Le prime volte IV ( incesto gay)
di
Aleandro98
genere
incesti
Erano passati alcuni giorni da quel giorno, e Alessandro non ebbe neanche più il coraggio di segarsi con lui in casa o con i suoi indumenti.
Avevo troppa paura, le conversazioni si erano ridotte a dei miseri ciao e come stai, molto freddi, e la madre lo aveva notato, ma parve non riuscirne a capire il motivo, e questo lo fece ben sperare che il padre, non le avesse raccontato nulla.
Questo lo tranquillizzò un po’, ma aveva ancora una terribile paura, per ciò che era successo.
Inoltre le dispiaceva aver rovinato il rapporto con il padre, si sentiva in colpa.
••••••
Tre giorni poco prima di Natale, Marco era nella sua cameretta insieme al suo migliore amico, seduti sul letto, a ad una piazza e mezza.
E il ragazzo le confessò, che stava iniziando a provare delle pulsazioni sessuali verso il genere maschile, non sapendo che il suo amico provasse i suoi stessi sentimenti.
Non aveva mai trovato il coraggio di fare coming out, con il suo migliore amico, per la tanta vergogna che provava dentro di sé, a causa dei suoi genitori, molto cattolici.
Però Alessandro, dopo quella confessione da parte dell’amico, si fece coraggio e disse; “ ti capisco, Marco… anch’io provo lo stesso, da quando ero piccolo”
“ sei anche tu bisessuale?” rispose lui sorpreso.
“ no, io sono gay… ma se vuoi, possiamo sperimentare insieme” disse Alessandro… boom! Silenzio più totale, Marco era rimasto di sasso, per quella sua risposta, e Alessandro stava iniziando a pensare che si stava sciogliendo un po’ troppo, che tutta quella timidezza che aveva dentro, piano piano si stava trasformando in troppa sfacciataggine, e stava iniziando a capire che non era per niente un bene, anzi… era il male assoluto.
Di colpo Marco lo baciò con un bacio a stampo molto furtivo, per poi ritirarsi subito. E guardare l’amico con estremo imbarazzo, ma Alessandro lo baciò a sua volta.
Si sdraiarono sul letto e iniziarono a pomiciare, Alessandro era molto imbranato, e questo procurò una risata molto divertita ad entrambi, mentre avevano le bocche praticamente ancora appiccicate.
“ s-scusami, e che non ho mai baciato nessuno!”, confessò.
“ tranquillo, segui me e vedrai che ti verrà naturale poi!”
Alessandro le sorrise e ripresero a baciarsi, seguendo le labbra dell’amico e poco dopo, Alessandro capì il movimento e fu come andare in bicicletta.
Alessandro allungò la mano verso il suo pacco, e Marco fece un sussulto inaspettato e un sorrisetto sorpreso, ma non disse nulla e Alessandro continuò a toccare, non le pareva vero che stesse toccando un cazzo, che non fosse il suo, o quello del padre, anche se non lo aveva toccato così bene, come stava facendo con il suo migliore amico.
Provò nuove sensazioni, che non le stavano dispiacendo, sentire un cazzo tra la sua mano, toccandolo in modo molto insistente, glielo fece diventare duro anche a lui.
Tastandolo notò, un bel cazzo in erezione, e lo continuò a toccare mentre, i baci diventavano ancora più intesi e profondi.
Da quei baci, da parte di entrambi uscì anche un po’ di lingua, molto apprezzata da entrambi.
Alessandro fece salire la mano, verso il suo petto, e tastò i suoi muscoli molto duri.
Erano nuove sensazioni, nuove prime volte, che li stavano mandando in estasi.
Alessandro scese di nuovo giù ed infilò una mano dentro i pantaloni dell’amico, tastando il cazzo in erezione dell’amico, e iniziò a segarlo da sopra la stoffa dei suoi slip, procurò un sussulto di piacere ma anche molto inaspettatezza.
Venne così bloccato dalla sua mano.
“ che stai facendo?” Disse lui staccandosi dalla bocca dell’amico e guardare Alessandro spalancando gli occhi.
“ scusami, non volevo”
“ tranquillo, non ti preoccupare… e che non me l’aspettavo.. che ne dici se per oggi ci concentriamo solo sui baci?”
“ certo, va benissimo.. scusami ancora Marco” disse Alessandro rammaricato.
“ non ti scusare, ho apprezzato che tu l’abbia fatto, ma voglio andarci piano” disse lui sorridendo, Alessandro tolse la mano dai slip, e posizionò la sua mano sulla nuca, le sorrise e continuarono a baciarsi.
Antonio rientrò in casa, senza fare rumore, e sempre stato un tipo molto silenzioso quando rientrava in casa, anche da adolescente.
Posò la giacca all’attaccapanni, si tolse le scarpe davanti l’entrata, e si infilò le ciabatte, là vicino.
E le chiavi del portacenere, sopra una madia tutto concentrato sull’ingresso, vicino alla porta.
Tirò un sospiro di sollievo, da quella lunga giornata, e andò in bagno per farsi una doccia, passando per il corridoio, rimase sorpreso dalla scena che si manifestò davanti a sé, la porta socchiusa e suo figlio e Alessandro baciarsi in modo passionale.
Rimase a guardare, per qualche instante, nel mentre iniziò a massaggiarsi l’erezione da sopra i suoi pantaloni da lavoro.
Fece un sorrisetto molto compiaciuto, e si allontanò lasciando ai ragazzi un po di privacy.
