccare e annusare.
Era la sua ossessione, la sua droga preferita, segarsi mentre l’uomo della sua vita, dormiva.
In quei minuti, gli venne in mente una cosa molto perversa, non sa come gli venne in mente di farla, ma era troppo eccitato.
Si avvicinò a suo padre mentre si stava ancora segando, e si avvicinò a lui, a pochi passi dalla sua faccia e al suo cazzo barzotto intravedibile dal suo slip bianco.
Allungo una mano verso il suo slip mentre con l’altra ancora si stava segando..
E con le dita le sfiorò il suo cazzo barzotto sopra la stoffa dello slip, tastando la superficie con molta cautela, lo mandò in estasi, sentirlo con i polpastrelli delle dita, lo stimolò ad aumentare il ritmo della sua sega. E guardarla con ancora più eccitamento quel cazzo e quel pelo, che tanto adorava.
A quel punto le venne in mente un’altra idea molto malsana nella sua testa, perversa.
Allungo la mano, verso il barzotto e lo tasto con il palmo della mano, , tentò di toccarle il cazzo e non solo di sfiorarlo come prima.
Ma pur sempre con un tocco leggero e delicato per non rischiare di svegliarlo, rimase con la mano lì per qualche secondo, mentre lui continuava a russare come un trattore, ignaro di cosa stesse succedendo.
Quel contatto con il cazzo del padre, lo esaltava, e nel mentre lo stava tastando, iniziò a sentire che si stava indurendo, sul palmo della sua mano, era una sensazione straordinaria, sentirlo crescere nel suo palmo della mano, tolse la mano per vederlo eretto, e notò una cappella circoncisa grossa e rosea, fuoriuscire dal suo slip, rimasse impressionato da quanto gli era cresciuto, con pochi secondi, nei quali lo aveva toccato con il suo palmo della mano.
Era davvero enorme, da eretto sarà stato almeno 18 cm penso suo figlio.
Allungò la mano e sempre con il palmo della mano, andò a toccare quel cappellone, sentendolo al tatto molto caldo, il figlio aveva letteralmente la bava alla bocca, questa mattina si stava spiegando molto oltre, rispetto alle prime volte, e non aveva nessuna intenzione di fermarsi, proprio ora.
Dalla fessura della cappella sentì un liquido appiccicoso, fuoriuscire, e rimase sorpreso nel sentirlo uscire, non se lo aspettava minimamente.
Questa cosa, lo incentivo a continuare, a toccarle la cappella con delicatezza, mentre gliela stimolava con movimenti circolari.
Tom si smosse, e suo figlio andò nel panico, pensando che si sarebbe svegliato, ma invece poco dopo, dei spasmi muscolari, direttamente dal suo cazzo e dalla sua cappella, uscì il nettare dal quale suo figlio era stato procreato.
I schizzi furono molteplici, tutti molto densi e copiosi, caddero vicino al l’inguine, alcuni vicino, all’ombelico, e altri sparsi per il suo corpo villoso, era stato innondato di sperma.
Il suo manto era tutto sporco del suo seme, il figlio si leccò i baffi tra eccitamento e stupore, di quella sborrata così copiosa.
Ma anche questa volta, sembrò non essersi svegliato, si girò mettendosi di spalle, e con il corpo tutto inzuppato.
Il figlio non appena vide il culo, sodo e abbondante, fece la stessa cosa di prima, con il suo cazzo.
Prima allungo una mano e sfiorò la stoffa, passando le dita da una chiappa all’altra.
E poi passò il palmo della mano su culo di marmo ma allo stesso tempo soffice.
Senza neanche accorgersene, ma anche sconvolto, che quella cosa potesse succedere,i schizi dello sperma del figlio, le arrivarono sulle sue gambe pelose e sul suo sedere.
“ merda”, esclamò sotto voce, quasi sussurrandolo.
Ma il padre anche in quelle occasioni, ronfava rumorosamente,
Corse verso il bagno per pulirsi dei residui di sperma che aveva ancora sulla mano e sulla punta del pene, e prese uno asciugamano e tornò per pulire la gamba del padre, ma lui si era di nuovo girato.
“Cazzo!” Esclamò, sperava solo che non si sarebbe accolto di
Quei incidenti, o per lui sarebbe stata la fine.
••••••
Alessandro era sul divano, a vedere un po’ di televisione, con il condizionatore acceso, e si stava godendo un po’ di fresco.
“ Ale, io sto uscendo, mi vado a bere una birra al bar”, disse suo padre Tom, docciato e in profumato.
“D’accordo, papà”, rispose lui, sorridendo.
“Dovrei tornare per l’ora di cena, nel caso facessi tardi, ti mando un messaggio” aggiunse, e si diresse verso la porta.
“ a dopo”, disse lui, ma suo padre era già uscito di casa.
Alessandro tirò un sospiro di sollievo, a quanto pare, non si era accolto del seme del figlio e del suo, oppure aveva fatto finita di nulla? Per non metterlo imbarazzo?.,
Fatto sta, che Alessandro mise in pausa il film, e andò in bagno, con molta fretta, in cerca dello slip che il padre, stava indossando.
Lo prese dal cesta del bucato, e diede una prima annusata nella parte davanti, e l’odore di sudore e di uomo, lo inebriò, procurandole un’erezione. Si abbassò i boxer e pantaloncini, e continuò ad annusare lo slip del padre, sia il davanti che il dietro, annusandoli, con annusate molto lunghe. Poco dopo venne sul pavimento.
Diede un’occhiata allo slip, e il seme non si notava moltissimo essendo bianco su bianco, tirò un sospiro di sollievo.
Riposizionò lo slip del padre nella cesta del bucato, e si pulí il cazzo sotto il getto dell’acqua e pulì il pavimento.
Pensando che era pronto per nuove avventure, e nuove prime volte.
E Alessandro ne approfittò, per sperimentare altre nuove prime volte.
Dopo pranzo Tom, andò a fare un pisolino, nella camera da letto, si spogliò e rimase in slip, e si sdraiò sul letto.
Alessandro la prese come una nuova possibilità di segarsi, aspettò qualche minuto, che suo padre si addormentasse e si avvicinò alla camera, dopo essersi assicurato che dormisse, sentendo ronfare, si addentrò nella stanza, ma sempre rimando a debba distanza da lui e da letto, ma pur sempre dentro la stanza dove suo padre, Tom dormiva. Nel mentre si incamminava nella stanza, non smise di toccarsi il cazzo da sopra i suoi pantaloncini grigi, del quale si intravedeva già un cazzo barzotto.
La cosa lo stava eccitando ancor di più, rispetto alla prima volta, quando era rimasto sul corridoio, e lo spiava.
Quel contatto ravvicinato, gli permise meglio di ammirare il suo corpo da ancora più vicino, rispetto alla prima volta.
Si tirò di nuovo fuori il cazzo semi duro, e iniziò a segarlo finché non le divenne di marmo, ammirava il suo corpo, immaginando di poterlo leccare e annusare.
Era la sua ossessione, la sua droga preferita, segarsi mentre l’uomo della sua vita, dormiva.
In quei minuti, gli venne in mente una cosa molto perversa, non sa come gli venne in mente di farla, ma era troppo eccitato.
Si avvicinò a suo padre mentre si stava ancora segando, e si avvicinò a lui, a pochi passi dalla sua faccia e al suo cazzo barzotto intravedibile dal suo slip bianco.
Allungo una mano verso il suo slip mentre con l’altra ancora si stava segando..
E con le dita le sfiorò il suo cazzo barzotto sopra la stoffa dello slip, tastando la superficie con molta cautela, lo mandò in estasi, sentirlo con i polpastrelli delle dita, lo stimolò ad aumentare il ritmo della sua sega. E guardarla con ancora più eccitamento quel cazzo e quel pelo, che tanto adorava.
A quel punto le venne in mente un’altra idea molto malsana nella sua testa, perversa.
Allungo la mano, verso il barzotto e lo tasto con il palmo della mano, , tentò di toccarle il cazzo e non solo di sfiorarlo come prima.
Ma pur sempre con un tocco leggero e delicato per non rischiare di svegliarlo, rimase con la mano lì per qualche secondo, mentre lui continuava a russare come un trattore, ignaro di cosa stesse succedendo.