Mentre lui andò in bagno, si spogliò completamente, si sedette sulla tazza, iniziando a segare il cazzo circonciso di 20 cm.
Avevo troppa paura, le conversazioni si erano ridotte a dei miseri ciao e come stai, molto freddi, e la madre lo aveva notato, ma parve non riuscirne a capire il motivo, e questo lo fece ben sperare che il padre, non le avesse raccontato nulla.
Questo lo tranquillizzò un po’, ma aveva ancora una terribile paura, per ciò che era successo.
Inoltre le dispiaceva aver rovinato il rapporto con il padre, si sentiva in colpa.
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Tre giorni poco prima di Natale, Marco era nella sua cameretta insieme al suo migliore amico, seduti sul letto, a ad una piazza e mezza.
E il ragazzo le confessò, che stava iniziando a provare delle pulsazioni sessuali verso il genere maschile, non sapendo che il suo amico provasse i suoi stessi sentimenti.
Non aveva mai trovato il coraggio di fare coming out, con il suo migliore amico, per la tanta vergogna che provava dentro di sé, a causa dei suoi genitori, molto cattolici.
Però Alessandro, dopo quella confessione da parte dell’amico, si fece coraggio e disse; “ ti capisco, Marco… anch’io provo lo stesso, da quando ero piccolo”
“ sei anche tu bisessuale?” rispose lui sorpreso.
“ no, io sono gay… ma se vuoi, possiamo sperimentare insieme” disse Alessandro… boom! Silenzio più totale, Marco era rimasto di sasso, per quella sua risposta, e Alessandro stava iniziando a pensare che si stava sciogliendo un po’ troppo, che tutta quella timidezza che aveva dentro, piano piano si stava trasformando in troppa sfacciataggine, e stava iniziando a capire che non era per niente un bene, anzi… era il male assoluto.
Di colpo Marco lo baciò con un bacio a stampo molto furtivo, per poi ritirarsi subito. E guardare l’amico con estremo imbarazzo, ma Alessandro lo baciò a sua volta.
Si sdraiarono sul letto e iniziarono a pomiciare, Alessandro era molto imbranato, e questo procurò una risata molto divertita ad entrambi, mentre avevano le bocche praticamente ancora appiccicate.
“ s-scusami, e che non ho mai baciato nessuno!”, confessò.
“ tranquillo, segui me e vedrai che ti verrà naturale poi!”
Alessandro le sorrise e ripresero a baciarsi, seguendo le labbra dell’amico e poco dopo, Alessandro capì il movimento e fu come andare in bicicletta.
Alessandro allungò la mano verso il suo pacco, e Marco fece un sussulto inaspettato e un sorrisetto sorpreso, ma non disse nulla e Alessandro continuò a toccare, non le pareva vero che stesse toccando un cazzo, che non fosse il suo, o quello del padre, anche se non lo aveva toccato così bene, come stava facendo con il suo migliore amico.
Provò nuove sensazioni, che non le stavano dispiacendo, sentire un cazzo tra la sua mano, toccandolo in modo molto insistente, glielo fece diventare duro anche a lui.
Tastandolo notò, un bel cazzo in erezione, e lo continuò a toccare mentre, i baci diventavano ancora più intesi e profondi.
Da quei baci, da parte di entrambi uscì anche un po’ di lingua, molto apprezzata da entrambi.
Alessandro fece salire la mano, verso il suo petto, e tastò i suoi muscoli molto duri.
Erano nuove sensazioni, nuove prime volte, che li stavano mandando in estasi.
Alessandro scese di nuovo giù ed infilò una mano dentro i pantaloni dell’amico, tastando il cazzo in erezione dell’amico, e iniziò a segarlo da sopra la stoffa dei suoi slip, procurò un sussulto di piacere ma anche molto inaspettatezza.
Venne così bloccato dalla sua mano.
“ che stai facendo?” Disse lui staccandosi dalla bocca dell’amico e guardare Alessandro spalancando gli occhi.
“ scusami, non volevo”
“ tranquillo, non ti preoccupare… e che non me l’aspettavo.. che ne dici se per oggi ci concentriamo solo sui baci?”
“ certo, va benissimo.. scusami ancora Marco” disse Alessandro rammaricato.
“ non ti scusare, ho apprezzato che tu l’abbia fatto, ma voglio andarci piano” disse lui sorridendo, Alessandro tolse la mano dai slip, e posizionò la sua mano sulla nuca, le sorrise e continuarono a baciarsi.
Antonio rientrò in casa, senza fare rumore, e sempre stato un tipo molto silenzioso quando rientrava in casa, anche da adolescente.
Posò la giacca all’attaccapanni, si tolse le scarpe davanti l’entrata, e si infilò le ciabatte, là vicino.
E le chiavi del portacenere, sopra una madia tutto concentrato sull’ingresso, vicino alla porta.
Tirò un sospiro di sollievo, da quella lunga giornata, e andò in bagno per farsi una doccia, passando per il corridoio, rimase sorpreso dalla scena che si manifestò davanti a sé, la porta socchiusa e suo figlio e Alessandro baciarsi in modo passionale.
Rimase a guardare, per qualche instante, nel mentre iniziò a massaggiarsi l’erezione da sopra i suoi pantaloni da lavoro.
Fece un sorrisetto molto compiaciuto, e si allontanò lasciando ai ragazzi un po di privacy.
Mentre lui andò in bagno, si spogliò completamente, si sedette sulla tazza, iniziando a segare il cazzo circonciso di 20 cm.
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