Quel contatto con il cazzo del padre, lo esaltava, e nel mentre lo stava tastando, iniziò a sentire che si stava indurendo, sul palmo della sua mano, era una sensazione straordinaria, sentirlo crescere nel suo palmo della mano, tolse la mano per vederlo eretto, e notò una cappella circoncisa grossa e rosea, fuoriuscire dal suo slip, rimasse impressionato da quanto gli era cresciuto, con pochi secondi, nei quali lo aveva toccato con il suo palmo della mano.
Era davvero enorme, da eretto sarà stato almeno 18 cm penso suo figlio.
Allungò la mano e sempre con il palmo della mano, andò a toccare quel cappellone, sentendolo al tatto molto caldo, il figlio aveva letteralmente la bava alla bocca, questa mattina si stava spiegando molto oltre, rispetto alle prime volte, e non aveva nessuna intenzione di fermarsi, proprio ora.
Dalla fessura della cappella sentì un liquido appiccicoso, fuoriuscire, e rimase sorpreso nel sentirlo uscire, non se lo aspettava minimamente.
Questa cosa, lo incentivo a continuare, a toccarle la cappella con delicatezza, mentre gliela stimolava con movimenti circolari.
Tom si smosse, e suo figlio andò nel panico, pensando che si sarebbe svegliato, ma invece poco dopo, dei spasmi muscolari, direttamente dal suo cazzo e dalla sua cappella, uscì il nettare dal quale suo figlio era stato procreato.
I schizzi furono molteplici, tutti molto densi e copiosi, caddero vicino al l’inguine, alcuni vicino, all’ombelico, e altri sparsi per il suo corpo villoso, era stato innondato di sperma.
Il suo manto era tutto sporco del suo seme, il figlio si leccò i baffi tra eccitamento e stupore, di quella sborrata così copiosa.
Ma anche questa volta, sembrò non essersi svegliato, si girò mettendosi di spalle, e con il corpo tutto inzuppato.
Il figlio non appena vide il culo, sodo e abbondante, fece la stessa cosa di prima, con il suo cazzo.
Prima allungo una mano e sfiorò la stoffa, passando le dita da una chiappa all’altra.
E poi passò il palmo della mano su culo di marmo ma allo stesso tempo soffice.
Senza neanche accorgersene, ma anche sconvolto, che quella cosa potesse succedere,i schizi dello sperma del figlio, le arrivarono sulle sue gambe pelose e sul suo sedere.
“ merda”, esclamò sotto voce, quasi sussurrandolo.
Ma il padre anche in quelle occasioni, ronfava rumorosamente,
Corse verso il bagno per pulirsi dei residui di sperma che aveva ancora sulla mano e sulla punta del pene, e prese uno asciugamano e tornò per pulire la gamba del padre, ma lui si era di nuovo girato.
“Cazzo!” Esclamò, sperava solo che non si sarebbe accolto di
Quei incidenti, o per lui sarebbe stata la fine.
••••••
Alessandro era sul divano, a vedere un po’ di televisione, con il condizionatore acceso, e si stava godendo un po’ di fresco.
“ Ale, io sto uscendo, mi vado a bere una birra al bar”, disse suo padre Tom, docciato e in profumato.
“D’accordo, papà”, rispose lui, sorridendo.
“Dovrei tornare per l’ora di cena, nel caso facessi tardi, ti mando un messaggio” aggiunse, e si diresse verso la porta.
“ a dopo”, disse lui, ma suo padre era già uscito di casa.
Alessandro tirò un sospiro di sollievo, a quanto pare, non si era accolto del seme del figlio e del suo, oppure aveva fatto finita di nulla? Per non metterlo imbarazzo?.,
Fatto sta, che Alessandro mise in pausa il film, e andò in bagno, con molta fretta, in cerca dello slip che il padre, stava indossando.
Lo prese dal cesta del bucato, e diede una prima annusata nella parte davanti, e l’odore di sudore e di uomo, lo inebriò, procurandole un’erezione. Si abbassò i boxer e pantaloncini, e continuò ad annusare lo slip del padre, sia il davanti che il dietro, annusandoli, con annusate molto lunghe. Poco dopo venne sul pavimento.
Diede un’occhiata allo slip, e il seme non si notava moltissimo essendo bianco su bianco, tirò un sospiro di sollievo.
Riposizionò lo slip del padre nella cesta del bucato, e si pulí il cazzo sotto il getto dell’acqua e pulì il pavimento.
Pensando che era pronto per nuove avventure, e nuove prime volte.
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